SALUTO E BREVE COMMENTO:
Ed eccomi qua, appena finita la mia OS sono corsa su EFP e ti ho cercato,
Sai che potevi anche non rompere le palle, vero Sally?
Oh, smettila Ariana, mi fai sentire una rompipalle.
Lo sei infatti.
Grazie mille, sempre gentile tu. Menomale che nella vita reale ti adoro.
Ma io sono reale...
Okay, seriamente, devo smetterla con le vocine.
Cooomunque... beh, io sono qui, direi che posso iniziare...
PARTE PREFERITA:
Kassidy's pov
Erano le nove di sera. Io, Niall, Louis e Zayn avevamo appena finito di cenare, e Zayn aveva messo in programma un film. Erano secoli che non vedevo un film, i miei pomeriggi ero solita a passarli ascoltando la muscia, ascoltando le lamentele di mia sorella, ascoltando i pianti di mio fratello, e ancora ascoltando musica. Poi la gente diceva che io non sapevo ascoltare. Niall e Louis erano andati a prendere la pizza, così io e Zayn decidemmo il film: The Shining, un classico. Certo, un classico che non avevo mai visto però. Non mi sarei mai aspettata che Zayn avesse un carattere così amorevole. Lo vedevo sempre duro nei suoi movimenti, nei suoi modi di fare, con me era tutt'altra persona. Per tutta la giornata mi aveva chiesto se stavo meglio rispetto la mattina, anche Niall. Niall era davvero unico, rideva sempre. Mi chiedevo come aveva la forza di ridere trovandosi in quella situazione. Forse era grazie agli altri quattro che riusciva a stare bene, ed era un discorso speculare. Mi sorprendevano sempre, ogni secondo che passava. Tra di loro c'era qualcosa di incredibile: sorridevano, ma ognuno sapeva le profonde cicatrici che gli erano state incise nell'anima, e rispettivamente gli altri quattro le conoscevano, e facevano il possibile per fargliele pesare di meno. Erano più fratelli loro rispetto a me e Stella, ad esempio. Tra di loro c'era affetto, fiducia, rispetto, cose che nella mia famiglia non c'erano mai state. Ecco perché volevo restare lì con loro. Perché c'era una famiglia tutta da scoprire, e già sentivo che loro non erano cattivi. In fin dei conti, quella vita mica se l'erano scelta. Restava il fatto che una persona cattiva non mi avrebbe chiesto perché piangevo, non mi avrebbe stretta a lei durante tutta la notte, non avrebbe tentato di farmi ridere, non mi avrebbe dato il mio primo bacio. Sorrisi tra i miei pensieri, ma mi mancava Harry. Già, era strano ammetterlo, ma mi mancava quel ricciolino dagli occhi verde acqua.
Anche se con Zayn, Louis e Niall non stavo affatto male.
Appena finito di cenare ci mettemmo in divano, io seduta tra Louis e Zayn, mentre Niall stava facendo popcorn per sei eserciti. E quando finalmente il biondino ci raggiunse, Louis premette play, e così iniziai a guardare uno dei miei primi film horror. Era davvero inquietante, certe scene cercavo di guardarle il meno possibile, a volte mi nascondevo tra il collo di Zayn, e lui rideva affettuosamente, accarezzandomi appena il dorso della mano. Niall rideva, rideva e basta. Anche quando Jack guardava con sguardo satanico fuori dalla finestra, a Niall afecva ridere la sua espressione. Louis si era perso la maggior parte delle scene per calmare il biondino, mantre Zayn cercava di calmare me. Insomma, eravamo un bel quadretto.
Zayn's pov
Il film stava finendo.
Niall si era quasi calmato, e Louis finalmente provava a farsi raccontare le scene perse proprio da Niall, con conseguenti risate. Io invece né ridevo, né guardavo il film. Semplicemente guardavo la ragazza che si era addormentata sulla mia spalla. I capelli castani erano distesi lungo la sua schiena, mentre una ciocca le ricadeva sulla spalla. Aveva la bocca dischiusa, intenta a far uscire l'ossigeno, a tratti irregolarmente, a tratti più lentamente. Le gambe erano raccolte sul suo stomaco, una mano stretta intorno alla mia, un'altra lungo il fianco. Mi era impossibile fare a meno di sorridere, perché lei in fondo aveva quest'effetto su di me. Mi faceva sorridere.
