Recensioni per
Clockwork Flowers
di LaGattaImbronciata

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
05/05/14, ore 11:27
Cap. 9:

Carissimah,
ecco che mi prendo un po' di tempo e commento questi tre capitoli (tre capitoli...sono proprio rimasta indietro!!!! Tra l'altro stai aggiornando celermente \0/ felicità!!!!!!! non ti fermare assolutamente, prendi questo momento di fertilità creativa e sfruttalo al massimo!). Premesse le mie solite cazzate, passiamo ai capitoli. Come già ti dissi, ritengo che tutti questi dolori (che a un membro onorario del Peeta Fan's club come me, diciamo la verità, fanno un po' male...ma tanto male) siano tuttavia necessari. Mi spiego meglio: se accettiamo di leggere dell'uccisione di 22 ragazzi per la salvezza di Kat e Peeta (e un omicidio, come insegna mamma JKR, distrugge l'anima e la spezza), beh...allora penso di poter sopportate quello di cui stai scrivendo. Questo NON ti permette di NON essere EVERLAK sempre e comunque (o già inviato le minacce in separata sede....scherzo ovviamente!!!!! questo è il momento comico della recensione).
Punto 2. Questa MAdge è FOTONICA!!! Hai creato un personaggio davvero spettacolare, permettimi di dirti, il più riuscito della storia. COmplessa, introspettiva, ferita, umiliata (stupido Gale)...un personaggio al quale non si può non volere bene. si vorrebbe entrare nella storia, abbracciarla e coccolarla. davvero complimenti.
punto 3. Premettiamo che quando leggo una AU, la mia testolina fa una scissione mentale, grazie alla quale i personaggi di cui leggo sono ALTRI, rispetto agli originali. ecco magari i nomi aiutano nella caratterizzazione, però tendenzialmente io li leggo come nuovi (per questo forse trovo sorprendente madge). detto ciò, il mio appunto (che non è assolutamente una critica, ma davvero un appunto di cui possiamo parlare) è che trovo questa Katniss davvero odiosa. E ti ricordo che io faccio parte di quel 0,09% di lettori di HG che amano Katniss dal primo libro all'ultimo. Perchè Katniss, e di questo ne abbiamo già parlato tantissimo, a differenza di tutti gli eroi letterari che io amo, è REALE e umana. Si comporta come forse mi comporterei io, la sento vicina, la sento amica. Strano è, invece, che la TUa Katniss (permettimi l'aggettivo possessivo per evitare confusioni) mi risulta invece antipatica. Questo non è per forza un difetto, magari, anzi, è assolutamente voluto dalla tua mente creativa.
Penso di aver scritto tutto, spero...
ASpetto il prossimo capitolo....
sempre e comunque, complimenti!!!
con tanto affetto
ti invio
un forte abbraccio
VALE

ps: basta con i cliffanhanger, te ne prego. Io seguo troppe serie TV per amarli... (la domanda è: tra serie tv e libri quando vivo la vita vera???...misteri..........)

Nuovo recensore
05/05/14, ore 11:02
Cap. 8:

Sono stanca di farti i complimenti per il tuo modo di scrivere!!!
Ad ogni capitolo aggiungi un mattoncino per costruire la storia e questo mi piace.
Povera Madge cosa avrà il destino in serbo per lei?

Nuovo recensore
04/05/14, ore 21:04
Cap. 9:

Okay, okay. Sto cercando di mantenere la calma, come ogni volta dopo aver letto un capitolo di questa FF del resto ahah. Allora, voglio iniziare col dire che amo questa storia e il modo in cui scrivi, davvero, hai un talento sconfinato! Adesso, passando alla storia: sapevo che non ci sarebbe stato niente di buono, anche perché avevi messo un avvertimento nei primi capitoli inoltre è targata "angst e drammatico", ma non sono riuscita a resistere, nemmeno tutt'ora! Divoro ogni capitolo e attendo con ansia quello seguente, quindi sono stata felicissima oggi nel vedere che hai subito aggiornato c: btw.... oddio, dimmi che Kat non si prostituisce. Sul serio, penso che non potrei mai più riprendermi dallo shock c.c e Gale comunque è uno Stronzo con la S maiuscola D: sono preoccupata per quel fiorellino delicato di Madge :c ma anche di più per la mia Kat, non può essere vero, lei è così pura, nessuno può approfittarsi di lei c.c (anche se è quello che ha fatto Gale qualche capitolo fa .-.) Attendo con ansia il prossimo capitolo c: salutami Deb, siete adorabili insieme asfcknszk ♥!

Recensore Junior
04/05/14, ore 19:15
Cap. 9:

OH MIO DIO.
Oh mio Dio, proprio così. È ciò che ho pensato mentre leggevo, come un mantra. Oh mio Dio perché Peeta è troppo un cuoreh tenero, oh mio Dio perché sono stata psicologicamente violentata dalla parte della lite tra i genitori di Madge, oh mio Dio perché mi hai fatto provare autentica pena per Katniss. Insomma, così.
Adoro questo ritmo incalzante, mi piace un sacco! Rende tutto più reale perché, dopotutto, quando accadono disgrazie simili sembra che il tempo acceleri tutto d'un tratto, o si fermi all'improvviso. Sembra una contraddizione, lo so, però mi è arrivata l'ansia di Katniss come pure lo shock di Peeta proprio grazie al tono concitato che hai utilizzato, evitando di soffermarti su futili dettagli. Non credo di essermi spiegata come si deve, scusami .-.
Concludendo, questa storia mi sta prendendo sempre di più *-* Sono curiosa di vedere come reagirà Gale quando verrà messo al corrente di tutto ciò. Chissà.
Spero che la Musa non ti abbandoni mai, perché hai prodotto un vero capolavoro <3.
Un bacioneh
Veronica

Recensore Master
04/05/14, ore 15:39
Cap. 9:

