Allora, io amo le storie romantiche perciò è stata una bella sorpresa per me essere in coppia con te, comunque sono rimasta piacevolmente soddisfatta perché questa storia comincia proprio bene.
Evan è un personaggio estremamente intrigante ed amo molto il suo carattere introverso e timido. La tua idea di inserire Facebook però è come un'arma a doppio taglio, cioè, mi spiego, se inserito in modo corretto (come credo che farai) potrebbe uscirne una magnifica storia, se invece viene usato troppo, nel senso che nella maggior parte delle scene dei capitoli ci sono per lo più solo dialoghi su Facebook, beh potresti strafare un po', ma sono sicura che non sarà così!
Mi è piaciuta così tanto che credo proprio che la seguirò!
Un bacione,
Elvass

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È...è così dolce. Sento i cuoricini uscirmi dalla bocca... cosa che non capita quasi mai. Conta che io non sono tipa da storie romantiche, ma questa è tipo......... LOVE LOVE LOVE Basta fangirleggiarr come una cretina... cosa che sono XD. Mi piace com'è scritto, le descrizioni dall'inizio alla fine. Tipo... Wow sono senza parole. Mi rendo conto che le mie frasi erano molto sconesse tra loro, ma sono... senza parole... Ora devo andare. Bye bye Blackcat

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Ehilà, ciao! Solitamente non leggo storie romantiche, eppure devo dire che questa, già dal prologo, mi intriga. Da quello che mi è parso di capire sarà una storia sviluppata grazie ad un incontro su un social netwrok e, essendo un argomento molto attuale, non ti nascondo la mia curiosità. Il tuo modo di scrivere mi piace anche molto, è fluente e senza intoppi, per cui sono riuscita a leggere molto bene questo prologo.
Dato che la storia mi ha incuriosita molto, la metto fra le seguite, aspettati altre mie recensioni per i prossimi capitoli! ^^

Baci,
Francesca.

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Molto bello. Davvero, mi è piaciuto. Mi ha trasmesso una sensazione malinconica e solitaria, come la descrizione della pioggia e l'esplicitazione dell'asocialità di Evan. Hai uno stile "serio", affatto dispersivo. E' un prologo di pensieri abbandonati, depressi, di stati d'animo delusi, bagnati dalla pioggia. Le lacrime, oramai, più non scendono. Il loro posto, immagino, è sempre nel tremore della gola.
Poi bellissimo il pezzo della musica: la musica, per lui, è la salvezza, la sua anima torna a vivere e si rifugia nelle note del suo cuore, note di sentimento che traduce in note musicali, in voci che gli gridano dentro. Mi riempie di tristezza il tuo prologo: questo significa che ha senso compiuto, giusto?
Mi piace perchè, in poche parole, ampli una visione del mondo di questo ragazzo, in poche parole fai sentire a noi lettori il messaggio di questo amareggiato inizio. Spero che seguirai nello scrivere questa originale, a mio parere, molto, molto bella.

Maga Nausica Furibonda

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*finalmente posso recensire il tuo capitolo*
E' da un'ora che sto cercando di collegare Efp e, dal momento che odio quando si blocca, ho preferito leggermi qualcosa d'altro altrimenti sarei esplosa.
*ora sorride in modo ebete*
Ho letto il prologo sotto consiglio di Hanna ma comunque l'avrei letto trovandolo da sola perché amo spulciare gli altri account, sono una stalker nata, sì, per cui eccomi approdata qui e non mi muoverò fino a che concluderai la storia.
Intanto sicuramente non ti seguirò obbligata perché amo il contesto universitario, lo preferisco a quello scolastico - non so il motivo - per cui son già felice d'esser passata e poi anche perché amo l'introspezione, rende il tutto più profondo. Adoro la psicologia dei personaggi, delle situazioni, degli avvenimenti ambigui della vita ed in questo prologo già c'è qualcosa a cui sono rimasta colpita, ossia la pioggia battente.
E mentre leggevo queste ma intense righe, ho sentito in sottofondo nella parte più remota della mia mente, un dolce suono di un pianoforte ingiallito dagli anni, riprendere la musica di un musicista che mi piace molto - Chopin - dal titolo il Notturno in Do# minore.
Già, la so suonare però ho perso il contatto e dovrei riaverlo perché davvero, è veramente malinconica e assurdamente romantica ma ne vale la pena sentirla e studiarla; mentre la pioggia batteva, la musica incominciava con le sue noti tristi, forti, volgari, collegandosi al ricordo del padre ch'era morto in un incidente, sovrapponendosi successivamente al comportamento di Evan a questi pensieri.
Poi la musica inizia con toni più lievi, quasi dolci ma è soltanto un miraggio ed Evan ritorna a casa perché deve farlo, raggiungendo la quotidianità della sua vita piatta, neutra come il significato della musica: alcuni possono percepirla come un pezzo piatto e senza profondità, altri - quelli più sensibili - percependo tutto quanto, un mix di emozioni meravigliose e così è anche la vita di Evan.
Io ho percepito tanta amarezza, solitudine, cerca e non cerca di essere se stesso.

