SALUTO E BREVE COMMENTO:
BUON NATALE!
No,è troppo figo.
Buon Natale!
Muahahaha!
No, decisamente non stai bene Sally.
E' un po' strano recensire alle... o cacchio, che ore sono?
Genio, è scritto.
Ahhh. Vediamo... la 1:32.
Comunque dicevamo che è un po' strano, ma per la prima volta ho deciso di utlizzare quella brutta canaglia che mi perseguita (meglio chiamata insonnia) per fare qualcosa di più utile rispetto al rigirarsi nelletto per ore sperando di addormentarmi.
Okay, è appurato che sono una gran chiaccherona... meglio se iniziamo!
PARTI PREFERITE:
Mi stavo aggrappando al muro per riuscire a reggermi in piedi. Quando piangevo ero solita a finire per terra per lo sfogo, come in quel caso. Le parole di Harry mi erano arrivate come un pugno in pieno stomaco. Ero sveglia da quando mi aveva dato un bacio sulla guancia, doveva saperlo che avevo il sonno leggero. Cercavo di singhiozzare il più silenziosamente possibile, ma non ero mai stata brava a nascondere le cose. Non riuscivo nemmeno a nascondere il male che mi avevano fatto quelle poche parole. Mi sentivo una stupida: stavo piangendo per delle parole che in fondo conoscevo già. Non ero più di un lavoro, non era stato lui a cercare me, l'avevano costretto, e non capivo perché avevo voluto a tutti i costi instaurare un rapporto. Cosa mi aspettavo da quel ragazzo? Che mi fosse sempre stato accanto? Che fosse serio quando diceva "nessuno ti farà mai del male"? Non gli importava di me a tal punto da non avvisarmi della sua partenza, ed era l'unico di cui mi fidavo in quella casa, ma era solo una delle mie solite illusioni.
Mi accucciai su me stessa, raccogliendomi tra le ginocchia.
Aprii di nuovo gli occhi solo quando sentii qualcuno sedersi accanto a me. Mi girai appena, tanto da riconoscere due occhi nocciola fissi sulla sigaretta che teneva stretta tra i denti, mentre con la mano si sistemava il ciuffo scuro. Si limitò a guardarmi di sottecchi, forse aspettava una mia reazione. Ma non ci riuscivo, ero troppo impegnata a piagnucolare per un non nulla, in fondo.
-Perché piangi, Kas?-
-Lascia stare.-
-Guarda che ritornano tra quattro giorni.-
-Lo so, Zayn, li ho sentiti parlare.-
-Aah...- buttò fuori il fumo:-Allora sta lì il problema.-
-Forse.-
-Diciamo di sì.- sorrise lui:-Dai, non fare così...- raccolse le lacrime col pollice, accarezzandomi appena la guancia:-Perché piangi?-
-Tranquillo, non è niente.-
-Non mi sembra. Forza Kassidy, puoi fidarti di me.-
-L'ultima volta che ho sentito queste parole poi è finita così.- indicai i miei occhi gonfi.
-Perché dici così?-
-A nessuno importa di me.- le parole mi uscirono dalla bocca senza che io riuscissi a controllarle.
-Non è vero. A me importa.-
-No. Sono solo un incarico.- feci di spallucce.
-Ti sbagli, sei più di un incarico. Sei una persona, Kas, ed è ora che cominci a capire anche te che vali più di quanto credi.-
Alzai lo sguardo fino ad incrociare il suo:-Fai prima a dire che non te ne frega niente di me, mi faresti stare meglio.-
Si schiarì la voce ed iniziò a cantare una canzone che non avevo mai sentito:-Baby you light up my world like nobody else, the way that you flip your hair gets me overwhelmed, but when you smile at the ground it ain't hard to tell, you don't know what makes you beautiful. If only you saw what I can see, you'd understand why I want you so desperately. Right now I'm looking at you and I can't believe. You don't know what makes you beautiful.-
Restai muta, riflettendo sulle parole di Zayn.
-Allora, hai capito?- mi chiese, sorridendo.
-No.-
-Non capisco perché tu ti deva sminuire, Kassidy, sei una ragazza meravigliosa.-
-Se lo pensi davvero, allora è solo agli occhi tuoi. Non piaccio a nessuno.-
-Che gran cazzata...-
-Senti, ho diciassette anni e non ho ancora dato il mio primo bacio, ok?!- sbottai in modo improvviso.
-Davvero?-
-Davvero.- confermai, abbassando lo sguardo.
