Recensioni per
Istituto Torquato Tasso
di Rodelinda

Questa storia ha ottenuto 84 recensioni.
Positive : 84
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/11/14, ore 23:10
Cap. 8:

Cara autrice, è stato per caso o per destino che stasera mi sono piacevolissimamente imbattuta nella tua storia.
Non so come cominciare ad esprimerti la mia gratitudine ed ammirazione, ma credo sia opportuno partire dal principio.
Leggendo il prologo mi sono subito accorta che questa non era una storia come le altre, il dialogo che c'è stato tra me ed il testo si è subito dimostrato sottile, ponderato, calcato su alcuni punti e a volte solo lambito dalla trama che anche essendo muta dice molto.
Mentre conoscevo le "muse", se così possiamo chiamarle, ho meditato a lungo sulle qualità uniche che permeano nel cuore delle persone, quotidianamente ci chiediamo qual'è il giudizio ed il pensiero che per noi si riserba ma poco e non abbastanza ci soffermiamo sul ricordo, sull'ombra che rimane dopo l'oblio.
Dolcissima è stata l'emozione che ho provato leggendo di Cassandra e della sua aggraziata geisha, mi sono commossa infinitamente rimuginando sul fatto che mai avevo letto in questo modo raccontare un amore.
Credo di aver scritto pochissimo di ciò che si doveva notare ma sono sicura che tutto ciò che è rimasto inespresso è già stato anticipato da qualcun altro.

M.

Recensore Veterano
23/07/13, ore 01:01
Cap. 8:

Dunque, da dove cominciare? Commentare questa storia con il dovuto sentimento è difficile, specialmente perché questa è la seconda volta che la leggo. La prima è stata un paio di anni fa, credo, e mi era stata consigliata da alcune amiche. Avevo annotato il titolo su un taccuino. Qualche giorno fa ho ritrovato il taccuino e la scritta "Leggi Istituto Torquato Tasso", solo che al posto di "Tasso" avevo scritto "Saffo". Ho riso parecchio rileggendo questo appunto.
Comunque, a parte questo, durante la prima lettura credo di aver cominciato a piangere durante il terzo capitolo. Questa volta ho cominciato a piangere dopo le prime tre righe dell'introduzione, sapendo già quello che mi aspettava.
Io ho amato con tutto il cuore questa storia, e al tempo stesso l'ho odiata (Catullo sarebbe fiero di sapere che lo citiamo ancora dopo tanti secoli, secondo me) . L'ho amata perché ogni personaggio è descritto così bene ed è così ben costruito (così come la storia è avvincente) che mi sono immedesimata tantissimo in ognuno di loro (tranne nella Bellissima, io le persone come lei non le ho mai sopportate ed è dalle medie che gente così mi ostracizza). Le mie preferite sono Cassandra e la Cantastorie. Cassandra perché sono rimasta particolarmente colpita dalla sua vicenda personale e mi sono ritrovata a soffrire insieme a lei con un tale trasporto che piango ogni volta che ci ripenso, la Cantastorie perché mi ricorda un po' me. Non sono così popolare, non ho un/una Andrea al mio fianco, ma ho sempre adorato raccontare delle storie.
Ho odiato questa storia perché non ho una grande passione per le storie che finiscono in tragedia. So bene che l'happy ending non sempre accade e quando scrivo cerco di tenerlo a mente, ma anche se i miei personaggi ne passano di cotte e di crude alla fine riescono a stare bene. Vengo criticata spesso perché li faccio soffrire come dei cani, però. Tu invece non hai risparmiato nulla ai tuoi personaggi e per questo ti ammiro. Ci vuole coraggio a rappresentare la realtà anche nei suoi aspetti più cupi, e tu ci sei riuscita in modo egregio.
Ti ringrazio davvero per aver scritto questa bellissima storia, e rimarrà per sempre nel mio cuore e ti chiedo scusa per questa sconclusionata recensione. Spero di essere riuscita a comunicarti quanto ho ammirato e amato "Istituto Torquato Tasso".

