Questa storia mi ha incuriosito tantissimo! Prima di tutto, ti faccio i complimenti per lo stile: è diverso, quasi "crudo", si adatta perfettamente al contesto di cui vuoi trattare, è semplice, chiaro, diretto, non ti perdi in giri di parole e questa è dote di pochi. La protagonista mi piace tantissimo: Gin, Ginevra. Mi chiedo come mai abbia quell'occhio pesto, ma, chissà perché, credo di averlo già immaginato... Problemi familiari? O qualcos'altro di meno intuibile, di più complicato? Non ho ancora avuto modo di inquadrarla bene, più che altro perché ha un carattere così "chiuso" che, sarà stata intenzione tua o no, difficilmente emergono dal testo i suoi pensieri più profondi (ma è un'osservazione del tutto positiva). Non mi piace quando si elencano tutti i pregi e i difetti del personaggio, dobbiamo scoprirlo noi lettori e tu sei particolarmente brava a usare la tecnica del "vedo/non vedo": in qualche modo, già ci fai entrare nell'ottica della storia, ma al tempo stesso ti prendi il tuo tempo per farci "abituare" ai tuoi protagonisti - come se stessimo facendo conoscenza con delle persone vere, pian pianino. Con calma. Credo già di amare Max, comunque. Il Conte. Il Conte di Montecristo. Ha un nomignolo davvero molto originale! In qualche modo mi ci rivedo: anche io sono vendicativa. E che altro? Non sopporto Valeria. Cioé, sarà anche simpatica, ma è talmente diversa da me che non riesco ad immedesimarmi nei suoi panni. Sarà la migliore amica opportunista, o ci tiene davvero a Gin? Detto questo, passo e chiudo. Ripeto che sei bravissima: inserisco la storia tra le preferite, nella speranza che tu aggiorni presto. Sarò sempre qui a recensire, e magari, se ho il tempo, vado anche a leggere le altre tue storie.

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