E così siamo all'ultimo capitolo... la fine di una storia quasi decente e ben scritta. Me misero, me tapino, me prediletto alla sventura!
Che dire?
Un capitolo corto, intenso, significativo. Quasi come una Drabble. E io amo le Drabble.
Se nel capitolo scorso hai enfatizzato, in modo eloquente, i modi rozzi, volgari e colmi di penitenza di un galeotto, in questa pseudo-drabble narri freddamente il comportamento glaciale e distaccato di Javert.
Possiamo essere concordi sul fatto che questo capitolo è un tributo, una lode, allo stoicismo di Javert? Così ben narrato nel libro, così ben descritto in questa fan fiction. Un rapporto toccante tra padre e figlio: un figlio che lo disprezza e lo rinnega. Hai usato maestria e hai dimostrato coscienza nelle parole adottate: quasi sempre la scelta giusta nei termini e nei dialoghi, più o meno avvincenti.
Ma, ahimè, mi presenti ancora un errore: ribadisco per il tuo bene che i numeri minori di venti (con esso compreso) si scrivono in lettere e mai in numeri arabi, o romani.
Ultimi consigli per poi congedarmi: meno ripetizioni, più accuratezza nella punteggiatura e, se riesci, testi poco più lunghi. Segui questi tre punti e riceverai da me una recensione adulatoria e, finalmente, positiva senza i suoi interessi.
A presto
IKSB |