Recensioni per
Scent of us
di skinplease

Questa storia ha ottenuto 98 recensioni.
Positive : 98
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/11/14, ore 18:23

Dirò solo che sei più crudele di Moffat.
Sì sì. Ricordi che bella l'angoscia alla fine della prima serie, quando si interrompe con la scena della piscina e tu te ne resti lì, dietro lo schermo, gli occhioni spalancati il cuscino stretto tra le braccia, il fiato trattenuto e poi esplodi in un urlo frustrato perchè ti tocca aspettare?
E non solo ti tocca aspettare per vedere come Jhon si salverà e che fine farà Sherlock e cosa accadrà ai poveri ignari regnanti, elementi importanti, devi anche temere per il loro rapporto, perchè ovviamente John si fa ferire subito dopo una discussione gelida e formale che potrebbe davvero minare il loro rapporto.
Soffro...oh com'è dura l'attesa!
Ho letto che hai problemi nella revisione dei due capitoli: ti scrivo perchè credo che un po' di fresco incoraggiamento ( e la consapevolezza che io soffro nell'attesa) possano sarti una spinta e una motivazione in più.
Ho trovato la tua fic solo venerdì e l'ho divorata in una serata....spero di poterne avere una bella dose (o anche tre in un colpo, non nuoce come i cerotti di nicotina) al più presto!

Nuovo recensore
06/11/14, ore 23:44

Aaaaaah. Io ti ammazzo.
Sei morta bella mia. Hohn non puó morire, nononono signorinella bella. Ora come minimo mandi Sherlock e John alle Hawaii, dove si sposeranno e adotteranno millemila figli. Scherzi a parte, è una storia bellissima, fantasticissima, tu scrivi benissimo. Mi piace molto il personaggio di Irene, e finalmente Johniepooh ( dai è identico a Winnie de Pooh) non è il solito menosetto, ma passa finalmente all'azione.
Recensisco ora per dirti di continuare! E possibilmente con il finale descritto sopra.
" E tutti vissero felici e contenti, Greg fece il testimone, Irrne la damigella e Sherlock e John si scambiarono un bacio e dopo partì la piu grande festa mai vista alle Hawaii"
Ben ciao. Continua e ancora complimenti !
Ps. Mi farebbe piacere se leggessi la mia Johnlock senza pretese, e magari lasciassi un commentino? Sarebbe importante.
Ti kisso ( ma solo se li spedisci alle Hawaii)
Franci731 (molto depressa)

Nuovo recensore
06/11/14, ore 23:01

E Mary se ne vaaaa, e mary se ne vaaaaa. Yeaaaaah. Ora leggo tutta la storia e te la recensisco. Ommioddio io ti ADORO!!!
Franci731

Recensore Master
26/09/14, ore 22:46

"..Prima arrivò il caldo; una vampata bollente, fortissima...": l'inizio di questo capitolo ci fa entrare in modo brusco nello scenario che ci aspetta e, infatti, ci troviamo in una situazione di grande disagio, violenza, pericolo. "..Regola numero uno: controllo, soldato!...": bello questo modo di parlarci della volontà di sopravvivenza di John, espressa in maniera efficace e originale. La descrizione dell'ambiente devastato dall'esplosione, poi, è, sinceramente, una delle più efficaci che io abbia trovato nel fandom, considerate la precisione e la ricchezza lessicale con cui è scritta. "...John fissò le iridi azzurre, una ventata fresca in quel mare di fuoco...": e, come sempre, quasi commovente, è l'attaccamento che rende Watson completamente dipendente da Sh. Piacevolissimo l'espediente di far comparire sulla scena devastata l'imperturbabile eleganza britannica dei genitori Holmes, così inglesi e così credibili.Penso proprio che sia il miglior capitolo di questa storia, almeno per ora.

