Oh. Amo la morte dei Cavalieri d'Oro perché mi rende irrimediabilmente, dolcemente e soavemente triste. Amo l'antologia di Spoon River cantata da De André. E mi piacciono le drabbles. E queste sono scritte davvero bene.

Anticipo che già prologo e primo capitolo non mi erano sfuggiti... ho rimandato la mia recensione per continuare a tenerti d'occhio, e così faccio, ma devo, DEVO spendere una parola per i versi dedicati ad Aldebaran! Nessuno può coscentemente odiare Aldy, sono d'accordo con quello che hai scritto, è il migliore tra loro, come UOMO. La lealtà personificata. E che dire riguardo lo stile? Tre drabble collegate a meraviglia, perfetti i rimandi di terra ed inferi, di mito e cose allo stesso tempo estremamente terrene e mortali... stai facendo un ottimo lavoro e non vedo l'ora di leggere il resto! >*< Un bacio!

Molto bella. Adorabile l'idea di ispirarsi a Spoon River, un'antologia che adoro. :)

chi era la ragazza che gli ha dato il fiore?...(<__< tra l'altro, che frase ambigua che mi è uscita....) ^_^" non ho ben capito...

Sono incantata. Non potevano essere dedicate parole più belle al cavaliere del Toro. Hai scritto per Aldebaran un epitaffio da cui traspare tatto e delicatezza, formalmente impeccabile, capace di evocare con forza malinconie tipiche di quei luoghi abitati da figure che ormai vivono solo nella dimensione del ricordo. Narrativamente parlando è molto ben riuscita la contrapposizione iniziale, notata prima di me anche da Eris_San, tra il silenzio presente e la poderosa voce del cavaliere che, in passato, tra quelle stanze risuonava. Ugualmente felice è stato il riferimento al mito di Europa ed ai tre giudici degli Inferi, cosa che inevitabilmente porta il lettore a ripensare alla saga di Ades, nonchè il particolare dei fiori nel vaso. Credo che proprio quel breve, delicato cenno ai fiori recati in dono dalla fanciulla, prima e dopo la morte di Aldebaran, sia il momento di più intenso lirismo dell' intero epitaffio! -Ricevesti un fiore da una fanciulla, prima di morire/perché la Terra non venisse divorata dall’Ade- ; -Non si versano lacrime per un fiore/Ma, a volte, si versano cogliendolo-: incredibili questi versi!. P.S. Temi di essere lontana dall' Antologia di Spoon River: perdonami ma ti contraddico fortemente. Nemmeno nel prologo ti sei avvicinata così tanto allo stile ed al lirismo di Masters! Ripenso soprattutto agli ultimi epitaffi della prima raccolta e, tra tutti, quello che il poeta dedicò a se stesso: a questi posso permettermi di paragonare l' epitaffio di Aldebaran. Inoltre l' Antologia di Spoon River è una sorta di cammino che Masters fa all' interno di un luogo di sepoltura ed idealmente tu fai la stessa cosa, attraversando la scalinata del Grande Tempio, dunque anche nell' impostazione generale è palese il richiamo a questa grande opera ;-)

Sono felice che tu abbia aggiornato ^^!non pensavo si potesse tirare fuori tutte queste emozioni da Aldebaran, ci credo bene che ci hai messo parecchio e sudato tanto sui gradini, ma ne è davvero valsa la pena, anche di aspettare!mi è piaciuta tantissimo la frase iniziale, il commento tra la voce possente del Saint e il silenzio che c'è ora ç_ç è un collegamento al quale non avevo mai pensato. i fiori: hai ragione nel dire che Kurumada abbia dato poco spazio ad Aldebaran (come a molti altri suoi personaggi), meno male che nell'anime c'è la scena della bambina che gli dona un fiore! credo che la tua interpretazione, che essa continui a curare il vasetto ogni giorno, sia azzeccata e davvero bella. "il più umano dei Cavalieri", come non darti ragione? sono d'accordo, vedo Alde come una persona forte, buona e "pura di cuore" e solo l'episodio di cui ho parlato prima ne spiega l'umanità ^^. Il fatto che tu abbia citato il mito di Europa mi ha emozionato, un buonissimo collegamento quello Terra-Europa-Inferi, voglio ragionarci sopra! complimentissimi, mi inginocchio alla tua bravura, un bacione e a presto!!