Recensione piena di fangirlamenti? Potrebbe essere. Non posso promettere di riuscire a rimanere seria, non con questo capitolo – né con il prossimo – ma shhh! Ci proverò, comunque. :')
E cominciamo subito con le testate d'ammoreh che ti darò in questo preciso istante. Tu sei cuoreh, non io. TUH! Perché mi hai scritto questo capolavoro ed io sono perdutamente spacciata davanti a cotanta bellezza. ♥ E' tutto merito tuo se amo così tanto Clock e lo sai. Perché sei tu che l'hai ideata e che la scrivi, con queste frasi così perfette ed evocative. E lo sai che plotterei con te giorno e notte se fosse possibile. TUTTOH pur di farti scrivereh su Clock o di parlare di Clock! :'D Suh, ieri erano le dueh di notteh e ti ho chiesto “SCRIVIH CLOCK?” :'D Sono completamente ingorda e, come ti ho già detto, è tutta colpa tua. Perché questa storia è troppo, troppo, troppo bella. ♥ Sono spacciata. Lo sono da quando ho letto le prime righe del primo capitolo – cit. (più o meno xD)
E tu, Gatta cuoreh, devih amare Clock tanto quanto la amoh ioh! ♥ Perché è davvero un capolavoro e più si va avanti e più cresce d'intensità e di bellezza e di profondità. L'amo! E amoh teh, perché la scrivih! :3 SCRIVIH!!!! ♥♥♥♥♥
E grazie mille per la dedicah T0T Piangoh e muoroh. Grazieh. E poi adoroh questo capitoloh, quindih grazieh. *Cade senzah vita per i troppi feels* ADDIOH!

Cominciamo con le prime righe di questo capitolo. Bloody Daisy è un capitolo che comincia in quarta e non per ciò che succede, ma per ciò che trasmette. Vediamo Peeta fuori di sé che non riesce a razionalizzare, che si perde nei propri pensieri sconnessi che, irrimediabilmente, lo porta indietro nel tempo. Vediamo come avvenimenti del passato lo catturino, portandolo a pensare che dovrebbe nascondere il disastro. Probabilmente dovuto al fatto di una vecchia lite avvenuta a casa sua, che si va a sommare a tutte le ripercussioni che il nostro povero Peeta ha subito nel corso della sua infanzia. Ed ho amato questa connessione, la connessione tra il sangue di Madge – dovuto per non si sa cosa – al suo passato. Sei ben scesa nella sua introspezione, nella sua mente sconnessa, riuscendo comunque a scrivere con linearità, riuscendo a non far perdere niente al lettore. Né il panico, né la paura, né il dolore di Peeta.
In questa prima parte del capitolo, sei riuscita ad essere tanto evocativa. Uno dei periodi che riesce a farti immaginare di più, come se fossi davvero lì nel giardino, è quella di Madge mentre la issano sull'ambulanza. Ho visto i suoi capelli biondi che contornavano il viso pallido, sporco di sangue. Troppo sangue, come pensa Peeta. Il movimento della sua testa si vede benissimo, come si riesce ad immaginare benissimo Peeta che osserva la scena preoccupato ed in panico, senza riuscire a muoversi davvero, senza riuscire a fare altro se non osservare ciò che ha intorno: Madge, Elise con le mani sulle labbra, che non riesce a fare nulla (come al solito, aggiungerei).
Mi è piaciuta molto la voglia di Peeta di non lasciare sola Madge. Come se si sentisse in colpa per non essere riuscito a comprendere prima che ci fosse qualcosa che non andasse in lei, come se fosse colpa sua che abbia perso tutto quel sangue. E mi piace il suo senso di amicizia, il suo volerle stare vicino che si collega in maniera eccelsa al capitolo precedente, quando Peeta dice a Madge “Ma tu mi hai in esclusiva. Sempre. Come amico”. Perché in Clock, la loro amicizia è qualcosa che di bellissimo, secondo me.
Che disastro, Peeta. Non vedi che è tutto sporco di sangue? Cos’hai fatto?” E qui vediamo quello che dicevo prima. Il cos'hai fatto è la prova del nove su come lui si senta in colpa. Ma anche ricordi del passato che tornano prepotenti nella sua mente che non riusciamo effettivamente a comprendere del tutto. Ma lui è irrimediabilmente traumatizzato non soltanto per come sta Madge. Ma nella sua testa si sono sommate tante sensazioni diverse. Flashback, lotte, liti, sangue, Madge. Il suo stato mentale è dovuto a tante cose messe insieme ed al suo senso di inadeguatezza dovuto al modo in cui è stato cresciuto. Mamma mia, povero Peeta. Ti giuro che vorrei correre dentro Clock e coccolarlo.
Penso che non si debba dire nulla sul viaggio in ambulanza, se non che è pregno di ansia. Ansia di Peeta che si va a sommare a tutto. Continuo a vederlo. Seduto, con la sua mano che stringe quella di Madge, che cerca un contatto, che sente di sprofondare vedendola così. Anzi, aggiungo soltanto un dettaglio che trovo davvero ben inserito nel testo e che fa capire come Peeta sia fuori di sé, non soltanto per Madge: il fatto che con la mano libera continui, in un movimento perpetuo, a strofinare il palmo della sua mano sui jeans. Cancellare il sangue, coprirlo, nascondere. E si collega perfettamente al periodo di prima, quando Peeta pensa che si debba nascondere tutto sotto il tappeto.
E quando arrivano al pronto soccorso, ecco che comincia uno dei pezzi più angst, più sentiti di tutto Clock – secondo me, e per il momento – dove abbiamo l'immagine di Peeta che continua a cadere in un baratro profondo e nero, con la sua solitudine. Un ragazzino in mezzo a qualcosa di più grande di lui, sommerso dalla preoccupazione, dal non sapere cosa sia successo, cosa stia succedendo e cosa succederà. Ed il suo shock è qualcosa di così ben descritto che anche io sono sotto shock. E Peeta continua a rimanere immobile, ancorato a qualcosa di invisibile, alla sua disperazione, cercando di capire, di muoversi, di andare da Madge, di continuare a starle vicino come aveva promesso. Ma non può. Non glielo permettono, e quindi la caduta continua. È un ragazzo di diciassette anni, con dei traumi passati, con la sua migliore amica svenuta, nella sala d'attesa di un pronto soccorso senza avere il potere di fare nulla. Ho trovato tutto quello che hai descritto in maniera assolutamente realistica e vivida.
Ed il suo lasciarsi trasportare dalle braccia degli infermieri e addetti, il suo pensiero, il suo rialzarsi, soltanto per farsi trascinare ancora lì, in quella stanza dove qualcuno aveva vomitato fiori. Dioh. Io ho amato questo pezzo. Te l'ho detto, e te lo ripeto, è dannatamente realistico, tesoro. E continuo a dire... è un ragazzo di diciassette anni che vuole aiutare un'amica, che non può fare nulla, se non aspettare. Da solo. Senza averne davvero la forza.
E ciò che Peeta vede dopo è qualcosa che supera il realismo. No, davvero. Perché è nella natura umana incolparsi a vicenda per qualcosa di cui non ci si è accorti. Soprattutto quando una famiglia si sgretola. Non si fa altro che dare la colpa all'altro per cercare di diminuire il senso di inadeguatezza e di colpa per il fatto di non essere riusciti a comprendere prima che ci fosse qualcosa che non andasse. Elise ed il marito sono i genitori di Madge, ma tutti e due erano troppo presi da loro stessi per stare un po' con la figlia, per vedere il suo corpo appassire un po' di più, giorno per giorno. Sono stati superficiali (ed è dire poco) ed ora, che sono lì, non possono fare a meno se non attaccarsi a vicenda per cercare di placare il loro senso di colpa, senza comprendere che – in questo momento – dovrebbero soltanto stare zitti e star vicino alla figlia. Fisicamente e mentalmente.
Tornando a Peeta, invece, come è successo prima, lui non riesce a non collegare ciò che vede con ciò che vive. Lo vediamo da come pensi che sia tutto come un mercoledì sera a casa Mellark dove anche la sua situazione non è migliore. Dove i suoi genitori sono assenti e quando non lo sono sono cattivi. Alle urla, al non riuscire a vedere il bello in niente. Io continuo a dire che – sia qui, sia nella trilogia della Trollins – Peeta è cresciuto davvero bene e lo ammiro tanto per come sia maturato in casa Mellark. Anche per questo amo tanto Peeta; perché è una bella persona a discapito di ciò che gli hanno fatto, detto e cercato di far credere. Non è bello crescere con le mani della madre sul suo corpo per fargli del male, con la sua voce nelle orecchie che gli dà del buono a nulla. Quando ascolti quelle parole per tutta l'infanzia, soprattutto se sono dette dalla tua stessa mamma, spesso si comincia per crederci e, sebbene lui lo faccia, perché si percepisce il suo senso di non essere capace a fare nulla – anche se non è vero – dovuto all'inculcare di questa affermazione dalla madre, lo vediamo anche sicuro di sé in altri pezzi da te scritti. Ma non solo, anche nella trilogia. Trovo che tu abbia caratterizzato Peeta in maniera perfetta. Non lo vedo diverso da quello della saga originale perché me lo riporti in mente, come ti ho appena scritto poco più su. Con i suoi pregi ed i suoi difetti. Con la sua psicologia un po' sottosopra, dovuta a tutti i traumi che ha avuto, con la sua voglia di essere sempre migliore di quello che ne dica la mamma. Complimenti per questo. ♥

