Recensioni per
Ik zal handhaven.
di Assasymphonie

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
20/06/13, ore 12:40

Wow questo secondo capitolo è addirittura più bello del primo ç_ç È intenso, forte, travolgente e lascia un certo senso si mancanza alla sua fine. Eccolo lì, il pathos, la voglia di sapere cosa succederà (anche se lo sappiamo tutti cosa succederà, ma hai narrato talmente tanto bene questa storia che non sembra essere reale. O meglio ancora, non sembra quasi che sia storia, è un'avventura intensa e straziante, che vede come protagonista un cavaliere valoroso che mai si arrenderà al nemico. È una fiaba, non come come quelle che ci sono arrivate oggi, è una fiaba vera, come quelle antiche che non servivano a rassicurare i bambini, ma a divertire i grandi. È brutale nella sua bellezza, è quasi bruciante nelle sue parole.
Davvero un bellissimo lavoro, se il primo capitolo era bello, questo è magnifico!

Recensore Junior
15/06/13, ore 19:27

— ›› metto qui la recensione ad entrambi i capitoli prima di inserirla nel forum di efp 
plus, congrats! 


Assasymphonie | Guglielmo I di Nassau/Olanda

 

- Grammatica & Lessico —  8.5/10

Questa nota mi rende il compito molto -molto- difficile; mi ritrovo qui a far sproloqui inutili che girano sempre attorno allo stesso punto pur d'occupare un po' di spazio, invece di limitarmi al semplice "ehi, amico, non ho trovato errori, vai forte!". Sono immensamente contenta del fatto che abbia trovato partecipanti così attenti alla grammatica (credo il genere "storico" poco interessi a chi non possiede capacità scrittorie d'un certo livello). Con questa premessa, dunque, riporto -anche qui- il noioso e poco originale "non ho trovato errori", che son convinta sarà immensamente gradito da chi dovrà leggere questa valutazione. Ah, mon dieu, mi son or ora ricordata d'un piccolo particolare che m'era saltato all'occhio, nella lettura: un particolare quasi insignificante, che però stonava con il resto della frase: "Morendo per averlo portato ad essere più forte, per averlo cresciuto e avergli insegnato cosa significa la parola libertà"; qui, personalmente, avrei usato il congiuntivo imperfetto ("significasse") piuttosto che quello presente ("significa"): non posso giurare con entrambe le mani su di un caldo focolare che sia completamente sbagliato (sono quasi completamente certa che non sia così), ma a pelle direi che suona meglio l'imperfetto, considerando l'uso -frequente nel periodo che stiamo analizzando- che fai dell'infinito passato ("averlo portato", "averlo cresciuto"; "avergli insegnato"). 

 

- Stile —  9.5/10

Ammetto senza riserve che hai usato uno "stile" (ma sì, diamogli questo nome) che m'affascina in modo particolare; odio dover riempire questo spazio solo con complimenti ed odio ancora di più il fatto che -dopo- dovrò stilare anche una classifica ed -ahimè- dare a tutti voi un punteggio per ogni sezione. Santo cielo, come farò? Che dramma. 

Tornando all'argomento del nostro punto— lo stile. Dicevo, mi piace in modo particolare quando gli autori non si limitano a descrivere azioni, vestiario e sentimenti così, che vengono limitati ad un semplice "gli s'arrossarono le guance" (che poi non è mai così altolocato come vocabolario, ma sorvoliamo); è uno stile che io spero sempre d'ottenere con le mie fanfic, quasi da sorvolare e toccare per sbaglio quel genere complesso che è l'introspettivo, considerando di minore importanza descrizioni et similia. E' uno stile che -a mio avviso- lascia quasi insoddisfatti, che ti porta a continuare a leggere proprio perché c'è la sensazione che manchi qualcosa; un qualcosa che solo giunti al punto finale capiamo essere stata sempre con noi. Questo stile mi piace, usa una struttura della frase che -ad usarla nel parlato- potremmo sembrare dei poveri pazzi, usa vocaboli particolare che posizioniamo dove ci consiglia non tanto l'italiano quanto la musicalità di quello che ne ricaviamo dopo. 

