Recensioni per
The Black Parade.
di past_zonk

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/09/13, ore 16:30
Cap. 3:

non so davvero cosa dire.
scusami infinitamente per non aver recensito lo scorso capitolo, ma non ho avuto il computer per molto tempo e non sapevo come altro fare. adesso, quindi, dopo aver letto, mi rendo conto che i tuoi capitoli non li ho mai dimenticati, che la tua voglia di raccontare oltrepassa la mia e che, dopotutto, leggere te è come leggere il mondo. non sai mai cosa stai effettivamente leggendo, però ti piace. ti piace e continui.
dunque, Silvia. il tuo modo di scrivere mi piace. tantissimo. mi piace il modo in cui descrivi le situazioni, le emozioni e perché no, anche le sensazioni.
trovo che Seunghyun sia spaventato, ma non riesce a dimostrarlo. resta chiuso in quella sua cupola tranquilla, dove i capelli persi e il pianto di Ji sono le uniche cose a farlo riscuotere.
ed è una cosa bellissima. fantastica. incredibile. allucinante.
te lo giuro, amo da morire ogni singola parola o frase, e non smetterò mai di seguire questa storia.

Recensore Master
29/09/13, ore 22:17
Cap. 3:

Non lo so, sul serio, non sono in grado di commentare la bellezza di questa storia.
Io davvero, non sono ad un livello tale dal potermi permettere una recensione senza perdere qualche complimento tra le righe.
Dire che è magnifica è dire poco, ti dono tutto il mio cuore e quelle lacrime che mi fai scendere.
Rimango senza parole, ogni periodo che componi. La tua bravura supera i ricordi che ho di quello che leggo di tuo. Ha una bellezza, uno scorrere, un qualcosa di unico e speciale che non si trova facilmente.
L'adoro, con tutto il mio cuore.
Io, io non ti so dire, ho bisogno di qualche minuto per riprendermi, non oso immaginare come farò ad andare avanti se già mi scendono i lacrimoni ora.
Io... ho bisogno di un fazzoletto, scusa, ma davvero, mi sento troppo toccata. Sei troppo brava.

Recensore Veterano
19/08/13, ore 09:39
Cap. 2:

io non so davvero cosa dire. semplicemente grazie, ci conosciamo da pochissimo ma grazie.
grazie per le tue parole, per le tue frasi e i tuoi capitoli, per ciò che interpreti con una semplice "Youngbae scattò al nome dell’amico; si voltò a guardare il controllore che l’aveva urlato, corse verso di lui e aspettò a pochi metri l’arrivo del suddetto.
Un sospiro di sollievo fiorì nel suo petto quando vide che era davvero il Daesung che conosceva, accompagnato da Jiyong. Youngbae si sentì un pochino meglio.
Non era solo, e non era poco."
sei speciale in ogni cosa, sul serio. ed è così strano da sentire, perché so a malapena che ti chiami Silvia e che scrivi su di loro, non so nient'altro. ma tutto questo, tutto quello che tu scrivi e che io leggo, mi da modo di conoscerti.
anche a me piacerebbe parlarti.

“Seunghyun!”
Sbatté un paio di volta le palpebre, per focalizzare il suo sguardo sul volto di sua madre.
“Sì, mamma” - le dita gentili di sua madre gli sfiorarono i capelli nerissimi.
“Sono così fiera di te” gli disse, un torpore affettuoso negli occhi. Seungri la abbracciò forte, fortissimo, si lasciò accarezzare la nuca da lei, proprio come quando era un bambino: e dopotutto non si sentiva diversamente. Un bambino che sta provando a saltare un burrone troppo, troppo aldilà delle sue possibilità.

questo è decisamente il Seungri più dolce che io abbia mai letto. è ancora un bambino, come tu stessa l'hai descritto e come lui s'è sentito, ma non come gli altri. e lo si può capire dal coraggio che ha avuto nell'arruolarsi. perché diciamocelo, nessuno in questa epoca lo farebbe mai.

Le parole volarono via dalla mente del più grande. Perché, chiedeva Seungri? Non lo sapeva.
Mille probabili risposte sarebbero state plausibili - sei come un fratello, mi preoccupo per te, penso alla tua famiglia, sei troppo giovane -, ma nessuna di loro gli sembrava abbastanza.
“Puoi...puoi non domandarlo?”

questa parte mi ha colpito l'anima, ti giuro. posso immaginare il perché Youngbae non voglia, ma preferisco non dirlo. in caso io non abbia capito, me lo tengo per me.
ma vorrei tanto che fosse come penso. morirei di gioia.

Il più piccolo si asciugava le lacrime con la manica del cappotto nero, ma era sorridente; il più grande guardava il terreno ma ridacchiava. Parlavano con una tranquillità così silenziosa e strisciante; accennata, ma forte come mille tempeste. Jiyong la vedeva riflessa nei loro occhi, la quiete dopo la tempesta, il silenzio dopo il rombo dei tuoni, la pace dopo il dolore tagliente.

"la pace dopo il dolore tagliente".
non posso farcela. non reggo tutto questo. è troppo forte per me, immenso.
dio, non posso farcela.