Zayn ridacchiò un attimo, per poi farsi serio. Mi richiamò all'attenzione accarezzandomi i capelli:-Kas?-
-Dimmi.-
Mi girai verso di lui. Ma non mi resi conto della situazione fino a quando lui non appoggiò definitivamente le labbra sulle mie. La sua mano aveva raggiunto la mia guancia, mentre i miei circuiti andavano a puttane. Si staccò poco dopo molto tranquillamente, sorridendomi appena, mentre io avevo lo stomaco in pezzi:-Ecco il tuo primo bacio.-
-Wow, grazie.- sorrisi anch'io.
-Ecco, vedi? Voglio vedere un sorriso, non delle lacrime!-
-Proverò ad accontentarti...- sbuffai.
-Brava ragazza.- si alzò da terra:-Vado a preparare la colazione. Vedrai, ce la spasseremo questi quattro giorni, sei con me, Louis e Niall. Così avrai occasione di conoscerci meglio.-
-Lo spero.-
Fece per andare in cucina, ma io lo fermai:-Zayn?-
-Mh?-
-Grazie.-
Mi sorrise annuendo, sparendo poi dietro la porta.
Non capivo il gesto di Zayn , forse era il gesto di qualcuno a cui avevo fatto pietà, d'altronde avendo diciassette anni era quasi un'umiliazione non aver mai baciato nessuno. Ma non volevo buttarmi giù di prima mattina, anche se la situazione non mi concedeva tanto altro, avevo anche ricevuto il mio primo bacio, dovevo essere felice. Mi alzai da terra, asciugandomi quelle poche lacrime che ancora avevano il coraggio di scendere. Raggiunsi Zayn in cucina, e lo aiutai a sistemare le tazze in tavola. Era simpatico, di sicuro meno lunatico di Harry.
-Cosa vuoi fare oggi, Kassidy?-
-Non lo so, non credo di avere molta scelta.-
-In effetti...cosa facevi a casa tua, di solito?-
Lo guardai stranita:-Cioè, fammi capire una cosa...mi rapite e poi mi chiedete cosa voglio fare?-
-Esatto.- sorrise lui:-Non avendo intenzioni di violenze da farti subire dobbiamo trovare anche noi dei passatempi, no?-
-Lo trovo più che giusto.-
-Perfetto, quindi?-
-Ti ripeto che non lo so.- sorrisi.
-La metti così, eh? Ok, allora stasera ti metto in programma un film. Con i popcorn.-
-Ma guarda te...- scoppiai a ridere.
-Che c'è tanto da ridere, signorina?-
-E' impressionante! Giuro che sto meglio di quando ero libera.-
-Oh ma ti prego, avevi tutto che volevi in quella villa, Kas.-
-Nah...- mi sedetti al posto del giorno prima:-Non è vero.-
-In fatto di cose materiali direi di sì.- si sedette vicino a me.
-Beh, su quello hai ragione...ma mancava qualcosa.-
-Tipo?-
-Affetto, credo.-
-Affetto...- ripeté lui:-...cosa vuoi dire?-
-Hai presente in quei film romantici, quella persona che ti abbraccia prima che tu vada a letto, i regali sotto l'albero di Natale, le fotografie in casa...non c'erano queste cose. Non ci sono mai state, vivo in una casa davvero troppo silenziosa.-
-Non hai fratelli?-
-Beh, ho una sorella maggiore, Stella, che è una troia, in poche parole. Non ci parliamo mai, lei è il mio opposto, non ci sopportiamo. Non credo che si stia preoccupando per me, sinceramente. Poi ho un fratello minore, Ronnie, che è davvero un rompicoglioni, sta sempre lì a dire "voglio questo" e "voglio quello" e mio padre sembra vivere solo per lui.-
-E per te? Non c'è tuo padre?-
Mi strinsi nella felpa che avevo addosso:-No. Non c'è mai stato, io non faccio parte della famiglia, purtroppo.-
-Non è possibile questo, Kas.-
-Sì invece. In un certo senso non vorrei mai andare via da qui...-
-Non ti rendi conto che ti abbiamo rapita?- ridacchiò lui tranquillamente.
-Sì, so di essere solo un incarico per voi.- ripensai alle parole cattive che Harry aveva pronunciato poco prima:-Ma in generale, mi piace di più qui.-
-Hey, non sei solo un incarico.-
-Per Harry sì.-
-Specialmente per lui non sei un incarico!-
-Ma che cazzo vai a dire...- sbuffai:-L'ho sentito poco fa.-
-Quindi piangevi per lui.-
-Non per lui, per quello che ha detto.- provai a sviarlo.
-Come no...puoi dirlo che ti piace, eh.-
-Non mi piace, è solo che credevo che a lui importasse qualcosa di me, invece mi sono sbagliata.-
-Senti, lo conosco Harry, non è come dici tu. Se ha detto quelle cose c'è un motivo, lui non dice cose a caso.-
-Non credo. Era serio.- mi persi nel movimento del the sotto il mio naso.
