In una sola casa c'erano due cuori sofferenti che si volevano ma era stato il destino a decidere che,almeno per ora,l'orgoglio doveva vincere il cuore. Draco,seduto in cucina fissava il vuoto,la mente libera da ogni pensiero. Dopo tanta confusione,dopo tanto dolore era entrato in stallo e quell'ennesimo no di Matthia lo aveva annullato. Lì,fermo ed intento a fissare il tavolo di legno della cucina di casa Weasley,lui un Malfoy,un Purosangue. Il cuore era in disaccordo con la mente,che desiderava ardentemente rimanere in quello stadio,era pieno di domande ed indecisioni. Aveva lasciato che l'amore lo colpisse,si era lasciato trascinare in quella storia impossibile,pazza e straordinariamente bellissima. Lui,un Malfoy,era innamorato perso di Matthia Charlus Potter,un uomo e un Mezzosangue. I suoi antenati,ne era certo, si stavano rivoltando nella tomba.
Non sapeva davvero cosa potere fare arrivato a quel punto,ormai. Si odiava per essere caduto nella trappola dell'amore ma qualcosa gli diceva che infondo era umano innamorarsi,fa parte del gioco della vita e degli imperanti ordini della natura.
Cosa aveva sotto la pelle?un taglio che ancora bruciava,un colpo che faceva male. Aveva affondando se stesso nel ghiaccio per provare a fermare ciò che accadeva dentro di se,per fermare quel che ogni giorno gli bruciava dentro.. Ma tutto ciò non funziona perché alla fine qualcosa,anche solo un ricordo,uno sguardo o un sorriso,ti riscalda il cuor,ti riporta alla vita vera e il taglio a quel punto però ricomincia a bruciare. Solo a quel punto ti rendi conto di quanto sia sottile il filo che lega due persone,facile da spezzare,difficile da tenere ma delicato come un cuore innamorato.
E se non lo avesse mai perdonato?sarebbe stato capace di innamorarsi di un'altra persona?
Nei suoi occhi si creo l'immagine delle labbra del bel Grifondoro e la risposta venne da se:no.
C'era solo Matthia nel suo mondo ma si stupì di non essere pentito di come aveva agito. Non era colpa sua se Amphitryon aveva attivato un piano che prevedeva la perversione e lo squallore dell'atto dello stupro. Lo avrebbe fatto comunque,sarebbe entrato comunque dentro Hogwarts ma come aveva agito lui aveva guadagnato tempo e tenuto in vita sua madre. Quindi no,non era pentito.
Si guardò per un secondo intorno e sentì caldo,quella bella sensazione di calore e non quell'afoso torpore,stranamente e incredibilmente si sentiva a casa,dimentico delle comodità del suo castello.
Dalla sala il giovane Potter invece era irrequieto,strano e incapace di fare chiarezza dentro di se,non era in grado neanche di trovare un solo punto di unione tra ciò che imperava il cuore e ciò che suggeriva il cervello.
Da una parte desiderava ardentemente andare di là,in cucina,prendere Draco e possederlo sul tavolo,dall'altra non voleva neanche più vederlo. Ma quante cose aveva sbagliato?quante volte aveva seguito il cervello e non il cuore?tante,forse quasi sempre,e a cosa era servito tutto questo?a cosa aveva portato?a niente.
Aveva perso tutto,in poche settimane si ritrovava in una casa dove tutti,segretamente,lo odiavano,tutti tranne quel ragazzo seduto in cucina,ma tra un po' avrebbe iniziato ad odiarlo anche lui.
Harry lo avrebbe odiato perché non era stato capace di salvarlo da quell'inferno e gli aveva fatto credere di essere rimasto da solo. Ron lo avrebbe odiato perché c'aveva messo troppo tempo per salvarli,Ginny perché era stato lui a non farsi avanti subito ma si era nascosto. Lavanda lo avrebbe odiato per non averla aiutata nella Roccaforte,Hermione per aver permesso che cascasse nell'inganno dei finti genitori,le signore Weasley e Vane per ciò che era successo ai loro figli e la signora Malfoy per ciò che stava facendo passare al figlio.
Lui c'è l'aveva davvero messa tutta però,ma cosa era andato storto?quando aveva sbagliato?dov'era la falla?
