Recensioni per
Syncro
di kathrindreamer

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/11/14, ore 22:20

Awwwwwwww grazie mille a te per aver deciso di fare questa storia , Grazie per averla aggiornata. E un piacere leggerla mi piace un sacco non so cosa dire.

Recensore Junior
01/11/14, ore 16:39

Come al solito stupendo , penso che questa ff andrà nelle popolari perché te lo meriti .Continua presto:)

Nuovo recensore
01/11/14, ore 09:18

Con estremo ritardo, sono qui a recensire. Non ho avuto tempo libero neanche per respirare: tra scuola, hobby e altri impegni... EFP è sceso all'ultimo posto.
Quindi, ti prego non essere arrabbiata se recensisco solo ora, ma veramente non ho avuto tempo.
Questi due ultimi capitoli, sono stati quelli che ho preferito di più nella storia.
Non solo perchè si è potuto vedere che piano piano Mel stia abbasando le divese, ma anche perchè Justin tiene molto a lei e lo dimostra sempre di più.

-Che crudele, nemmeno amici?-

Ti giuro non sai quanto ho riso leggendola!
veramente oltre che bella, questa fanfiction ti strappa un sorriso!
Alla prossima e scusa il ritardo!


Franci (Ciozzy)

Recensore Veterano
30/10/14, ore 22:28

Io ci sono e non me ne vado :3
beh il capitolo è bello se anche non succede grande cose è interessante e poi loro due io li schippo ceh u.u
alla prossima ♡

Recensore Junior
30/10/14, ore 11:00

un bacio, ci riuscì poggiando velocemente le sue labbra sulle mie.

Paralizzata lo guardai -Cosa cazzo…?!- cominciò a ridere ed io lo odiai anche se era finto odio -Devi smetterla! Non siamo nemmeno fidanzati e-

-Chi ti dice che non potremmo esserlo?- il silenzio calò in quell'auto. Mi voltai sentendo le fondamenta del mio corpo tremare in un modo orribilmente terrorizzante, quella frase mi aveva traumatizzata a morte in pochi secondi.

-No non potremmo mai essere fidanzati- dichiarai ridendo -Ah già è vero la signorina perfettina non vuole- disse rispondendo alla mia risata -Vuoi veramente fidanzarti con una come me? - era una domanda sarcastica -Perché no…- lo guardai -Seriamente?- ridevo ancora -Sì- il mio stomaco si ribaltò ancora prendendosi gioco di me per l'ennesima volta -Ti prego…-

 

Cosa…perché…oddio…non ce la faccio…

 

Un nervoso repentino prese a scorrere dentro di me, il cuore mi batteva così tanto da uccidermi sia dentro che fuori, tentavo di respirare ma non ce la facevo, mi mancava il fiato, era come se più ne prendessi e più mi mancasse. Una sensazione orribile di panico, tensione, terrore, si fece strada dal mio corpo in giù. 

-Mel…- forse io non lo sapevo, ma dovevo avere un viso terribile se subito dopo i suoi occhi si preoccuparono ulteriormente. Io invece continuavo ad ansimare, trattenendomi lo stomaco. Era troppo tardi, mi ero presa una crisi di panico del cazzo…

 

Perfetto Mel, oltre che essere donna sei pure debole…veramente vuoi un premio?

 

Justin fermò la macchina ed io scesi in fretta respirando l'aria secca, sentendomi anche se per pochi secondi meglio e poi subito dopo avevo voglia di vomitare ma il mio stomaco me lo impedì.

Il mondo vorticava, la terra si confondeva, il mio respiro non la smetteva di calmarsi I miei capelli venivano spazzati via dal vento che in modo abituale me li spediva sul viso. Volevo finisse ma non ce la facevo.

Justin scese venendomi incontro, il mio cervello era andato in pappa, non capivo più nulla.

-Mel, avanti guardami- mi prese il collo con le mani risalendo alle guance -Lascialo andare- qualche lacrima prese a scendermi, lui era l'ultima persona che poteva calmarmi, perché i sensi di colpa mi impedivano di stargli accanto un dolore più forte di cui lui non avrebbe mai conosciuto l'esistenza stava diventando parte di me -Justin- sussurrai il suo nome ancora più spaventata con le lacrime che sgorgavano a frotte. La paura di perderlo…ecco cos'era.

Ti stai affezionando Mel…

Ormai è troppo parti per tornare indietro.

 

Vuoi veramente andare contro alla tua famiglia?

 

Mi fece quel semplice ed adorabile gesto che fanno le persone con la bocca per tranquillizzare le altre,

-Shh…non ti preoccupare guardami…- mi sentivo così male -Mi dispiace- sussurrai senza rendermene conto, ma tanto fu ancora peggio le sue labbra si muovevano come per farmi una domanda che non sapeva formulare nemmeno lui, appoggiavo le mie mani sul suo petto aggrappandomici, il mio respiro si stava stabilizzando e tutto divenne più tranquillo perché c'era lui. Lì con me a completare l'unica parte stupida ed insulsa del mio universo.

Era lui che mi stava cambiando.

Volevo potergli dire la verità, così che si sarebbe reso conto di che persona orribile e codarda fossi, delle scelte che mi avevano formata…

Rimasi immobile a guardarlo sentendomi finalmente completa. Come la classica figura che mi perseguitava mi lasciai guidare in macchina abbandonandomi alla bambolina di pezza che era presente in me.

 

Piangevo troppo…dovevo finirla…

 

Quando ci fermammo davanti ad un Motel io non capii al volo, Justin mi fece cenno di scendere. Fatto ciò lui da dietro mi accolse in un abbraccio e poco dopo cercò la mia mano nell'ombra per poterla stringere, io ricambiai tenendola il più forte possibile intrecciata alla mia, sentendomi finalmente completa.

 

-Dormiamo qui questa notte- io già avevo paura, eppure, una parte di me chissà quale e squilibrata mi diceva semplicemente di fidarmi, abbandonarmi a quella sensazione che mi infondeva sicurezza di Justin. Giungemmo davanti a un bancone dove vi sedeva una donna un po' paffutella, dai capelli ricci e rossi corti, gli occhiali e il doppio mento, i suoi occhi erano semplici ed accomodanti, come ci si poteva aspettare da una persona del genere.