Non ero mai stato un ragazzo in cerca di relazioni, anche quando ne avevo occasione. Ad esempio, quando avevamo quattrodici anni avevamo conosciuto un gruppetto di ragazze. Louis aveva Hailey e Niall non ne volle sapere, mentre io, Harry e Liam ne approfittammo per la nostra prima relazione. Ma io lo feci per seguire un po' la corrente, non ci tenevo veramente. Così arrivarono le prime coccole, i primi baci e sì, anche le prime esperienze, per me e per Harry, Liam decise di non approfondire troppo la cosa. Eppure con Kassidy era diverso, perché di lei mi importava, ed era una cosa che sentivo già molto forte, in me. Era incredibile, forse troppo presto, e non mi importava di quello che Igor andava blaterando. Se a me la ragazza importava, perché dovevo fare finta di no? Capivo Harry, per lui era più difficile, perché era il più giovane e doveva cercare di non legarsi troppo a Kassidy, ma quando accendi la miccia, la bomba esplode.
-Zayn?- la voce di Louis mi risvegliò dai miei pensieri.
-Dimmi.-
-Forse dovresti portarla a nanna.-
-Io?-
-E' in braccio tuo.- ridacchiò appena.
-Hem...certo. Ci dormi tu con lei, ok?-
-No problem.-
Provai a sistemarla in braccio prima di alzarmi, ma lei si svegliò:-Dove mi porti?-
-A nanna. E' tardi.-
-Che ore sono?-
-Mezzanotte.-
-D'accordo.-
Si sistemò tra le mie braccia, così riuscii ad alzarmi e portarla fino al letto di sopra. La stesi delicatamente sul materasso, mentre lei si sistemava sotto le coperte.
-Cosa facciamo domani, Zayn?- mi chiese con un fil di voce.
-Non lo so, quello che vuoi.-
-E' stata una bella giornata. Grazie.-
-E di cosa?- le sorrisi, passando una mano sulla sua guancia.
-Per esserci. Per esserci anche se io sono così.-
-Così come?-
-Sbagliata.-
Mi sorpresi della parola che aveva appena pronunciato. Sicuramente Harry sapeva a cosa si riferiva, ma io non potevo saperlo, e volevo evitare figure di merda.
-Non sei sbagliata. Perché lo dici?-
-Perché è vero. Non ho uno scopo nella vita, se non quello di essere vittima di me stessa.-
-Ma cosa vai dicendo?- mi stesi di fianco a lei, stringendole la mano, e sentivo la felpa tenuta fino alla punta delle dita:-Non dirlo nemmeno...-
-Ma ti prego.-
Era tutt'altra persona. Era debole, probabilmente non sarebbe stata in grado di sostenere una discussione come lo sarebbe di norma:-Ascoltami Kassidy, ok? Lo so che è una brutta situazione, né noi né te vorremmo trovarci qui, lo capisco, ma non puoi dire di essere sbagliata. Tu sei la cosa più giusta che esista, Kas, resta quella che sei e non cambiare mai. Per nessuno.-
Puntò i suoi occhi nocciola sui miei del medesimo colore, dischiudendo appena le labbra:-Grazie.-
Era un "grazie" flebile, sofferto, probabilmente non si era mai sentita dire quelle cose. Mi avvicinai di più al suo viso:-Questo è perché non mi devi rigraziare.- le diedi un bacio sulla fronte:-Questo è perché non ti rendi conto del valore che hai.- le diedi un bacio sulla guancia:-E questo è perché sei una ragazza che merita di essere amata.- ed infine la baciai sulle labbra. Un piccolissimo bacio: leggero, pulito.
-Ti voglio bene, Zayn. Anche se ci conosciamo solo da tre giorni.-
-I più belli della mia vita.- sorrisi nel buio, lasciando la stanza.
Louis's pov
Entrando nella stanza Zayn mi fece segno che qualcosa non andava.
Così mi avvicinai al letto, cercando di sdrammatizzare la situazione:-Contenta di dormire con me, Kas?-
Mugugnò qualcosa in segno di assenso.
-Stai bene?-
-Sì.-
-Maddai...- risi io, buttandomi nel letto:-Dimmi che hai.-
-Nulla.-
-Ti manca Harry?-
Alzò lo sguardo verso di me, scontrandosi con i miei occhi attenti su di lei:-Cerco di non farmelo mancare.-
-Perché avete paura dell'amore, voi due?-
-Zayn mi ha baciata, lo sai?-
-Davvero?- non mi scandalizzi, conoscevo Zayn, se l'aveva fatto c'era un fine preciso.