-So che non ti tira su più di tanto, ma a me importi. E ci sarò sempre per te.-
-Grazie, Zayn.- gli gettai le braccia al collo, trasferendomi sulle sue ginocchia. La sua mano si posò sui miei capelli, iniziando ad accarezzarli lentamente.
-Sempre.- ribadì lui.
Non risposi, semplicemente mi accoccolai tra le sue braccia, lasciandomi cullare dal suo respiro caldo che si appoggiava sul mio collo.
-Hai detto proprio una bella cazzata oggi, Hazza.- iniziò Liam, sedendosi sul letto di fianco al mio.
-A che ti riferisci?-
-"Non stiamo legando troppo"- imitò una vocina alquanto deficiente:-Come no, dai si vede distante un chilometro.-
-Non dire stronzate. Non si vede niente perché non c'è niente.-
-Due negazioni fanno un'affermazione, sapevi?-
-Ma fottiti.- sorrisi.
-Guarda che a me puoi dirlo, non capisco perché tu ti tenga tutto dentro. Ti sembra che vada a dire a Igor "mio fratello si è innamorato dell'ostaggio"?-
-Boh, ne saresti anche capace.-
-Certo, molto realistico, Hazza.-
-Non so cosa sento per lei, d'accordo? Mi sembra che tutti i pensieri che faccio su di lei siano in continua contraddizione, a volte la vedo come una vittima, a volte come una carnefice, cogli il nesso? E non ci capisco più niente! Volevo evitare tutto questo casino, ma sono solo andato a complicarmi la vita...-
-Lei ti piace, Harry?- mi guardò dritto negli occhi, cambiando espressione.
-Non so nemmeno come accorgermi se mi piace o meno.-
-Non ti ricordi com'era Louis con Hailey?-
-No. Com'era?-
-Come te.-
Guardai male il ragazzo di fronte a me, ma non stava scherzando.
-Lei non mi piace. Sto solo cercando di non affezionarmi a lei, ci sto mettendo tutto me stesso. E poi potrei rovinare tutto.-
-Da quando essere innamorati ti può rovinare?-
-Quando se ne andrà, eh? Ho solo tre settimane, non ho tempo per mettermi dell'idea che lei tra poco sarà già sparita.-
-Ma non la vedi, Harry? Lei ha bisogno di te. Vi ho visti stamattina, ti stringeva. Ha bisogno di affetto quella ragazza. Si capisce distante chilometri che ha avuto più giochi che baci nella sua vita. Ha diciassette anni, Haz, è ancora una ragazzina. Puoi darle una casa, puoi darle qualcuno da amare. E' lo stesso che lei può fare con te...lei può aprirti gli occhi, può farti vedere il suo mondo.-
Provai a riflettere su ogni singola parola pronunciata da Liam, ma nella mia testa non esistevano più logiche:-Lei...no, non ha bisogno di me. Lei ha solo bisogno di tornare a casa.-
-No, Harry. Ascoltami bene, ok? Perché hai paura di amare?-
-Perché lo vedo sempre nei film...quando lei va via, lui sta male.- mi passai una mano tra i capelli, non c'era più religione.
-La vita non è un film...- si sedette vicino a me:-E' tanto piccola dentro quella ragazza, deve avere qualcuno che le stia accanto.-
-E perché io? Sono quello più sbagliato per lei.-
-Mettila così, perché lei ha esplicitamente chiesto che ci fossi solo tu ieri?-
Non risposi. Sapevo bene anche io che non voleva dire nulla, era solo perché mi conosceva meglio. Ma non avevo tanto da darle, non ero quello giusto per lei. Non ero giusto per nessuna ragazza.
-Chiamala.- mi suggerì, alzandosi in piedi.
-Nemmeno morto.-
-Dille che siamo arrivati, trova una scusa. In fondo so che vuoi farlo. Vado in cucina.-
-D'accordo...-
Liam mi sorrise, sparendo dietro la porta. Così composi il numero della ragazza, portandomi il telefono all'orecchio.
-Pronto?- la sua voce era piatta, indifferente.
-Ciao Kassidy, sono Harry.-
-Che vuoi?-
-Beh, volevo dirti che siamo arrivati.-
-Buon per voi.- ecco, sapevo io che c'era qualcosa che non andava.
-Che ti prende?-
-Assolutamente nulla.- scandì bene le parole, segno che stava mentendo.
-Dai, dimmi. Così mi fai sentire ancora di più la tua mancanza.- scherzai io.
-Sì, raccontamene un'altra, ti prego.-
-Che ti ho fatto adesso?!- sbottai.
-Senti la mia mancanza? Non ero solo un incarico? Sai, Harry, con un bacio sulla guancia io mi sveglio, ho il sonno molto leggero.-
Perfetto, aveva sentito quello che avevo detto a Liam. Cosa si aspettava? Che con Igor in casa mi mettessi a parlare delle mie crisi esistenziali (più che altro megaseghe mentali)?
