Salve,
Ho deciso di lasciare una recensione unica, più per "comodità" che altro. Anche perché io non sono in grado di scrivere recensioni decenti. Non so nemmeno da dove cominciare, potrei dirti che è bellissima, ma dirlo non renderebbe giustizia a questa vera e proprio perla. Leggendo mi sembrava di percepire il dolore di Magnus, il dolore di una persona costretta a vivere per sempre, a vedere le persone che ama morire. Il tuo Magnus ripete a se stesso che non deve innamorarsi dei mortali, perché poi ti "spezzano" il cuore, ma ormai è troppo tardi, dato che è chiaro come il sole che ama Alec. Potrei quasi dire che Alec è stato una sorta di salvezza per Magnus, non so se riesco a spiegarmi. Sono davvero pessima in queste cose.
Penso che tu abbia rappresentato benissimo anche Alec, che non si sente ok nella sua pelle, non si sente adeguato e si sente intrappolato in un amore impossibile. Perché sa benissimo che Jace sarà sempre irragiungibile, ai margini di un qualcosa che non potrà mai essere. E quando hai descritto il momento in cui gli occhi di Alec hanno incontrato quelli di Magnus... mi è parso di sentire le sue emozioni. E anche negli altri step, quando alla fine capiscono di essere innamorati, quando Alec lascia "andare" Jace, ecco in quel momento mi è sembrato di sentire i sentimenti di entrambi. Alec alla fine decide di uscire dal "guscio" e da quel momento in poi sembra quasi risplendere, perché finalmente si è liberato da quel peso che ormai era impossibile da sostenere.
Posso dire che per il momento il mio "step" preferito è questo. Magnus confessa tutto ad Alec, condivendo sì la sofferenza dell'immortalità, ma anche lati della sua vita che probabilmente conosce solo lui e nessun altro, cose che magari preferirebbe dimenticare. E quando Alec gli dice "Ricordi quello che ti dissi quando ci siamo conosciuti? Nessuno può decidere come e da chi nascere. Avresti potuto essere figlio di chiunque, ma io... ti avrei amato lo stesso". Sembra una frase che Alec potrebbe dire, magari proprio in quelli che potrebbero essere i loro ultimi momenti, i loro ultimi attimi insieme e senza paure. Trovo che ci sia qualcosa di intimo ogni volta che Magnus pronuncia "Alexander", quasi come se volesse assaporare per intero il nome del ragazzo che ama. Per l'Angelo, non so nemmeno che parole usare per dirti quanto adoro tutto questo, tutto quello che hai scritto. E' tutto così vero e reale che mi sembra di sentire il loro dolore, le loro incertezze e il loro amore incodizionato.
Uhm... non ho mai scritto così tanto. Spero che questa recensione non sia inutile come penso. Perché pur amando scrivere recensioni, sono consapevole del fatto che sono pessima nello scriverle. Più che altro perché non mi sembra mai di dire tutto quello che voglio dire.
Un grosso abbraccio,
Fang. |