-Già...Harry mi teneva la mano di notte. Puoi tenermela anche tu?-
-Non c'è problema. Posso sapere il motivo?-
-Sì, beh...a casa c'è un pupazzo con cui dormivo tutte le sere, e non è lo stesso senza di lui.-
-D'accordo...- presi la sua mano tra la mia:-Sicura che vada tutto bene, a parte Harry?-
-Non lo so.-
-Aspetta...- vidi un oggetto illuminarsi sul comodino, così le allungai il telefono:-Hai un messaggio.-
Lesse velocemente il contenuto, per poi leggerlo anche a me:-E' da Harry. Dice: "Non parlavo sul serio oggi, ok? C'era Igor in casa non potevo dire nulla!". Che gli devo rispondere?-
-Quello che ti senti.-
-Ok, allora gli scrivo: mi fidavo di te, sei un idiota, sto male per colpa tua, ma non vedo l'ora di poterti rivedere. Dici che va?- abbozzò una risata.
-Un po' più contenuta.- risi anch'io:-Trova una risposta che gli dia modo di rispondere, così lo senti per un po'.-
-Non ci avevo pensato...- ammise, digitando velocemente una risposta. Bloccò lo schermò, ma poi alzò gli occhi verso di me con un'espressione interrogativa:-Chi ha messo una tua foto mentre guardi il film come blocco schermo?-
Scoppiai a ridere:-Colpevole, vostro onore!-
-Maddai...-
-Non mi piaceva quel braccio copero di sangue.- sospirai.
Le arrivò un messaggio:-Lo so, purtroppo è la realtà di qualcuno...- sussurrò distrattamente.
-Anche la tua?-
Distolse lo sguardo dallo schermo, rimanendo muta, ma riprese parola cambiando argomento:-Allora, io ho scritto a Harry "Ah sì? Sembravi serio." e lui ha risposto "Non ero serio...ti prego. Domani ti chiamo, ok?" Cosa gli dico? Chiedo a te perché lo conosci meglio di me, e quindi...-
-Sì, no problem. Scrivigli una cosa che lasci intendere che vuoi, ma non vuoi.-
-Ah, interessante.- sorrise:-Ci sono!- digitò poche lettere:-"Fai come ti pare." Che dici?-
-Perfetto.-
-Non ho sonno, Louis.- si stiracchiò leggermente.
-Ma se prima in braccio a Zayn hai dormito come un sasso?!-
-Scusami, ma ero stanca. E poi Zayn è comodo.- scherzò:-Comunque sappi che non ce l'ho con voi, in fondo non l'avete chiesta questa vita.-
-Speravo che lo capissi in fretta.- le diedi un bacio sul dorso della mano:-Visto che non hai sonno, parlami un po' di te, piccola Kassidy.-
-Beh, sono nata il 25 dicembre di sedici anni fa, questo mese diventeranno diciassette.-
-Aspetta, sei nata il giorno di Natale?-
-Sì.- sbuffò.
-Io la Vigilia! Sono più grande di te di un giorno e tre anni.-
-Forte.- sorrise.
-Dai, vai avanti.-
-Che altro dovrei dirti?- si sistemò una ciocca castana che le era appena caduta sulla spalla, sbuffando leggermente.
-Chi è il tuo migliore amico?-
-Non ho migliori amici, mai avuti. Forse Hailey, ma non mi sono mai esposta più di tanto...triste la cosa, eh?-
-Abbastanza.- constatai:-Sarò io il tuo migliore amico!- sorrisi.
-Che? Ma se ci conosciamo da appena tre giorni!-
-Rettifico...- guardai l'orologio, che segnava mezzanotte e dieci:-Quattro giorni.-
-Quello che è.- sorrise lei.
-Ti prego...- feci gli occhi da cucciolo.
-Non ho mai avuto un migliore amico, Louis. Non credo che il mio rapitore di tre anni in più di me possa diventarlo.- si stese a pancia in su, fissando il soffitto. La imitai, avvicinandomi leggermente a lei.