Recensore Master
26/09/14, ore 22:28

" Irene...aveva ancora addosso il suo giocattolo erotico che al momento contribuiva solamente a farla sentire ridicola e fuori luogo...": la peggior punizione possibile per Irene e cioè la ridicolizzazione del suo fascino sensuale e dominatore. Finalmente, non è che sia un personaggio che amo. “...-John…- sussurrò Sherlock, con voce roca -smettila di guardarmi-...": e intanto quei due continuano a farci assistere alla manifestazione ("...Loro erano anche questo, attimi preziosi...") di un legame sentimentale tra i più originali,invidiati e profondi mai trasmessi in serie televisive. Scene come questa sono sempre molto intriganti anche perchè illuminate dallo sguardo azzurro di Sh. Comunque, prevalentemente, questo è un capitolo di approfondimento e di logica poliziesca, impegnativo e, per questo, stimolante, brava Skinplease. Si delinea lo scenario che spiegherà tutta la tensione e il mistero che sembrano soffocare John, Sh e Greg. Loro sono in primo piano, i personaggi più amati. E, Baker Street, che nostalgia...!

Recensore Master
25/09/14, ore 23:58
Cap. 16:

"..-Finiscila- disse seccamente Sherlock...": ecco, finalmente ristabilito l'equilibrio tra Sh e la (ex) Dominatrice. Emerge ancora una volta la personalità silenziosa ma determinata del detective che riesce ad arginare l'assalto della donna. E poi la botta finale: "..John si era tolto la giacca e l’aveva infilata su Sherlock...". Irene deve rendersi conto che , per lei, non c'è speranza di fronte ad un sentimento tanto forte: "...John! il suo nome è John! Il mio John!..." e qui verrebbe l'impulso di entrare in scena e abbracciare anche noi Sh per l'eroismo dimostrato nel portare avanti a tutti i costi il suo legame con John. La recensione riguarda soprattutto i contenuti perchè non voglio ripetermi su quello che già è evidente e che cioè Skinplease sa scrivere in modo vario, non scontato ed adeguato alle varie situazioni.

Recensore Master

"..Sherlock era tormentato da qualcosa...": si preannuncia un che di inconsueto in questo capitolo, il precedente era chiaramente di passaggio e, conoscendo Skinplease, ci aspettiamo, dopo un po' di riposo e di coccole (!) movimento e azione. "..-Bastare?... ma cosa…- John non capiva...": ecco il tono di "Doppio gioco, triplo..." e cioè la riflessione, il ragionamento sherlockiano sugli avvenimenti per scoprirne i meccanismi più nascosti; e l'autrice lo fa con perizia, sa farci addentrare nella mente del detective per svelare la soluzione del mistero. Sinceramente mi sento un po' John di fronte a questo, seguo il ragionamento con un po' di lentezza, e non ho neppure l'alibi di avere davanti a me i fari azzurri di Sh a distrarmi (magari...). Perciò apprezzo sempre più lo stile narrativo di Skinplease: mi convinco via via in modo più preciso che questa ff non è decisamente una soap opera ma una storia che non si legge facilmente perchè richiede, per fortuna, l'intervento anche di un po' di cervello in più. "..Ferma in mezzo allo spettacolare salotto vittoriano di casa Holmes, era come una regina nella sua corte...": e quando si è riusciti finalmente a seguire l'intreccio del ragionamento di Holmes e ci si aspetta un percorso tranquillo verso la conclusione del capitolo...ecco un altro colpo di scena! Entra in scena Lei, la dominatrice, un personaggio (non la sopporto) tra i più complessi della serie. E la storia si fa sempre più interessante (e senza tregua).

Recensore Master
24/09/14, ore 18:27

"..Uno squillo del cellulare di John li interruppe,..Il mondo li chiamava.": già, loro due e il mondo. Bella questa immagine in cui la coppia diventa un mondo estraneo alle ingerenze esterne, in un guscio di intesa e
affettuosa, reciproca protezione. "...mentre quelli di Sherlock si facevano freddi...sibilò Sherlock, con lo sguardo in fiamme...Sherlock lo fissò, con le iridi azzurre...occhi che fiammeggiavano ..." Skinplease ha un'abilità particolare, poi, nel far riflettere negli occhi di Sh, come in due specchi, i vari fatti che accadono, e le varie sfumature di azzurro o verde diventano veramente espressioni dell'animo. E' la caratteristica più affascinante del detective il suo sguardo, attraverso il quale passa la realtà intera. Capitolo di passaggio ma non meno interessante degli altri.
(Recensione modificata il 24/09/2014 - 06:29 pm)