Hai ragione, spesso Aldebaran viene snobbato sia da Kurumada che dal fandom stesso, e lo trovo imperdonabile: lui, dal cuore immenso e puro, dotato di gentilezza e umanità come pochi, merita di più che il ruolo di comparsa. Bellissimo il tuo omaggio a questo grande uomo, eroe come gli altri, sebbene a volte dimenticato. Complimenti ^^

Oh. Ok, dovevo seguirti meglio da ben prima, lo ammetto. o.ò Comunque adoro anche questa tua opera. Sai rendere molto bene l'atmosfera di nostalgia, speranza -velata tristezza, forse, macchiata di serenità. Sono curiosi di vedere come "saluterai" ognuno dei Saint caduti. Complimenti^^

Secondo me l' epitaffio di Mur più che accostarsi all' Antologia di Spoon River, come invece mostra il prologo, richiama maggiormente la seconda raccolta scritta da Masters, Il nuovo Spoon River, non solo per la lunghezza del testo ma anche e soprattutto per la maggiore partecipazione, la maggiore immedesimazione (per usare il termine da te utilizzato) dell' autore nei confronti dei personaggi presi in considerazione, in questo caso Mur. Hai parlato di questo progetto come di un viaggio attraverso le 12 case: ebbene, dopo aver letto il primo epitaffio posso affermare che sei partita con il piede giusto!. Concordo innanzitutto con alcune scelte da te fatte, tipo il presentare Kiki come fratello di Mur (anche a me piace vederli entrambi in questa veste) o ancora il tuo esserti soffermata sulle caratteristiche astrologiche del segno dell' ariete (cosa particolarmente originale: non ricordo di aver mai letto una storia in cui veniva affronato questo interessante aspetto, ovvero il modo in cui la personalità di ogni cavaliere rispecchi o meno il segno di cui veste l' armatura) e di aver utilizzato le stesse in rapporto al personaggio. Bello anche il riferimento all' uroboros, il simbolo del -nulla si crea, nulla si distrugge-, della compresenza di inizio e fine, in rapporto alla persona di Mur e al suo essere cavaliere dell' ariete: in astrologia, infatti, ariete e pesci sono i segni in cui inizio e fine coincidono ed in essi tutte le potenzialità, positive e negative, degli altri segni si addensano. Ci sono poi alcuni versi che hanno catturato la mia attenzione, tra cui -forse rammentasti te stesso, davanti a un’altra armatura.Davanti ad altri compagni. Forse ricordasti che non potevi chiamare “casa” solo il Pamir. O “famiglia” solo tuo fratello- ; -La tua casa non è vuota, Mur di Aries, così come non lo è mai stato il tuo cuore- ; -la speranza dimora nella tua casa,il tuo futuro in un bambino a cui hai insegnato a guardare il mondo-: tra gli altri, ho trovato questi tre versi particolarmente belli!.

Sono curiosissima di vedere come ti muoverai con le prossime fasi: il ritratto di Mu e della sua assenza mi ha fato male. Della sua eredità raccolta da Kiki che, fratello o no, resta la sua famiglia. Un bel progetto, che tu stai affrontando nel migliore dei modi: aspetto!

Mi sono commossa a leggere il prologo: in qualche modo ci sono dentro tutte quelle ocse che appassionano in Saint Seiya. Ti auguro buon lavoro e ti seguo. Ti vengo a ringraziare anche per le tue recensioni che ho trovato in mie vecchiefanfiction. Grazie per le cose bellissime che hai detto. Un bacio!

bello anche questo capitolo! ^^

bellissima: la prima parte in cui parli di Mu come maestro e padre per Kiki (anch'io lo preferisco come fratello nella versione dell'anime)con riferimenti a Sion mi è piaciuta molto, è dolce. quando parli di Shiryu credo fosse inevitabile, ma non avevo mai fatto caso al "Grande, Saggio, Traditore" un'espressione che mi ha colpito! L'ultima parte che fa riferimenti sia all'Ariete come segno di fuoco, sia alla ricerca del Vello d'Oro...ahhh,io adoro queste cose! il concludere il tutto con la speranza ce lo vedo benissimo per Mu, centrato in pieno! allora ci vediamo in direzione della Sesta, mi raccomando ;) continua così, io sono sicura che ce la farai, idea iniziale o meno. Eris

Mi piace questo cammino intrapreso tra le 12 case vuote ma piene dei ricordi e risuonanti delle gesta di chi le ha abitate per tramandare a chi le abiterà..... Buona passeggiata

interessante! ^^