Forse non te ne fregherà niente, ma il 2013 è stato l'anno più strano e sconvolgente di tutta la mia vita. Forse anche più di questo 2014 che mi ha capovolta dalla testa ai piedi, per certi versi. In quell'anno sono cambiate mille e mille cose, ed io in primis: nelle scelte, nel carattere. Ma se c'è una cosa che in tutto questo trambusto non è mai cambiata è la mia passione per i gemelli Weasley, per Harry Potter, per Fred, che zia Row ha così crudelmente giustiziato.
E niente, il racconto (?) della mia vita passata è giusto un breve excursus che dovrebbe provare a pararmi le spalle perché avevo iniziato questa fic, l'avevo amata dalla prima parola, ma non so perché - forse vittima di uno di questi sballottolamenti, non lo so - l'avevo persa un po' di vista. Non ringrazierò mai facebook abbastanza perché l'ho ritrovata in una di quelle catene che circolano adesso (linkare le tue 10 fanfiction preferite, o qualcosa del genere) e mi son detta: cavolo, devo riprenderla metaforicamente in mano.
Ora sto piangendo. Sto piangendo perché non me lo aspettavo, perché tutto si era evoluto così bene, così dolcemente... la proposta di matrimonio, la felicità negli occhi di Chri e Fred che traspare dalle parole, e anche la felicità di George, che hai sempre caratterizzato così bene. Era tutto bellissimo, era un piccolo paradiso di felicità che, quando ho letto "Maggio 1998 - epilogo" sapevo si sarebbe rotto in mille pezzi. Solo che pensavo che l'avrebbe fatto col fantasma dell'ultimo sorriso ancora impresso sul volto (questa frase, dannata JK Rowling, con questa frase hai ucciso me oltre che Fred!), non certo con Quando toccò il pavimento, già Christine Harvey non esisteva più.
Però ti capisco fin troppo bene. Uccidere un personaggio è difficile, ma uccidere Fred Weasley è una missione impossibile; non si può, non si può proprio. Solo che... volevo prendere l'ultima parte della storia, quella in cui Fred chiede a George se il dolore passerà mai, ma nel rileggerla sono scoppiata in lacrime di nuovo. Non so come fai, non so cosa hai al posto delle dita, non so per quale strana magia, ma il dolore dei gemelli trapela, evapora dagli spazi tra le lettere. L'hai fatto passare benissimo e davvero, "wow" è l'unica cosa che riesco a dire tra una lacrima e l'altra.
E poi potrei fare millemila commenti sulla situazione di Fred e George adesso, sul fatto che Fred sia più morto così che come doveva essere in realtà, sul dolore mio/loro, ma mi vien solo da citare Guccini, che sto ascoltando adesso e ci sta a pennello.
"e l'oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse attendere all'infinito...
e lo vorrei, perché non sono quando non ci sei"
Nient'altro, chiudo qui.
Grazie, veramente grazie per questi capitoli, per questa fanfiction, per assolutamente tutto questo.
Spero di vederti pubblicare qualcosa presto.
Un abbraccio :-)
Nat. |