Recensore Veterano
30/04/13, ore 20:05
Cap. 8:

Ciao(:
Inizio dicendo che so che questa storia è terminata da diversi anni e sicuramente tu non la vedrai neanche questa recensione, ma ci tengo davvero tanto a scrivere cosa ne penso, mi sentirei quasi in colpa se non lasciassi un commentino (che, a dire il vero, contando tutte le cose che mi frullano per la mente, non penso proprio sarà tanto "ino").

Premesso che ho letto questa storia nell'arco di una notte, all'incirca tra le due e le quattro (quindi non ero proprio sveglissima), l'ho adorata in ogni singolo capitolo. Forse il fatto di averla letta al buoi della mia stanza, mentre il mondo attorno a me dormiva, ha reso il tutto ancora più stupendo e coinvolgente.

Iniziamo parlando di queste cinque ragazze. Avrei più di un commento per ognuna di loro e non tutti sarebbero positivi, ma certamente non si può che rimanere sbalorditi dalla loro umanità e dal loro realismo.
Sono dei personaggi talmente complessi e sfaccettati che credo tutti noi possiamo rispecchiarci in un qualche modo in ognuno di essi, magari nell'ostentata gioiosità di Alex o nell'incapacità di superare una perdita di Cassandra o anche solo nel disperato tentativo di "compensare" una mancanza di Bellissima.
Non so chi mi abbia colpito di più, so che ognuna di loro è un mondo a sé e nessuna era "normale" per questo mondo, per la società in cui viviamo adesso forse più che quando la storia è stata scritta.
A modo loro, ognuna di queste ragazze va contro i modelli e gli stereotipi che la società cerca di imporci. Ma sono più che convinta che non siano ragazze come loro (sia nella storia che nella vita reale) ad essere sbagliate, lo è ciò che le circonda.

Ho adorato il personaggio di Cassandra, nonostante sia sicuramente il più cupo e difficile da comprendere.
Non mi sono mai ridotta a certi livelli, ma penso di poter capire cosa voglia dire ritrovarsi davanti ad una situazione, non essere in grado di accettarla o superarla e ritrovarsi semplicemente a cercare una via di fuga, qualcosa che ti porti lontana dal dolore. L'alcool, il fumo, le droghe, i tagli, la morte stessa...
Al contrario di quanto si possa pensare ad una prima lettura, non penso affatto che Cassandra sia debole, penso solo che sia una vittima della perdita, del dolore e soprattutto dell'indifferenza degli altri, è stata quella a rovinarla.
Il suo rapporto con Sachiko è forse una delle storie d'amore più belle che abbia mai letto. Non cade in descrizioni né si riduce a qualcosa di puramente fisico o a qualche parolina dolce. Non credo molto nell'amore, ma se dovessi crederci, crederei in questo, nell'amore di Cassandra per Sachiko, nel fatto che lei fosse l'unica cosa a tenerla attaccata alla vita.
Sì amavano, dell'amore più puro e reale che possa esistere.
Prima di crollare del tutto, Cassandra passa un periodo relativa tranquillità; beh, credo che lo abbia fatto solo ed unicamente per Sachiko, per passare del tempo con lei, forse anche per lasciarle qualche ricordo a cui aggrapparsi, una volta che fosse morta.

Un piccolo commento va anche ad una cosa che non riguarda la storia vera e propria, ma devo dire di aver molto apprezzato il fatto che tu non abbia ostentato la sessualità di Cassandra o di Sachiko. Non hai mai detto che sono lesbiche o bisex o che altro, semplicemente si amavano e questo dovrebbe bastare, in ogni caso. Ho adorato il commento che c'è sul modo in cui la società si comportava (ma si comporta tuttora) davanti all'omosessualità.
Forse sono di parte (ok, sono sicuramente di parte) ma penso che questo modo di fare sia veramente triste.

Mi ha fatto un effetto un po' strano questa storia perché se da un lato, come al solito, vorrei continuare a leggere all'infinito aneddoti vari e altri episodi, dall'altro penso che sia giusto saperne solo quanto hai scritto. Mi è sembrato di scorgere le vite di queste ragazze dal buco di una serratura, vedere come si comportano, quali sono le loro scelte e fare un po' di ipotesi su cosa pensano o perché fanno ciò che fanno, per poi allontanarmi e proseguire con la mia vita, arricchita però da ciò che ho visto.