-Aspetta, ti posso spiegare. Io non lo volevo assolutamente dire, ma...-
-Vaffanculo. Mi hai illusa per niente! E poi che bisogno c'era di tenermi nascosta la tua partenza?! Io mi fidavo di te! Eri l'unico con cui avevo un po' di confidenza, ma ora è finito tutto a puttane, per colpa delle mie stupide fantasie e per colpa della tua doppia faccia.- attaccò.
Perfetto: Parker 1, Styles 0.
-Chi era, Kas?-
La voce angelica di Louis risuonò per i corridoi vuoti della casa.
-Era Harry!- risposi dal salotto.
-D'accordo.- annuì lui, raggiungendomi:-Che ti ha detto?-
-Lascia stare. E' uno stronzo.-
-Non state nemmeno insieme e sembrate già una coppia sposata.- rise lui, con conseguente cuscinata in faccia da parte mia.
-Cosa stai insinuando, signorino?-
-Io? Nulla.- fece di spallucce, mentre sul suo viso comparve un ghigno malizioso:-Spiegami dov'è finito Malik.-
-Zayn era qui con me poco fa, è uscito per...boh, so che è uscito.- lo informai.
-Bene, esce e nemmeno me lo dice.-
-Massì, non ha fatto niente, dai.- gli sorrisi, alzandomi diretta verso la cucina:-Posso farmi un the?-
-Fai quello che vuoi.-
-Sicuro?-
-Sì sì, non preoccuparti. Noi siamo fiscali solo con Igor in casa, quando lui non c'è siamo...beh, diversi.-
-Diversi?- quel ragazzo era capace di sorprendermi ogni volta che apriva bocca.
-Sì. Siamo più delle persone, e meno dei burattini.-
-Bella frase, Louis.-
-Grazie.- mi sorrise, passandomi una busta di biscotti:-E che rimanga un segreto, in genere non facciamo merenda.-
-Grazie. Passami il tuo telefono, Tomlinson.-
-E perché?-
-Non dovevamo fare una certa cosa?-
Il suo viso si colorò rapidamente di rosso, non doveva essere abituato ad affrontare quell'argomento. Ero solo al terzo giorno, e bene o male avevo inquadrato tutti. Zayn era premuroso, ed era davvero dolce. Niall era davvero simpatico, aveva provato a fare qualche battuta anche a tavola, nella presunta speranza di farmi ridere. Con Liam non avevo avuto troppo dialogo, ma tutto sommato non doveva essere un cattivo ragazzo. Louis era davvero buffo, e poi questa cosa di Hailey ci stava facendo avvicinare, e non mi dispiaceva, perché in Louis vedevo un vero amico. E poi c'era Harry, che per due giorni si era sempre preso cura di me, ma che con poche parole era riuscito a distruggere tutte le mie fantasie.
-Louis?- lo chiamai, attirando la sua attenzione.
-Dimmi.-
-Dormi tu con me, stasera?-
-Sicura?-
-Sì. Insomma...dopo Harry, sei quello che conosco meglio, no?-
-Beh, ti ho vista in buoni rapporti anche con Zayn.-
-Sì, ma...non lo so. Ti va?-
-Non c'è problema.- mi abbracciò. Non sapevi il perché di quell'abbraccio, eppure non avevo fatto niente di che. Ma lo strinsi anch'io. In quell'abbraccio sentivo di avere una casa, ma non sapevo se fidarmi o meno, dopo la breve esperienza di Harry non sapevo più di chi fidarmi.
-E se io non volessi più tornare a casa?- gli chiesi, ancora stretta a lui.
-Purtroppo ti abbiamo sequestrata...dobbiamo anche riconsegnarti.-
-Non avevo una vita prima, Louis. Con voi ora sento qualcosa, e trovarmi dentro a questo pericolo mi sta facendo sentire viva.- ammisi.
-Ci penseremo, ok?-
-D'accordo.-
La prima parte perchè, nonostante tufi per Harry, mi piace la conversazione fra Kassidy e Zayn, Credo che sarà un qualcosa che farà maggiormente scombussolare la protagonista. Credo che sia la cosa scatenante per il tringolo amoroso, perchè se ho capito bene è di questo che si parlerà.
La seconda per il dialogo che Harry tiene con Liam e la terza per lo strano affetto fra Louis e Kas.
ERRORI:
Niente.
COSE NEGATIVE;
Nada.
CONCLUSIONE:
Il capitolo è come sempre bellissimo :)
Ora mi vado a fare una bella tisana sperando di dormire aleno un paio di ore di fila.
Bacioni e Buone Feste.
Sally_ |