Recensioni per
Quando essere padre è più difficile di essere re
di Aranel_

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 2 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
27/12/13, ore 21:42
Cap. 3:

Ciao. Appena letto tutti e tre i capitoli.... sono carini... so che non é un grandissimo complimento ma effettivamente estel non mi convince del tutto e pou sono molto gelosa della coppia Legolas/Thranduil e tutti i nuoci intrusi sono un po fadtidiosi... infatti mi é piaciuto di più quello sulla neve. E qualche schiaffo a Estel kon ci sta male...

Nuovo recensore
31/10/13, ore 13:17
Cap. 1:

Ciao!

Ho letto la tua fiction, e devo dire che l'idea mi è piaciuta molto! Anche io scrivo del rapporto tra padre e figlio, cosa che non si trova molto spesso in giro, e ti ringrazio per non averlo reso un personaggio avido e freddo, un'interpretazione sbagliata di Thranduil che purtroppo troppo spesso gira su questo sito e su molto altri. Ho adorato l'introduzione di Estel (e anche io ho inserito un personaggio con questo nome che non fosse Aragorn, non sarà che in realtà abbiamo le stesse idee? XD), e vedere Legolas in versione affezionato fratello maggiore (quando, in realtà, nella mia storia, l'ho descritto come secondogenito), è interessante.

Tuttavia, devo mettere anche in evidenza che questo capitolo - poi andrò a tuffarmi sugli altri - ha un po' troppe sviste ed errori grossolani di grammatica e sintassi, oltre a veri e propri errori legati alla storia originale e alla costruzione dei personaggi. Se per te non è un problema, e sperando tu non la penda sul personale pensando che voglia essere presuntuosa - ti assicuro di no, lo faccio solo per il bene della storia! ;) - ti faccio una piccola lista delle inesattezze e dei periodi che, secondo me, avresti potuto rendere meglio.

Ecco qui:

1. "Era una bella serata, la luna brillava tenue vegliando sul bosco che sembrava godersi le ultime ore di una quieta giornata autunnale." <- E' una sciocchezza, ma metterei una virgola dopo "bosco", altrimenti la frase risulta troppo veloce e si fa fatica a leggerla, perché troppo lunga.

2. "Il bosco Atro, gorgogliava pacifico" <- Ecco, al contrario, qui la virgola non va: non ci vuole virgola fra soggetto e verbo. Inoltre, credo che "gorgogliava" non renda bene l'idea: un verbo simile mi ricorda più un lavandino intasato che non un bosco, per quanto cupo ma allo stesso tempo brulicante di vita, e certo non avvolto in una tenue luce lunare. Forse "Sonnecchiava"? Altrimenti, devo dire che mi sfugge il senso.
-> Piccolo appunto: "Elfi" va sempre maiuscolo; ma, a parte questo, avrei bisogno di un chiarimento: è un Alternative Universe, il tuo? Quel che intendo è: siamo già nel periodo in cui il Bosco Atro è appunto degno di questo nome, infestato cioè dal Male del Drago, di Melkor e dei Ragni? Oppure i tempi sono ancora buoni e prosperi? Perché, se hai ambientato la storia nel primo caso, allora la vedo difficile, in un regno in cui il re ha messo tutti all'interno delle mura della fortezza, per i bambini giocare fuori; nel caso, invece, il bosco fosse ancora sano e prospero, non si chiama "Bosco Atro", ma Eryn Galen, ossia "Bosco Verde il Grande". Questo per una maggiore chiarezza a livello di trama e ambientazione. Ok la validità delle guardie e la bravura del re, ma i pericoli del bosco sono concreti, e non credo che Thranduil lascerebbe mai uscire dei bambini dalle mura del regno! ;)

3. Purtoppo devo proprio bocciarti la decisione di lasciare la parola "elfling" all'interno della storia: è una dicitura inglese, e non è giustificata, perché nessun altra parola ritorna, nella mentalità dei personaggi, in lingua inglese. Credo forse renderebbe meglio lasciare la parola in elfico: "Hen" o "Laes", la seconda delle quali si riferisce ad un bambino particolarmente piccolo, come nel caso di Estel.