Era questo che lo mandava in bestia. Romilda gli aveva detto che lui cambiava le persone,le rendeva fragili,vulnerabili e schiavi del suo amore. Ma lui non voleva questo,non si sentiva così e non poteva credere che lo considerassero davvero questo. Ma se Draco non aveva controbattuto, allora,probabilmente,lei aveva ragione. La sua intelligenza,la sua forza e la sua astuzia lo avevano reso agli occhi di molti un super eroe forte e bravo,capace in un attimo di scacciare i mostri da sotto il letto o da dentro l'armadio. Ma i veri mostri non si nascondono nell'ombra ma ti guardano in faccia e ti sorridono, avidi di prede.
Ma dov'era l'errore?Quando aveva iniziato a sbagliare?quando la superbia aveva fatto lo sgambetto alla modestia e lo aveva reso troppo sicuro di se,così sicuro da non mettergli di mettersi in discussione.
Si era davvero convinto di essere più degli altri e quindi di potersi permettere di fare di più,di osare in misura maggiore rispetto a tutti i suoi amici. Si guardò le mani e capì:lui senza la bacchetta non sarebbe stato niente,gli altri invece possedevano qualità che li avrebbe spinti nella vita. Lui aveva un gran cervello,era affascinante e sapeva come muoversi e cosa fare ma a conti fatti oltre qualche piano delineato da Silente e i risultati accademici non era mai stato il massimo in qualcosa. Ogni suo piano,ogni suo singolo e maledetto stratagemma era sempre fallito. Le sue difese caddero con una facilità impressionante durante l'ultima battaglia di Hogwarts,non era riuscito a respingere l'Esercito del Silenzio e non era stato in grado di organizzare e tenere alto il lavoro dell'Ordine della Fenice. Non era stato in grado di annientare Amphitryon al primo colpo. Su quante altre cose aveva fallito?
Anche qui la risposta era semplice:con Romilda,la donna che per anni aveva amato era la stessa donna che ironicamente aveva fatto soffrire per anni per poi tradirla con Draco,anch'esso destinato poi a vivere lo stesso destino. Di cosa non era capace allora?di amare?
Ma tutto questo perché?perché peccava di superbia e una volta andato sotto stress per quanto forte e letale potesse dimostrarsi diveniva più vulnerabile,più facilmente vincibile e uno degli esempi più lampanti? la sfida tra lui e Piton nel parco dopo che questo aveva ucciso Silente e sconfitto Harry. Lui era magicamente più dotato del professore di Pozioni eppure la rabbia gli offuscò la mente,lo rese privo di astuzia e tutti i suoi potenti incantesimi non andavano mai a buon fine e alla fine,con l'aiuto di Bellatrix, dovette arrendersi.
Dai Malfoy era stato torturato e oltre a strappare le bacchetta a Draco e a schiantare Lucius non era stato in grado più di fare nulla.
È umano sbagliare così come è umano innamorarsi. Ma è giusto prendersela con chi si ama per non ammettere le proprie colpe?
No,semplicemente no, ma questo era un'occasione da prendere al volo ma non per lui ma per Draco. Doveva liberarlo da questo peso. Sì perché questo era lui,un peso, che doveva essere eliminato.
Quindi restare o partire per Londra?
Wow è stupenda questa parte!complimenti
Molly era pensierosa ma arrabbiata.
“e allora adesso mi sentiranno!Draco va fuori e fai qualsiasi cosa per non far andare via Matthia,io vado a dare qualche urlo al piano di sopra”
“ti sembra il caso Molly?dopo tutto quello che hanno passato?”domandò la Sprite preoccupata.
“saranno curati,sono sotto cura e sotto ogni attenzione possibile. Dottori che fanno avanti e indietro e medici che non possiamo neanche permetterci hanno già visitato tutti i ragazzi,ma una tirata d'orecchi non fa mai male!”
La signora Weasley prese a salire passi pesanti le scale ed entrò nella camera di Harry e Ron,furibonda.
“posso sapere cosa diavolo avete detto a Matthia?posso sapere cosa tu hai detto a tuo fratello?”domandò prima ai due e poi,con tono accusatore,ad Harry.
“nulla”risposero in coro.
“non vi conviene prendermi in giro!fuori la verità!”