Ed eccoci arrivati al punto di vista della babb... di Katniss. Okay, devo dirlo. Io ho amato il suo punto di vista. Quello che succede da questo momento è decisamente IC. Ma poi entrerò maggiormente nei dettagli.
La vediamo, come hai detto tu, sfatta. E ci sta tantissimo visto quello che le è successo e le succederà. Vediamo una Katniss che, come nella trilogia stessa, ha paura del futuro – dopo la chiacchierata con Snow, sia in Clock che in HG – che non sa bene quello che le succederà, ma che sa che non saranno belle cose. E accetta tutto pur di cercare di proteggere le persone che ama. Accetterà quello che Snow vuole da lei qui, come ha accettato di recitare l'innamorata con Peeta nella trilogia. Per salvarsi, per salvare Prim. Ed è IC da morire anche questo ed ogni cosa che scrivi, secondo me, ha un richiamo verso la trilogia originale. Sei bravissima a tenere tutto a mente ed a nascondere riferimenti velati e non in mezzo a queste righe. Amo questa AU anche per questo. E sai bene che non solita leggere AU. :3
Comunque, dicevamo... la vediamo sfatta, preoccupata, e con soltanto la voglia di scappare e nascondersi. Di non essere trovare, di avere un po' di pace. Povera cuorah, mi fa una pena immensa.
Si chiese se presto avrebbe dovuto ingerire soda caustica per lavarsi il corpo e la coscienza dallo schifo che la aspettava.
Come si tolgono le macchie dall’anima, papà?Questo periodo è davvero toccante e, al tempo stesso, brutale. Non riesco a mettere in fila altre parole per riuscire a descrivere ciò che mi ha trasmesso, ma si sente tutto il dolore, la sconfitta che prova. Il voler pulirsi, lavare le macchie di un'innocenza perduta.
Anche il periodo successivo è Icissimo. Perché conosciamo Katniss e lei non piange. Lei si fa forza ed anche qui la vediamo farsi forza, cercando di smettere di piangere perché tanto non serve a niente.
Mi piace come cerchi di evitare Gale, rifiutando tutte le sue chiamate. E ci credo, dopo quello che è successo... :'D Ma non è lui. No. È la nostra Madge, o almeno... il suo numero. E dalla trilogia sappiamo che Madge è una persona silenziosa, anche per questo a Katniss piace, perché riesce a stare con lei anche in silenzio, ma non di quelli imbarazzanti. È quindi normale che si preoccupi quando vede il suo numero. E a Debbina viene il groppo in gola, dopo, quando Peeta la chiama disperato, senza riuscire a frenarsi. Solo. Lui è da solo e vuole soltanto qualcuno che lo capisca in quel momento e, volente o nolente, anche dopo ciò che è successo quello stesso giorno, Katniss è l'unica che possa capirlo perché anche lei, come lui, vuole bene a Madge. È sua amica ed al contempo è anche giusto che sappia. Vediamo una duplice caratteristica di Peeta, in questo pezzo. Perché sebbene sia giusto – e quindi altruista – cercare Katniss per farle sapere dell'amica, dall'altro lato vediamo una sua caratteristica egoista perché, in fondo, la chiama anche per non essere da solo. Come ho detto prima, la chiama anche per cercare qualcuno che possa comprendere il suo stato d'animo e lei è l'unica che possa farlo. Non c'è niente di più, non la chiama per avere un approccio o qualcosa del genere. Madge è una cosa che Peeta e Katniss hanno in comune. Le vogliono bene tutti e due. E sono certa che Katniss sia contenta che Peeta l'abbia cercata per farle sapere di Madge, perché lei è così, comunque. Se c'è una persona che sta male – a maggior ragione se Katniss le vuole bene – vuole proteggerla e rendersi utile, essere necessaria in qualche modo. Anche qui si ricollega molto alla trilogia originale, la sua psicologia nel voler essere necessaria quando qualcuno a cui tiene sta male. Per lei l'amore è anche questo. Dare nel bisogno.
E vediamo come si attivi. Come, senza pensarci nemmeno un secondo, prende possesso la sua parte davvero forte. Non ci sono ragioni che tengano, nemmeno litigate che ci sono state quello stesso giorno. Ormai è dimenticato, come se non fosse successo, soprattutto in questa circostanza. Dioh, amo.
E ho amato questo capitolo, davvero. È un susseguirsi di sensazioni, di immagini e di psicologia dei personaggi che tu, mia cara Gatta, sei riuscita a mantenere esattamente come quelli della trilogia originale.
Davvero complimenti, cara. Hai l'abilità e la capacità di cercare di farmi analizzare ogni singola frase che, sebbene siano scritte benissimo e siano evocative, nascondono al loro interno davvero tanto. Grazie. Grazie per scrivere Clock, per farmi sognare, fangirlare sui personaggi e sulla storia, per tutta l'analisi che riesci a portarmi. E sai quanto mi piaccia analizzare. :3 Grazie e complimenti.
Continuah. SCRIVIH! :*
Bacioni
Deb

