Le storie a bollino rosso sono sempre un salto nel buio. Spesso chiuse nelle loro tematiche, nascondono racconti schiavi di eccessi voluti che le portano ad essere semplici mucchi di parole. Perché parto con questa premessa? Perché ovviamente questo non è uno di quei casi.
La storia delle Schiave inizia in maniera non eccessiva mostrandoci un crescendo di crudeltà che a cui non siamo abituati, a cui l'universo di One Piece non ci fa' abituare. Leggendo il fumetto ci siamo scontrati più volte sulla crudeltà autorizzata che i Draghi Celesti sono consoni riversare sulle persone dei ceti più bassi. Aberrazioni come lo schiavismo sono già state espresse nel canon ma lo stupro è un tasto che Oda non ha mai voluto (ne potuto per forza di cose) minimamente sfiorare.
Qui però ci scontriamo con un momento non visto. Questo è un mondo di fantasia ma, a prescindere dalle interpretazioni dei ruoli, ci troviamo ad affrontare tematiche pesanti e schifosamente realistiche. Una realtà cruda e pesante che ci offre toni soffocanti ed un singolo spiraglio di luce. Una luce rossa che ci appare come un faro di speranza in un'ambiente tetro e malvagio.
La scelta dei ruoli è semplicemente fantastica. Il Capitano e Primo Ufficiale della ciurma del Rosso sono probabilmente tra i pochi personaggi dell'universo canon ad avere l'esperienza e il cuore per poter affrontare una situazione del genere con una certa delicatezza. L'idea di narrare il tutto attraverso il punto di vista della donna ormai sconfitta nello spirito è un'altro tocco di genio. Lei che non rappresenta il fulcro della storia è tuttavia un cardine essenziale e concede al lettore una speranza assoluta. Si, intento proprio lei! Dal mio punto di vista la speranza di questa storia non è stata rappresentata da Shanks e Benn ma dalla cara vecchietta che dopo aver subito per anni ha finalmente la possibilità di evadere dalla sua realtà di schiava e invece lascia prevalere l'istinto di bontà, un'istinto che la spinge ad accantonare l'idea di fuggire per un fine più nobile e giusto.
-Andate a prendere la mia Juls, per favore!!-
-È una ragazza, in prigione con cinque uomini…
-Andatela a prendere, vi scongiuro!-
La vita della ragazza prima della sua. Aiutate quella piccola perché per lei c'è ancora la speranza di una vita normale. Ma siamo sicuri ci sia ancora speranza? Questo sarai tu, Yellow Canadair, a dircelo con i prossimi capitoli di questo piccolo capolavoro.
Non vedo l'ora.
legasy
(Recensione modificata il 28/05/2014 - 12:42 pm) |
