Wip, cara, prima di iniziare la recensione, devo raccontarti una cosa.
Ero fuori casa, connessa dal cellulare, e, dal minuscolo display, ho intravisto un titolo indecifrabile, con un quadratino verde accanto. Ho sperato così ardentemente che fosse una Everlak, una tua Everlak, che sono stata accontentata. E non è una balla. L'ho sperato sul serio.
Bene, adesso comincio.
Ho ascoltato la musica che ti ha ispirata durante la lettura: è sublime, e sono contenta di scoprire che anche tu scrivi ascoltando musica, perché io lo faccio sempre. XD
Ho letto anche il sonetto: non ho fatto la furbetta. *annuisce* Purtroppo in inglese non sono molto ferrata, perciò non ho ancora provato a leggerla in lingua originale.
Il titolo, wip, è una cosa... boh, è bellissimo, e chi se ne frega se lo hai spudoratamente, come dici tu, preso dal sonetto? È bellissimo. *abbraccia il titolo... per quanto un titolo si possa abbracciare*
Sin dall'inizio, la shot ti cattura, ed è merito del tuo stile, scorrevole, piacevole, travolgente. Non la smetterò mai di dirlo e, se mai pubblicassi un libro, anche un ebook, correrei a comprarlo.
Già da qui: "Sulla sua schiena si adagia una corta treccia di capelli scuri, con delle ciocche troppo corte che sfuggono qua e là. Ha iniziato a pettinarsi di nuovo così non appena i capelli le sono ricresciuti a sufficienza, dopo quel taglio drastico." ho subito colto il riferimento alla tua shot precedente. È un particolare, ma è prezioso, perché solo chi ha letto "Un taglio netto" potrebbe coglierlo. E l'ho amato.
In alcuni momenti è come sedersi di fronte ai colori di un tramonto e aspettare che muoia in un tenue crepuscolo, con la luce che si ritira, senza poter fare nulla per fermarla. E ho paura che, se aspetterò ancora un po', tutto quello che mi ritroverò davanti sarà il buio della notte, e non so quanto brilleranno le stelle.
Ehi, ehi, ehi, stavolta sono io a chiederti di darti un freno! È una frase così poetica, così tanto da Peeta, che non posso che considerarla una prova della sua perfetta caratterizzazione. E sai a cosa ho pensato, quando ho letto "tramonto"? Alle pareti arancioni della panetteria di Peeta, nella mia shot. Ed è stato... boh, mi sono sentita partecipe della storia.
Peeta è l'amore. Voglio dire, ma dove lo trovi, cara Katniss, uno così? Che ti studia in una maniera tanto meticolosa, che si preoccupa, che si accorge dell'autenticità delle fiamme che ti illuminano lo sguardo?
Non mi sforzo di essere silenzioso, perché fallirei comunque; ma anche se mi sente, e so bene che è così, non dà segno di averlo fatto.
*eco si scioglie per la dolcezza di quest'uomo*
Ho visto Peeta che l'abbraccia, e Katniss che gli poggia un bacio sulla spalla, e Peeta che le mette il dente di leone - ohw, quante simbologie! ** - fra i capelli. Sono belli, dannatamente belli e impossibili invidiabili, lasciamelo dire.
La frase finale è stupenda, conclude perfettamente una shot dolcissima, romantica, piena dell'amore, quello vero, che Peeta prova per Katniss e viceversa.
Non è svenevole, è bellissima, wip!
Un abbraccio forte,
S. |