Recensore Junior
02/05/14, ore 19:46
Cap. 8:

Diamine... non so più che dire... questa storia, capitolo dopo capitolo, diventa sempre più complicata ma terribilmente bella! Questo capitolo è forse uno dei miei preferiti! Non so cos'altro dirti, se non che questa storia è veramente un colpo di genio ed è scritta alla perfezione... complimenti, aspetto con ansia il seguito!

Recensore Junior
02/05/14, ore 19:36
Cap. 8:

Allorah. Io cos'ho fatto fino ad orah? Perché non sonoh venuta qui un po' prima, per fangirlareh per bene sopra questa meravigliah? PERCHÉ, GATTA DEL MIO CUOREH?

Tornando un attimo seria (seh), ho fatto davvero bene a dar retta al post di Deb su Colors. Mi sono detta, 'perché no?!', e mi sono catapultata qua. E ho divorato i capitoli come se fossero tanti bei marshmallows invitantih <3.

Questo. È. Un. Capolavoro.
E adesso ti sorbirai una recensione sclerotica, cara miah ;)

Comincio col dire che Clockwork Flowers è la prima AU su THG che io abbia mai letto. Non mi sono mai fidata, non so perché... *shame on me*
Dio, come hai fatto? Hai rispettato alla perfezione le dinamiche tra i personaggi, hai creato una storia dannatamente realistica, sotto ogni aspetto. Il problema con la droga della madre di Katniss, le violenze famigliari che anche qui contraddistinguono il povero Peety cuoreh.. sono tutte cose che, purtroppo, accadono nella realtà di tutti i giorni. Quindi, per quanto mi riguarda, ti sei aggiudicata un trilione di punti solo per questo tuo perfetto realismo.
I personaggi. OMG DETESTO KATNISS. È la stessa Katniss che c'è nei libri, ottusa e così incredibilmente diffidente, che ha vissuto le peggio cose e che teme continuamente per la piccola Prim, arrivando quasi a disprezzare quel pezzo di pane di Peeta credendo che stia approfittando di loro! Stupida, stupida Katniss!
Oh, il Peeta fumatore. Così sssexy. *sbavah* A parte questo, quasi lo amo più qui che nei libri. È, oh mio dio, è il ragazzo dei miei sogni. Mi sono innamoratah definitivamente di lui.
È interessante la scelta di porre Madge Undersee tra i protagonisti. La maggior parte delle volte, nelle fanfiction, viene snobbata se non addirittura ignorata; apprezzo il tuo approfondimento sulla sua psiche e sul rapporto che ha con i nostri Everlark e mi fa una tenerezza assurda. Vive anche lei una quotidianità reale: è sempre la seconda scelta, e il modo in cui hai concluso questo capitolo mi fa rabbrividire e mi ha messo un'ansia che... aiuuuutoh.
Menzionerò Gale solo per dire al mondo che è un idiota, un approfittatore e un illuso. Perché KitKat ama Peeta, è inutile!
Grazieh per aver inserito Haymiloveh, davveroh <3.
Qualcosah mi diceh che è meglio che mi fermi quih. Insommah, si è capito che mi piace un saccoh, noh? *-*
Niente pomodori per teh, cuoreh. Sei troppo talentuosah.
Beh, un bacinoh! <3
Veronica.
(Recensione modificata il 02/05/2014 - 07:40 pm)

Recensore Veterano
02/05/14, ore 19:33
Cap. 8:

gesù, ti prego, questa fic distrugge i miei feelings ad ogni nuovo capitolo: ti prego dimmi che ci sarà una maledetta buona notizia al prossimo perché potrebbe distruggermi un altro capitolo strappa feels! comunque fantastica, come sempre:)

Nuovo recensore
02/05/14, ore 18:04
Cap. 7:

Mi sono ripromessa di recensire tutti i capitoli di questa storia...
I soliti complimenti vanno al tuo modo di scrivere : semplice, lineare, pulito. In questo capitolo apprezzo anche la dinamicità del susseguirsi delle scene: lasci poco spazio alle riflessioni personali (del lettore) e alla fine del capitolo fai in modo che , sempre al lettore, venga da sussurrare "cazzo...". Ed è solo a questo punto che il cervello parte in una miriade di pensieri sul divenire della storia.
Mi piace il "tuo" Peeta, amo Medge e Katniss mi lascia perplessa...ma in modo positivo! Gale? Non sono sicura di come lo "sento", per il momento non vedo in lui un personaggio così negativo anzi, credo che più avanti impareremo ad amarlo...alla fine è sempre un ragazzo innamorato.
Ultima critica:😘😘😘😘 aggiorni troppo lentamente per i miei gusti. In pratica aspetto famelica le tue novità!!!