 

-Ciao Justin…- a quanto pare si conoscevano ed io non ne sapevo nulla -Ciao Amelia, allora…c'è qualche camera?- chiese lui schiarendosi la gola in modo distratto -Sì…è una delle tue fidanzatine?- domandò curiosa ed io mi sentii avvampare dentro mentre una parte di me moriva, Justin si voltò a guadarmi e strinse di più la mia mano facendomi l'occhiolino -Sì, allora la camera?- lei ridacchiò e si girò per prendere le chiavi che ci aspettavano pazientemente.

-Buonanotte piccioncini- ci salutò in modo smielato. Se non fosse stato che ero troppo stanca per quelle cazzate avrei ucciso entrambi con le mie stesse mani pur di far morire definitivamente quella storia del cazzo.

 

-Prima lei madame- aprì la porta e fui accolta da una semplice cameretta illuminata da luci calde e sofisticate, mentre un letto dalle lenzuola color crema aspettava solo d'essere usato. In modo ingessato mi ci avvicinai per poi sedermi, passai una ciocca dietro le orecchie, mentre Justin si toglieva la maglietta rimanendone senza, ed io volevo solo sparire da quel mondo per ritrovarmi in un altro molto più semplice, perché doveva sempre fare tutto così complicato.

Rimasi in silenzio, troppo stanca per affrontare l'argomento. Incominciai a togliermi il giubbotto e dopo averlo fatto rimasi in T-shirt e legghins, per me dormire in quel modo era come avere il letto pieno di chiodi, mi sentivo terribilmente scomoda. Ma affrontai la situazione poggiando in modo distratto la testa sul cuscino dando le spalle a Justin, mentre lo sentivo fare respiri pesanti e fissarmi. Speravo che capisse.

 

Quando anche lui si sdraiò e spense la luce mi sentii sollevata.

 -Mi dispiace…per oggi…hai ragione non dovrei affrontare questi argomenti se a te non va di parlarne-

-Se fosse solo colpa tua te lo direi Justin…-

-Allora perché da quando ti conosco sei così…io non capisco…- sarebbero cambiate troppe cose se lui avesse saputo la verità e non potevo permettermi di fare cazzate -Dormiamo Justin-

-Da quando ci conosciamo non fai altro che avere questo atteggiamento con me, Mel, guardami ti prego- implorandomi io esaurii la sua richiesta voltandomi verso di lui e quando vidi il suo viso accarezzato dalla luce della luna mi mancò il fiato; Justin. Sussurravo il suo nome persino nella mia mente. Perché sapevo di aver bisogno di lui più di quanto lui abbia mai avuto bisogno di me.

 

-Ci tengo a te Justin, ti voglio bene e penso sempre a te…ma non posso- sussurrai sull'orlo delle lacrime.

 

Smettila stupida fai solo pena…

 

-Non posso…- scossi lentamente la testa lasciandogli intendere le mie intenzioni.

Lui mi sorrise fiducioso in me -Sì che puoi- sussurrò di rimando -Io credo in te-

Proprio in quel momento il suo cellulare squillò ed io ne approfittai per addormentarmi, la cosa successe veramente ed in pochi minuti mi addormentai lasciandomi alle spalle quella giornata assurda e terribilmente torturante.

 

#Justin_

 

Risposi al cellulare in modo scocciato, perché interrompevano sempre tutto sul più bello? Mi alzai andando a rispondere. Era Karen.

-Ciao En...come- non ebbi il tempo di rispondere che subito dopo quella iena di Karen mi aggredì come al solito -Dov'eri finito? Insomma! Sono stata tutto il giorno da sola ad aspettarti, ti rendi conto di che ore sono?- la sua voce era come un fiume in piena che aspettava solo il momento di riversarsi su me di modo da sfogarsi -Mi vuoi dare una maledetta spiegazione ogni tanto?! O devo trarre sempre le mie conclusioni da sola!- continuava a gridare arrabbiata io le facevo segno di stare zitta con la bocca perché a pochi metri da me c'era una persona che si stava addormentando.

 

-Adesso, alza quelle chiappe che hai e vieni subito a casa prima che ti uccida personalmente!- sbuffai annerendo lo sguardo dall'impazienza.

-Karen ero uscito con dei miei amici, arrivo domandi mattina, ti prego…-

-Ok…basta che torni…ciao-

Quando chiusi la telefonata per riprendere il mio discorso con Melany lei si era già addormentata lasciando che il sonno trasportasse il suo respiro. Rimasi a fissarla, sdraiandomi accanto a lei.

Non avevo fatto altro che chiederglielo, se veramente provava qualcosa per me ma lei continuava a trattare quell'argomento con freddezza o pure ridendoci sopra, veramente ero un mostro così orripilante per lei? Molto probabilmente non provava nulla per me ecco perché faceva così…

 

 

Il mio mistero si faceva sempre più fitto e complicato.

 

Ehy! Per non fare le recensioni troppo monotone vi do un consiglio: prendete un pezzo che vi è piaciuto del capitolo e mettetelo come recensione; la trovo un'idea carina e niente male (Scusate per il ritardo ma ci tengo a farvi aspettare )

Vi ringrazio ancora per aver letto e alla prossima ^_^

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Recensore Junior

sarebbe stata la mia occasione per dimostrare alla mia famiglia di che pasta ero fatta.