Avrei altre mille cose da dire, ma credo che questa recensione racchiuda le più importanti.
Quindi mi limito a ringraziarti immensamente per questa meravigliosa storia e farti i miei più vivi complimenti.
Davvero, davvero bravissima.
Un bacio, Chanel

Nuovo recensore
27/12/12, ore 19:43
Cap. 8:

Ho trovato questa -breve- storia così bella e infinitamente profonda!
Ho ammirato e adorato ogni personaggio, per caratteristiche e caratteri diversi, per particolari insignifanti, per parole dette e non dette.
Insomma, un vero e proprio insieme di bellezza e meraviglia.
Complimenti,
fadeaway.

Nuovo recensore
05/08/12, ore 15:59
Cap. 8:

Ciao! Ho letto la tua storia tutta in una serata, qualche giorno fa, e chiedo venia se recensisco solo oggi. Il problema è che le recensioni non sono proprio il mio forte.
Allora, ci provo, vediamo che cosa viene fuori.
Istituto Torquato Tasso mi ha conquistata: hai una proprietà di linguaggio invidiabile, non ho mai staccato gli occhi dallo schermo, neanche per un secondo! I personaggi, poi, sono caratterizzati alla perfezione e la scelta di adottare un narratore maschile per narrare di personaggi femminili è molto buona, sono sicura che non sarebbe stata la stessa cosa con una narratrice donna - questo però è quello che penso io.
Io non ho particolari preferenze, leggo di tutto: lo stile è importante, è vero, ma secondo ciò che più conta è quanto una storia ti prenda, ti coinvolga, ti faccia immedesimare. E la tua, per quanto mi riguarda, lo ha fatto. 
Non so che cos'altro potrei dire, se non continuare a complimentarmi, soprattutto per la cura che hai dedicato alla psicologia dei tuoi personaggi. 
Bravissima. 
Lennie

Nuovo recensore
27/07/12, ore 10:12
Cap. 8:

Ciao!
Sono contenta che tu abbia finalmente trovato il tempo per rispondermi, e sono contenta anche che tu apprezzi il mio lavoro. La maggior parte delle volte penso di dare sui nervi agli autori, in quanto non mi limito a ricoprirli di complimenti come vorrebbero, ma infarcisco le mie recensioni di riflessioni filosofiche (la maggior parte delle volte prive di un qualsivoglia senso), pareri e critiche. Quando hai detto che hai aspettato le mie recensioni con ansia, in questi giorni, mi hai lasciato ancor più sorpresa, ma anche felice. Quando trovo una storia scritta bene, di quelle che vale davvero la pena di leggere, allora mi impunto e commento tutti i capitoli, dovesse cascare il mondo. Comunque parliamo del capitolo, visto che una grossa scritta azzurra qui sotto mi avverte che "non si può usare lo spazio della recensione per discutere di questioni personali".
Allora... quasi è incredibile pensare che siamo davvero arrivati alla fine. Già. Non so perché, ma iniziavo a percepire gli alunni dell'Istituto Torquato Tasso come una presenza continua, quasi eterna. Siamo giunti alla conclusione? Mi trovo a chiedermelo ora, davanti a quest'ultimo capitolo, che conferma ciò che avevo già ipotizzato sulla conclusività del tuo lavoro. Grazie al cielo hai scritto anche un'altra storia, mi pare, basata su questa, e ciò mi è di grande conforto (si, ti romperò le scatole con le mie interminabili recensioni anche li, visto che di storie scritte bene ce ne sono davvero poche).
Dunque, dunque. Non so perché, ma continuo a divagare. Volevo dirti che hai condensato tutto quello che pensavo del tuo modo di scrivere in una frase: "A ognuno che abbia assistito il loro quieto, continuo brillare, il loro buio totale, la loro fiammeggiante esplosione o la totale mancanza di fuoco alcuno, hanno lasciato una piccola scintilla del loro essere; c’è chi l’ha colta e chi no." Ovvero che quello che scrivi è semplice e lineare, alla portata di tutti. C'è però un sottofondo, una qualche sfumatura delicata, la "scintilla" che non tutti colgono, che non tutti sanno decifrare. Io forse appartengo alla categoria di quelli che hanno percepito la sua presenza e forse hanno anche colto un brandello di essa, ma il semplice fatto che non so descriverti esattamente cosa questa "scintilla" rappresenti... beh, non lo so. Mi sto perdendo nei miei stessi ragionamenti, completamente privi di senso alcuno come al solito. Comunque, anche questa volta, non riesco a fare a meno di lasciarti la mia "frase preferita", quella che più mi è rimasta impressa.
"E io sono stato come un albero che ha creduto di poter immergere i rami nell’incendio senza bruciarsi: sono, invece, stato carbonizzato fino alle radici. E ora, quella cenere fertilizza la mia mente e il mio cuore." Questa, mia cara, è poesia allo stato puro. Una di quelle cose che, come avevo detto, attraversano il cuore di chi legge.
E con questo ti lascio, ma per poco, visto che sto già correndo a leggere "Abelardo ed Eloisa".
Un grande bacio,
Utopic Dream
(Recensione modificata il 27/07/2012 - 10:14 am)