Recensore Master
02/05/14, ore 17:40
Cap. 8:

Una certa moglia mi ha detto che, ormai abituata ai miei commenti (?), non vuole fangirlamenti, ma serietà. Da meh? Ed io, che a moglia non riesco mai a dire di no, cerco di mettermici. Perché amo Clock e starei ore a plottare con lei telefonicamente.

Più si va avanti con la storia, più i capitoli si susseguono e più Clock cresce. Cresce in numero di parole, di capitoli, di frasi, ma soprattutto di bellezza. Perché, più si avanti, più ogni frase, ogni immagine ed ogni sentimento viene catapultato al lettore come un pugno in uno stomaco. E fa male. Ma al contempo fa bene. Perché senti tutto e le uniche parole che si riescono a trovare alla fine della lettura è: “CONTINUA” oppure “NO. NON È FINITO” o anche “ANCORA!”
Per poter fare un commento più articolato, bisogna far trascorrere il tempo perché, be' perché LaGatta ha la capacità di toglierti le parole. Insomma, come si può soltanto scrivere qualcosa su questa storia rovinando la sua bellezza? Perché non importa quante parole si possano dire o scrivere, sembrano sempre non essere abbastanza. La verità è che dentro a Clock c'è così tanto che è impossibile riuscire a dire tutto. Bisognerebbe prendere il tomo e studiarlo, analizzarlo e scrivere un ulteriore tomo completamente d'analisi dove ogni frase, ogni immagine ed ogni sensazione possa essere esplicata a parole. Con il tempo.
Nell'ottavo capitolo di Clock abbiamo un iniziale pov Katniss che riprende il capitolo precedente, dove vediamo la nostra Everdeen bloccata sul posto dopo le ultime parole che Peeta Mellark le ha rivolto. Bisogna sempre tenere a mente ciò che è successo precedentemente e la psicologia dietro Katniss. Si sente utilizzata, minacciata e la sua testa ce l'ha con tutti, tutti che la tradiscono, che vogliono utilizzarla per i propri fini. E non importa se Mellark non sa la verità, lei se la prende anche con lui, anche se non ha fatto nulla. E la vediamo, ancora in mezzo alla strada, colpita ed affondata dalle parola di Peeta, mentre lo osserva senza riuscire a farne meno, mentre sentimenti contrastanti si fanno spazio dentro di lei, senza riuscire a comprenderli appieno. Volendo poter mettere le cose a posto, senza saperne nemmeno il perché. Non capisce, Katniss. Non riesce a comprendere cosa le facciano quegli occhi azzurri, non riesce a mettere a fuoco la sua gelosia nei confronti di Peeta perché lei non ha la mente per poter soffermarsi a capire quello che vuole e che prova. Non può farlo perché tanto hanno già scelto per lei. Non può far altro che tentare di mettere in fila parole che però non riescono ad uscire dalla sua gola troppo arsa, dalla sua mente troppo provata e dal suo cuore rotto. Perché non c'è niente che lei possa fare per cambiare la sua situazione, non può far altro che avanzare, con il suo volere che non può essere esaudito, quindi non spreca nemmeno il tempo per capire, riuscendo soltanto a sentirsi sempre più confusa. Non si conosce, Katniss. Non vuole farlo. Lei è annullata nei confronti di se stessa. Ma vediamo il suo inconscio uscire allo scoperto, il suo fuoco accendersi persino nei confronti della sorella quando comprende che Primrose provi qualcosa per Mellark. Vediamo il suo pensiero irrazionale dire: “Peeta è mio”. E persino Prim, nella mente di Katniss, viene strozzata. Perché Katniss non è una persona altruista, è egoista e vuole Peeta, ma non può averlo e si dice che non lo vuole.
La seconda parte del capitolo è invece in POV Madge dove la ritroviamo successivamente al suo incontro con Gale. Madge sta male, non soltanto mentalmente, ma il dolore le ha portato un male fisico, almeno così potrebbe sembrare.
LaGatta ha descritto in modo evocativo tutti i suoi movimenti, nonché le sue emozioni. Il suo voler essere consolata, voler trovare la felicità che le è stata negata, vuole avere una barca di salvataggio che possa spingerla lontano dalle acque profonde, facendola tornare a riva. E pensa che Peeta faccia al caso suo, che con Peeta potrebbe davvero essere felice perché lui le vuole bene davvero, tiene a lei, si preoccupa per lei come nessun altro. E si spinge a voler avere la convinzione che lui sia quello giusto, che non poteva andare altrimenti, che gli occhi azzurri di Peeta possano tenerla a galla, salvandola dall'affondare nelle ferite ancora aperte, dal suo amore nei confronti di Gale che è stato utilizzato e buttato, gettato, come se fosse carta straccia.
Peeta è lì. Forse per lei.
E Madge supera le linea, cerca le sue labbra in movimento esasperato, dettato soltanto dalla voglia di avere una consolazione, di non sentirsi sola. Di andare bene come è. Lei non è fragile.
Ma Peeta, dopo un momento in cui si lascia andare – in fondo è un uomo –, la ferma chiedendole il perché di tale gesto. Si potrebbe pensare che Madge possa amarlo, ma Peeta non si pone nemmeno questo problema perché la conosce, e sa che non c'è niente tra loro. E Peeta non è una persona che vuole vivere nella menzogna. Lui vuole che tutto sia reale, quindi non può fare a meno di chiederle perché. E la verità è che Madge questo perché non lo conosce.
Nello stesso momento vediamo anche come i traumi di Peeta riaffiorino nella sua mente, come si comporti in un determinato modo – dettato dalla paura che gli ha instillato la madre nel corso della sua crescita – non appena Madge gli avvicina una mano. Madge è un'amica, ma Peeta non può fare a meno se non ritrarsi, con la paura che alberga in lui che quella mano possa deporre non una carezza, ma un colpo.
Vediamo poi come il discorso cada su Katniss. Sempre lei. Perché Madge sa che Gale l'ha lasciata per Katniss, come sa Peeta osserva Katniss. E non riesce a non dire se non voglia Madge per lei. Lei sarà sempre la seconda scelta, forse nemmeno quella.
E ciò che succede dopo è qualcosa che porta il lettore ad annullarsi ed a leggere, leggere, leggere, e leggere ancora. È stata una discesa, uno strapiombo. Ci sono caduti i personaggi e ci cade il lettore, vibrando nel vuoto. Osservando il sangue aumentare e la paura crescere. LaGatta è riuscita a far sentire tutta la preoccupazione di Peeta anche se il pezzo è scritto dal punto di vista di Madge. La senti, la fai tua. Come senti il panico di Madge, il suo vedere sangue in ogni cosa. Il suo sentirsi sempre più debole ed afflitta, come se fosse qualcuno avesse appena pestato un fiore, facendo toccare la corolla all'erba, intrecciandosi su se stesso. È un vortice di emozioni e di immagini nitide che ti trascinano con la forza di una raffica di vento nel Bronx, in quel cortile, che i personaggi chiamano giardino anche se è troppo piccolo per poter essere chiamato tale. Sei in attesa dell'ambulanza esattamente come lo è Peeta.
Ed arrivati alle ultime parole del capitolo, l'unica cosa che si riesce a formulare è: “No, non può essere finito”.

