Recensioni per
La regina di giada
di Delirious Rose
Sono finita sulla tua storia a causa del Summer Contest e direi che l'ambientazione fantasy, molto in stile Cronache del ghiaccio e del fuoco, mi ha attirata subito. |
Recensione partecipante al Summer Contest indetto dal Gruppo Facebook "Io scrivo su EFP" |
[7° classificata al contest La Caduta dell'Inverno Boreale] |
Mi è piaciuta molto questa storia. |
Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Gnrlove/JonS e Releeshahn/Aleena |
Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Releeshahn/Aleena e Gnrlove/JonS |
Recensione ricevuta al contest "Voglie estive di gusose letture". Vincitrice premio Miglior Personaggio (Albirea) |
Non c'è che dire, la protagonista pur giovane ha capito perfettamente come funzionano le regole di corte di un regime dispotico ma che si trova nella fase delicatissima del "fine regno", ovvero quando le varie corporazioni, fazioni e consorterie entrano in gioco per acquisire più potere, non solo a scapito delle altre, ma anche di quello che nel linguaggio del nostro mondo si chiamerebbe "volontà popolare". |
Recensione-giudizio (One-shot panic! contest) |
La storia mi è piaciuta molto, non solo per i personaggi ma per l'atmosfera fantasy, è il giusto connubbio tra fantastico e politica che amo tanto. Non so, mi ha riportato in mente il film "Il castello errante di Howl" di Miyazaki e I Draghi di Earthsea della Le Guin. Ha questa atmosfera da favola e fiaba dove i draghi sono "molto gelosi" (e sono una che si fossilizza sui particolari, ma questo dettaglio mi è piaciuto molto). Credo di essermi innamorata di Heran Helda, anche se è apparso poco, ma è così bello e così cavalleresco, inoltre il suo nome mi piace tanto^^!Mi sono trovata a fare il tifo a Albirea e avvolte a andarle contro, mmm... anche se di solito è il tipico personaggio femminile che mi piace ci stava qualcosa che m'infastidiva anche se non so dire cosa, ma la sua irruenza quando ha rotto il pezzo di scacchi è stata più che gradita. Pure il fatto che la regina o donna fosse il pezzo più forte dello scacco ( ma che fine ha fatto il povero inutile re??? ^^') mi è piaciuto. E tutto quella cosa sull'ordine dei cavalieri dei draghi d'argento (!), mi ha fatto davvero molto piacere perchè dopo aver letto Paolini avevo cominciato ad odiare ogni cosa che trattasse di draghi grossi e che sputano fuoco, preferendo io stessa renderli nei miei racconti creature piccole grasse belle ma inutili, ma nei tuoi ho ritrovato tutta la bellezza e maestosità di cui mi ero dimenticata. Ma dai termini sul più bello, e io che volevo vedere come avrebbe reagito il mio adorato Heran Helda all'effusioni d'amore di Albirea ( e che dire della reazione del suo bellissimo e stupendo drago? Sarebbe stato "molto geloso"? O no? ^^) |
Recensione Fantasy I Love U - contest Ambientazione (e relativa attinenza alla consegna: pseudoMedioevale) È presente un “ripartizione dei poteri” in mercantile, sacerdotale e aristocratico, inoltre c’è una suddivisione in ‘caste’ con norme d’etichetta che regolano i rapporti tra le diverse classi sociali. Ritroviamo anche un ordine di cavalleresco: i Cavalieri del Drago d’Argento. Lo sfondo della vicenda è caratterizzato veramente molto bene attraverso i costumi, le tradizioni, gli appellativi, la storia, le espressioni e i modi di dire, che gli danno vita e colore. A essere sincera, leggendo la storia mi sono sorpresa a immaginarmi un’ambientazione da Notti d’Oriente (la poligamia stile harem del sovrano ha sicuramente spinto in questa direzione, ma anche la descrizione delle stanze di Albirea – l’ancella accoccolata a terra, le imposte intarsiate – e il caldo afoso hanno fatto la loro parte). Sul momento la cosa mi ha un po’ spiazzato: mi aspettavo un Medioevo occidentale. Beh, non avevo specificato quindi… mea culpa! 9/10 Attinenza alla consegna Fantasy: I Cavalieri del Drago d’Argento hanno dei draghi come monture e facciamo la conoscenza di una di queste creature alate: Mornaü. Compare anche un’altra creatura fantastica: un’Innominabile. Troviamo un live accenno alla magia, quando Albirea afferma di essere priva del dono. Inoltre il mondo in cui si svolgono i fatti vede in cielo tre lune. 9/10 Caratterizzazione dei personaggi: Albirea è caratterizzata molto bene. La maggior parte della storia segue il suo punto di vista e, quindi, il lettore può conoscere i suoi pensieri e le sue reazioni agli eventi. La principessa è astuta, audace e ambiziosa. È una giovane ragazza ma è già molto sicura di sé e sa esattamente cosa vuole dalla vita. Di Heran sappiamo che è bello e molto apprezzato dalle signore ma anche che pare non ricambiare queste attenzioni; per quanto riguarda l’aspetto ‘amoroso’ è inesperto e quindi facilmente imbarazzabile. Questo intelligente, carismatico e brillante giovane Cavaliere di Drago è un ragazzo umile, gentile e per bene, che sa quale sia il suo posto. Inoltre il giovane Relda ama molto il proprio drago Mornaü. 