Recensore Master
21/07/12, ore 18:35
Cap. 8:

ciao :) sai mi dispiacerà abbadonare questa storia, il tuo consiglio di leggerla prima di Abelardo ed Eloisa è stato davvero ottimo :) mi stupisco di non aver tovato prima la tua storia, così bella e ben scritta. mi è piaciuto molto il tuo modo di scrivere, la fluidità, la curiosità che desti, l'attenzione che fai rimanere sempre alta. anche questa chiusura è stata perfettamente lineare, così come ha aperto il racconto il nosto normalissimo narratore così lui stesso lo chiud. brava davvero. nessun racconto era scontato men che meno prevedibile. davvero tantissimi complimenti :)

Recensore Junior
09/08/11, ore 20:29
Cap. 8:

Ciao! Sei meravigliosa!
Sono una nuova recensitrice che ha appena letto tutta d'un fiato la tua storia. Vivissimi complimenti per la trama e per il tuo invidiabile modo di scrivere. I tuoi personaggi sono vivi, parlano, raccontano, ridono e piangono, mi hanno entusiasmato (e la storia di Cassandra mi ha fatto venire l'angoscia) e mi hanno fatto provare delle emozioni. Scrivi divinamente, con un uso perfetto degli aggettivi e con delle descrizioni meravigliose. Di solito non mi complimento mai così tanto con qualcuno perchè è raro che io rimanga colpita così tanto, ma la tua storia ha fatto centro. Mi piacerebbe leggere ancora qualcosa di tuo!
A presto e ancora complimenti,
Lara.

Recensore Junior
18/03/11, ore 08:45
Cap. 8:

Salve. In ritardo, ma eccomi.
Bella. Mi è proprio piaciuta questa storia, o questa raccolta di storie di persone straordinarie (nel senso di fuori dall'ordinario, s'intende. Alcune delle persone raccontate non sono esattamente straordinarie in maniera positiva). Sei riuscita a mantenere una tensione costante, anche se i capitoli erano piuttosto staccati tra di loro.
Hai inserito delle personalità a mio parere estremamente interessanti, come la Cantastorie o Cassandra, e le hai descritte non a tutto tondo, ma attraverso lo sguardo di una persona. Una persona, questo narratore, che secondo me è ancora più interessante di alcune figure che descrive: lui che si autodefinisce normale, nella media, è una persona tutt'altro che normale. Sa osservare, sa ascoltare: non è una dote da tutti. Solo che non lo sa, e non sapendolo non si eleva come gli altri. Mi è particolarmente simpatico, non so se si nota. ^^
Un altro personaggio che mi ha colpito, prevedibilmente, è Cassandra. Non è un bel personaggio, ma colpisce: la sua paura e il suo senso di vuoto, e la sua debolezza e la mancanza di risolutezza, e al tempo stesso quell'esitazione al momento del salto lasciano un'impronta. E' terribilmente poetica, lei in se stessa, nei suoi comportamenti e nella sua relazione con Sachiko. Anzi, mi correggo: è poetica in maniera terribile.
Ho una sola cosa da far notare: sempre lei, Cassandra. I professori, che in tutta la storia in generale si vedono pochissimo (ma è incentrata su studenti, quindi è comprensibile) per lei non ci sono praticamente mai, e con professori intendo anche l'idea di ordine da loro incarnata nella scuola: nessuno le dice mai niente. Se i compagni notavano che arrivava non esattamente sobria a lezione o addirittura fatta di qualcosa, come mai i professori non notavano niente? E, se anche lo notavano, non dicevano niente? Capisco (più o meno) i nonni di Cassandra, ma un professore degno di essere chiamato tale avrebbe portato la cosa allo scoperto. Credo che sia l'unica cosa che proprio non mi torni.
C'è un po di "esagerazione" in alcune di queste ragazze, che comunque le lascia persone. Intendo dire, ho visto moltissimi personaggi iper-caratterizzati, che alla fine avevano perso la loro umanità: erano solo parole, spesso troppo ridondanti. Qui, ogni personaggio, almeno a me, continua a trasmettere un sentimento, un'emozione. Le, anzi, li ho conosciuti, li ho salutati e mi ricorderò di loro.
Di nuovo, bella storia.
Arrivederci presto su questi schermi.
Wiwo