Un petalo cadde sul naso di Jiyong, pingendo la sua vista di quello stesso colore pastello che era proprio di tutto l’albero. Fra quel colore e quel bianco del cielo c’erano i suoi amici. Il cuore gli batté forte nel petto.
Un ruggito potente delle arterie.
Un tremolio fin nei capillari più azzurrini.
Seppe che non avrebbe mai più vissuto una tale felicità.

non posso farcela, l'ho già detto?
sono due volte di fila che piango, e dovrei odiarti. ma non ti odio.
perché amo questa storia, amo loro e detesto immaginare la mia vita se tutto questo accadesse.
sei magnifica, Silvia.
non c'è bisogno di ringraziarmi, dovrei essere sempre io a ringraziare te. e lo farò in ogni capitolo.

grazie. <3

Recensore Master
19/08/13, ore 00:34
Cap. 2:

Io non lo so, credo di non aver mai provato così tante emozioni.
Mi fa un bene tale leggere e rileggere quello che scrivi che mi sta portando dipendenza.
Hai uno stile straordinario, riesci a toccare il cuore senza che il lettore abbia il tempo di rendersene conto.
Sono così tanti i particolari che usi, che mi perdo nella bellezza di essi, desiderandone sempre di più. Ho amato i riferimenti di Ji al suo passato, il finale è stato divino.
Amo particolarmente il modo in cui hai reso Ji, gli conferisce un aura particolare, angelica, come il suo sorriso. Mi sciolgo sotto la bellezza delle tue parole, sul serio.
Hai davvero un talento unico e il mio cuore si rallegra sempre di più nel leggere ciò che scrivi.
Grazie mille, non basta un solo grazie, ma sempre milioni di milioni.
Io ho già pianto in questi due capitoli, ma hanno qualcosa da insegnare e questa è la cosa più bella in assoluto.
Tu sei capace di trasmettere un messaggio. Non è cosa da tutti

Recensore Master
09/08/13, ore 14:31
Cap. 1:

Capolavoro.
Sono scoppiata a piangere, davvero.
Credo di essere rimasta colpita, se togliamo anche la dedica che non credo di meritare.
Hai un talento, davvero, riesci a penetrare nelle menti e a far emozionare. Ora non sono pienamente lucida -sono rimasta sconvolta dalla morte di Ji- per lasciati una recensione decente. Prometto di rifarmi ai prossimi capitoli.
Sei davvero bravissima, uno stile bellissimo e particolare, tutto tuo. La cura delle parole, della punteggiatura e degli argomenti sono stupendi.
Brava, sempre di più. Più di ieri, meno di oggi.

<3

Recensore Veterano
09/08/13, ore 08:40
Cap. 1:

mi sono appena svegliata, con una vaga sensazione di tristezza. ho pensato "ma non fare la paranoica'.
poi però ho acceso il computer, mi sono collegata su efp ed ecco il tuo messaggio. dolce e comprensivo come lo speravo di ricevere.
ho aperto questa storia; l'immagine mi ha colpita. e non perché si riconosce una guerra, ma perché in tutto questo c'è lui. c'è il mio Hyun, qualcosa di immensamente speciale.
e c'è JiYong. JiYong che muore in silenzio, la donna e il bambino, Daesung che si sforza di sorridere. c'è tutto questo, Silvia, ed io non so davvero cosa dire.
ho iniziato a piangere come una fontana. non me ne sono neanche accorta, pensa, mentre leggevo. ho semplicemente lasciato che la paura mi avvolgesse, come nei più terribili incubi.
ed ho immaginato una vita senza di loro, senza le loro canzoni, senza i loro visi, i loro sorrisi. e mi sono sentita male.
ho pianto ancora più forte.
ed è strano, devi credermi, perché io sono una persona che non piange. né per i film, né per nient'altro. neanche per la morte di un parente.
"non sei normale" ti verrà da pensare.
ma forse è vero, non sono poi così normale. ma immedesimandomi in una storia del genere, con Choi che "Non c'é nulla di sbagliato", JiYong al culmine, sempre Daesung, la donna, il bambino.
e poi vengo io.
io che alle 8.35 di mattina m'accascio sulla tastiera con gli occhi stragonfi per una cosa che ancora non capisco. com'è possibile, Silvia?
è possibile che tu sia l'unica persona capace di farmi emozionare? ma emozionare davvero, intendo.
è inutile ripetertelo, ma sei bravissima. questa recensione dovrebbe essere accompagnata da lusinghe e umiltà, ma io più di così non riesco a fare.
ti ringrazio per avermi avvisata, infinitamente.
ora che ti ho qui, nel bel mezzo di "cazzo non piangere e poi lo fai", non ti lascerò andare.
continuerò a seguire le tue storie fino alla fine, lo giuro.
perché sei l'unica che mi prende davvero.

Le persone che più amava nella sua vita erano raccolte alla stessa tavola, e lui li osservava in silenzio, come fossero un piccolo miracolo di vita quotidiana, qualcosa che sentiva già gli sarebbe mancato, qualcosa di cui aveva nostalgia anche ora, anche mentre lo viveva. Ogni secondo che passava lo allontanava da quel quadro perfetto, e quando si fu fatto tardi, e ognuno di loro cominciò a congedarsi, Seunghyun sentì che tutto era perduto.

e ho pianto più forte di prima, come una matta.
dio, grazie mille. per tutto questo.
avevo dimenticato come ci si potesse sentire.
grazie.