Recensioni per
Into another world
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 66 recensioni.
Positive : 66
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/10/13, ore 22:26

Questo è uno dei capitoli che mi piace di più, perché pian piano John sta iniziando ad abituarsi ai sogni, li preferisce quasi (beh, quasi, li preferisce e basta XD) alla realtà e, alla fine, pensa pure "così direbbe Sherlock" come se lo conoscesse (eh beh, in realtà lo conosce, ma shhhh) ed è intensissimo vedere la differenza tra com'è la sua vita e invece come sarebbe stata la sua vita se avesse scelto di andare dietro Sherlock (John, sei un pirla comunque, un pirla amorevole ma sempre un pirla!), poi è bellissimo vedere come pian piano si rende conto di conoscere veramente le persone dei suoi sogni. Violet (e la cosa degli Irregolari è un colpo di genio, nel caso non te l'avessi giò detto XD), la signora Hudson e anche Mycroft. Tutti esistono. Tutti ci sono. Lui li conosce tutti. E ne resta sbalordito (e insomma, come dargli torto?). Quindi, la bellezza di questo capitolo è questa: vedere John "risvegliarsi" (anche se non ancora del tutto), lui che fa il confronto tra una vita e l'altra e capire che per lui sarebbe stata meglio l'altra, quella con Sherlock. Ma non ti preoccupare John, ti prenderò a calci in culo finché non tornerai da lui "Ma è morto!" non ti preoccupare John, lascia fare a zia Nat che ti risolve tutto u__u (anche se forse sarebbe meglio dare il merito a zia Moni, ma shhhhh u__u)

Recensore Master
13/10/13, ore 07:28

Ti scrivo solo ora, scusa il ritardo ma il periodo e' frenetico. Sai che mi trasmette la tu storia? Rabbia. Una rabbia immensa, perché John non è al suo posto naturale, perché non vive e perché nemmeno Sherlock vive bene senza di lui. Sei una grandissima scrittrice e lo sai, accidenti se fai parteciparei tuoi lettori! In questo momento romperei serenamente un vaso in testa a qualcuno. Ma c'è speranza, credo. Perché la partita dei tarocchi non è conclusa (a proposito, gran bei personaggi Patricia ed Arthur) e perché noi sappiamo benissimo che il suicidio di Sherlock e' un gioco di prestigio. Di carte anche questo, se vogliamo. Mi chiedo solo che cosa abbia usato Jim per ricattarlo, solo Greg e Mrs. Hudson forse? In ogni caso sono curiosissima. Un abbraccio.

Recensore Veterano
11/10/13, ore 11:03

Donovan, stai zitta! Mycroft, taci anche tu! Visto che guaio avete combinato? VISTO? VISTO?
Anche se sapevo che sarebbe andata così, perchè l'hai scritto nell'intro, ha fatto male lo stesso vedere che John non va a vivere con Sherlock, è bellissima la scena di loro due al telefono, che non hanno il coraggio di appendere, e fa ancora più male vedere le loro vite che procedono separate. John è quello a cui va peggio, con la vita sempre uguale, le solite cose, però anche Sherlock che ha i suoi casi sente che gli manca qualcosa.
Sono curiosissima di leggere come farai a farli incontrare di nuovo.

PS: Non ho mai letto The Lady of Shallot, ma mi sembra di aver già letto da qualche parte la citazione che hai preso all'inizio del capitolo, ma non ricordo dove.
(Recensione modificata il 11/10/2013 - 11:18 am)

Nuovo recensore
10/10/13, ore 19:25

O-h m-i-o d-i-o...è stupenda!! Appena ho visto che avevi aggiornato sono corsa a leggere (non sono una stalker...). Ti giuro, stavo per urlare a John di non fare la cavolata di rifiutare la proposta di Sherlock! Poi con le previsioni degli arcani mi hai messo la pulce nell'orecchio! L'intreccio delle varie storie, conoscendo le originali, è davvero coinvolgente, e ti fa vedere tutto da un punto di vista nuovo. l'idea del sogno di John in cui salva Sherlock e della rispettiva visione è dolcissima e geniale, fa vedere che il loro destini sono legati incondizionatamente. Cooomunque spero davvero che tu riesca ad aggiornare presto, perché questa storia mi sta prendendo tantissimo!
Un bacio, Utopia :)

Recensore Junior
10/10/13, ore 18:23

ç__ç ç__ç ç__ç ç_________ç
LA cosa più triste è che tu sai cosa in realtà è successo e qui vedi che NON SUCCEDE.
Oddio, i denti che battono, il cuore in gola, la verità sul tassista, la Donna, Moriarty, e Patty che legge le carte e si sente in pena per il Re di Coppe perché sarebbe stata una bella vita ç_____ç E Sherl e John che hanno bisogno l'uno dell'altro e non lo sanno, uno di un assistente, l'altro della cura, ma non lo sanno perché John ha scelto male ç____ç Sto morendo, lo senti che sto morendo?
PENTITI JOHN! Sapessi cosa hai perso...sapessi...sapessi.
"È solo un coinquilino, non l'anima gemella" AH SI??? AH SI??? *gli spara e scoppia in lacrime*
OH DIO MIO è tutto così devastantemente meraviglioso. Necessito del prossimo capitolo, ORA.
Meraviglia come semprre *inchino*