Infine quei numeri: zero notifiche, nessuno è interessato a superare il muro di vetro che erge Evan verso gli altri e loro non osano superarlo per paura, quasi, di ricevere batoste o fulmini; una richiesta d'amicizia, magari potrebbe essere il futuro o il passato, oppure un segno positivo o negativo di ciò che gli accadrà nei giorni successivi e infine novantanove persone online.
Perché le persone ci sono, sì, soltanto che - appunto - preferiscono non osare ad oltrepassare i muri impenetrabili del ragazzo.
E la musica finisce, così com'è nata.

Complimenti, sei stata veramente brava e non essere insicura di te stessa perché, se suoni la chitarra, vuol dire che l'anima è tormentata, forte, decisa, coraggiosa e non devi assolutamente mostrarti debole verso gli altri e verso il tuo io interiore più profondo, dal momento che la musica ti apre già gli orizzonti verso nuovi mondi, ti basta soltanto sorridere, alzarti dalla postazione rigida in cui ti rifugi e sorvolare alta nel cielo facendoti conoscere sempre più.
L'insicurezza non porta da nessuna parte, soltanto a non conoscere la reale te stessa e, credimi, anch'io un tempo ero così ma il pianoforte mi ha aiutata molto ed ora cerco di dimostrare a tutti quanto valgo. E so che riuscirai, attraverso questa storia che - per me - è già perfetta a questo prologo. :3
Non lo dico perché sei la sorella di Hanna, ma perché ci credo.
Coraggio, al prossimo capitolo.

T. ^^

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Da quando ti sei fatta venire questa fantastica idea per la tua prima originale, ti ho subito incoraggiata, non solo perché sei mia sorella e quindi é d'obbligo, ma e soprattutto perché, conoscendo l'idea complessiva, non ho potuto fare a meno di leggerla e seguirti. E poi, lasciatelo dire, il genere introspettivo ce l'hai nel sangue e mi stupisco di quanto tu sia brava, visto e considerato che abbiamo lo stesso sangue ed io non ho il tuo stesso talento. In poche parole mi sono già affezionata ad Evan, un ragazzo che, tesoro mio, ti assomiglia terribilmente e con il quale sento già di avere empatia. Tu sostieni di avere l'imprinting con me. Be', io ho avuto l'imprinting con lui, perciò d'ora in avanti odierò a morte la tua protagonista femminile. Ci sono solo poche virgole che non hai messo o che hai messo al posto sbagliato, però almeno in questo sono brava e posso darti una mano. Ad ogni modo, ritornando ad Evan, è comprensibile che si sia chiuso in se stesso a causa della morte del padre, ma mi dispiace per come trascura la madre, che di sicuro soffrirà ancora di più, con il figlio che non la considera proprio, oltre che ad aver perso il marito. Dunque, ragazzo, se ti piace stare tanto in casa, abbraccia l'unica donna della tua vita. È ancora presto per dire cosa ne penso in maniera esaustiva, tuttavia già posso affermare che mi hai incuriosita assolutamente e che non vedo l'ora che aggiorni. Detto ciò, ti faccio i miei complimenti. Non attendo altro che leggere i capitoli in anteprima ed essere la prima a recensirti negli aggiornamenti. Brava, brava, brava! Sei già tra i miei autori preferiti!
(Recensione modificata il 16/07/2014 - 07:07 pm)

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