Recensore Junior
18/08/10, ore 19:46
Cap. 8:

Cinque splendidi ritratti, in netto contrasto con la presunta normalità del "pittore". Perchè un ragazzo capace di cogliere tali sfumature di personalità, di andare oltre l'apparenza (lampante il caso della vuota bellezza di Ylenia) ha una sensibilità davvero fuori dal comune.
Ho apprezzato la carismatica Sachiko, (ho un debole per l'Oriente e il Giappone, lo confesso) ma soprattutto la Cantastorie; forse perchè è un po' il mio modello di ragazza e donna: con una solida cultura ma capace di fare esperienze, vitale e bravissima a raccontare.
I più sinceri complimenti per aver rappresentato cinque diverse ragazze, che resteranno impresse molto più che se avessi usato tempere o oli su una tela. Le parole, se ben usate, possono essere decisamente più "visive".
Satomi

Recensore Veterano
11/07/10, ore 09:18
Cap. 8:

Alla faccia del pensiero "la leggo con calma" ieri sera dopo aver lasciato la recensione sono passata al primo capitolo e... non sono più riuscita a smettere!
Ho letto questa storia per tutta la sera ma poi ero troppo stanca per lasciarti una recensione coerente e ho aspettato questa mattina. Avrei anche voluto commentare capitolo per capitolo ma poi ho dovuto leggerli uno dopo l'altro, senza interruzioni.
Insomma, questa storia è bellissima, magnifica, perfetta. Davvero, è una delle più belle che mi sia capitato di leggere, e, ovviamente, l'ho messa tra i preferiti! :D
Trovo che tu sappia scrivere in una maniera particolare, tanto da rendere "speciale" anche il più banale degli avvenimenti, il linguaggio è diretto e scorrevole ma... ma tutto ciò che narri, che sia o meno realmente speciale, lo diventa. :)
Chissà se forse una certa atmosfera ha contribuito a crearla il fatto che io abbia finito da 10 giorni gli esami di stato e quindi lasciato da poco le superiori... le immagini di queste ragazze speciali, inserite tuttavia nel contesto "scuola superiore" si sono quasi sovrapposte ai ricordi che ho delle mie superiori... insomma, uno strano effetto!xD
Poi c'è un altro fatto. Io ho frequentato un liceo scientifico e lì, grosso modo, siamo tutti un po' più "normali", però ho diverse amiche che frequentano il liceo classico e, le personalità che hai descritto, probabilmente starebbero benissimo in quella scuola, anche se non è una scuola privata!xD Insomma, ogni volta che evocavo le figure da te descritte le collocavo nel contesto dl liceo classico della mia città!xD Quei corridoi, quelle aule... i racconti delle mie amiche... vabbè, tutto questo discorso confuso per dirti che, secondo me, hai saputo riportare una "pagina di vita" e descrivere personalità che, seppure eccezionali, davvero credibili.
Il personaggio che ho adorato maggiormente è Alex. Non so dire perchè l'ho adorata così tanto, ma mi ha colpita, mi ha colpita per la sua allegria, nonostante il suo distacco. forse, lo ripeto ancora una volta, mi ricordava un misto di persone che ho conosciuto. Quando poi, alla fine del terzo capitolo, ho letto che Alex manda tutti gli anni i girasoli a Cassandra... mi sono quasi commossa, se devo essere sincera.
E a proposito di Cassandra, ho letto che avevi paura di aver "caricato" troppo il personaggio, e su questo posso rassicurarti: come personaggio è perfetto. La descrizione della sua fine è insieme forte e delicata e, come dicevo prima, mi ha quasi commossa. Se posso muoverti un piccolissimo appunto, nei capitoli che le hai dedicato qualche volta torni a ripetere gli stessi concetti, con le stesse parole, come dei "ritornelli". Ok, magari è voluto e sono stata scema io a non capirlo ma forse la narrazione sarebbe scivolata meglio senza "battere sugli stessi punti".
Non so se è per via di Cassandra o altro ma i personaggi descritti dopo di lei, per me mancano un po' di "fascino". Nel senso che le altre ragazze non le ho "sentite" come ho invece sentito Cassandra e Alex. La giapponese (ehm, non ho voglia di andare a ritrovare come si chiama!xDD) ovviamente, ha la sua "figura" insomma, me la sono proprio immaginata, con questi kimono e quest'amore per il Giappone... però non sono riuscita a "farmi conquistare" dalla sua freddezza, dal suo carisma... insomma, la immaginavo ma non la sentivo.
Il personaggio che più mi ha delusa, purtroppo, è stata Federica. Probabilmente è un problema mio, non sono riuscita ad "entrare in sintonia" o forse è perchè mi aspettavo molto da lei, visto che le avevi dedicato anche un'altra storia (che penso leggerò prima o poi...), non so, comunque, anche se mi ha colpita a livello "intellettivo" (insomma, so bene che una persona come lei, se esistesse, sarebbe affascinante), a livello "emozionale" mi ha lasciato poco o nulla... Però, la nota positiva, è che ho tutto il tempo di rivalutarla con l'altra storia! :D
Ed infine la voce narrante. Secondo me, anche quel ragazzo ha qualcosa di speciale, anche se si ostina a definirsi "nella norma", o forse è solo la forza e i ricordi che queste ragazze specialissime gli hanno lasciato... :)
Non so come concludere questo mio lunghissimo messaggio!xD Ti faccio ancora una volta i miei più sinceri e sentiti complimenti e... beh, leggerò sicuramente qualcos'altro di ciò che hai scritto, perchè sei davvero molto brava ed è proprio un piacere leggerti! :)