Recensore Master
08/10/13, ore 22:14

Questo capitolo è bellissimo. Perché spiega come sia John durante la battaglia, spiega quante persone si fidavano di lui ed eseguivano i suoi ordini fiduciosi. Però diciamocelo, John non si meritava un trattamento del genere. Non si meritava di venir screditato in quella maniera (anche perché non era partita proprio da lui l'idea, indipendentemente che dopo abbia messo una buona parola), non si meritava di rimanere in un silenzio di tomba senza nemmeno un amico al suo capezzale. Capisco però che non sia facile accettare la morte di più di un compagno (ma John non se lo meritava lo stesso, ecco ç__ç) e ora cosa rimane di lui? Un reduce zoppo, senza amici, che va da una psicanalista per cosa? Non lo sa nemmeno lui. Una pensione da miseria che non gli permette nemmeno di vivere e un enorme rimorso (grazie Patria...), io ringrazio di sapere già come va avanti o starei tipo stramazzando a terra dalla disperazione per John. Povero amore mio. ç__ç

Recensore Master
08/10/13, ore 13:34

Hai descritto in modo impeccabile questo capitolo, proprio come nei migliori romanzi di guerra. E non è una cosa semplice, dunque complimenti.
Ho proprio "sentito" il proiettile che colpiva, il suo essere proiettato a terra, il suo dolore. E come se ciò non bastasse, quando pensi che ce l'abbiano fatta e stiano per andarsene, ti rendi conto che l'azione non si è conclusa: i loro mezzi vengono colpiti, ci sono delle vittime e descrivi tutto in modo preciso, mai superficiale.
Trovo tristissimo che tutti diano a John questa "colpa silenziosa", poiché lui è stato colpevole solo di aver rispettato un giuramento. La colpa è della guerra e della natura dell'uomo in generale ma proprio per via di tale natura, nel dolore l'uomo deve sempre incolpare qualcuno...
E ora voglio vedere Sherlock! ^_^

Recensore Master
07/10/13, ore 10:46

L'inizio di questo prologo è incisivo e diretto, mi ha fatto venire un po' in mente i libri di Douglas Adam. 
Sei molto brava a ricamare i personaggi originali attorno ai nostri due eroi: che ancora non si sono visti in questo capitolo, eppure lo si legge molto volentieri nonostante la loro assenza.
È un'AU molto originale e tu hai così tanto talento da questo punto di vista che mi domando sempre perché perché non provi a buttarti verso il mondo dell'editoria...

Recensore Master
06/10/13, ore 18:05

Eccoci qua! Oddio, questo secondo capitolo è degno dei migliori film di guerra! C'è suspance, drammaticità e una trama che rende tutto perfetto. Ho visto le immagini scorrermi davanti agli occhi con una fluidità incredibile e quasi quasi rischia di diventare il mio headcanon per la ferita alla spalla di John, sallo!
In ogni caso, mi è piaciuto molto come hai costruito la vicenda: il cameratismo tra i soldati; il carattere di John, così autoritario seppur compassionevole, che gli impone di salvare quante più vite possibile (anche se poi finiscono in un'imboscata); il suo senso di colpa per aver causato dolore e morte ai suoi compagni (la sua "famiglia") che alla fine, per un errore, finisce per allontanarlo e ripudiarlo, lasciandolo da solo in una città che ormai non sente più sua e con una sorella dalla quale si era allontanato già da rempo.... insomma, CI STA TUTTO. E' uno scenario che ti fa stringere il cuore, ma che risulta altamente verosimile e che rispecchia perfettamente (secondo me) quella che è la situazione del nostro John quando lo vediamo nelle prime inquadrature di A Study in Pink. Hai fatto (come sempre del resto) un ottimo lavoro nel muovere tutti i personaggi e nell'analizzarne la vita, i pensieri e le sensazioni e trovo una scelta azzeccata questa di mostrarci nel dettaglio cosa ha reso John Watson l'uomo che è adesso e che incontrerà a breve Sherlock. Il loro incontro mi incuriosisce molto e anche vedere il diverso svolgimento della storia che hai in mente per loro. Per il resto, sei grandiosa come sempre, nulla da aggiungere.
Un abbraccio <3

 