 

Sì ne ero assolutamente sicura…

C'è uno spoiler lì sotto che vi stà aspettando care mie <3

 

In pratica: 

-Justin ci prova con Mel perché le piace "Ammettiamolo è così" 
-Melany è pazza di Justin "Ma non lo ammette a se stessa" 
-Justin ci prova con lei nella foresta non riuscendoci e fatto ciò viene "Cuzzato" da Summer che si arrabbia molto con lui. P.s si lasciano.
-Dopo, la casa di Mel viene attaccata e lei "Per sicurezza" è costretta ad essere trasferita in un suo appartamento personale.
Cosa succederà prossimamente fra i Jelany? 
Una piccola recensione e poi posto "Scusate per gli errori ed il ritardo" spero che il capitolo vi sia piaciuto <3
 

Spoiler 


 

-So che in realtà vorresti baciarmi piuttosto che starmi lontana, lo sento- sussurrò azionando dentro di me il battito cardiaco a mille.
-Facciamo una scommessa, se vieni, dovrai baciarmi tu di tua spontanea volontà la prossima volta che ci vedremo, ma se ciò non ti succede smetterò di "molestarti" per sempre- la cosa si faceva seria.

-Ok…ma cosa vuol dire venir….- non mi lasciò finire la frase. Non sapevo cosa voleva dire la parola "Venire" usata in quel senso…ma se notavo che le cose si mettevano male avrei utilizzato le mie capacità per liberarmene.

Ma già avvertivo la sua lingua muoversi nella mia bocca e lasciarmi totalmente senza respiro, mi aprì le gambe e visto che ero magra portò il mio bacino al suo schiacciandomi nel muro, sembravamo una coppia di Koala, aggrappata al suo collo mi sorreggevo. E affondavo in un emozione a me sconosciuta che desideravo sempre di più...

Recensore Junior
30/10/14, ore 10:56

porta era Justin…

 

Quando scesi di sotto trovai un ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi, era attraente, con il naso delicato e i lineamenti decisi, ci salutammo -Ciao, io sono Robin, l'ex di Summer sono venuto a prendere le mie cose- sorrise distrattamente -Piacere io mi chiamo Melany, Robin di cognome?-

-Dickinson, piacere, Melany bel nome mi piace sei un amica di Summer?- sembrava uno di quei ragazzi della porta accanto, dolci, affidabili, ero repentinamente incantata dai suoi occhi verdi ed i capelli castani.

-Più o meno, io e Summer ci conosciamo poco- lui rise -Detta sinceramente fai bene, Sum non è che sia una persona poi così tanto affidabile- ricambiai anch'io -Concordo-

-Allora cosa ci fa una ragazza così carina da queste parti?- si appoggiò al muro cogliendo totalmente la mia attenzione -Ho fatto un incidente e Justin mi ha portata qui- restammo un po' a chiacchierare normalmente, quando improvvisamente sul braccio sentii un pizzicotto per poi vedere Justin passarmi accanto; sembrava uno di quei trucchetti che utilizzava Alex per attirare la mia attenzione.  

 

Scendemmo entrambi ed io lo invitai a restare, così da non potermi più sentire sola e finalmente dopo tanto tempo non c'era il pensiero della mia famiglia a tormentarmi, ero più leggiera parlavo normalmente, durante il percorso io e lui scherzammo e ridemmo, Robin era davvero simpatico gli piaceva leggere e viaggiare cosa che amavo molto anch'io.

Continuavamo a percorrere la strada sferrata dietro agli altri mentre Justin ogni tanto si voltava per vedere cosa stessi facendo, buttandomi occhiatacce che io definivo da bambinone. Ammiravo i giardini ben curati che c'erano attorno alla casa mentre raggiungevamo il lago, continuando a camminare placidamente quella giornata era afosa il vento caldo sferzava i miei capelli e quelli di Rob che ogni cinque minuti tentava di rimetterseli apposto.

 

Arrivati al lago rimasi stupita era molto grande e Summer fu la prima a salire sul molo da dove si potevano fare splendidi tuffi, sarebbe stato interessante se non fosse che appena mi girai trovai la coppia più cool della casa slinguazzarsi beatamente, rimasi due minuti interdetta sul da farsi, non sapendo che faccia mettere, se stupita e traumatizzata o disgustata perché sapevo perfettamente che poco prima quelle stesse labbra avrebbero baciato anche me.

 

Oh Justin…sai proprio come farti odiare certi momenti…
 

**Ciao stupende persone che io chiamo Fan <3 allora, vi siete immaginati Justin nudo e tutto bagnato?! Spero d'esser stata mooolto descrittiva in quella parte. 
Ho una splendida notizia da darvi!!! 
A presto metterò il Treiler di Syncro Love!! Sono felicissima perché ho finalmente capito come fare a metterlo "lo so non sono normale" ma a quanto pare mi hanno fatta così ^_^ comunque...aspetto una piccoliiiiiiiiiiiiiiisima Recensione e poi sotto con il prossimo capitolo, che sarà: piccante!
Ma non correte ne passerà di tempo prima che arrivino a quello ;) 
Un grande bacio <3 vi voglio bene <3 <3

Recensore Junior
30/10/14, ore 10:55

ufficiale...


#Melany

 

Quando mi svegliai avevo male alla schiena, le ossa doloranti e forse le occhiaie classiche che si guadagnano quando stai sveglio fino a tardi, il mio primo istinto fu di rimanere nel letto a rimuginare sulla situazione bizzarra con la B maiuscola, anzi…direi forse tutta la parola. Un Bieber, una Cassidi e una Xavièr sotto lo stesso tetto che si aiutano a vicenda in modo pulito e normale, stavo impazzendo, forse quello era solo frutto della mia scatenata fantasia, probabilmente Justin non esisteva ed io dovevo svegliarmi da questo incubo.

 

-Vuoi mangiare un cornetto?- detto ciò lo vidi sulla porta con in mano un croissant, un vassoio e i suoi capelli spettinati come i miei mettersi evidenti -Sì, perché no- risposi facendo spallucce.

Melany, devi accettare questa situazione dolente e non dolente, sembrava molto strano che Justin si comportasse in modo gentile, mi alzai dalla posizione supina nel quale quella notte decisi di consumare per poi dirigermi verso un vassoio traboccante di croissant, latte e succo di frutta, mi sarei aspettata una bottiglia di alcol o qualcos'altro non tutto ciò.