-Cosa vedi di bello?-
-Nulla. E' un soffitto.-
Spostai per un attimo gli occhi su di lei, per poi ritornare a guardare la parete soprastante. Come faceva a non vedere niente? Sulle pareti si possono proiettare i propri sogni, tutti fissiamo una parete quando abbiamo un sogno, e lì lo immaginiamo. Ma lei no, non era capace di sognare. Aveva gli occhi chiusi, non riusciva a vedere oltre la realtà. Io ci provavo a volte, e su quella maledetta parete vedevo il viso sorridente di Hailey fissarmi e arrossire appena i miei occhi incontravano i suoi.
-Tu cosa vedi?- proseguì.
-Una vita migliore. Vedo una vera famiglia, una ragazza da amare.-
-Hailey?-
-Già...- sospirai appena.
-Mi racconti bene cos'è successo?-
-T'interessa?-
Annuì sorridendo, prendendo la mia mano:-Sai, fa bene parlare di certe cose.-
-A te sembra che faccia male.-
-E' così, perché sono sempre stata abituata a tenermi tutto dentro. Ma possiamo cambiare tutti e due, Louis. Se tu lo fai, io giuro che ci provo.-
-Giuri?-
-Giuro.- mi sorrise, stringendo appena la presa.
-Va bene. Beh, cosa vuoi sapere?-
-Tutto. Come è iniziata, come è finita...-
-Beh, ci vedevamo fin da quando eravamo piccoli, perché i suoi gestivano quel negozio di caramelle dove Igor ci portava sempre. Lei era sempre lì sul bancone, di solito con un leccalecca in mano, un sorriso contagioso e i capelli chiari lasciati sciolti. Non ci parlavamo spesso, magari lei mi offriva una caramella e io ricambiavo con una carta dei Pokémon, ma il vero cambiamento è stato a quattordici anni, quando le ho chiesto il numero. Abbiamo inziato così a messaggiare, io aspettavo sempre un suo messaggio, e lei dopo un po' mi confessò che ne aspettava sempre uno mio. Io speravo con tutto il cuore di piacerle, perché lei era davvero importante per me, anche se aveva solo dodici anni...-
-Sì, te lo posso assicurare.- mi interruppe:-Eri tutto per lei. Mi raccontava di questo suo eroe che la sera le mandava sempre la buonanotte, e che aspettava per tutta la settimana il weekend per vederti. Però, beh...poi è successa quella cosa.-
-Già. Mi ricordo ancora lo schiaffo che Igor mi stampò sulla guancia quando gli dissi che non volevo farlo. Lui diceva che avevo quindici anni, non potevo provare emozioni, non per una ragazza. Anzi, mi disse che aveva fatto apposta a scegliere quel negozio, perché aveva notato questa simpatia tra me e Hailey. Così andai lì. C'erano tutti e quattro con me, mi dissero di non entrare, ma poi fortunatamente ci accorgemmo che Igor ci stava spiando dall'edificio di fronte, se non fossi entrato sarebbe stato il casino. Così entrammo...- sospirai, la cicatrice bruciava ancora dopo cinque anni:-...lei mi venne incontro e...e mi abbracciò. Mi disse che aveva aspettato tanto quel momento, che aveva voglia di abbracciarmi.- mi si formò un nodo alla gola, proseguire diventava sempre più difficile:-...mi sono staccato, non le ho permesso di finire l'abbraccio, ho sfilato quella pistola dalla giacca e gliel'ho puntata sulle tempie, intimandola di aprire la cassa. Lei mi ha guardato, non...capiva.- inziai a vedere quel fottuto soffitto in modo confuso, notando come le lacrime stavano inziando a solcare le mie guance:-Beh, ha aperto la cassa e ci ha consegnato i soldi. Aveva le guance arrossate per le lacrime che continuava a far uscire dai suoi occhi celesti, la coda che aveva ondulava sulla sua schiena, mentre lei si accasciava al pavimento, e io con quella pistola priva di proiettili continuavo a minacciarla. Ci guardavamo, ma nessuno dei due parlava. Io avevo quindici anni, e ho traumatizzato la ragazza di tredici anni che amavo. Che amo.- sottolineai, passandomi una manica su entrambe le guance. In breve tempo mi ritrovai le braccia di Kassidy che in quache modo mi stringevano, mentre la sua testa era appoggiata sul mio petto che si alzava e abbassava velocemente per farmi calmare:-Sai Kas, è dura questa vita. Non puoi permetterti di cadere.-
-Hey Louis, ora devi starmi a sentire, ok? Ci sono qui io adesso, non c'è Igor, siamo solo tu ed io. Puoi cadere, non c'è nulla di male se cadi, perché ci sono io per rialzarti. Ci conosciamo da poco, lo so, tutti e due abbiamo i nostri problemi, ma forse è ora di metterli da parte e finché ne abbiamo l'occasione possiamo essere noi stessi. Puoi cadere, piangere, gridare, ma io resterò sempre qui, d'accordo? A me dispiace per quello che è successo, anche perché io ho assistito a tutte le fasi di recupero di Hailey, e ci ha messo tanto per fidarsi di nuovo dei ragazzi. Non ha mai cancellato le voste conversazioni da quel cellulare, ogni tanto le rileggeva e le faceva leggere a me. Ma ora puoi riaverla, Louis. Lei non aspetta altro. Sarà difficile, te lo posso garantire, ma dopo lei sarà di nuovo tua. Non ti ha mai dimenticato, Louis, non è mai riuscita a farlo.-
La guardai. Nella sua voce trovai sicurezza, coraggio. E speranza. La speranza di poter rivedere Hailey, di poterla abbracciare di nuovo, e di poterla baciare per la prima volta.
