"Trovai 54 chiamate perse, trentadue di Justin, venti di mio fratello e due di Sam. Inoltre c’erano anche dei messaggi.
Controllai gli altri sms, tutti da parte di Justin.
Da: Justin.
‘Miley dove sei andata? Ho cercato di seguirti ma a quanto pare sei più veloce di me in auto.’ – ‘Ti prego rispondimi, puoi anche non volermi parlare ma voglio che tu sia al sicuro.’ – ‘Sono un idiota, lo so ma credimi è stato prima che ti confessassi che mi piacessi, è stato prima che tuo fratello partisse.’ – ‘Sono disperato senza di te.’ – ‘Piccola, ti prego perdonami.’
‘Oh Justin.’ Le lacrime mi riempirono di nuovo gli occhi. Gli risposi."
Si vede davvero che Justin sta troppo sotto per Smiley, come lei d'altronde. E come me jaja ahaha
Non mi ero nemmeno accorta che Chuck si era cambiato. Indossava dei jeans scuri larghi e una t-shirt bianca. Sembrava meno padrone del mondo e più un ragazzino pronto a rilassarsi.
Aprì la borsa che aveva con sé e stese un asciugamano sulla sabbia per poi sedercisi sopra.
“Vieni qua.” Tamponò con la mano accanto a sé.
Seguii la sua proposta e mi sedetti vicino a lui. “Mi piace il mare.”
“Per questo motivo quest’estate sei stata a Miami?” Mi chiese.
“Come fai a saperlo?” Domandai sconcertata.
“Vorrei ricordarti che Jason lavora per me.” Mi diede una piccola spallata amichevole.
“E’ vero.” Risi. “Beh si, quello è uno dei motivi per cui sono stata da mia cugina.”
Senza dargli tempo di rispondere ripresi a parlare. “Sai è una persona adorabile, mi piace passare del tempo con lei. Mi ha fatto quasi dimenticare della morte dei miei genitori.” Sospirai. “Però in momenti come questi mi mancano da morire.”
“Ti capisco.” Poggiò un braccio sulle mie spalle e mi strinse a lui. “Non ci pensare troppo, loro ci sono sempre con te.”
“Nel mio cuore?” Chiesi come una bambina in cerca di affetto.
“Si.” Rise dolcemente. “Proprio così.”
“Non sembri avere ventotto anni.” Alzai lo sguardo su di lui.
“Ah no?” Alzò un sopracciglio.
“Sembri più piccolo di me a volte.” Sorrisi teneramente.
“Ma io sono più piccolo, hey.” S’imbronciò.
“Certo, e io sono la regina Elisabetta.”
“Mi stai per caso prendendo in giro, signorina?” Assunse un’aria divertita.
“Io? Non mi permetterei mai.” Scoppiai a ridere.
“Ma sentitela questa bambina che tenta di tenere testa ad un ragazzo di dieci anni più grande.” Cominciò a farmi il solletico sui fianchi.
“No ti prego, è il mio punto debole.” Risi tremendamente stringendo gli occhi. “Non ti sto tenendo testa.”
Quando li riaprii mi trovai a fissare il cielo stesa sul suo asciugamano e d’un tratto la mia visuale fu coperta da lui.
Si stese a pancia in giù solo portando il busto su di me.
Mi poggiò una mano su un fianco. “Bene, altrimenti avrei potuto fartela pagare.”
“Come?” Chiesi.
“Mh, ci dovrei pensare.” Rispose dubbioso.
“Ma smettila.” Gli diedi una bottarella sul petto.
La sua mano lasciò il mio fianco e mi accarezzò la mandibola lentamente. “Non meriti di soffrire.”
Si avvicinò a me ed io non potevo indietreggiare visto che ero schiacciata sul telo da mare.
“C-cosa stai facendo?” Sentii le mie guance arrossarsi.
“Sei bellissima.” Sussurrò prima di poggiare le labbra sulle mie.
Incrociò le nostre labbra lentamente, per pochi secondi prima che io lo spostassi con una mano e mi rialzassi con il busto.
“No Chuck, a me piace Justin.” Evitai il suo sguardo. “E non mi sembra giusto nei suoi confronti.”
“Mi dispiace, mi sono fatto trasportare dagli eventi.” Notai davvero il disagio nel suo volto appena lo guardai.
“Devo fare una chiamata, scusami.” Mi tirai in piedi e avanzai sulla riva.
Chuck ha davvero esagerato, ma penso che sia lasciato troppo trasportare dal momento, anche se lui è attratto da Miley, si capisce.
Ma comunque a Smiley piace davvero troppo Justin, tanto che si allontana per chiamarlo.
Da: Justin.
‘Dove sei? Vengo a prenderti, ho bisogno di vederti.’
Senza pensarci due volte lo chiamai.
Dopo solo due squilli rispose. “Piccola.”
E subito le lacrime mi invasero gli occhi. “Justin.”
“Come stai?” Chiese debolmente.