Recensore Master
01/05/14, ore 17:53

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Salve, vorrei che prendeste in seria considerazione questa mia segnalazione. Qui di seguito, scriverò i motivi per i quali questa fanfiction, AU, debba avere il suo posto speciale tra le scelte del sito.

Clock è una di quelle storie che ti tiene con il fiato sospeso, che ti ruba le parole, tenendole in ostaggio sino ad un tempo indeterminato. Perché Clock è una di quelle storie così realista, così ben scritta e emozionante che il lettore che cadrà nella sua rete non potrà fare a meno di avere gli occhi sgranati, di sentire le mani tremare e lo stomaco contorcersi.
Prendiamo, prima di tutto, i personaggi. Uno ad uno. Ognuno con una propria psicologia che si snoda in modo uniforme, allungandosi ed allontanandosi da quella della trilogia originale senza rendere i personaggi fuori dai propri canoni. Perché i personaggi di Clock sono quelli che abbiamo conosciuto ed apprezzato nella trilogia, con l'approfondimento dei loro traumi, dei loro problemi. LaGatta riesce ad estrapolarli dal loro mondo, metterli nel Bronx, lasciandoli praticamente inalterati. LaGatta ha la capacità di tenere sempre a mente gli avvenimenti della saga, utilizzandoli nella stesura della fanfiction affinché i personaggi non vengano denaturati dal nuovo mondo.

I personaggi principali di questa storia sono tre:
- Katniss Everdeen: la protagonista indiscussa della trilogia Hunger Games che, anche in questa fanfiction, ha la sua faccia truce, la sua sorellina che ama più della sua stessa esistenza e tutti i traumi che la sua infanzia le ha regalato. LaGatta approfondisce la sua psicologia, la sua mentalità, snodandosi in avvenimenti al di sopra di ciò che vorrebbe fare Katniss. La protagonista verrà messa davanti alla realtà di questo mondo ed utilizzata, proprio come – in fondo – è stata utilizzata nella saga originale stessa. Dove il Presidente Snow l'ha manipolata al fine di farla comportare in un determinato modo soltanto per far sì che vada tutto bene per lui. In Clock si cambiano un po' le carte in tavola, ma con la stessa filosofia di Hunger Games.
- Peeta Mellark: il protagonista maschile che, a mio parere, è il personaggio. Amato alla follia nella serie madre, non posso fare a meno di non amarlo in Clock. Anzi, forse lo amo persino di più. LaGatta muove Peeta in maniera realistica, descrivendolo in un modo così minuzioso che io mi ritrovo a fangirlare come se non ci fosse un domani. Vorrei prendere il mio Peeta e coccolarlo. Ma cercando di rimanere serie, Peeta di Clock è un personaggio verosimile e LaGatta ne approfondisce la psicologia familiare, facendoci conoscere una parte della sua vita che nella saga originale è stata poco approfondita. Lo impareremo ad amare per la sua bontà, i suoi vizi, le sue paure, ma soprattutto per i suoi traumi.
- Madge Undersee: è la terza protagonista di Clock. Un personaggio solitamente poco approfondito dalle autrici e autori del fandom. Madge non ha un grande spessore nella saga originale e quindi viene malamente ignorata nelle fanfiction (spesso, non sempre). LaGatta ha invece deciso di utilizzarla, muovendo la sua vita che ha un'esistenza propria. Madge è forse il personaggio migliore di tutto Clock, con la sua introspezione, le sue paure e la sua voglia di vivere. E più si scorre con la lettura, più conosceremo questa ragazza così fragile, ma al contempo così forte. Non si può far a meno di amarla.

I personaggi in Clock hanno diciassette anni e verranno trasportati in una vicenda più grande di loro, senza che possano fare a meno di frenare ciò che succederà. Avranno a che fare con il potere, il dolore sia fisico che mentale, la voglia di vivere e di amare. Infatti, una delle cose che caratterizzano Clock è l'amore che nutrono i personaggi. Ognuno di loro ama con tutto se stesso e questo amore li condurrà in un tunnel da quale sembra non esserci un'uscita. Lotteranno con tutte le loro forze, arrancheranno nella vita del Bronx, cercando di trovare la felicità – o quantomeno un minimo di serenità – nella realtà della loro esistenza.
LaGatta ha la capacità di scrivere cruda realtà riuscendo al tempo stesso a trasmettere al lettore immagini poetiche. Il testo è infatti ricco di metafore così ben stese che sembra di essere davanti ad un quadro. L'autrice ha la capacità di farti piombare nel suo mondo fatto di verità, realismo, e di immagini. Perché LaGatta ha l'abilità di esprimersi così bene a parole che dà l'impressione che il lettore sia uno spettatore passivo nella vita dei personaggi. Ha la capacità di fare immaginare tutte le scene. Non sembra di leggere, sembra di immergersi dentro un sogno fatto di immagini ben nitide ed a colori, con i contorni sfocati perché il lettore attende che quel mondo si espanda sotto i suoi occhi, accompagnato dall'abile dote della Gatta.