Kassidy's pov
E lo abbracciavo. Abbracciavo quel ragazzo che era stato costretto ad uccidere il suo amore verso Hailey. Lui aveva provato a difenderlo, ma la vita che era stato obbligato a condurre glielo aveva impedito.
-Sarò qui con te, Louis. Per qualsiasi cosa.- gli sorrisi, appoggiandogli una mano sulla guancia umida:-Per sempre.-
-Non so come ringraziarti. E pensare che ti abbiamo rapita, cazzo...scusami. Non volevo farlo. Nessuno di noi voleva...-
-Non preoccuparti, davvero. Non l'avete scelta voi questa vita.-
-Puoi giurarci.-
Gli diedi un buffetto sulla guancia, controllando il cellulare. Mi ero scordata di rispondere a Harry. Così in fretta lessi il suo messaggio che diceva "Chi dormirà con te stanotte?" e gli risposi "Louis. Ora lasciami dormire.". La risposta arrivò quasi subito "Ok...buonanotte Kas."
-Dormiamo, Lou?- gli chiesi, appoggiando il cellulare sul comodino, sorridendo alla vista della sua foto come blocca schermo.
-Certo...ma dimmi, seriamente, provi qualcosa per Harry?- mi trafisse con i suoi occhi color ghiaccio.
Ci pensai un po' su:-Forse...ma mi ha fatto male quello che ha detto, anche se c'era Igor in casa e cazzate al seguito. Però...beh...ho sentito qualcosa di strano nell stomaco quando Zayn mi ha baciata...come se mi si fosse capovolto tutto.-
-Quindi ti piace Zayn? Cazzo qui c'è una doppia Sindrome di Stoccolma.-
-Ah sì, me ne ha parlato Harry. Comunque no, te lo assicuro, forse era perché era il mio primo bacio, ma non è che sono innamorata di Zayn o di Harry.- sospirai, sistemandomi meglio sul cuscino:-E' impossibile innamorarsi in queste situazioni.-
-Le ultime parole famose...- ridacchiò lui.
-Fottiti.- gli sorrisi:-Buonanotte Louis.-
-Notte Kas.- mi diede un piccolo bacio sulla fronte per poi prendere la mia mano:-Se hai bisogno stanotte io sono qui.-
-D'accordo.-
E chiusi gli occhi.
Louis si addormentò poco dopo, mentre io continuavo a rigirarmi nel letto. Alle tre di notte decisi di scendere in cucina per bere qualcosa di freddo, ne avevo bisogno. Cercai di fare più piano possibile, e una volta arrivata alla cucina mi versai del latte nel bicchiere, bevendo piano il liquido ghiacciato. Pensavo a quello che Louis mi aveva detto poche ore prima, non pensavo che delle persone così in realtà stessero così male. Abbassai le maniche del pigiama, liberandomi dalle garze. Fissavo quelle cicatrici dipinte sui miei polsi. Alcune si erano rimarginate, altre erano più arrossate, più recenti. C'erano le persone forti come Louis, che dopo mille sofferenze riuscivano a tirarsi su contando sulle proprie forze, e poi c'erano le persone come me, che non avevano la forza necessaria per guarire dalle proprie paure, e trovavano sollievo in un taglio. Mi facevo schifo da sola: per stare bene dovevo ricorrere all'autolesionismo. Ero debole, troppo debole. Mi persi nel movimento del latte nel bicchiere, tanto che non sentii la porta aprirsi, così presi un colpo quando sentii una voce alle mie spalle:-Non riesci a dormire, eh?-
Mi girai verso il mittente, e sorrisi nel vedere Zayn.