-Scommetto che non li hai fatti tu vero?- chiesi scettica -No…ma sono capace a farli. Microonde e tac, cinque minuti a scaldare e sono pronti- si pulì le mani ridacchiando, nel mentre ne presi uno e quando lo addentai mi ritrovai invasa dal cioccolato, le mie papille gustative stavano facendo festa, il piccolo problema era che si sbriciolavano in fretta, non sapevo come i francesi facessero a mangiarli.

Avrei pagato per avere al loro posto dei cetriolini "la droga dei texani"

Tentai di pulirmi, facendo una figura da imbranata totale mentre lui mi guardava con entrambe le mani appoggiate al letto dietro di se che rideva tra i baffi notando quanto io fossi in difficoltà -Aspetta…hai, un po' di cioccolato…- e proprio in quel momento si avvicinò prima con il dito e poi notando che la macchia non andava via dal mio mento prese a leccare, in modo delicato e tremendamente lento che a me fece battere il cuore, probabilmente il suo obiettivo era quello di raggiungere la mia bocca. Decisi che per il mio bene sarebbe stato meglio ritrarlo da me, ma fu troppo tardi; sulla soglia Karen si era goduta lo spettacolo. Imbarazzati entrambi la guardammo

-Mel, è solo un'amica Karen, ti prego non…- tentò di difendersi Justin.

 

-Sì, noto con piacere che vi state conoscendo meglio…- ammise in tono quasi di schermo -Ok, visto che vi divertite senza di me dov'è la macchina, vorrei andarmene- dette queste parole ci diede le spalle e con i suoi tacchi color crema se ne andò lasciando me e Justin in un imbarazzo terribile, il problema è che lui si sentiva imbarazzato io stavo morendo dentro. Alzai le chiappe e corsi subito dalla mora abbandonando Justin che nel mentre si rigirava su come risolvere la situazione; Karen aveva già raggiunto l'atrio e nel mentre aprì la porta -En, come puoi pen

Recensore Junior

sarà…

 

Morto…

 

Non c'è niente di più orrendo della morte.

 

#Justin

 

Salii dentro la macchina, e quando accesi il motore di quell'auto fiammate rimasi quasi senza fiato, la ragazza con in mano la bandiera a scacchi si posizionò a centro pista e prese a fare segno con le mani; tre, due uno e poi spinsi l'acceleratore facendo rombare in modo assordante la mia piccola.

La strada correva davanti ai miei occhi nessuno mi poteva fermare, eravamo solo io e lei e con il volante correvo sentendo l'adrenalina che saliva kilometro per kilometro, avvertendo un senso di liberta quasi repentino. Giunti al traguardo fui io il primo ad arrivare e Karen mi accolse con un bacio morbido ed allettante, tutti gridavano emozionati, poi mi porsero una birra e ci mettemmo tutti a ballare sulla strada deserta sotto la luna, quella sensazione di libertà era magnifica, stupenda e volevo non finisse più.

Io e Karen ci ritirammo subito lei diceva che se ne voleva tornare a casa c'era troppo casino, decisi prima di fare un salto da Jerry per parlare di affari e ci allontanammo dalla folla per arrivare in un posto isolato, venne con noi anche Nick e Sam.

 

-Sono già partiti con le vendite?- domandai -Sì, questo mese abbiamo fatto molti soldi, domani arriva il carico grande vengono a prenderlo Billy e Francis, tu non ti preoccupare- mi rassicurò Nick mentre anche lui fumava, da quando avevamo stretto patti con lui erano partiti molti vantaggi, pensavo che nel mondo della droga ci fosse sempre gente che perdeva qualcosa ma tante volte dipendeva da quello che si rischiava, io compravo e rivendevo la droga in piccolo guadagnando cifre come sempre molto alte, della vendita se ne occupavano Billy e Francis la impacchettavano per poi andare nei vicoli io compravo solo. A volte capitava che scendevo a venderla assieme a Jerry.

 

-Domani faccio venire anche Sam, giusto Bro- e dopo che Nick disse quelle parole il ragazzo con una birra in mano annuì -Non ti preoccupare Jerry, con noi quel carico è al sicuro- dichiarò io e Jerry ci guardammo. Avevamo sentito molte cose su Nick, tralasciando l'aspetto da fricchettone patentato tutti dicevano che era uno sfigato che si voleva far vedere cazzone, anch'io all'inizio pensavo la stessa cosa, il problema di Nick è che una volta entrati nel suo gioco perverso non ne puoi uscire molto facilmente, è difficile sbarazzarsi di tipi come lui soprattutto perché cominciano a farti monologhi insulsi e ti istigano ad andare dalla loro parte.

 

Salutai tutti e decisi di filarmela perché Karen come una pazza stava cominciando a fare spettacolo davanti a tutti erano l'una di sera anche se avevamo altri programmi decisi che la cosa migliore da fare fosse stata portarla a casa mezza ubriaca, sperando di non affrontare qualche discorsetto stupido dai genitori.

-Dove sono?- la presi a sacco di patate per poi buttarla in macchina e mettere in moto -Justin, come mai gira tutto?- aveva la voce impastata e muoveva la testa come se le girasse tutto, ci fermammo varie volte in mezzo alla strada perché si stava vomitando l'anima. Ad un certo punto il suo cellulare squillò e decisi di rispondere -Karen dove sei?! Ti avrò chiamata almeno decine di volte domani anche se non c'è scuola, abbiamo allenamento e non puoi fare le tue solite scappatelle di notte c'è gente che si preoccupa e…-

 

-Ciao Melany- appena sentì la mia voce lei non rispose, avrei saputo riconoscerla in mezzo a tante altre -J…Justin?- balbettò e per un minutò si sentì solo il rumore del motore -Che ci fai con Karen, almeno…lei sta bene?- chiese con il tono preoccupato, volevo spingerla a venire da me, Karen di sicuro non poteva tornare a casa in queste condizioni e Mel mi avrebbe dato una mano, visto che si conoscevano -No credo di no ha già vomitato due volte e credo che non sarebbe una buona idea portarla a casa- le avevo tirato l'esca toccava a lei abboccare -Ok, quindi che facciamo-

-Vieni a casa mia così puoi aiutarmi, è davvero una merda qui e credo…- Karen non mi lasciò finire la frase che prese a vomitare sulle mie scarpe -Cazzo Karen!- gridai contro di lei -Non sto tanto bene- mi rispose nauseata -Ci vediamo a casa mia Mel- chiusi la chiamata continuando a guidare nel mentre lei si era già addormentata sul sedile.

