Salva salvino. ~~
La dolce e piccola Claudia is here. ~~
LALALA,sono in ritardo,sono sempre in ritardo,mianhae ma va beh, ahahaha hahahah.
L'ho gia' detto che amo questa storia?Sì o no?
Va beh,lo ridico,giusto,cosiì per:Amo questa storia,lalala. ~~
Mi piace come descrivi,sei brava,davvero *^*
--> Così trattenne il respiro ed iniziò ad indietreggiare con passo felpato, mentre sperava che il battito del suo cuore non fosse udibile dall’esterno così sonoramente come lo sentiva lui all’interno della sua cassa toracica.
Un passo.
Due passi.
Tre pa…
- Resta.
La voce del ragazzo risuonò limpida, quasi cristallina.
Tagliò l’aria con una movenza piuttosto dolce, pacata, e si adagiò leggera sui timpani di Kyungsoo.
Quest’ultimo, ghiacciato al suo posto e trattenendo ancora il respiro, restò a guardare allibito e con la gola arida mentre il ragazzo si metteva seduto a gambe incrociate sul letto, i capelli spettinati e i vestiti sgualciti, e gli rivolgeva con labbra carnose un sorriso gentile.
- Non sono un fantasma – mormorò, quasi leggendo nel pensiero di Kyungsoo. – Resta.
E Kyungsoo decise di restare. <--
In questa parte son morta tipi duemilacinquecento volte,lo giuro. Mi son messa una paura,tipo,adesso lo uccido,no lo picchio,no ma che dico,lo violenta.Oh santissimo fortunato Kyungie,davv--eheheh,sono pura e casta in realta' ~~
--> Ma quando Jongin tentò di sorpassarlo, Kyungsoo lo afferrò gentilmente per un polso facendolo inchiodare immediatamente al suo posto e lasciò subito la presa, terrorizzato dall’idea di potergli sgretolare le ossa sottili anche solo con quel tocco fragile.
- In realtà – iniziò sentendosi immediatamente mortificato nel notare l’espressione delusa di Jongin, ma deciso a continuare. – A questo punto dovrei andare a casa, ho del lavoro da fare ed è molto… molto importante – il che in realtà non era vero, ma stava andando tutto troppo velocemente ed aveva bisogno di tempo per elaborare la situazione. Inoltre, pensò che era forse arrivato il momento di andare a trovare sua madre, ora che aveva una storia da raccontarle.
- Capisco – rispose Jongin abbassando la sguardo sedendosi nuovamente sul bordo del letto, affranto. – Ma tornerai a trovarmi? – chiese illuminandosi di speranza, e Kyungsoo ebbe nuovamente l’impressione di star parlando con un bambino.
Prima di rispondere, ci pensò un momento, valutando quale fosse la risposta più giusta da dare e capendo che, nonostante gli sembrasse di fare una vana promessa ad un fantasma, una presenza eterea e forse il frutto della sua immaginazione, il volto di Jongin gli ispirava fiducia e, a dir la verità, anche tenerezza, in una certa misura.
Così, guardando il suo viso dall’espressione speranzosa che sembrava riflettere la superficie del mare, incorniciato da quei capelli scompigliati che innervosivano Kyungsoo, sorrise e gli rispose: - Sì. Sì, Jongin, tornerò. <--
Porello Innie,Kyungie non puoi andartene, rimanendo un tale frescone da solo,oh massei no sce--un ragazzo intelligente?Sì,quando poi ha detto che sarebbe tornato ho tirato un sospiro di sollievo,tipo 'oh madonna allora sei davvero intelligente jaja'
Bene,adesso mi dileguo,devo uccidere la mia unnie :) mi sta sfondando un timpano:)
Aggiorna presto,aspetto con ansia il prossimo capitolo. ~~
Saranghaeyooo. ~~
Yeollie_ |