-No.-
-Già, nemmeno io.- si sedette sul tavolo, vicino a me, ed io cercai di nascondere meglio che potevo i polsi con le maniche.
-Come mai tutta quella furia per sistemarti le maniche?- rise lui.
-Ah, lascia stare...-
-Sicura?-
-Sicura.- gli sorrisi, mentre lui appoggiò una mano sulla mia gamba.
-Perché non riesci a dormire?-
-Non lo so, ho tanti pensieri per la testa. Te invece?-
-Non lo so nemmeno io, semplicemente non ho voglia di starmene lì a letto. Andiamo un po' in divano, che dici?-
-Va bene.-
Raggiungemmo così il divano. Lui si stese a pancia in su e io su di lui, sotto suo invito. Avevo le mani perse tra i suoi capelli color ebano, e a volte riuscivo a guardare i suoi occhi perfetti senza essere scoperta.
-Sicuro che non peso?- gli chiesi.
-Sei uno scricciolo, cosa vuoi pesare?- sorrise lui, allacciando le mani dietro la mia schiena.
-Non voglio che mi riportiate a casa.-
-Perché?-
-Prima non avevo una vita...ma ora sì. Ora ci siete voi cinque e mi state facendo capire cosa vuol dire essere vivi.-
-Siamo obbligati a riportarti indietro, Kas, non è una vacanza.-
-Al mio fianco non ho mai avuto un amico come Louis, una persona che mi facesse ridere come Niall, una persona lunatica come Harry, una persona che mi desse consigli come Liam e una persona dolce come te.-
-Mi dispiace per questo, ma non puoi restare qui con noi...-
-Lo so.-
Mi sistemai meglio su di lui, per poi chiudere gli occhi. Era vero, non potevo restare lì con loro, ma era la cosa che maggiormente desideravo. Erano i miei rapitori, erano tutti più grandi di me, ma con nessuno mi ero mai sentita agitata, emozionata, felice, triste...le emozioni che in genere si sente quando si è vivi. Mi avevano sconvolto la vita, probabilmente non sarei più uscita da casa, ma doveva tanto a quei cinque ragazzi, davvero tanto. Sì, dovevo loro anche cinque o sei anni di psicologo, ma del resto anche la vita.
Aprii gli occhi a fatica. C'era silenzio in casa, probailmente stavano dormendo ancora tutti. Compreso il ragazzo sotto di me, che respirava profondamente, lasciando che il suo respiro si posasse sulle mie spalle. Aveva un'espressione dolcissima, sembrava quasi un bambino. Il mio respiro invece era più veloce, ma era davvero strano che non mi fosse venuto un attacco d'asma in quei giorni. Di solito ne avevo anche uno al giorno, non per niente l'inalatore era diventato un oggetto indispensabile alla mia sopravvivenza.
Piano piano mi alzai -vorrei dire dal divano, ma purtoppo no- dal corpo di Zayn e raggiunsi la cucina. Avevo fame. Avevo fame per la prima volta in quattro giorni. Era un buon segno in fondo. Stavo versando dell'acqua nel pentolino per il the quando della mani si posarono sui miei occhi facendomi spandere dappertutto.
-Chi sono?- mi chiese.
-Mia nonna...Louis, tira via quelle mani.-
Davanti agli occhi mi si riaprì la visuale, mentre il ragazzzo dagli occhi ghiacciati rideva portandosi una mano alla bocca per non fare rumore.
-Dormito bene con Zayn?-
-E tu come fai a saperlo?-
-Sai com'è, ti addormenti con una persona e alle cinque è sparita, ti chiederai anche dov'è finita, no?-
-Già, forse.- gli sorrisi, abbracciandolo:-Vuoi un po' di the?-
-No grazie preferisco caffè. Come mai questo abbraccio?-
-Ti dà fastidio?- mi preoccupai io, allentando la presa, ma lui subito mi strinse.