Almeno, era l'impressione che dava.

 

-_-_-_-_

 

#Melany

 

Presi i suoi fottuti pantaloncini e il mio pigiama, adesso dovevo cercare Maria per chiedergli se mi lasciasse andare, Mary in questo tipo di situazioni accettava sempre perché sentiva che era importante che i membri della famiglia si sostenessero ma appena aprii la porta vidi Alex che dormiva in braccio a lei e visto che entrambi parevano stanchi decisi di lasciarli sonnecchiare in pace. Presi la macchina e misi in moto, tentando di ricordarmi la strada che conduceva a casa di Justin. E quando vi arrivai il ricordo del bacio fu incalzante ma per quel momento decisi di metterlo da parte osservando la villa colta totalmente dalla luce lunare.

 

Arrivata suonai il campanello e lui mi aprì, oltrepassai il vialetto di cemento, salii le scale ed spalancai il portone arrivando nell'atrio -Justin- gridai sperando che mi rispondesse e la mia richiesta fu esaudita, lo vidi in punta alla rampa di scale, mi fece segno di seguirlo ed io di tutto punto accettai lasciandomi guidare.

 

Appena arrivata finimmo nel bagno lussuoso ed enorme, con tanto di vasca idromassaggio, vidi En chinata sul water che vomitava ancora, andò avanti così un bel po' ed io le tenevo i capelli paziente, aspettando che finisse, tentavo di rassicurarla nel mentre Justin ed io ci scambiavamo occhiate preoccupate.

-Avanti Karen, ce la puoi fare- si sforzò ancora un po' per far uscire tutto. Il suo viso era rosso bordeaux, gli occhi pieni di trucco colato, alcune ciocche gli cadevano mentre teneva le mani salde alla tazza del Water.

Justin accanto a me che nervoso usciva ed entrava nella camera, potevo capirlo; odiava veder star male le persone che amava.

Ma in quel momento En, aveva bisogno del mio aiuto.

Poco dopo quando finì, gli chiesi di prendermi una pezza per pulirle il viso. Ci scambiammo degli sguardi, lei ne possedeva uno vacue come distrutto, -Troppa tequila sta sera- ridacchiò ed io e Justin la seguimmo molto più rilassati, la sua frase mi fece star meglio -Forse sarebbe meglio se adesso andassi a dormire?- chiese Justin, lei in risposta, fece di so con la testa. La aiutai ad alzarsi per raggiungere il lavandino e dopo essersi lavata accuratamente la bocca decidemmo di portarla a dormire ed io trovai che fosse un idea stupenda vista la situazione.

 

La prese a sacco di patate mentre lo seguivo paziente per tutta la casa fino a quando raggiungemmo difronte una rampa di scale a chiocciola e dopo aver precorso quel tragitto la fece riposare nel suo letto, la camera di Justin era ariosa, con una bella vista, in quel momento la luna baciava totalmente il cielo, somigliando quasi a quella del mio sogno. Ammirammo due secondi Karen che a pancia in su stava riposando -Spero stia meglio…- sussurrai per non svegliarla -Ceto che starà meglio, adesso vieni ti mostro camera tua- mi prese la mano, che io trovai bollente e rassicurante. In quel momento indossava dei pantaloni da tuta grigi e nient'altro, camminava scalzo. Ammiravo la sua schiena come se mi stesse provocando di toccarla, era così lucida e morbida da incantare chiunque, soprattutto il collo, nel quale era situata una splendida collana. L'onore di vederlo solo di spalle mi fu tolto quando raggiungemmo una porta scorrevole, uguale ed identica a quella della mia prima volta qui. Mi guidò in camera mia lasciandomi sola così che potessi mettermi il pigiama, controllai l'ora di sfuggita erano già le 3 di notte ed io ero distrutta.

 

Poco dopo sentii bussare e Justin entrò con in mano due panini, me ne offrì uno accettai, trovando incredibile il fatto che dopo tutto quel vomito riuscissi a mangiare ma evitai di pensarci, la camera era la stessa in cui ero stata l'ultima volta a casa di Justin. Mi piaceva, non era grande ma piccola ed accogliente cosa che sinceramente in quel momento non guastava affatto.

 

La sensazione di stanchezza prevalse così decisi di sdraiarmi placidamente sul letto ammirando il soffitto stessa cosa fece Justin posizionandosi su un fianco e cominciando a guardarmi -Credo che non ce l'avrei  fatta senza di te- tornai a guardarlo -Lo so ecco perché sono venuta- risi per poi avvicinarmi di più a lui mettendomi su un fianco, in quei momenti mi sembrava di potergli essere veramente amica, in modo sincero. A volte era stupendo stargli accanto, mi sentivo bene, come se i pensieri rivolti alla mia famiglia per qualche attimo si bloccassero. I raggi della luna presero a spiccare dalla finestra e quindi spense la luce, avevo una maglietta a maniche corte ed improvvisamente cominciai a sentire freddo e decisi di avvicinarmi di più a lui.

-Justin- sussurrai…

-Si…- chiese con noncuranza -Mi sei mancato in questi mesi- ammisi dormendo ancora -Anche tu Mel- quella risposta mi sembrò sincera. Cercò la mia mano e poi la prese tirandomi a se ed io finii con il viso sul suo petto nudo ascoltando il battito del suo cuore come una melodia.