Recensore Junior
02/07/10, ore 21:44
Cap. 8:

Ciao.
Ho letto la tua storia e, prima ancora che per la trama, i personaggi etc., mi ha colpito molto la cura che hai avuto nello scriverla. Non c'è, per così dire, "una virgola fuori posto", ogni frase, parola o punto è pesato, pensato e adatto al contesto e/o alla persona descritta in quel momento.
I racconti dei vari personaggi non annoiano, dici solo le cose essenziali, quelle che più hanno colpito il protagonista marginale di tutta questa vicenda. Le storie dei vari personaggi si intrecciano tra di loro in modo semplice, assolutamente non forzato cosa che personalmente apprezzo molto. Se dovessi scegliere quale tra le vicende narrate è la mia preferita non saprei farlo. Tutte belle allo stesso modo, tutte particolari. Nonostante sia uno stereotipo comune, che conoscono oserei dire tutti, quello della bella e oca, sei riuscita a renderlo molto bene nella sua inutilità e a dare una spiegazione verosimile a questo suo comportamento.
Sarò strana, ma il personaggio che più mi ha colpito è stato Francesco: un ragazzo che si crede normale, ma di fronte a quello che racconta, che ricorda e a quello che tutte queste persone gli hanno, involontariamente forse, insegnato e/o dato non può essere tale. Sono poche le persone che sanno osservare, che sanno ricordare e che sanno, sprattutto, quali sono i propri limiti. Da questo punto di vista reputo anche lui una persona speciale.
Ottima storia, complimenti.

