Ciao, sono un po' senza parole lo ammetto... Trovare storie del genere è praticamente impossibile. Già ieri sera dopo aver letto le prime righe avevo capito che era una storia a cui dovevo dare tutte le mie attenzioni e leggerla per bene e non da mezza addormentata, altrimenti mi sarei persa un vero tesoro e ho fatto bene ad aspettare. Di storie così ce ne sono davvero poche. Sul serio. In molti si prendono la briga di caratterizzare i personaggi secondo la propria visione e dandogli più o meno una caratterizzazione sfaccettata, ma in pochissimi poi vanno a fondo e si mettono a scavare. Io amo le storie introspettive, di recente per me sono le uniche che abbiano un senso, che valga la pena leggere. Sono contenta d'aver trovato questa, contentissima. Il dolore di John ti arriva addosso e te lo prendi tutto quanto. Sarà perché è una storia, alla fine, anche molto emotiva ed emozionale perché non va a fondo solo nella psicologia, ma anche nei sentimenti, ma ti arriva addosso e lo senti tutto. Così come quello di Sherlock, anche se in maniera minore.

Non so se c'è una parte che ho preferito, forse il paragrafo finale devo dire, ma in generale è una storia bellissima. Con un'ottima grammatica, stile fluido e scorrevole. Una storia che la leggi e dici, questa sa scrivere. Punto. In un fandom in cui un po' tutti scribacchiano (e io sono la prima) trovare qualcuno che fa della narrativa è una cosa davvero preziosa.

Un bacio,
Koa
(Recensione modificata il 13/05/2014 - 02:14 pm)

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Uno stile sempre più maturo e appassionante, che ti trasporta nelle emozioni dei personaggi e te le fa vivere come se fossero le tue, lasciandoti stordito, emozionato, senza parole. Una storia che va oltre la fanfiction, oltre il fandom e la categoria: è una storia di vita, di due anime gemelle separate a forza e che, nonostante tutto, riescono a ritrovarsi.
Tutti dovrebbero leggerla. E' una storia di vita. Che parla d'amore. Quell'amore vero, disperato, che ti strazia l'anima, ma che ti porta ad una completezza assoluta, quando le due metà della mela si riuniscono.

Dirà che è lì dove avrebbe sempre dovuto essere.

“Con Sherlock”.

*scoppia in singhiozzi commossi e non si riprende per un buon quarto d'ora* Sara io non so davvero cosa dire.. tu scrivi una meraviglia del genere e io non so come commentarla..
Papysanzo è riuscita a scrivere tutto quello che penso io in modo coerente e lascerò che le sue parole parlino anche per me....
Grazie <3 <3

No it's not okay! (cit) Santa miseria, ma tutto questo dolore mi sta schiacciando per terra e mi sta saltando sopra! Fammi capire, Mary è morta, la bambina è morta e John ha preso ed è andato via? Ma io lo prendo veramente a calci in culo stavolta! *lo insegue*
Cioè non si può... mi fai soffrire peggio dei Moftiss così ç_____ç

Chiaramente il secondo capitolo è il mio preferito.
Però parliamo un attimo delle metafore e di tutto lo stile evocativo. Nella seconda parte Sherlock è un personaggio forte. Sherlock è un personaggio magnifico e amo vederlo ritratto dagli occhi innamorati di John. Un John che crede di non meritarsi più nulla, che pensa che non è giusto venir perdonato ma che non riesce a far a meno di accettare di esserlo perché è egoista (come qualsiasi uomo) e Sherlock proprio non se lo può lasciar sfuggire. Non di nuovo perlomeno. Tutta la parte dove Sherlock "lo corteggia" (la chiamerò così) è bellissima, quando lo abbraccia, gli parla piano e gli parla con gli occhi, ma davanti a John tenta di non far trasparire nessun pensiero e -addirittura- ad un certo punto chiede a John di fidarsi. E John mica è scemo, fidarsi di Sherlock? E' ovvio che deve farlo. Sono Sherlock Holmes e John Watson, due anime fatte per stare assieme. Sono bellissimi, meravigliosi e si amano follemente. Mi dispiace per la bimba e mi spiace per Mary, ma trovo che questo sia il finale giusto per loro. Sempre.