orignale questa storia,sia come trama, sia come modo di scriverla in terza persona.
io non ci riesco a scrivere in terza persona una storia,forse qualche accenno di una descrizione fisca approssimativa,ma altirmenti,non riuscirei proprio a farlo.
per cui chapeu!!complimenti!!!

E anche questo capitolo è davvero molto carino! Mi piace il fatto che entrambi sono lì in macchina senza parlare, forse perchè non hanno bisogno di parole: stanno scappando tutti e due, e tutti e due hanno bisogno di un qualunque sostegno.
"«Non la conosci, vero? La storia di questa strada, intendo.»
L'uomo fa cenno di no, non la conosce.
«È infestata, piena di spiriti.» spiega lei. «Spiriti arrabbiati e vendicativi, pericolosi.»"
Questa parte mi ha tipo evocato la scena, quasi da brividi. Adoro le store di fantasmi e spiriti, per la cronaca, quindi continuerò a leggere la tua storia.
Un bacione!

Ehi!
Questo capitolo è già più interessante degli altri perchè entrano in scena i due, interagendo tra di loro. Mi è piaciuto molto il confronto tra Micheal e Danae, ovvero quel confronto per quanto riguarda l'aspetto fisico e i sentimenti che provano. Davvero brava!
Vedo che c'è anche un quarto capitolo... passo a recensire anche quello, visto che mi trovo qui. Sono curiosa, non riesco proprio a lasciare a metà le cose :)

Anche questo capitolo è interessante, e ho apprezzato molto la citazione di Parmenide anche perchè sono stata interrogata proprio prima delle vacanze di Natale in filosofia ahahah ed è andata bene, aggiungerei. Corro a leggere il seguito, perchè mi so incuriosendo molto!

Ehi!
Questo primo capitolo è interessante, ma sono curiosa di scoprire cosa succede nei successivi capitoli. Scrivi molto bene e nonostante il capitolo sia breve hai fatto in modo che il lettore non si stancasse, che si incuriosisse davvero a questa storia.
Corro al prossimo!

Bene, bene.
Trovo che sia una storia molto interessante. L'introduzione mi ha incuriosita moltissimo, enfatizzando questo lato maledetto della Route 66.
Adoro i viaggi e le atmosfere on the road, Sulla strada di Jack Kerouac è uno dei miei romanzi preferiti, perciò non ho potuto resistere e ho iniziato a leggere.
Nei primi due capitoli hai presentato a fondo i due protagonisti e le loro emozioni: la frustrazione di Michael, il difficile rapporto con una moglie che mi è parsa a dir poco dispotica e Danae (bellissimo nome!), la sua solitudine, il desiderio di sentirsi viva in un modo o nell'altro e l'atroce paura di scomparire, di non esistere. Entrambi sono anime in fuga, rincorsi dai loro problemi e dalle loro afflizioni. Ora che si sono conosciuti, cosa succederà???  Ammetto di essere molto curiosa. Apprezzo anche lo stile, semplice, pulito, dinamico. Lo trovo molto originale e avvincente.
Detto questo, complimenti! Sono impaziente di leggere il seguito. 
A presto
Nereis :)

Essendo capitoli brevi, gli ho letti entrambi.
Non ho notato errori nell'utilizzo della punteggiatura. Non ci sono errori grammaticali. Brava!
(Non riesco a visualizzare il banner del primo capitolo. :/)
Il primo capitolo presenta un personaggio già conosciuto, il classico uomo che non vuole crescere, in pratica. L'aver capito, però, lo rende quasi migliore ai suoi simile. O almeno così credo.
Il non essere è e non può non essere. Il non essere non può essere nè detto, nè pensato.
Ho amato molto la filosofia di Parmenide, le due vie che l'uomo può seguire, e mi è piaciuto molto ritrovarlo anche in uno scritto di Efp.
La cosa che mi ha colpito è che la ragazza potrebbe essere la figlia di lui, dato che suo padre non l'ha voluta conoscere.

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Tipo che in 200 parole hai descritto perfettamente la personalità di Michael, come nessun altro avrebbe saputo fare? *^* No, parliamone. Con queste righe emblematiche ho potuto immaginarmi l'intera vita di una persona, intuirne le paure, le debolezze. E anche il rapporto con la moglie. Me la immagino come una un po' superficiale, egoista e terribilmente plausibile. Anche il fatto che lui non voglia la bambina, che ammetta la sua codardia e che si vergogni di se stesso perché alla fine è quello che fa, una cosa che ha distrutto i miei feels è stata che lei ha detto che voleva talmente tanto un bambino che non importava che fosse lui il padre. Questo da molto l'idea del fatto che il loro amore... Non sia amore. Perché di solito un bambino è creato dall'amore dei genitori, dal loro desiderio (o da una serata senza preservativi *battuta triste*) e il fatto che lei desideri un figlio in se è... Mi ha reso triste per Michael. Ho provato tutto quello che penso abbia provato lui e mi sono immedesimata per ogni singola parola. Insomma credo che tu sia un genio! *______________* Complimenti, davvero.
La forma è ottima, usi un gergo comune e non troppo difficile, ma in modo studiato. Si vede che le parole non sono messe a caso. Si vede che tu ami scrivere, la tua passione si percepisce. Poi sai cosa, mentre leggevo sarà che sono fissata con l'Arizona e i viaggi on the road ma ho visualizzato proprio questo tipo di paesaggi infiniti e senza meta. Un lungo autostrada di anime perse.
Be', che dire... Complimenti! Non posso dire più di tanto essendo la tua fic molto corta, ma complimenti davvero. *^*
Un bacio e alla prossima;
Marlene

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