il titolo è già tutto un programma...Livello 3...
PER ME SI VA NELLA CITTA’ DOLENTE,
PER ME SI VA NELL’ETERNO DOLORE
PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE
Piangeva rumorosamente ancora a terra. Non riusciva a calmarsi,e ci provava ,oh se ci provava, ma ormai ogni tentativo sembrava inutile.
Guardò truce Hermione.
Era stata lei a non permettergli di lanciare l'incantesimo,era stata lei a trascinarlo fuori di lì ed era stata sempre lei a salvargli la vita e a decretare la morte di un altra.
"Dovevi lasciarmi colpire" disse tra un singhiozzo e l'altro.
"Non sarebbe servito a nulla,e lo sai anche tu" rispose la Grifondoro con la voce roca ma a testa alta.
Era una verità troppo vera per essere ignorata.
"E ora?" domandò, quasi frignando.
Hermione perse la pazienza.
"Adesso ti alzi – disse avvicinandosi all'amico,afferrandolo sotto le braccia e tirarlo su di scatto – e continuiamo a combattere e andiamo avanti altrimenti il sacrificio di Lavanda e Draco sarà stato vano! E smettila di piangere,combatti!"detto questo lo schiaffeggiò.
"Sono stanco" sussurro lui.
"Anche io,ma non ci resta che qualche sforzo"gli rispose lei,ora fronte a fronte.
"Al prossimo livello toccherà a me,se ci sarà da sacrificarsi tu ti farai da parte Hermione,senza se è senza ma"disse lui guardandola negli occhi,specchio di anime.
"Toccherà al fato scegliere " rispose lei semplicemente.
“Ehi e questo cos'è?”
"I morti da poco sono più vicini a noi, e appunto per questo gli vogliamo più bene"
“È una citazione – disse lui,guardando curioso il cartello cercando di analizzare la scritta – da un libro babbano che ho letto in orfanotrofio in Italia. Il giardino dei finzi contini...Hermione... Questo non è un campo d'erba ma è un...”
"Ciao piccolo mio"
Una sensazione nuova,mai provata prima lo accolse al suono di quella voce. Non era paralizzato,era morto. Divenne freddo come il ghiaccio e pregò che la morte lo prendesse subito con se o che qualcuno gli strappasse timpano e occhi.
non ci credo...ma che cervello hai! sei magnifico dio santo!
Non li trovi nascosti nel buoi,i veri mostri ti guardano in faccia e ti sorridono
Matthia ed Hermione attaccarono come meglio potevano ma i loro finti genitori paravano ogni loro attacco e riuscivano a schivare ogni fattura.
Dall'altra parte parare,almeno per Matthia,non era difficile ma riuscire a mandare a buon fine un attacco sembrava un'impresa olimpica. I suoi genitori paravano tutto.
Hermione invece iniziava ad accusare la fatica e i suoi movimenti iniziavano ad essere lenti e poco incisivi.
Lily e James unirono le lingue di loro incanti e spedirono un unico getto verso il figlio.
Robert e Jean li emularono.
“PROTEGO TOTALUM” tuonarono all'unisono i giovani Grifondoro.
niziò a correre per raggiungerla,doveva farla ragionare e farle capire che loro non erano reali. D'un tratto,in mezzo al campo,urtò con violenza qualcosa di duro e cadde a terra.
Quando riaprì gli occhi era di nuovo nella camera con il letto e gli strani oggetti ai muri. Da solo.
Dicono che l'importante è che alla fine di tutto,tu,ti renda conto che hai fatto tutto il possibile e tutto ciò che ritenevi necessario. E se alla fine è andata amale basta ricominciare a respirare,fare il punto della situazione e rialzarti.
Non pianse davanti quel muro. Pensò a Lavanda,al suo Draco e alla sua migliore amica Hermione. Pensò ad Harry,Ron e gli altri. Pensò che adesso sarebbe stato peggio di un urgano,ora che non aveva più nulla da perdere. Le avversità sono come un vento forte. Ci portano via tutto,ad eccezione di quello che non può essere strappato,mostrandoci come realmente siamo.
La prossima volta che avrebbe attaccato avrebbe portato tutto l'inferno con se. Morire o no ora non gli importava più. Ora voleva vendetta e tutto ciò che si trovava tra lui e il suo obiettivo sarebbe stato polverizzato.
le mie lacrime sono un segno di vittoria per te...perché...non ho parole per descrivere quanto penso tu sia bravo!
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