Recensioni per
Sorelle di sangue
di Calenzano

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Mia carissima, tu non puoi cominciare un capitolo così. È come venire svegliati alle tre di notte da un concerto di pentole e tamburi: "Eh? Che? Macheccazz?" Quando Retia ha ammazzato Codrina ho capito che era un sogno, ma finché non ne ho avuto la conferma la strippa non è stata indifferente.

Come sempre, descrivi alla grande le fatiche delle due Sorelle di Sangue. Questo caldo è opprimente, cattivo, fastidioso, intollerabile, insidioso e inesorabile. Quando Codrina si sente male ho perso un battito anche io insieme alla cara Keana. Per carità, Codrì, stai buona, dormi, non mi fare cazzate eh? Che poi se mi metto a piangere da solo davanti al computer mi spediscono da uno bravo.

" Poi mi però mi nasce un sospetto. “Quando abbiamo finito la borraccia, ieri... Hai bevuto veramente?” "

Ennò eh, guai a te se...

" “Solo un poco...” Confessa. Di fronte alla mia espressione, si affretta ad aggiungere: “Tu ne avevi più bisogno, fai sempre tutte le cose più rischiose... Volevo fare qualcosa io per te.” "

Stupida, stupida, stupida pucciocicciococcolosa™ che non sei altro, guarda te se mi devi anticipare l'eventuale paternità e farmi morire come fossi mia figlia!

“Non ci riprovare, o la prossima volta ti strozzo."  Ecco Kea', digliene un po' quattro, guarda te se questa ci deve fare 'sti scherzoni, oh...


" “Elder... “ Invoco “Ci serve un po' d'acqua.” Alzo gli occhi verso l'esterno, e nella voce mi sento tutta l'urgenza. “Per favore... Non per me, per lei! Faccio quello che volete, tutto. Ma tu mandaci un po' d'acqua!”
Attendo, ma non accade nulla. Sto sprofondando nello sconforto, quando percepisco un suono elettronico a intermittenza. Poi qualcosa atterra con un fruscio fuori dalla finestrella del seminterrato. Euforica, corro fuori.“Codri, abbiamo l'acqua!” Esulto, ma quando tiro su il piccolo paracadute mi ritrovo in mano qualcosa di pesante, lungo e stretto. Sfilo il rivestimento di stoffa, e fisso la katana nera, del tutto simile a quella che aveva con sé Absinth alla sua irruzione. "

SBAM. Questa scena è un'altra chicca che attesta la tua indubbia bravura. Doveva arrivare l'acqua, e invece arriva una katana. Perché, ragazze mie, non state facendo una scampagnata. Sono gli Hunger Games, e là fuori c'è una vergine della guerra e il suo degno compare che aspettano solo di trovarvi per farvi a pezzi. È uno schiaffo in faccia alla protagonista, ma anche al lettore, che fino a due minuti prima era perso in istinti da crocerossino (ahem): i Giochi rientrano prepotentemente sul palco, casomai qualcuno si fosse dimenticato di loro. Non si può scappare in eterno, e Elder lo sa; prima o poi, per quanto la cosa sia terrorizzante, tocca affrontare il nemico. E infatti, ecco il caro Templesmith: vuoi l'acqua? Allora pedala. È forse un po' troppo simile al primo libro come situazione (uno dei due ferito, l'altro costretto ad abbandonarlo per andare a salvarlo), ma è un impressione soggettiva che non sminuisce il tutto o intacca il pathos della scena. Così Keana abbandona Codrina, prende la spada e va, magnifica guerriera sprovveduta, incontro al suo destino.

E poi spem. Lo attendevamo, era nell'aria, ma riesce comunque a lasciare il segno. Tratteniamo il fiato, incrociamo le dita, Keana sei tutti noi.

Mi sto consumando nell'ansia, sappilo. Ma non so se voglio vedere il prossimo capitolo. Ho paura. In ogni caso, ancora, come sempre, i miei più sentiti complimenti.