Recensore Master
03/10/13, ore 22:21

Oh my.... che capitolo! L'angoscia di John me la porterò dietro per giorni....In ogni caso, cara, hai scritto un capitolo spettacolare come sempre e penso che i due trolloni non potrebbero scrivere niente di meglio di questo sul passato di John. Dovrebbero chiederti consigli per la serie, io continuo a dirlo <3

Recensore Master
03/10/13, ore 15:46

Piccola gioia di lettrice: "Il deserto dei Tartari" è un libro stupendo, secondo me, e vederlo citato qui mi ha fatto tanto piacere. John è sempre lui, quello generoso, che non si risparmia e che si occupa e preoccupa degli altri, quello che abbiamo imparato ad amare nella serie televisiva per il suo coraggio ed il suo modo di essere formalmente ordinario, in realtà specialissimo. E' strano sapere che non sarà a fianco di Sherlock in questa storia, perché loro sono un binomio indissolubile -Sherlock&John-, amici, compagni, anime gemelle. Mi chiedo se i problemi di fiducia di John non nascano da questo rifiuto subito dai suoi compagni, che potrebbe portarlo a rifiutare appunto il nostro (il suo) consulente preferito. In ogni caso, la tua descrizione dell'Afghanistan è estremamente vivida e non ci risparmi nessuno degli orrori della guerra, compreso l'usare un bambino malato come vergognosa esca per un agguato. Alla prossima allora. Efy

Nuovo recensore
02/10/13, ore 19:01

Ciao! Stavo girando a casa per efp quando mi sono imbattuta nella tua ff... posso considerarlo un colpo di fortuna? Mi stavo fermando già al primo capitolo, perché non parlava di sherlock ma dato che scrivi moooolto bene sono andata avanti (per fortuna). Mi piace molto il fatto che ti sia documentata e descrivi anche i particolari che rendono più "profonda" (?) la storia. Ho apprezzato davvero tanto l'analisi psicologica di Watson alla fine del secondo capitolo, è raro trovarne di così ben fatte! E' molto interessante anche l'incrocio che spero farai tra le due vicende... e non vedo l'ora dell'incontro con Sherlock! M’incuriosisce il rating rosso, lo ammetto...
Comunque spero tu abbia la possibilità di aggiornare presto, sono davvero curiosa!
Un bacio, Utopia :)

Recensore Veterano
02/10/13, ore 17:06

Credo sia la prima volta che mi capita di leggere della vita militare di John in Afghanistan e del suo ferimento, è un p.o.v. interessante, perchè lo mostra assieme ad altre persone, nel suo ambiente naturale.
La scena dell'agguato mi ha ricordato molto l'inizio di Uno Studio in Rosso e immagino ti sia ispirato a quello.
Povero John, che brutto trattamento che riceve. Purtroppo è vero: spesso per quanto ti sbatti per gli altri, alla fine ricevi solo coltellate nella schiena, come in questo caso, ci credo che è rimasto stanco e schifato.

Recensore Veterano
01/10/13, ore 09:45

Ancora una volta hai stuzzicato la mia curiosità. So che di solito sei molto brava a gestire gli oc e infatti questa ragazza mi sembra ben caratterizzata, sia da bambina, sia da adolescente ed anche dopo. E' a Londra, ora voglio vedere come incontrerà Sehrlock e John.

Recensore Master
29/09/13, ore 16:29

Che meraviglia! Già la trama generale mi ha subito attirata a leggere, poi questo inizio è talmente intrigante che mi ha riempita di curiosità e coinvolta tantissimo. Soprattutto mi è piaciuto il fatto di cominciare una storia su Sherlock e John introducendo un personaggio esterno, che apparentemente non c'entra nulla con loro, ma che sono sicura sarà importantissimo nei prossimi capitoli. Tutta l'atmosfera ha un che di misterioso e ti fa appassionare tantissimo, e inutile dire che Arthur trasformato per l'occasione in un signore in pensione col dono di leggere i tarocchi e maestro di questa giovane ragazzina è stata una trovata incredibilmente geniale. Inoltre è servita per farci capire meglio il funzionamento di uno degli elementi cardine di questa storia, i tarocchi con le loro informazioni che possono arrivare in qualsiasi momento, senza che nessuno possa controllarle o condizionarle, e quindi a volte inutili, altre indispensabili. Sembra strano, ma ora oltre a Sherlock e John sono proprio curiosa di vedere come si svilupperà anche il personaggio di Patricia, il suo ruolo in questa storia e come riuscirà ad inserirsi nelle vite dei nostri due beniamini. E la verità è che non vedevo davvero l'ora che arrivasse questa long, perciò che dire, sono eccitatissima e già mi complimento, perché sento che sarà fantastica, come tutti i tuoi lavori. Ovviamente va subito subito tra le seguite, perché non potrebbe essere altrimenti, e mi metto nell'angolo ad aspettare il prossimo capitolo. *_*
Un abbraccio <3