Ciao! Sono capitata su questa storia praticamente per caso, durante un viaggio in treno piuttosto lungo e noioso, e dopo aver letto i primi due capitoli ho pensato "wow! Romanticismo, invasione aliena, scenario post apocalittico, insomma quello che fa per me". Adesso sono arrivata al capitolo 12 e purtroppo mi sono dovuta ricredere.
Lo stile è molto semplice, così come il tuo vocabolario. Non ci sono molti errori di grammatica, ma spesso sbagli la punteggiatura (soprattutto le virgole) per esempio, se bisogna dire "Pinco pallino andiamo", tra Pinco pallino e andiamo ci va la virgola, ma tu non la metti: ho riscontrato quest'errore più volte nel corso della lettura e anche altri simili. A volte vai a capo dopo un dialogo senza mettere la punteggiatura, per esempio. Altre volte usi forme che credo sia dialettali: "ti sei data di nana" è sbagliato, si dice "ti sei data della nana".
Ma tutto sommato la lettura scorre piacevolmente, ti consiglio però di rileggere più volte anche a distanza di giorni dopo aver concluso un capitolo, perché spesso rileggendo pagine appena scritte non ci si accorge degli errori. Oppure potresti affidarti ad un beta-reader.
Adesso passiamo alle note un po' più dolenti. Lo scenario è drammatico: un'invasione aliena, gente uccisa, sangue dappertutto. I personaggi però non sembrano curarsene. Sono adolescenti e praticamente sembra che non battano ciglio di fronte alla fine dell'umanità. La protagonista passa solo cinque minuti a domandarsi dove sia finita la sua famiglia e poi sembra dimenticarsene. David fa addirittura solo un piccolo accenno, e poi ciao mamma e ciao papà arrivederci e grazie. Una persona normale penso che sarebbe triste, almeno proporrebbe di andare a cercarli: loro no. Passano dieci capitoli a litigare, ridere, scherzare, pomiciare. Quando David va a casa di Sarah a prendere le medicine e torna, a lei non viene nemmeno in mente di chiedergli in che condizioni fosse la casa: se ci fossero segni di lotta, sangue, qualcosa, se qualcuno avesse lasciato un biglietto per lei. Niente di niente. Non hai specificato se l'elettricità è andata via o no, dunque: perché a nessuno dei due è venuto in mente di provare a telefonare? Se io mi fossi trovata in una situazione del genere - e penso anche tu - il primo pensiero sarebbe corso alla famiglia: dove sono? Posso fare qualcosa per rintracciarli? Forse è il caso di andare a cercarli? Magari la risposta è no, ma il problema me lo sarei posta e ne avrei quantomeno discusso con le persone con me. Sicuramente, comunque, non avrei avuto la forza di mettermi a ridere e scherzare e fare dispetti, col pensiero che tutti i miei cari potevano essere morti.
Ho trovato molte scene senza senso, ti riporto qualche esempio. Ci sono alieni che ammazzano gente a caso e Sarah pensa di salvarne uno perché secondo lei è buono? No! La prima cosa da fare è ucciderlo o scappare, non è che puoi affidarti al tuo sesto senso in una situazione del genere. Poi arriva il ragazzo che vuole uccidere l'alieno, Trent gli da un pugno, lui e Sarah si mettono a battibeccare e il ragazzo che fa? Chiede loro se stanno insieme? Ma cosa gliene importa, alla luce del fatto che c'è uno di quei cosi che ha ammazzato gente in piedi di fronte a lui?
Altra scena: qualche capitolo fa, Sarah si è svegliata perché ha sentito un rumore, ha avuto paura ed è andata a svegliare Trent. Poi praticamente si dimentica del rumore. Se era così importante da svegliare Trent buttandogli dell'acqua in faccia, come ha fatto a dimenticarsene?
Ora, io capisco che la storia è romantica, che si basa sul rapporto di amore/odio tra i due, ma penso che sia costruita male. Secondo me non c'è il giusto rapporto tra la drammaticità della situazione e il lato "commedia" della cosa. E' una storia romantica, ok, quindi sappiamo tutti dove vuole andare a parare e non sto assolutamente criticando questo (so benissimo cosa devo aspettarmi se apro una storia in questa sezione), il problema è che i personaggi non si muovono in maniera coerente col contesto. Mi spiego meglio: sembra che il contesto sia solo un espediente per far avvicinare i personaggi, poco approfondito, quando in realtà dovrebbe essere che i personaggi si avvicinano grazie al contesto. E magari tu mi dirai: più tardi si approfondisce. Ma siamo già a dodici capitoli, possibile che loro nemmeno ne parlino? Possibile che non facciano teorie su cosa possa essere successo, possibile che non pensino che qualcuno potrebbe andare a salvarli, possibile che siano totalmente disinteressati? Dopo che dal nulla succede una cosa del genere, la fase di shock che attraversa Sarah mi sembra troppo striminzita. Un giorno e poi ciao. E' rimasta più sconvolta da Trent che non torna per quattro giorni che dagli alieni che sbarcano sulla terra. Lui la benda per farla uscire, cerca di proteggerla, ok, e lei accetta questo passivamente? Possibile che non voglia sapere cosa effettivamente sta succedendo?
Tutto questo mi sembra poco credibile, sinceramente. Una volta che scegli uno scenario del genere, i personaggi devono essere coerenti con ciò, e loro non lo sono. Per niente.
Comunque proseguirò nella lettura, nella speranza di ricredermi una volta andata avanti. Mi scuso se sono stata dura, non era assolutamente mia intenzione offendere, volevo solo lasciare una critica costruttiva perché la base è buona, è solo sviluppata male e sono sicura che con un po' di accorgimenti questa storia potrebbe essere ottima.
Ci sentiremo sicuramente più avanti, un bacio! |