9/10 Eventuale Uso del Prompt Colore: Verde Hai elaborato bene questo particolare. Avresti potuto semplicemente associare il verde alle vesti reali, invece hai scelto una particolare sfumatura di questa tinta (color mirto) e, soprattutto, hai inserito impressioni e riflessioni personali di Albirea su questo specifico colore. Il Verde è quindi servito a farci conoscere meglio la protagonista. 5/5 Gradimento Personale: Devi sapere che ho una sorta di ossessione per i nomi, ho trovato l’eufonia dei tuoi molto bella e adatta ai portatori (per es. Albirea mi suggerisce un po’ l’idea di altezzosità). Inoltre non ho potuto non apprezzare la digressione sulla doppia valenza di ‘Heran’. Bellissima la gestione/elaborazione/ripresa della massima iniziale (vedi anche Verde). Ah, è una sciocchezza, ma mi è piaciuta moltissimo questa espressione un’idea di rossetto. 3/3 Grammatica e Ortografia & Stile e Lessico: Nel complesso la storia è molto scorrevole, ci sono però, qua e là, alcuni periodi un po’ pesanti o poco chiari (sono frasi molto lunghe in cui, forse, i segni d’interpunzione potrebbero essere utilizzati in maniera più funzionale). Il lessico, estremamente ricercato e denso di termini dotti o desueti (es. olii, domazione, psiche per specchio, beltade, cavalliere, montatura), si conforma molto bene sia allo stile narrativo che al contesto, contribuendo a formare un’atmosfera dai toni molto suggestivi. Ti faccio però un appunto lessicale: l’uso di ‘etera’ per ‘cortigiana’ è relativamente recente, quindi stona un po’ in un testo colmo di termini desueti. Ho notato che fai un uso molto personale dei ‘due punti’ e ti confesso che talvolta mi ha lasciato un po’ spiazzata. Occasionalmente sono presenti alcune ripetizioni che potevano essere evitate. Generalmente la –d eufonica si utilizza quando la vocale iniziale della parola seguente è la stessa. Ci sono un po’ di refusi: mandita madida; un’espressione mortificava mortificata; cippiglio con una sola p (ricorre più volte quindi ho consultato diversi dizionari, senza però mai trovare attestata questa forma); confano confanno; prese appoggio puntanto il proprio giavellotto puntando; un’annuncio senza apostrofo è maschile(!); chicchesia chicchessia o chi che sia; un cielo sgombro da nudi nubi; reffrigerio una f; sopresi sorpresi; quando utilizzi i trattini per fare un inciso, il secondo ti rimane sempre corto (probabilmente è dovuto all’editor del programma con cui hai scritto la storia, ma è sbagliato); tempo – e come lo era ancora, tuttavia l’inciso va aperto e chiuso con lo stesso segno (virgola o trattino). Ti segnalo inoltre alcune cose che non mi convincono molto: (ma si tratta più che altro di impressioni personali) alleanze e rivalità più o meno velate già si stavano formando in seno alla famiglia, di come i cognati più pavidi o meno ambiziosi si rivolgevano verso colui che, secondo loro, avrebbe ricevuto l’onore dell’adozione ^^ non capisco il senso di questo nesso, forse era retto da si speculava già da tempo, ma siccome hai spezzato la frase con i due punti non mi sembra che sintatticamente funzioni molto bene; era il figlio di cui ogni uomo sarebbe stato fiero d’esserne il padre il –ne mi sembra ridondante visto che il suo referente (figlio) è presente; la fanciulla li congedò con uno sfarfallìo di dita e, dopo essersi inchinati nuovamente, si voltarono e ripresero il loro cammino forse qui il secondo soggetto non andrebbe sottinteso, come anche qui La voce dell’ancella la distrasse dai suoi pensieri e , senza degnarla di uno sguardo, si diresse verso la stanza da bagno (per portare due esempi, ma le occorrenze di questa struttura sono molte); se i due famigli si fermarono sotto il portico la costruzione con il se non mi convince molto; la propria regina essere tolta dalla scacchiera; e solo dopo aver congedato i suoi sottoposti e questi furono partiti non mi quadra la seconda parte; per una fanciulla di concepire perché ‘di’?; si sentì il mondo crollarle addosso il –le mi pare ridondante; davvero c’era un rischio che un’Innominabile personalmente avrei messo l’articolo determinativo (il rischio è già stato citato, è noto); d’ogni azione che avrebbe fatto fare è un verbo molto generico, da evitare il più possibile (qui bastava un semplice ‘compiuto’); non che la cosa le dispiacesse, anche se un contatto così intimo non lo avesse preventivato, tuttavia rafforzava l’impressione che voleva dare a Heran in quel momento non mi convince la consecutio temporum; trovava che la tonalità non le si addiceva personalmente avrei optato per il condizionale. 