Recensore Junior
28/04/14, ore 11:35
Cap. 7:

Inizio innanzitutto con lo scusarmi: se Katniss non è brava ad esprimersi con le parole io non lo sono con le recensioni. Metà delle cose che voglio scrivere le perdo per strada e ci metto due ore per buttar giù quattro minute righe (ed è per questo che non ti recensisco anche i capitolo precedenti: mi ci vorrebbe una settimana).
Sì, questa storia è BELLISSIMA e mi dispiace non riuscire a renderle giustizia con una degna recensione.
Di solito non leggo le AU perché non mi piace vedere i personaggi in un altro contesto, ma per fortuna l'accenno di trama che ho trovano spulciando nel fandom mi ha incuriosito abbastanza da aprire la tua storia. E meno male che l'ho fatto! Altrimenti mi sarei persa questa chicca!
I personaggi sono così veri, così imperfetti e così ben caratterizzati che è un piacere leggerli. La storia è cruda, per nulla banale, le descrizioni meravigliose e non dimentichiamoci i dialoghi!
Riesci a farmi odiare Gale - che in realtà a me ha sempre fatto un po' pena visto che è stato quello scartato, ma comunque non mi ha mai ispirato sentimenti negativi - perché è così insensibile (ma come si fa a lasciare una ragazza in quella maniera!) e opportunista (non ho ancora digerito quello che ha fatto a Katniss). A proposito ma che ti ha mai fatto?
Riesci a farmi amare Peeta ancora di più: così dolce (il disegno del fiore), protettivo (con Prim), altruista (lavora alla mensa dei poveri). E benché non abbia la vita da incubo di Katniss anche la sua non è tutta rose e fiori.
E soprattutto riesci a non farmi odiare Katniss, perché malgrado in questo capitolo sia da prendere a schiaffi, la sua vita è così difficile e miserabile e con una situazione famigliare così da incubo, che riesco sempre a trovargli una scusante.
Infine adoro Madge, così spesso accantonata nelle altre storie (o addirittura cancellata - come nei film), qui invece risaltata nella sua fragilità e dolcezza. Così innamorata ma così disincantata e consapevole...
Di questo capitolo ho particolarmente gradito il dialogo Peeta/Katniss (e sono contenta che lui non si faccia mettere i piedi in testa da lei) e le riflessioni di Madge.
Nella prossima recensione mi concentrerò di più su ciò che penso dei singoli capitoli, lo prometto!
A presto!

Recensore Junior
24/04/14, ore 23:04
Cap. 7:

Okay, cosa dire... Credo di essermi sentita male per tutto il capitolo... Hai un modo di scrivere così pulito e perfetto, davvero ti faccio i miei complimenti! La prima parte mi è piaciuta molto, Madge è un personaggio che nella saga non viene molto approfondito, ma alla quale tu hai dato uno spessore meraviglioso. Le descrizioni e il modo di vedere di Peeta è perfetto, perché è precisa ed elegante... La scena di Katniss impazzita la descrive alla perfezione, testarda ma ferita. E okay, la parte finale è la perfezione in assoluto. Quello delle ultime righe che risponde a Katniss, è proprio Peeta. Se la Collins lo leggesse, avrebbe dei seri dubbi perché penserebbe di averlo scritto lei, e non sto scherzando. mi ha fatto venire i brividi. complimenti! Amo quedta serie

Nuovo recensore
05/04/14, ore 14:48

Ciao! Seguo la tua storia da un po' e finalmente ho trovato il tempo di recensire. Mi sarebbe piaciuto scrivere una recensione per ogni capitolo, ma dovrò accontentarmi di scriverne una per tutta la fic. Devo dirti che mi piace veramente tanto! Racconti senza mezzi termini lo squallore e la violenza, la disperazione, la miseria. Non sono un'amante delle AU, ma leggendo il titolo non ho potuto non entrare e leggere questa. La trovo davvero ben scritta, e tra l'altro adoro sia la tua scelta dei titoli per i capitoli (che fa anche rima) che le immagini di fine capitolo, sono bellissime. Hai molta fantasia, e la cosa che mi ha stupito di più finora è stata l'espressione "come una bomba a grappolo di girasoli", perchè l'associazione tra l'ordigno esplosivo e i fiori non è affatto scontata ma soprattutto si basa su un contrasto stridente quale, appunto, quello della bomba con dei fiori che normalmente vengono associati con l'allegria.
Mi piace molto come tu riesca a mantenere i personaggi IC malgrado l'ambientazione alternativa e, ti dirò, io vedo bene perfino Haymitch nei panni dello psicologo, benchè sia un alcolizzato.
Dunque complimenti, aspetto i prossimi capitoli!