Il titolo— il titolo. Non sono eccessivamente ferrata in olandese (duh), quindi chiedo venia per la mia ignoranza, considerando che nemmeno ero a conoscenza del fatto che fosse il motto nazionale. Dovrei informarmi di più, ma le versioni di greco occupano tutta la mia vita (immagino).  "Ik zal handhaven", che m'informi voler significare "lo manterrò": pensandoci, mi torna in mente la fine della seconda fanfic che mi hai mandato, l'ultimo desiderio di Guglielmo che Olanda non può non considerare, le ultime sue parole che la Nazione non può permettere che si disperdano nel vento come inutili chiacchiere. "Lo manterrò", quindi il continuare la rivoluzione, il persistere in quegli ideali che aveva portato Guglielmo e che lo hanno reso -a tutti gli effetti- una Nazione. Eppure, questo "lo manterrò", non richiama molto la prima fanfic, dov— oh, ma questa analisi la devo fare nel punto successivo. Quindi nulla, il titolo mi lascia un po' incerta. 

 

- Sviluppo della trama —  10/10

Eccolo, dunque, il punto dove mi posso dilettare nel commentare i vostri scritti. Davvero un bel punto, dal mio punto di vista. 

Dunque, iniziamo con "α", procedendo così con ordine; devo premettere, però, che ho gradito maggiormente il secondo capitolo, quindi temo di non riuscire a dilungarmi molto nel commento di questa prima storia. Quindi, dicevo: ci troviamo in un contesto che ci viene presentato subito come cupo, in un'aria di tempesta e "nel cielo scuro della notte e nei cuori degli uomini". Mi è piaciuta particolarmente questa frase, non so per quale motivo preciso: probabilmente mi ha premesso di capire quanto la situazione fosse tesa o forse mi ha aiutato ad immedesimarmi maggiormente in quello che stavo per leggere. Andando avanti, comunque, il dipinto che troviamo usa colori freddi, prevalentemente sul nero e sul grigio: un esercito su cavalli scuri che s'appresta a discendere verso il suo nemico, a sudare e perdere sangue, a ferirsi e sporcarsi per l'ideale che è la libertà. Olanda ha paura, anche se questo non è da lui: non siamo abituati ad un Olanda che esprime le sue emozioni -addirittura con delle lacrime; ma questa è un altro argomento del quale dovrò discutere dopo. Proseguendo, mi ha incuriosito la figura di Guglielmo, descritta nella sua impotenza e nella sua ricchezza: figura ed animo ferrei, che incutono reverenza più che timore vero e proprio. Curioso come mi abbia fisicamente ricordato Don Rodrigo. Bah— studio troppo quel romanzo, evidentemente. Il capitolo, come la raccolta intera, termina con un "Alla guerra!" non insignificante ed ho particolarmente gradito il ripetersi di questa esclamazione in due contesti che sono apparentemente diversi: l'inizio e la fine che portano ad una stessa conseguenza, ad una guerra per gli stessi ideali. Ma se in "α" Olanda è alunno, in "ω" lo vediamo come primo maestro, come allievo che supera il proprio insegnante. 

Dunque, giungiamo ad "ω": " Le ossa si erano rinforzate, i muscoli avevano cominciato ad apparire sotto la pelle chiara, ma le lacrime che dagli occhi caddero su quel viso sempre più bianco, prossimo alla Morte, erano come quelle di tanti anni prima"; è una curioso come questa scena, questo piangere sommesso di Olanda, si ripente due volte: è quasi come quell' "alla guerra!" che abbiamo in entrambi i capitoli (un Olanda che piange, poi, è curioso di per sé). Il capitolo della fine credo debba per forza essere intriso di tristezza, deve per forza dare una scossa non solo alla Nazione, ma anche al lettore che ha il piacere di leggere: qualcosa è finito, ma qualcosa sta per iniziare (una guerra, appunto e di nuovo). Ho particolarmente apprezzato la descrizione di questa scena: Guglielmo morente, le labbra " così pallide da sembrare vermi informi, orribili mentre si contorcevano per poter parlare" e Olanda che lo stringe tra le sue braccia, come una Nazione ormai formata, una Nazione che può ora camminare sulle proprie gambe ("Le ossa si erano rinforzate, i muscoli avevano cominciato ad apparire sotto la pelle chiara, ma le lacrime che dagli occhi caddero su quel viso sempre più bianco, prossimo alla Morte, erano come quelle di tanti anni prima" riporto questo passo, che è stato uno dei miei preferiti). Infine, per concludere il mio commento, riporto quest'ultima frase: "in modo tanto meschino senza gloria per qualcuno che era la gloria stessa"; ci ricorda il Guglielmo che abbiamo visto all'inizio della raccolta, fiero in sella al suo destriero. 

 

 

- Caratterizzazione personaggi —  10/10

Che dramma che è questo punto. "Caratterizzazione personaggi"– fa quasi paura. Ma non ci soffermiamo sui miei soliti sproloqui ed andiamo avanti, perché "the show must go on" (e come poter andar incontro a queste così belle parole). 