 

Il suo battito cardiaco cominciò a divenire una droga per me…

Ehi ciao fan vi ringrazio tantissimo per le vostre recensioni; l'avevo detto che sarei stata di parola....e se non è così scusate il ritardo ;) 
Vi dico solo una cosa...ancora pochi capitoli e la storia comincerà a farsi veramente e dico veramente coooomplicata quindi se non capite già adesso sono pronta alle vostre domande; ma attente! Se "vi capita" di notare che nella storia ho lasciato un argomento in sospeso prima di cominciare a farmi domande attendete e se notate che nei prossimi capitoli non vi ho risposto chiedete ;) 
Comunque....riassunto breve di quello che è successo; 
Dopo aver fatto pace, Melany e Justin si danno il loro primo bacio
Mel scopre il segreto di Karen
Mentre Justin e Melany si avvicinano sempre di più ;) 
Comunque, vi chiedo sol una cosa....se tutto andrà bene non uccidetemi, vi prego...
Poi saprete a cosa mi riferisco ;) baci baci Kethrin <3 

Recensore Junior

provenivano da una camera a pochi metri da me, le porte finestre non intralciarono il mio lavoro, avevo il perfetto scenario per quello che volevo e vidi Karen e Justin, cominciare a baciarsi, feci altre foto e quando totalizzai il tutto avevo voglia di vomitare.

 

Justin stava divorando la mia vita palmo per palmo…

 

Ecco perché lo odiavo ancora…

 

Ripugnata dalla scena che stavo guardando, vidi En che si spogliava apertamente davanti a lui, le cinse la vita e cominciarono a baciarsi. Con un balzo me ne andai dovevo tronare a casa prima di En, volevo che sembrasse tutto normale, come se ci fosse sempre stata.

 

Ma quella notte ogni volta che tentavo di addormentarmi il mio stomaco si ritorceva, avevo voglia di vomitare nel pensare che le labbra di Justin prima avevano baciato pure quelle di Karen, tutto ciò mi faceva soltanto male e sapevo quello che dovevo fare; andare a correre.

Abbattuta da tutto ciò decisi che la cosa migliore da fare era addormentarmi in santa pace senza avere pensieri.

Così facendo chiusi gli occhi sospirai e mi strinsi di più fra le lenzuola tentando di dimenticare Karen e Justin, avrei pensato a tutto domani mattina ma soprattutto non sapevo cosa fare se Justin mi avesse detto di sì, che lui e Karen avevano una relazione, lei era a conoscenza del nostro piano mi chiedevo se ne avesse avuto uno perché la vera traditrice qui ero io. Riaprii gli occhi sentendomi male di punto in bianco, era vero, lo avevo addirittura baciato senza pensare alle conseguenze, ancora il ricordo delle sue labbra sulle mie.

Arrossi affondando nelle lenzuola.

 

Sarebbe stato impossibile dimenticare tutto ciò. 


Ciao fan, vi ringrazio tantissimo per le recensioni. Non sapete cosa significino per me. 
Vi farò una promessa: Se ogni volta che pubblicherò un capitolo qualcuno farà una recensione ne otterrete un altro il giorno dopo, che ne dite?
So che non mi credete ma sono di parola...a proposito, come vi è sembrato il primo bacio fra Melany e Justin?

Recensore Junior
30/10/14, ore 10:52

tonta, si sdraiò a pancia in giù sul mio letto portando le gambe in aria, nel mentre posai la sacca di scuola e cominciai a togliermi i vestiti che avevo posandoli sulla poltroncina a fiori alla mia destra -Sei vergine Mel, è ovvio che porti ancora il velo dell'innocenza- mi prese in giro, io le tirai addosso i primi vestiti che mi capitarono a tiro, però quando finirono sul suo viso mi resi conto che erano i calzoncini di Justin, coprii le mani volendomi morta sul momento. Li tolse dal viso, cominciando a guardarli -Gli ho già visti questi- ammise squadrandoli anche con le mani -Ah…forse in qualche vetrina…- tentai di vaneggiare, torturandomi le mani e mangiucchiandomi le labbra dal nervoso.

 

-Sono maschili…-

 

Merda…

 

-Forse erano del fratello di Justine, che ne sai, mi saranno finiti lì per caso- ammisi -Guardami Mel- quasi come se stessero tagliando il mio braccio da una parte all'altra trovai il coraggio di guardarla -Sei ancora vergine?- domandò, lei sapeva che non avevo ancora fatto sesso anche se da diciassettenne qualificata avrei già dovuto aver una buona sfilza di ex alle mie spalle, il problema è che con i problemi della mia famiglia, papà e Alexander non ho mai pensato a quelle cose.

-Sì- era la verità quindi i miei occhi si confondevano profondamente nei suoi.

-Non ci credo- le apparve un sorriso complice -Se no questi calzini non sarebbero nella tua sacca e di sicuro non hai fatto ripetizioni ieri sera- sbuffai esasperata dalla situazione -Karen ti prego!- me ne andai entrando in bagno e chiudendo la porta, ma continuammo il nostro discorso lo stesso -Melany è normale, solo da buone amiche che siamo avresti dovuto dirmelo- aprì la porta ed io esasperata non ce la feci più -Ok, vuoi la verità?- lei incrociò le braccia -Sì-

-Un ragazzo mi ha baciata- ammisi -E qui che ti volevo, dai raccontami com'è stato- e d'improvviso mi paralizzai…

 

Cosa avevo provato veramente mentre mi baciava?

 

Ricordavo poco o meno di quello che avevo provato, sapevo solo che era successo, nel buio pesto di quello sgabuzzino era accaduta la magia; toccai le mie labbra assorta dai miei pensieri incurante del fatto che Karen mi stesse guardando come se non avesse un domani.

Com'era stato quel bacio…sembrava quasi afrodisiaco, mi era sembrato tutto così veloce e lento allo stesso tempo, una sensazione travolgente e magica e poi il suo abbraccio dopo che avevo pianto, distrattamente passai una mano sui miei capelli. Quel bacio era stato forse uno dei baci più seri e…se devo dirlo, interessanti della mia vita, non credevo che Justin mi avrebbe fatta sentire così.

Arrossi accorgendomi che Karen mi guardava -En senti non mi va di parlarne- conclusi.

-Mel…- lei aveva già tratto le sue conclusioni -Si nota lontano un miglio che sei cotta- e dette queste parole mi tirò i pantaloncini in faccia.