“Male.” Mi scese una lacrima.
“Miley te lo giuro, con Olly ci sono stato prima che tuo fratello partisse..” Lo interruppi.
“Non voglio parlare di questo al telefono.” Mi lasciai scappare un singhiozzo.
“Stai piangendo?” Chiese. “Non farlo per me, sono uno stronzo.”
“Non dire questo di te.” Sussurrai.
“Possiamo vederci, ti va?” Mi domandò speranzoso.
“Quando?”
“Pensavo subito.” Gli tremò la voce.
“Non sono in città.” Sospirai.
Infilai i piedi nell’acqua gelida e misi una mano in una tasca dei jeans.
“Cos’è questo rumore? Sei al mare?” Si agitò. “Arrivo subito.”
“Justin, sono con Chuck.” Dissi con un filo di voce.
“Perché?” Diventò subito duro.
“Senti ci vediamo tra un’oretta e mezza a casa sua, ok?”
“Va bene.” Sospirò duramente.
“Ci vediamo lì.” Sussurrai.
Non possono stare lontani. Sono come due calamite opposte, fatte per stare insieme e non permettere all'altro di allontanarsi da sé.
Guardai di nuovo in avanti e trovai il suo suv nero parcheggiato sulla ghiaia. Justin era comodamente appoggiato alla sua auto con le mani nelle tasche. Indossava dei jeans scoloriti e una maglietta celeste. I capelli erano disordinati e l’espressione era dura con la mascella serrata.
Chuck parcheggiò la sua auto d’epoca e io scesi subito dopo di lui.
“Volete dirmi cosa cazzo succede?” Sbottò Justin.
“Ieri sera mi sono ritrovata da queste parti a girare con la macchina e poi ho deciso di venire da lui perché sapevo di essere al sicuro qui.” Mi guardai i piedi.
“Ovviamente non mi riferisco a questo.” Ringhiò lui. “Perché siete andati al mare? Volevi farmela pagare?”
Avanzò verso di me, mi prese per un braccio e mi tirò contro la sua macchina. “Sai che questo comportamento non lo sopporto.” Gridò.
“Justin per carità fermati.” Chuck lo prese dalla maglietta dietro il collo e cercò di calmarlo. “Lei non c’entra niente. Prenditela con me se vuoi.”
“Perché dovrei prendermela con te?” Lo fulminò con uno sguardo
‘Oh no, non dirlo Chuck.’ Pensai.
“Mi dispiace, ma l’ho baciata.” Confessò.
Justin fece un passo indietro da Chuck. “Vi siete baciati?”
“E’ stato solo un errore.” Disse serio.
D’un tratto vidi solo Chuck a terra a causa di un pugno inaspettato da parte del biondo di fronte a me.
“Scusami, è stato un errore!” Gridò Justin infuriato.
Quel senso di terrore, di paura, di tristezza subito tornò a tormentarmi.
Okay, non so se Justin abbia esagerato o meno. Certo, un pò si, ma si sa quanto sia geloso di Smiley, e soprattutto Chuck dovrebbe saperlo, tanto da nemmeno permettersi di sfiorarla se non per aiutarla.
Lacrime meschine scesero dai miei occhi.
“Come ti permetti?” Urlai. “Lui è stato solo gentile con me, tu invece ieri davanti ai miei occhi flirtavi con quella puttana. Non hai il diritto!”
“Non volevo farmi sgamare da tuo fratello, Miley. A me non fotte niente di nessun altra ragazza, lo vuoi capire?” Mi guardò disperato. “Io senza di te sono un fottuto cazzone.”
Continuò a parlare. “Sai perché non dormo mai con nessuno? Perché io faccio continui incubi sul mio maledetto passato, ma da quando dormo con te non faccio altro che sognare i tuoi bellissimi occhi e il tuo dolcissimo carattere.” I suoi occhi erano velati di una sottile linea di dolore e tristezza. “Mi sento perso senza di te.”
Trovai la forza di avanzare verso di lui. Sollevai poco le sue braccia e mi ci infilai. Strusciai la fronte sotto il suo collo e lo annusai.
“Anche io lo sono senza di te.” Sussurrai con voce flebile.
Strinse forte le sue braccia dietro di me e annullò le distanze tra di noi.
“Mi dispiace Justin.” Piansi liberamente contro la sua maglietta.
“Sh.” Sussurrò. “Dispiace anche a me.”
Mi asciugò le lacrime con i pollici e mi baciò la fronte.
Sfregò il suo naso con il mio, e tenendomi il viso tra le mani portò le sue labbra sulle mie. Mi baciò dolcemente e di colpo mi sembrò che tutto tornò al posto giusto.
Era di nuovo mio, ed io di nuovo sua.
Ora provate a dirmi che Justin non è un tesoro. Lo è. Punto e basta!
Secondo me stanno già comiciando ad amarsi. E io amo lorooo.
Vado al prossimo capitolo,
Bea 💖 |