Olanda- quasi mi vergogno a poter commentare questo Olanda in particolare, considerando chi ne è l'autore. Eppure, ho deciso -in modo molto masochista- di indire questo concorso e dovrò prendermi -dunque- le mie responsabilità. Commentare Olanda— che arduo compito. La solita premessa: il "Breve", qui, non rientra nelle mie grazie e non sono solita riflettere su quello che è il suo carattere, quindi mi attengo principalmente e quello che sappiamo come fandom. Perfetto. 

Mi ha incuriosito il piangere di Olanda. Un personaggio che vediamo solitamente composto, impassibile, restio alla parola ed all'esprimere i suoi sentimenti, ora ci si presenta davanti con lacrime agli occhi. Il primo Olanda, quello piccolo, la giovane Nazione che cresce, piange per paura; l'Olanda pronto a combattere, piange per -cosa?- tristezza, forse? Piange perché ha perso qualcuno? Ed allora, mi chiedo, ne è davvero capace? E' capace davvero d'inginocchiarsi davanti a qualcuno, di prenderlo tra le proprie braccia e di piangere per lui? 

Ho un'idea leggermente particolare sulle giovani Nazioni: mi piace considerare il fatto che loro non siano nate quelle che sono, che in passato fossero ben diverse; sono contenta, pertanto, che lo stesso Himaruya abbia confermato questa mia idea con l'episodio -appunto- su Olanda e Belgio, dove vediamo un piccolo Olanda decisamente meno scontroso ed— insomma, meno Olanda. Il fatto che avesse paura, che temesse la guerra, che cercasse un appiglio in Guglielmo, così forte, così fermo, così deciso nei suoi ideali lo trovo perfettamente "azzeccato" (passatemi il termine) e non ho da ridere; ne consegue, quindi, che io ritenga anche possibile il pianto dell'Olanda "grande e grosso": perde un padre, una guida, colui che l'ha reso ciò che vediamo ora, colui che lo ha formato in tutto e per tutto; penso che Olanda si sia chiuso in se stesso (possiamo dire così?) in seguito a questo particolare evento. Quindi, yea, thumbs up! 

 

- Gradimento personale —  17/20

Yea, finalmente il mio punto preferito. Vero è che ho praticamente già espresso questo punto nelle varie note precedenti, ma comunque, cercherò di dilungarmi anche qui, esprimendo tutti i miei pareri che ancora ho preferito tenere per me. 

Dire che non ho apprezzato sarebbe dire il falso, quindi, premettiamo a tutto il fatto che abbia davvero gradito questa lettura. Secondo poi, ho un debole particolare per il genere storico nel nostro fandom: i brividi che possono dare delle fanfic di questo genere non potranno essere mai paragonati al gradimento di AU et similia. 

Ora, cosa mi rimane da dire? Ho segnalato i miei punti preferiti, ho espresso i miei dubbi, ho detto— ho detto ciò che non ho apprezzato? Questo no. Dio, usare solo un punto per dire cosa non ho gradito-- che poi, comunque, non c'è nulla che io non abbia gradito. Avrei -probabilmente- scelto un tipo di punteggiatura diversa in alcuni punti, ma per il resto.. per il resto ho apprezzato -alle lunghe- tutta la raccolta. E quindi, cosa mi rimane da dire? Un bel nulla. Evviva. 

Recensore Veterano
14/06/13, ore 17:22

Cavolo è... cavolo! È bella, davvero molto bella. Hai uno stile affascinante, che mi ha incantata e piacevolmente colpita. La narrazione è piacevole, sebbene sia un genere storico, ed è un genere veramente storico, non sei stata pesante, il testo scivola abbastanza velocemente nella lettura e, specialmente, è molto appassionante. Si percepiscono le sensazioni, l'ambiente crea una composizione davvero piacevole contribuendo a creare una cornice narrativa avvincente.
Senza tirarla troppo per le lunghe, hai fatto un lavoro davvero ben proposto, che mi ha lasciata con la voglia di sapere il suo seguito!
Spero che aggiornerai presto,
Hope~

Recensore Master
12/06/13, ore 19:26

Stile alto, magnifico, che eleva la fanfic e l'intera vicenda che ritrae - in realtà un singolo momento, diciamo qualche attimo e poco più - come qualcosa che con l'umanità e la gretta realtà ha ben poco. Ma penso che sia /questo/ il punto di forza del tuo stile e di questa tua storia.
Si sente, nelle corde, il legame di profondo rispetto tra i due, e di quanto un Olanda praticamente appena nascente si senta riconoscente nei confronti del proprio grande condottiero.
Se questa è bella, sono proprio curiosa di leggere come sarà l'altra :D (L)