“mamma – fece Ron assonato – siamo ancora stanchi e provati,possiamo affrontare dopo questo discorso?”
“assolutamente NO!”
“Harry – tuonò nuovamente – ti ho fatto una domanda e pretendo una risposta sensata,ADESSO”
Harry era davvero stupito del comportamento della signora Weasley che mai si era mostrata furiosa nei suoi confronti.
“a mio fratello ho detto solo ciò che penso”
“e cioè?”
“doveva intervenire prima!a Malfoy avevano preso in ostaggio la madre mentre lui con la sua smania del super eroe ha ritardato i tempi!deve capire signora Weasley che a Matthia piace avere posizioni di potere,lo rende euforico e esaltato,e non riesce a concentrarsi sulla sua reale missione,al massimo opta per un finto suicidio”
“le tue parole mostrano l'ignoranza verso ciò che è stata la loro vita dopo l'attacco e la rabbia causata da quei bastardi che gettate contro tuo fratello. Hai solo un fratello e ti consiglio di pensarci bene a cosa gli dici o lo perderai per sempre”
“lui invece?a lui non gli viene in mente che potrebbe perdermi?”
“come mai siete arrivati prima voi e lui solo in un secondo momento?”
“perché...”
“perché era rimasto lì per salvare te!era rimasto lì mettendo la TUA,anzi la VOSTRA – alzò la voce indicando con il dito anche Ron – vita davanti alla sua!”
“NOI ABBIAMO VISSUTO L'INFERNO!”strillò Harry.
“MA TU NON SAI COSA HA VISSUTO LUI!”
“TUTTO QUELLO CHE PUÒ AVER VISSUTO LUI È NIENTE IN CONFRONTO A QUELLO CHE HA VISSUTO LUI!”
“e tu cosa ne sai?”
Tutti si voltarono di scatto,guardando due giovani Grifondoro sul ciglio della porta.
“Hermione!Lavanda!”esclamarono in coro i due ragazzi,felici di rivederle in piedi.
I due fecero per alzarsi dal letto ma Lavanda lì bloccò.
“fermo”esclamò rabbiosa.
“che succede,tesoro?”domandò Ron alla fidanzata.
“cos'è questa storia che incolpate Matthia?”domandò lei rabbiosa.
“ci sono delle cose che non puoi capire,Lavanda”
“e cosa di preciso?”intervenne Hermione.
Intanto la signora Weasley si era sistemata contro la parete lasciando alle due il compito di sistemare le cose.
“cosa abbiamo vissuto noi,Hermione”controbatté Harry.
La risposte non piacque alle due. Hermione si innervosì e Lavanda si trattene dal prenderlo a schiaffi per davvero poco.
“nessuno – gli rispose Hermione – qui mette in discussione il dolore,l'umiliazione e l'orrore di ciò che siete stati costretti a vivere ma la differenza sta nel fatto che noi sappiamo quanto meno a cosa voi siete stati sottoposti,mentre voi non sapete nulla di noi se non quello che avete sentito quando Matthia ha parlato con Amphitryon prima di decidere di sacrificarsi”
“questa è la cosa che gli riesce meglio” disse tagliente Ron.
“stupito idiota!”esclamò sconvolta la fidanzata.
“noi...”provò Hermione.
“VOI?VOI COSA?NOI SIAMO STATI I PROGIONIERI!ERAVAMO NOI QUELLI CHE TORTURAVANO!ERAVAMO NOI QUELLI CHE VENIVA STUPRATI!NON TU,NE TU NE MATTHIA NE NESSU'ALTRO MA NOI!QUINDI...”
“N E S S U N O – scandì Lavanda alzando il tono di voce per superare quello di Harry – M E T T E I N D I S C U S S I O N E Q U E S T O!”
E tutto tacque.
“vivevamo con l'ansia di non riuscire a salvarvi,tormentati dal senso di colpa per esserci salvati ed eravamo soli. Non avevamo modo di muoverci ed eravamo pochi,e di quei pochi in molti non sapevano duellare,se fossimo usciti allo scoperto non avremmo avuto chance” disse Hermione,pallida.
“Matthia sarebbe uscito – continuò Lavanda,anch'essa pallida,anch'essa esausta – nell'istante esatto in cui aveva aperto gli occhi per salvarvi ma ciò non gli era possibile”
“perché?” domandò Harry,messosi in piedi e scuro in viso,seguito dall'amico.