Recensore Master
24/09/14, ore 00:29

"..Sherlock si accorse che John era essenzialmente intimorito dalla stanza, si sollevò su un gomito e un ciuffo di riccioli gli piovve sul viso -Baker Street è meglio- disse...": questa è la migliore tra mille dichiarazioni d'amore, è l'espressione della piena condivisione, dell'intimità più completa. Dopo le corse sfrenate e le sparatorie del capitolo precedente avremmo avuto bisogno di un po' di tregua e, questo, Skinplease lo sa e alterna i toni della narrazione in un efficacissimo ritmo ma, "...-vai avanti- disse il detective alzandosi in piedi...", non è il riposo che crediamo! Infatti veniamo travolti in un vortice di effusioni e di "incontri ravvicinati" che sono, per chi legge, più coinvolgenti ed impegnativi della velocità e degli inseguimenti che ci hanno dato il fiatone in "SHERLOCK!".
Poi il tocco ironico della commedia: "..John spalancò la bocca, arrossendo e desiderando un profondo buco nella terra dove potersi lanciare...". Il personaggio di Dorothy è semplicemente splendido, in tutta la sua anglosassone imperturbabilità e amplifica tutto l'imbarazzo di John. Poi veniamo sospinti di nuovo giù, nella corrente impetuosa di ciò che scorre tra Watson e Sh e ci sentiamo quasi un po' invadenti nell'assistere alle loro effusioni, tanto è il realismo con cui vengono espresse. Indubbiamente Skinplease scrive bene anche quando racconta queste cose....

Recensore Master
22/09/14, ore 23:19
Cap. 12:

"...John corse per due isolati, prima di fermarsi dietro un angolo a prendere fiato...": ed è proprio il prendere fiato che non si riesce a fare, leggendo questo capitolo che è un susseguirsi di corse, spari, colpi di scena, voci concitate, stridìo di gomme sull'asfalto. Dall'angst precedente siamo gettati nell'azione poliziesca più pura e televisiva. Brava Skinplease a rendere l'estremo dinamismo della scena. E poi, eccolo... "John non poté che fissarle, quelle iridi azzurre che erano tanto magnetiche quanto malinconiche...": Sh con il suo fascino e i suoi silenzi, perfettamente IC. Tutto fa riferimento a lui, anche quando non è in scena. "Non è per interrompere ragazzi, ma abbiamo qualche problema!...": gustosa la scena del grande Greg che protegge i due, complice quasi affettuoso di qualcosa che lui, sicuramente, invidia. Continua l'azione, con il ritmo concitato delle corse e del precipitare degli eventi. Poi, di colpo, alla fine si cambia tono narrativo: "...John si voltò e gli mancò il fiato. Una villa enorme, illuminata fiocamente... ": è l'atmosfera che avvolge Sh, dai toni bassi, i colori scuri ma morbidi, il suo fascino misterioso. E la sua vera casa non può essere che così...

Recensore Master
21/09/14, ore 21:14
Cap. 11:

In questo capitolo abbiamo un po' di tregua dal puro angst perchè si sta comunque facendo qualcosa per risolvere il problema mortale della presenza sotterranea di Moriarty nelle vite di John e Sh. E Mary è una pedina importante ("...Faremo un bella chiaccherata su come si è sentita con Moriarty...") che va valutata in tutta la sua pericolosità. Geniale l'idea narrativa di "affidarla" a Mycroft che qui appare come una ventata di aria fresca, nonostante tutte le riserve che abbiamo sul personaggio BBC, perchè siamo sicuri che, se c'è qualcuno che veramente può contribuire a risolvere i problemi, quello è lui. Piacevole il momento in cui John lo "convince" del suo amore per il fratello: "...concluse dando la schiacciata finale...". Dopo tutta la tensione efficacemente creata precedentemente, adesso Skinplease ci dà un capitolo di tregua in cui riusciamo perfino a sorridere. "..Sherlock… tieni duro, Sherlock…": anche Watson sembra ricaricato e più lucido per cercare il suo Sh. E noi siamo al suo fianco...

