Recensioni per
La fine è il mio inizio
di Nymeria90
Mi hai chiesto di guardare Alex con attenzione per cui (a costo di andare leggermente fuori tema) voglio spiegarti i motivi dell'errore che ho fatto in precedenza. Se Sasha è un personaggio importante e carico di emotività, non rassomiglia però molto al tuo comandante della ff precedente. Gli assomiglia solo in quel desiderio di salvare vite innocenti che le hai fatto provare prepotentemente nello scorso capitolo e nello spirito di ribellione che l'ha pervasa da sempre (ma nota che entrambi questi sentimenti sono comuni anche ad Alex). Avevo quindi pensato che il carattere del tuo comandante Shepard fosse stato influenzato da quello di Alex, che ho ritenuto decisamente più simile. |
Mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione di questo capitolo, soffuso dalla nostalgia e dai ricordi. Le descrizioni sono vivide e commoventi e mi hanno fatto sentire parte di quel palcoscenico, come se fossi presente, anche nelle emozioni. Merito anche della musica, ma di certo non solo per quella. |
Mi piace l'idea di una civiltà precedente ai Prothean e mi piace ancora di più il senso di pericolo latente che si avverte in vicinanza di quelle rovine. Mi ha ricordato Eden Prime, ovviamente. |
In ritardo tu e in ritardo io... anche perché non ero più sicura che avresti continuato a scrivere questa storia. |
Che dire, scrivi benissimo, sia grammaticalmente che stilisticamente. In questo primo capitolo ho apprezzato anche la scelta dei personaggi così come li hai voluti creare. Hai collegato splendidamente i tempi in cui ci troviamo a quelli di mass effect, hai trovato il modo di parlare della terra senza essere banale ed hai usato personaggi che andrebbero benissimo anche per un romanzo ambientato nella nostra epoca. |
E così Sasha si trova in un mondo nuovo che le è del tutto sconosciuto e dove ciò che ha imparato in tanti lunghi anni di sofferenza conta fino a un certo punto. Ancora una volta si deve rendere conto di non sapere nulla sull'ambiente che la circonda e sulle persone che le stanno attorno. |
Sono arrivata a un punto di emozione tale da non poter più rimanere uno spettatore passivo di questa storia, tanto mi emoziona. |
Sarebbe stato un semplice capitolo di transizione, uno di quelli che servono per trasbordare da una riva all'altra, se non avessi inserito questo mistero riguardante il padre di Sasha. Devo ammettere che nella prima lettura ho pensato che la registrazione effettuata fosse effettivamente reale, ma stamani ho deciso che invece non lo è e che Sasha ha ragione: per qualche motivo misterioso hanno cancellato le tracce di quel soldato vinto e disilluso. E sono rimasta a meditare sui motivi senza trovarne uno solo valido... |
Per una volta non so proprio come andrai avanti e cosa narrerai nel prossimo capitolo, che già aspetto con ansia. |
Immaginavo che in questo capitolo Sasha avrebbe scoperto il significato di quel "Tu non sai niente" che più volte ha dovuto ascoltare. Di certo lo ha scoperto integralmente e non a piccoli assaggi. Si è trovata a guardarsi attorno come se si fosse destata da un sogno e solo adesso riuscisse a capire l'ambiente circostante nella sua sconfinata desolazione. |
Eccomi. |
Questa è l'essenza della guerra. Questo racconto che hai scritto ispirandoti a una lettera vera rappresenta la descrizione più vera e intensa della guerra, di ciò che realmente è, di quello che causa, di come cambia le persone. |
So cosa vuol dire quando un capitolo si scrive da sé e impone, a chi cerca di modellarlo, di limitarsi a seguire quella sua volontà di occupare la scena. L'ultimo capitolo che ho pubblicato è diventato lunghissimo (ma non lo era inizialmente) e quello che devo ancora pubblicare (l'ultimo della storia e trilogia) si è dilatato così tanto da dover essere spezzato in due. |
Le parole di Daario e soprattutto la sua partenza rappresentano la spinta più forte per imbarcarsi in un'impresa apparentemente ai limiti delle possibilità per Sasha: provare ad abbandonare tutto quello che ha (che non è molto) e tentare un salto nel vuoto. Nonostante la paura di gettarsi in un futuro nebuloso che potrebbe riservare sorprese estremamente sgradevoli, ormai le rimane davvero poco per decidere di restare ancorata al suo passato. La tentazione di saltare da un tetto dà la misura di quanto sia questo poco che la trattiene al suolo, ma è pur vero che i tanti discorsi sugli alieni, volti a presentarli sotto la peggior luce possibile, non possono incentivare nessuno ad arruolarsi nell'Alleanza. |
Ho trovato particolarmente intenso questo capitolo, in cui si inizia in modo tutto sommato poetico e colmo di speranze per affondare poi nell'odio cieco, dettato dalla disperazione. |