18/20 Originalità: Morte ai pipistrelli! Scherzi a parte, ho trovato veramente molto originali i draghi silverini e le loro ali piumate (è una caratteristica che scarseggia nella letteratura Fantasy). Anche la trama in sé, i personaggi e le dinamiche in essa presenti non mi sembrano la stessa solfa già vista e rivista. Direi punteggio pieno :) 10/10 Titolo: Stupendo! Mi è piaciuto molto: raffigura in pieno le ‘speranze’ di Albirea (giustificando le sue macchinazioni), ma può riferirsi benissimo anche al pezzo degli scacchi che la ragazza perde durante la partita (poco conta che fosse d’alabastro, anche perché dal punto di vista cromatico i due materiali si ricordano l’un l’altro) o, ancora, alla stessa principessa (protagonista del racconto) e ai suoi occhi di giada. 2/2 Trama e Coerenza: La storia è ben strutturata e gli eventi narrati godono di ampio respiro e non manca lo spazio per riflessioni e digressione. Sono inoltre presenti alcune riprese cicliche e periodiche di particolari sentenze che diventano una sorta di leitmotiv della storia. Non ho riscontrato incoerenze su questo piano. 10/10 Uso del Pacchetto “Colore”: Speranza Hai rielaborato moltissimo il promp attribuendogli svariati significati, che poi intrecciandosi nella storia assumono un ruolo rilevante. Brava! Qui poi non è questa un’occasione insperata per indulgere nelle nostre speranze? il gioco di parole è stupendo (anche perché combina diverse sfumature di significato). 10/10 Uso del Pacchetto “Nano”: Alta Montagna Anche questo elemento è gestito molto bene. Incontriamo la montagna sotto forma di metafora nella massima iniziale Il cammino che mena al trono è come un periglioso sentiero d’alta montagna: solo gli ambiziosi e gli audaci osano percorrerlo (che, in seguito, la stessa principessa rammenterà) e la ritroviamo nel sogno di Albirea, sogno che scopriamo essere ricorrente e la cui interpretazione è strettamente legata alla massima stessa. Ho trovato magistrale la ripresa finale della suddetta frase, che chiude il racconto conferendogli una sorta di ciclicità. 10/10 Giudizio complessivo: La storia è ben strutturata, scorrevole e coinvolgente, leggerla è stato un piacere. 95/100 (Recensione modificata il 26/07/2013 - 08:28 pm) |
La storia mi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato l'accuratezza della tua ambientazione e il carattere della tua protagonista femminile. Generalmente non mi piacciono le "donnine fantasy" dato che sono tutte abbastanza uguali e piattine, questa è molto interessante perchè non si perde dietro sciocchi ragionamente tipo " l'ammmore" mi ricorda vagamente Chassim ( la figlia del duca di Chalded nei romanzi della Hobb), ho apprezzato che sia mossa unicamente dall'ambizione. |
Sono venuta a leggere e, dato che nessuno ti ha scritto ancora nulla, ci penso io a rimediare... ho visto che partecipa già a un contest (e qui mi chiedo: come ho fatto a non notarlo quando era aperto? Una malata di fantasy come me non se lo sarebbe fatto sfuggire di certo), io ho trovato qualche imprecisione, ma credo che aspetterai i risultati per correggere, giusto? Però lasciati dire due cose: "nonostante" si scrive tutto attaccato e poi volevo fare una piccola osservazione sui dialoghi... una piccola considerazione puramente personale: odio il "lei", lo trovo brutto e fuori luogo, preferisco il "voi" e se non risultasse troppo arcaico darei del "voi" anche nella vita reale; secondo me dovresti passare dal "lei" al "voi nei dialoghi, renderebbe il tuo più poetico, nella tua storia trovo ci stia infinitamente bene, ma appunto questa è una cosa puramente personale... mi riservo di leggere presto (non stasera) anche l'altra storia (e volendo anche le altre della serie) prima di dirti quale tra le due mi è piaciuta di più... ^_^ |