-Per niente.-
-Scusa se non ho dormito con te, è solo che non riuscivo a dormire.-
-Hey guarda che non devi preoccuparti, anzi sono felice che tu abbia dormito con Zayn. Ma spiegami una cosa...cioè, tu e lui...?-
-No! Niente di tutto ciò che pensi tu...E' solo che...boh.-
-Devi dirlo se ti piace.-
-E' solo un amico, Louis. Non può piacermi una persona nel giro di quattro giorni.-
-Sì invece. Te lo garantisco.-
-Tu sei di parte, lascia stare.- gli sorrisi, allontanandomi dalle sue braccia.
-Probabile. Sei mai stata in discoteca?-
-Assolutamente no.-
-Allora stasera ci andiamo, ok?-
-No!-
-Eddai...- mi abbracciò da dietro:-Ti divertirai un casino!-
-Senti, con voi tre ubriachi rischio di venir stuprata, quindi io passo.- gli sorrisi.
-No, ti costringo. Vedrai che ti diverterai! Poi comunque rientriamo presto, per le una siamo a casa. Giuro.-
Lo fissai con sguardo omicida:-Non ho niente da mettermi per la discoteca.-
Perfetto, non avrebbe obbiettato e mi avrebbe lasciata a casa.
-Andiamo a fare shopping!-
-Nah.-
-Dai, vengo io con te.-
-Perché tu?-
-Niall è una frana in fatto di vestiti e Zayn si ecciterebbe vedendoti con un vestito corto. Io sono l'unico normale.- sorrise nella sua affermazione, mentre io morivo dall'imbarazzo per il fatto di Zayn.
-Senti, se non voglio venire ti crea tanti problemi?-
-Esatto! Ti prego...-
-Ok. Solo se tu mi fai parlare con Hailey al telefono.-
-Uh, sei scorretta ragazza mia...-
Sorrisi soddisfatta:-O questo, o niente. Anche perché ti ricordo che mi avete rapita e volendo potrei accidentalmente scappare stasera, quindi tanto vale che ti aiuti ora con Hailey, no?-
-Grazie per avermelo detto, sai? Stasera ti lego a me con le manette.-
-Simpatico lui.-
-Ok, puoi chiamarla. Però stasera vieni.-
-Ma guarda che non ho seriamente nulla da mettere.-
-Ma guarda che prima ero serio.-
Sbuffai. Proprio con i miei rapitori dovevo andare in discoteca.
Quei cinque ragazzi mi stavano cambiando la vita. Dopo averla distrutta partendo da un fazzoletto imbevuto di cloroformio, la stavano ricostruendo pezzo per pezzo. Era una situazione orribile, all'inizio non credevo di farcela. Ma poi li ho conosciuti. Ho conosciuto la risata di Niall. Ho conosciuto la saggezza di Liam. Ho conosciuto la profondità di Harry. Ho conosciuto la dolcezza di Zayn. Ho conosciuto il dolore di Louis. Non potevo giudicarli senza conoscere le loro storie, perché nemmeno loro la volevano quella vita. Capivo il loro desiderio di essere come gli altri ragazzi. Di potersi divertire, di avere una ragazza, di fare esperienze, di conoscere cose nuove. Erano gli stessi desideri che avevo io. Mi restava solo da conoscerli solo più a fondo e instaurare un rapporto con ognuno di loro, in modo da poter rendere quei giorni ancora più magnifici nel pericolo in cui mi trovavo.
Okay, ho scritto tutto il capitolo, e ora spieghiamo il perchè:
Prima cosa: mi piace il modo di Kas di vedere le cose, mi piace il fatto che scopra delle qualità dei suoi rapitori che non aveva mai trovato in una persona che conoscesse.
Seconda: Zayn... Io tifo per Harry, ma Zayn non è insensibile, non è cattivo. E' attento, dolce, premuroso.
Terzo: mi piace un botto il rapporto fra Kas e Louis.
Quarto: mi piace la protagonista.
In poche parole... è perfetto!
ERRORI:
Nada.
COSE NEGATIVE:
Ma dove.
CONCLUSIONE:
O, mia cara kassidy (wow, il primo complemento di vocazione della mia vita) quanto ti posso odiare e amare.
Siamo diverse, ma siamo anche uguali.
Non riesco a capirti, ma allo stesso tempo ti capisco.
Mi piaci Kas...
Beeeneeee, aspetto il prossimo capitolo e il ritorno di Harry e chissà... magari qualche scena in più con Niall.
Per ora tutto okay.
Ci "sentiamo" oggi se riesco recensire subito.
Bacioni e ora ritorno a consolare il mio best depresso.
Alla prossima <3
Sally_ |