4. "Sì" affermativo, come anche nel caso di "Sì e no un metro", vuole l'accento, sempre, altrimenti è un "si riflessivo" (es.: "si pettinava").

5. Quanti anni ha l'adolescente Legolas? Va già in missione? Forse dovresti approfondire il senso di questa parola: a quanto sembra è ancora molto giovane, e, di nuovo, onestamente dubito che Thranduil, che ti ricordo aver edificato una fortezza per proteggere il proprio popolo dal bosco stesso, manderebbe il proprio figlio adolescente all'arrembaggio. Questo lo dico per una questione di coerenza nella trama: il senso della tua storia è proprio mostrare il lato bello dell'esser re, e le difficoltà che comporta, certamente, ma Thranduil è pur sempre un padre anche all'inizio della storia. Magari potresti fare il contrario: Legolas, com'è da suo carattere, vorrebbe uscire e combattere, ma il padre ancora non lo manda; magari con severità e tutto, ma certamente, come dici tu, agisce nel bene dei propri figli.

6. "Avanzò piano e chiamò
“Adar?”
nessuna risposta venne dall'interno. " <- Ad inizio frase, anche e soprattutto quando si va a capo, e anche ad inizio di un dialogo, va sempre la maiuscola. Ci sono interi dialoghi che ne sono privi, e questo è sbagliato. Inoltre, dopo "chiamò" è necessario un segno di punteggiatura: andrebbero bene sia i due punti che il punto fermo.

7. "I marmocchi l'avevano avuta vinta questa volta. <- Ti prego, no. Hanno appena fatto pace, e Thranduil può anche essere una macchina da guerra, ma "marmocchi" non è mai una bella parola per definire i propri figli, a meno che non li si detesti e non li voglia attorno. Siccome mi pare che, invece, il senso del finale della storia sia proprio quello di mostrare come si siano tutti riappacificati, quella parola la eliminerei proprio, in favore di un termine decisamente più dolce. Con questa frase, Thranduil sembra quasi scocciato dalla loro sola esistenza. E ne dubito molto, molto profondamente.
C'è anche un altro piccolo dettaglio: "sbuffando Thranduil si sedette sul bordo del letto, non era sicuramente dell'umore di assecondare le richieste di un bambino che fino ad un attimo prima si era rifiutato di ragionare ma d'altro canto non aveva neanche voglia di cominciare una discussione." <- Oltre al fatto che, come ti dicevo, serve la maiuscola a inizio frase, e mancano svariate virgole per rendere la frase più cadenzata e godibile, c'è un particolare che rende il tutto un po' antipatico e scostante: "non era sicuramente dell'umore per assecondare le richieste di un bambino che ...". Ripeto: è suo figlio. Potranno aver litigato nel peggiore dei modi, ma mai, e credo proprio MAI, un padre come Thranduil si riferirebbe al proprio pargolo con "UN bambino". Con questa frase, molto fredda, più che un re col peso del mondo sulle spalle, parrebbe un antipatico vecchio stanco della vita e soprattutto annoiato dai propri figli. Questo finale avrebbe dovuto dare, invece, l'idea opposta...
Tieni presente che, prima dell'inizio di questa storia, certamente già padre e figli si conoscevano: dovresti rendere più concreto ed evidente che il loro rapporto non nasce adesso, ma anzi siamo al culmine di una fase della loro vita, cioè è soltanto un episodio, "Quella volta che Estel, esasperato dall'assenza del padre arrivò a nascondergli la corona". E' un momento di arrivo, di scontro e di evoluzione che viene da precedenti episodi, e perciò un'evoluzione temporale.

In sintesi: mi spiace davvero lasciare una recensione critica, soprattutto perché stiamo parlando dei miei due personaggi preferiti, ma devo proprio dire che tutte queste sviste grammaticali e la scelta sbagliata di alcune parole, che andava perciò fuori dalla mentalità del personaggio, rendevano poco gradevole la lettura della storia. E' tutto molto carino, ma va scritto meglio. :)

Spero davvero che non te la prenderai, come ti ho detto è a favore della storia: chiunque può ricevere recensioni negative, e servono a imparare a migliorarsi.

Un abbraccio,

Maiwe