Cosa? Io cotta? Cotta di chi? Lo odiavo, lui odiava me era impossibile…

 

Lui mi aveva baciato! Ed io non avevo fatto nulla per fermarlo, anzi! Avevo fatto il suo giochetto perverso e stupido!

 

Presi i calzoncini e li buttai nel cestino della spazzatura.

 

Volevo non vederlo più. 

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Ciao, ascoltate, mi chiedevo che cosa ne pensate della storia, sto per farvi le classiche domande ma sono veramente stanca di vedere gente che legge e non commenta facendomi intendere che non gli interessa affatto della storia o che non la commentano per sport, non aggiornerò finché vedrò apparire dei commenti qui sopra o pure niente; mi dispiace...ma sapete quanto ci tengo.

Recensore Junior

dibattere -No, no sono i vestiti che alcune ragazze hanno lasciato da me-

-La camicia è molto bella ma…non credo che riuscirei a dormirci con questa addosso- la presi da entrambi i lembi, sì alzò frugando dentro l'armadio da le ante lucide color crema e tirò fuori una maglietta nera con la scritta Bulls 9 e poi dei calzoncini neri con il logo della All stars.

-Grazie- mi alzai e li presi, con anche la biancheria intima che mi aveva dato poco pima, gli andai vicino e decisi di ricambiare poggiando velocemente le mie labbra sulle sue guance -Dov'è il bagno?- chiesi distrattamente, lui mi fissava quasi assorto dal gesto con cui prima ricambiai -Giù in fondo a destra- rispose senza guardarmi negli occhi.

Dopo essermi fatta una lunga doccia e aver messo i vestiti che mi aveva portato Justin mi asciugai i capelli stancandomi di tenere il phon li lasciai mezzi bagnati che ricadevano sulla maglia a maniche corte nera. Percorsi il corridoio raggiungendo la camera in cui Justin mi aveva dato la sua roba e trovai un vasetto nero con all'interno una crema, lessi "contro i lividi" allora la spalmai abbondantemente.

Non trovandolo arrivai  sul letto carponi e caddi in un sonno profondo.

Hola!!!

Ciao fan! Spero che la mia storia si stia dimostrando interessante, detta sinceramente è strana la cosa che Justin e Melany si picchino, posso capirlo perfettamente, ma...ho preso ispirazione da un libro che avevo letto dove i protagonisti si picchiavano per sfogarsi, tentando di sfuggire, almeno per pochi secondi dalla loro vita reale. Comunque perdonatemi se il capitolo non è lungo ma ho fatto alcune....modifiche! Sorry vi voglio bene e spero sinceramente che la storia vi piaccia e se vi fa schifo ditemelo io sono qui ^_^

Recensore Junior

sembrava pensieroso, non ha voluto parlarmene anche se sembrava quasi in procinto di farlo-

-Capita…pure a me…- sospirai tornando a sfogliare la rivista -Un giorno dobbiamo fare shopping insieme, credo che ti andrebbe spendacchiare un pochino-

-Ok…ok…ah aspetta- tirai fuori da una busta due cover per il cellulare, anche lei aveva l'iphone. Ne avevo presa una azzurra per lei e una rossa per me, pensavo le potesse piacere.

-Bellissima, mi piace com'è al tatto e si intona pure con i miei occhi- sbattè le palpebre per sdrammatizzare.

-Anch'io adesso dovrei farti un regalo- ammise rigirando la cover del cellulare per poi metterla, si ritrovò a sbloccare il cellulare e controllare passando il dito sullo schermo da una parte all'altra.

Lo sapevo. Si alzò tutta frettolosa -Mi dispiace Mel, ma devo andare-

-Dove?-

-Lesley dice che domani abbiamo una missione, arrivano i camion e per sicurezza dobbiamo esserci tutti- mi diede un veloce bacio sulla guancia e se ne andò sorridendomi.

Odiavo stare da sola.

 

-_-_-_-_

 

A scuola facevamo il recupero ore, stavo correndo da sola nella palestra, avevo saltato troppe ore di ginnastica e quindi la mia prof voleva vedermi lavorare. Finita la lezione, stremata presi a cambiarmi negli spogliatoi, ero quasi sempre da sola. E quando ebbi finito vidi la figura di Justin a pochi metri da me appoggiato all'armadietto. Con i suoi passi pesanti accorciava sempre di più la distanza che ci separava.

 

-Non ti preoccupare non ho visto nulla- disse quasi in un sussurro per poi avvicinarsi a me e stringere le sue mani attorno al mio collo. Mi sentivo soffocare ma lo lasciai fare, sentendo alcune lacrime rigarmi il volto.

-Uccidimi- sussurrai guardandolo negli occhi -Avanti…fallo!- gridai.

Vidi i suoi occhi arrossarsi ma non versare neanche una lacrima, proprio come quella sera, brillavano di una luce intensa, ma sembravano avvolti da una schiera di tristezza velata, intravidi le sue labbra, volendole assaggiare ma ritirai il pensiero rendendomi conto di quanto fosse stupido. Dopo tutti questi giorni voleva veramente dare la colpa a me? Quel dolore lo stava accecando, sapevo come ci si sentiva, pervasi da un dolore insopportabile, quasi impossibile da digerire, come mille mani che prendono il tuo cuore e lo strappano appena tocchi quell'argomento. Ma doveva passarci sopra. Doveva accettarlo.

Non distolsi lo sguardo e mentre lui con le mani tremanti stringeva ancora il mio collo toccai la sua guancia

-Forza…- sentii una lacrima abbattersi sul mio viso -Uccidi un assassina-

 

Una parte di me…chissà per quale motivo, si reputava un assassina, io uccidevo per lo stesso motivo per cui Justin teneva le mani attorcigliate al mio collo; la vendetta.

Sentivo la mia mente sempre più debole e mentre credevo fosse finita Justin mi lasciò cadere a terra

-Domani,  dopo la scuola seguimi- e dette quelle parole se ne andò.