“perché – rispose l'amica – la stessa barriera che proteggeva il campo dell'Esercito proteggeva la scuola”
“agli occhi di tutti – continuò Lavanda,mentre la signora Weasley era scoppiata in un terribile,assordante e muto pianto – Hogwarts era sempre la stessa e chiunque provasse ad avvicinarvici moriva all'istante”
“ecco perché tuo fratello non è potuto intervenire prima,ecco perché ha dovuto temporeggiare e cercare un modo,un sistema e un bel piano per uscire da lì”
“sai cos'ha fatto – riprese Lavanda con gli occhi lucidi e la voce tremante – Matthia una volta riuscito a portarci tutti,e dico tutti,fuori dalla barriera?”
Nessuno rispose e lei,impavida e sull'orlo delle lacrime,riprese a parlare sfidando con lo sguardo Harry e Ron che nonostante tutto ancora guardavano malamente lei e l'amica.
“il piano era di dividerci in due squadre:una sarebbe partita con una passaporta per il Ministero mentre l'altra sarebbe rimasta lì cercando di prendere tempo in attesa degli aiuti”
“e mio fratello faceva parte del gruppo che sarebbe rimasto?lo vedi che...”
“la situazione – lo interruppe però lei – però era precipitata!si erano accorti di noi e ci stavano attaccando. Siamo parzialmente riusciti a respingere l'attacco e allora lui,Hermione e Draco hanno deciso che saremmo partiti tutti insieme per Londra,ma – singhiozzò,lei era dietro di lui quel giorno,saldamente attaccata al ramo – un secondo prima che la passaporta partisse lui ha lasciato il ramo,restando lì da solo”
“e ha distrutto,da solo,la barriera che vi teneva prigionieri e che ricopriva la roccaforte”
“da solo?”domandò Ron,stupito.
“esatto”
“ricordi quel bagliore rosso?”la voce proveniva da Ginny Weasley che insieme a Romilda aveva ascoltato tutti in silenzio,fuori alla porta.
“ha usato l'Artis Tempurus perché sapeva che usando l'Ardemonio avrebbe potuto uccidere anche voi”
“ma il Ministero ha tardato a fare arrivare i rinforzi e quei maledetti hanno avuto modo di ricostruire una barriera,resistente ma più debole”
“avevamo trovato il corpo di Matthia sepolto tra la neve,sulla montagna e Madama Chips è riuscita a salvarlo per un pelo”
“lui ha trovato il modo per entrare nella roccaforte,è stato lui ha capire dov'erano gli ostaggi,come liberarli e come farli uscire ed è sempre stato a lui ad entrare nella Roccaforte con l'intento di uccidere Amphitryon”
“Queste – riprese Hermione – è tutto quello che ha fatto lui per voi,noi per voi,e se questo è tutto il ringraziamento che ci mostrate per avervi salvato allora credo che anche io me ne andrò via,proprio come ha fatto lui”
“Matthia se ne è andato?”domandò Romilda anticipando Harry.
“sta asp...”
“si” la interruppe Lavanda,sotto uno sguardo interrogativo di Hermione.
“riflettete su cosa avete fatto e poi,credo,che sarebbe il caso di porgergli delle scuse”
Detto questo,come ultima parola,le due uscirono dirigendosi in cucina seguite dalla signora Weasley mentre i quattro restarono in camera,cercando di elaborare ciò che aveva ascoltato e nella speranza di dare una spiegazione al loro comportamento.
Purtroppo spesso la mente umana elabora un trauma in modo diverso da come ci si aspetterebbe. C'è chi apparentemente si mostra forte,sicuro e rigenerato. Se chi ha bisogno di attenzione e quindi cerca in tutti i modi di far si che tutti gli siano vicini. Poi c'è chi si carica di rabbia e se la prende con il mondo,divenendo muto e cieco alla verità,oppure c'è chi cade nel baratro della depressione e in questo caso per alcuni,per volere di un qualcosa o qualcuno a noi superiore,riesce a risollevarsi mentre per altri rappresenta il loro lungo declino verso il sonno eterno.
Mi si è arrabbiata mamma weasley e questo comporta guai!!
grandi Hermione e Lavanda!!!!
complimenti!!
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