[Recensione scritta per la Writers Lotteria indetta da Writers Arena]
(Recensione modificata il 02/07/2010 - 09:59 pm)

Recensore Junior
19/07/09, ore 00:55
Cap. 8:

questa è una delle migliori storie che abbia mai letto...non scherzo...i personaggi che hai descritto sono sfaccettati e..unici..cosa che io trovo raramente nelle storie che leggo...la storia di Cassandra è tragica,commovente ma non solo questo...si percepisce di più...senti dentro l'angoscia e la morte che aleggia su questa ragazza..ma anche una speranza perduta,vana che neanche il suo grande amore le può dare...è la storia che mi ha più colpita devo ammetterlo ma anche le altre non sono da meno...Alex che può essere considerata la nemesi di Cassa in realtà è molto più simile a lei di quanto pensi...è il personaggio più misterioso e di cui non si sa nulla sebbene sia un tipo allegro e pazzo...chissà cosa si nasconde dentro di lei...oppure Federica e devo dire che mi sono rispecchiata spesso in questa ragazza(abbiamo pure lo stesso nome xD )così allegra e viva che mi ha risollevata dopo il racconto di Cassandra(si vede tantissimo che non sia a caso la disposizione delle storie)e infine Bellezza...devo dire che l'ho apprezzata poco ma in fondo mi ha fatto pure pena perché vivrà costantemente nelle apparenze e non è una cosa piacevole...scrivi davvero bene e sono felice di aver letto una meraviglia del genere *_*

Nuovo recensore
15/07/09, ore 22:33
Cap. 8:

Dopo un anno dalla pubblicazione dell'ultimo capitolo di questa fic, arrivo a commentare questo lavoro senza dubbio scritto a meraviglia. Ammiro le persone che sanno scrivere come te; ammiro chi mette passione nello scrivere e non lo fa alla cavolo - per usare termini poco consoni ma educati xD-. Nonostante la trama iniziale non mi abbia colpito, leggendo quel che hai scritto sono rimasta come "intrappolata" nella lettura. I miei complimenti, davvero. Forse mi sono rivista un pò nella Cantastorie, ma la storia che mi ha colpito di più è stata quella di Cassandra. Un saluto, Carola :)

Recensore Veterano
15/04/09, ore 21:45
Cap. 8:

Ecco fatto. Ho finito anch'io. Ho letto bellissima e l'epilogo. Ed ecco, ti dico subito che sono rimasto affascinato come lo sono stato durante la lettura di tutti questi otto capitoli -forse anche più.
Contro Ylenia Grammonti, alias Miss Tasso (è comico, quest'appellativo), devo dire che ti sei scagliata con violenza e puntiglio, scavando con artigli fatti di sagace ironia nel vuoto della mediocrità. Capisco la sensazione di odio più o meno cordiale, perché la provo anch'io. Se c'è una caratteristica che detesto, è il vuoto mascherato da pieno, soprattutto quando è incrudelito e si accanisce malignamente all'indirizzo di chi invece, ha qualcosa dentro. Il concetto l'hai reso magnificamente. E hai anche trovato un contrappasso: il figlio appassionato di ugro-finnico, che, mi auguro, avrà appagato la sete di intelligenza di Bellissima. Speranza vana, temo.
Infine, l'epilogo ricrea una dimensione di ricordi del "normale" all'indirizzo delle "troppo", che ha una sfumatura leopardiana: Francesco ricorda perché dal rimembrare trae la forza e il sostentamento per comprendere la propria esistenza, e più in generale, una serie di casi umani, spaccato mai stereotipato della società. Trova conforto nel ricordo anche dei fatti più turpi, tristi o malinconici, crea e rielabora, riaprendo quella sua meravigliosa scatola di "ricordi profumati".
E il tempo li illumina e li trascolora, rendendoli forse più sbiaditi ma sempre più "reali". Sono un pò incoerente, e ne rendo tristemente conto. Ma i limitati mezzi del lessico di cui dispongo mi impediscono una qualifica più precisa delle sensazioni che ho provato leggendo.
Insomma, spero che tu mi comprenda. Con sicurezza, e in modo spero meno criptico, posso però senz'altro dirti che questa storia è completa, bella, semplicemente, e incredibilemente "vera". La struttura è lineare, ma avvolge completamente il lettore, e le descrizioni, cos' profonde, così dettagliate, creano un universo di pensiero in cui è impossibile non perdersi.
"...e il naufragar m'è dolce in uesto mare."
Sì, Leopardi mi sembra una degna conclusione. Complimenti ancora, gentile Rodelinda.
willHole, naufragato

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