Un bacio, Tyene

Recensore Master
31/03/14, ore 12:09

Buongiorno, mia poetessah.
Questo capitolo è distruggente. Lo sai, vero? Ogni frase che ho letto era un colpo al cuore. Già dall'inizio, quando Katniss attende di essere da sola. Perché non può esplodere prima del tempo, dopo la visita di Snow, non può lasciarsi andare perché lei manda avanti la famiglia e deve rimanere concentrata.
Ed anche il pezzo seguente, nel quale scarta i biscotti di Peeta, quando legge il bigliettino. I brividi.
Tu sei l'unica autrice che, quando scrive, riesce a trasmettermi così tante immagini, così tante sensazioni, da farmi piangere per davvero. Lo dico davvero, lo sai. E tremo, leggendo questo capitolo dove Katniss è piena di sentimenti contrastanti. Paura, ira, ansia, tristezza. E le sento tutte sulla mia pelle, come se io stessa fossi Katniss. E non è una cosa che tutti gli autori riescono a trasmettere. Non tutti riescono a farti sentire parte integrante del personaggio. Ma tu ci riesci sempre, distruggendomi l'animo ogni volta.
Sei un'autrice che scrive realtà. Cercando sempre di essere quanto più realista possibile, con la psicologia dei personaggi sempre al primo posto, cercando di approfondirla e di spiegare perché e come succedano determinate cose, perché e come il personaggio prova quei determinati sentimenti ed emozioni. E tu hai la bravura dalla tua parte perché, oltre ad essere una persona profonda, scrivi in maniera tale da trasmettere tutto. Ogni tua parola, ogni tua frase, non è messa a caso. E porta il lettore alla riflessione, nonché a dire che "è giusto così". Complimenti per questo.
E la reazione di Katniss al bigliettino, è assolutamente perfetta. Si sente così male, così stupida per aver creduto che sotto ci potesse qualcos'altro, che lei non sarà mai vista da nessuno come una ragazza normale, ma soltanto come un corpo in vendita. E come reazione, oltre ad essere umana, è assolutamente da Katniss Everdeen. Perché, non solo riesci a trasmettere tutto, ma anche cambiando ambientazione i personaggi non cambiano la loro personalità originale. Io non vedo persone dverse, io vedo Katniss, e vedo Peeta e Gale. Non vedo persone a caso.
La scena di Katniss che va da Gale, quando vede Hazelle, quando le stringe la mano è distruggente come tutto il resto, ma questa persino dippiù. E' come se Katniss stesse dicendo addio, e scusami. E ripensa al passato, a come fosse innocente, nella sua non innocenza da ragazzina a capo di una famiglia, praticamente. Ma ora, deve necessariamente cambiare ulteriormente, mettendo da parte la sua dignità per proteggere coloro che ama. E non vuole, ma sa che non ha altra scelta. E vorrebbe come colei che le voleva bene, che le ha fatto da madre più della madre stessa. Vorrebbe diventare come lei, sapendo bene che non potrà farlo perché lei non è forte, sa di essersi già arresa, ma non può fare diversamente.
Veniamo alla scena temuta della fanfiction che io ho trovato assolutamente perfetta. E' giustissimo che Katniss vada dal suo migliore amico per cercare conforto ed una valvola di sfogo. Infatti la vediamo urlare, lasciarsi andare, incavolarsi e perdere le staffe. Perché è Gale e con lui può farlo.
"Nel momento in cui si concesse di scoppiare la disperazione deflagrò dentro di lei con la forza devastante di un fiume in piena, spazzando via ogni argine. Si era illusa che Gale avrebbe potuto contenerla, che le sue braccia sarebbero state una diga per la corrente del suo dolore." Dioh, il doloreh. E questo periodo lo trovo davvero significativo, perché Katniss pensava che con lui potesse sfogarsi, che sarebbe stato giusto se fosse esplosa con Gale, ma nemmeno lui riesce a contenerla, nemmeno lui può fare nulla per far scemare il suo senso di inettitudine che non riesce nemmeno a proteggere la sua famiglia se non diventando una bambola nelle mani di Snow. E non c'è nessuno che possa aiutarla, ora. Nessuno che possa prendere il suo terrore, la sua rabbia, e schiacciarla, riuscendo a calmare. Perché è troppo. Tutto quello che le sta accadendo è troppo e non ha modo di poter annullare o far finta di non provare questi sentimenti. Questo senso di amarezza e di ingiustizia che è la sua vita.
Ed è troppo da Gale approfittare di questo momento. E lui non se ne rende nemmeno conto di star approfittando di lei, perché crede di amarla, crede che sia giusto, quando lui sta utilizzando la debolezza di Katniss per avvicinarsi a lei nel modo in cui aveva sempre sognato. Da una parte si potrebbe anche giustificarlo... se fosse possibile. Nel senso che lui pensa che, comportandosi così, essendoci per lei, stringendola, dicendole che la ama ed accarezzandola, possa farla stare meglio. Cosa che non è, ma nella testa di Gale, credo, che ne sia convinto.
Non per questo non lo odio. E' da uccidere. MUORIH GALE! :'D Questa recensione era troppo seriah, dovevo smorzare un po' i tonih, ti pareh?
Ritornando serieh... E' matematico il fatto che Katniss si lasci andare. Primo, perché è giusto. In fondo è giusto tutto quello. E' meglio che Katniss perda la verginità con il suo migliore amico anziché con un ciccione a caso. Secondo, è talmente stremata che non ha proprio più la forza di combattere, di voler mantenere la sua integrità e si lascia andare a lui, ai suoi baci, credendo che così possa, in qualche modo, capire e sentire qualcosa.
Il fatto che non senta niente, ma si senta soltanto avvilita e sporca è dato dal fatto che lei non lo volesse davvero, nonché dal fatto che Gale non ha pensato minimamente a Katniss, ma soltanto a se stesso e a godere soltanto lui. E Katniss continua a non capire cosa ci sia di bello in tutto quello, quando sente soltanto un gran dolore espandersi in lei ad ogni spinta, quando preferisce focalizzarsi sul pavimento freddo invece su quello che le trasmette Gale durante l'atto (il nulla). E la infiocina, povera cuorah!
Menzione d'onore alla tua bravura nel descrivere la faccia bruttah di Gale durante l'amplesso. Ho fatto una faccia schifita, io. xD
"Neanche concentrandosi, tentando di ignorare il suo disagio, riusciva a capire come si potesse desiderare di pagare per questo. E se era così con Gale, che diceva di amarla, sarebbe stato mille volte più orribile con la lunga fila di sconosciuti che avrebbero pagato per…" Qui esprimi tutto il senso di schifo che Katniss sta provando. Il perché dovrebbe andare a letto con sconosciuti quando è tutto così squallido e doloroso. Non sente niente, non ha sentito nulla se non il dolore lancinante. Cosa c'è di bello in tutto questo? Niente. Perché lo dovrebbe fare? E se devo essere del tutto sincera, e tu mi conosci, sai cosa penso riguardo il sesso... ecco, mi sono chiesta anche io cosa ci sia di bello nel sesso. e_e Ti giuro, credo che tu sia un'autrice che riesce davvero a trasmettere ciò che il personaggio sente. Perché è tutto così squallido, che il lettore si domanda davvero cosa ci sia di bello in tutto quello. Oh, bravissima. Complimenti.
E la fine. Dioh, la fine è una pugnalata al petto. Sto tremandoh. Tremoh da quanto ho iniziato a leggere. Tremoh sempre quando leggo ciò che scrivi. E ripeto, non lo dico perché ti conosco, perché sai che tremavoh anche quando mi hai passato quello che avevi scritto e non ti conoscevo. E penso che tu abbia una bravura nello scriverà che va oltre. Non ci sono parole, le giuste parole, per poter descrivere lo stato in cui ogni volta mi lasci. Mi fai sprofondare nell'ansia, nell'angoscia (in questo capitolo), ma altre volte mi fai esultare con i feelings a manetta, con l'amore che riesci a trasmettere dalle tue parole.
E sei bravissima, complimenti. Non dimenticare mai quanto riesci ad emozionare. Perché è davvero così, emozioni, e sei evocativa. Ed ogni tua parola è inserita nel testo in maniera eccelsa, al punto giusto. Sei fantastica, davvero. Mi fai soffrireh, con questo capitolo, ma sei fantastica.
Bacioni
Deb