 

Presi le mie scarpe e le lancia il più lontano possibile cominciando a singhiozzare, stringendo le mie gambe al petto come se fossero l'unico appiglio. Ero stanca…

Spazio autrice...

Ciao fan sono appena tornata dalle vacanze, tutti mi dicono che sono abbronzata.
Spero che la storia non vi stia facendo venire il latte alle genocchia o robe del genere.
Fatemi sapere se trovate il capitolo interessante o pure no, io comnque continuerò a pubblicare.
Pace vi voglio bene <3

vorticando attorno a me.

Justin aveva stravolto la mia vita da quando il suo piede era finito in quella classe.

-Melany…- si avvicinò, verso di me abbandonando Ally -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese in un tono, che definirei pacato e provocatorio, di modo da atterrirmi, restavo a fissarlo quasi digrignandomi i denti.

-Piuttosto che parlare con te, preferirei me la mozzassero-  sibilai, avvicinandomi a lui -Cosa vuoi fare Bieber?- eravamo a pochi centimetri come quella sera prima di entrare al cinema -Mi hai umiliata, picchiata, ferita, distrutta psicologicamente e adesso vuoi rendermi sola e abbandonata a me stessa più di quanto non sia già?- nel corridoio cominciarono a fermarsi un po' di persone guardandoci, come per capire cosa stesse succedendo. Il teatrino dell'opera era di nuovo aperto.

-Uao…vedo che capisci in fretta-

-Dubitavi?- lo schermii con un sorriso beffardo in bocca, si avvicinò al mio orecchio -Attenta…- rispose -Se giochi con il fuoco rischi di bruciarti-

-Ricordati, Justin…- lo guardai con aria di sfida.

-Il fuoco si può sempre spegnere- e dette quelle parole me ne andai lasciando Justin interdetto. Non so qual era il piano, vista la conversazione con cui avevo appena avuto a che fare, però volevo che questa tortura finisse al più presto. 

Spazio Mio....

Ho solo una cosa da dire: scusate per il ritardo. Ho seguito il consiglio di una mia amica che mi aveva detto di aspettare un bel po' prima di postare nuovi capitoli, per ottenere delle recensioni, ascoltandola mi sono resa conto che forse aveva ragione e così ho deciso di applicare questa piccola clausola. Comunque...visto che il numero di recensioni non aumenta mi preoccupo...però visto che amo scrivere e questo sito fa in modo che le altre persone possano leggere le mie storie strappa lacrime decido di postare lo stesso visto che il numero è aumentato quasi di "0". 

Cos'è successo? Justin odia Melany scommetto che molti di voi mi stranno uccidendo ma ci tenevo a creare una storia diversa, più...strana, so che Mel si sta dimostrando una rammollita ma dobbiamo darle del tempo per riscaldarsi comunque a me piace tantissimo non so a voi, vabbè spero recensiate perché premetto già che posterò il prossimo capitolo fra un beeeeeel po' quindi fan vi chiedo "per favore" di mettere:
 Ve ne sarei grata e se così non fosse, deciso di prendermela con calma e postare forse fra un bel po' perché questa storia, se devo dirla tutta sento che la sto tessendo bene. L'estate sta dando i suoi frutti e mi piace molto strizzarmi nel mondo di Sylo: Syncro love avrebiato.

Vi voglio bene aspetto le vostre recensioni <3 
k.

Recensore Junior
30/10/14, ore 10:47

-Non credo…sono un tipico egoista di prima categoria-

-Ah…peccato pensavo fossi diverso- fino a poco prima teneva gli occhi bassi ma poi gli alzò -Diverso…come?-

-Un ragazzo di cui ci si possa fidare…- lui si sollevò dalla sedia e mi venne vicino, troppo vicino, i nostri nasi quasi si sfioravano e tenendo il suo sguardo addosso mi pareva quasi di sentirmi nuda, sia dentro che fuori, un totale libro aperto - Melany…io sono un ragazzo della peggior specie- il suo sguardo arrogante mi infastidì, fu come se il suo avvicinamento avesse fatto scattare una reazione strana in me -Tutti voi Bieber siete così…- lasciate scappare quelle parole ma poi mi bloccai subito: e se avesse capito?

 

-Tu non sai nulla della mia famiglia-

-Hai ragione…non ne so nulla- risposi con schermo, lo scostai per poi avvicinarmi alla porta "questa serata doveva finire"  -Dormi in camera mia, io vado in quella degli ospiti- e lo lasciai da solo a rimuginare sul nostro argomento.

 

Il mattino dopo lo accompagnai alla sua auto e me ne ritornai a casa. E per tutto il tragitto non avevamo spiaccicato parola.

Leggimi assolutamente ho fatto delle modifiche hai personaggi!!! 

Mi sono divertita a scrivere questo capitolo, non credetemi una sadica sono riuscita ad immergermi totalmente nella storia, credo di averlo fatto abbastanza bene….comunque scusate anche per le ripetizioni "David, Ian, david Ian" dev'essere stato straziante vi capisco ahhaha.
Credo anche di aver fatto dei pasticci con i tempi verbali…ma non fateci caso…e poi ho ripetuto molte volte i:

Mi, ma, non, lui, era, ero ecc…sopportate vi prego sono ioParlando dei personaggi…all'inizio mi è sembrata un'idea fichissima quella di mettere la figura di Emily Browining come quella di Melany adesso che ci penso mi sembra impossibile vedere lei e Justin che si baciano…però…la mia testa a quanto pare ha voluto così.  Sembra che lo faccio apposta nella storia ma non sono una fanatica di High school

Sinceramente non so bene quando sia la stagione delle piogge in Texas perché in alcune zone fa caldo ed in altre freddo quindi…ho improvvisato.Scusate se ho voluto ricreare la stessa figura di Justin ultra cazzone Bieber solo per il fatto che tutti lo fanno, ma…dai ammettetelo è forte come cosa, comunque, per tutta la storia non sarà così, Mel lo farà cambiare 


Melany interpretata da Chanel Celaya ha partecipato nel video vevo as long as you love men non ha i capelli rossi come avrei voluto però...ho fatto dei cambi di programma...