Recensore Master
20/09/14, ore 23:23

(“Arrivo, amore! Dammi solo un minuto!” rispose lui dal bagno, dove aveva appena vomitato tutto il pranzo...): la forza della descrizione della scena con cui inizia il capitolo è tutta nella finzione che deve portare avanti John, in un gioco delle parti che si fa sempre più pericoloso. John pedinato, Lestrade in via di trasferimento, l'angoscia si fa concreta. "..Lui è uno che lotta!-No, John…” aveva scosso il capo “non più...”: e, se non bastasse. ad aumentare la tensione ci viene suggerito, sullo sfondo, lontano e quasi estraneo, uno Sh che sta cedendo a se stesso e alle violenze che lo circondano. Fortunatamente ecco che John assume un atteggiamento più energico con Mary, rinfacciandole la sua meschinità (""Infatti hai prezzolato le mie scopate con Sherlock per questo!...") e lo scopriamo più forte e deciso a lottare; poi, finalmente, una boccata d'ossigeno, arriva chi può fare qualcosa in più: "...mi presento, sono Mycroft Holmes...". Questo è un capitolo deciso, teso, pieno d'energia. Bello.

Recensore Master
19/09/14, ore 22:40

"...A John mancò il fiato...": il senso di soffocamento provato durante la lettura del precedente capitolo, qui si è accentuato, vista l'entità della falsità e cattiveria di Mary e quella che sembra proprio una situazione di ineluttabile separazione tra John e Sh. "..gridò nello stanzino buio con i pugni nelle tasche...": espressive e coerenti con la situazione di tensione le parole con cui, in questa ff, l'autrice descrive ciò che sta vivendo John, e cioè il buio, il bisogno di urlare la sua disperazione (ed il suo amore per Sh), l'urgente pulsione di far giustizia subito in maniera puramente fisica, con i pugni. "..Dobbiamo collegare Moriarty a Mary...”, "..Doveva rientrare, anche se la sola idea lo disgustava...": ecco il senso del mistero di Mary, Moriarty, e Lestrade sa bene che non è con l'impulsività che lo si può sconfiggere. Il disgusto lo proviamo anche noi a pensare John con quella donna, mentre Sh è sull'orlo dell'autodistruzione. Skinplease è molto convincente nella scelta delle parole e delle frasi che costruiscono in maniera realistica e ben strutturata lo scenario angosciante.
(Recensione modificata il 19/09/2014 - 10:42 pm)

Recensore Master
19/09/14, ore 22:13

"...Mary sapeva di quei biscotti, si era semplicemente sbagliata di marca...": è angosciante l'atmosfera di questo capitolo che colpisce soprattutto perchè non è dovuta a qualche scena violenta ma alla finzione umiliante che John vive in quella che è una normalità di coppia , apparentemente piatta. “Mary, sarà così tutta la vita? Ci hai mai pensato? Tutta la vita così?...": Skinplease ha rappresentato con precisione e credibilità il clima di falsità e di sotterranea violenza che John sta vivendo. Mary è forte nella sua misteriosa identità e lo inchioda con argomenti indiscutibili quali sono i due figli in arrivo. Ma, nell'angst, sembra aprirsi uno spiraglio ("... La voce di Lestrade era poco più di un sussurro -Vieni-...), e la speranza proviene da uno dei personaggi più positivi nelle Seasons, cioè Lestrade; l'autrice di questa ff sfrutta efficacemente gli spunti, di ciò che abbiamo visto grazie alla BBC, che lo riguardano. E' generoso, leale, onesto e sinceramente affezionato ai due del 221B. Tutto ben scritto, come al solito.

Recensore Master
18/09/14, ore 22:59

"...Raccolse la scatola di tea, i dolcetti alla crema di vaniglia di cui lo sapeva ghiotto...": ecco Baker Street nella sua quotidianità; il capitolo sembra darci un po' di tregua, dopo l'estrema espressività, a volte persino violenta, di quelli precedenti e ci fa sentire di nuovo a casa, al 221B. Una scena consueta e tenera, in cui John ha fatto la spesa pensando soprattutto, come ai bei tempi, ai gusti di Sh. Ma l'atmosfera idilliaca dura poco: "..John... hai davvero visto Sherlock?...". Ci riprendono il dubbio e l'angoscia, personalmente ho avuto un po' di esitazione ad andare avanti, stavo troppo bene all'inizio. "..Ti ho sentito, John. Sono qui- disse la sua voce profonda e tranquilla...": eccolo, lui e il suo mistero, la sua dimensione inarrivabile. Ripiombiamo nell'angst. "..Gli mancò l'aria, si sentì accerchiato...": anche noi, come John, non vorremmo vedere di nuovo Sh, ancora una volta, ai confini della sofferenza e dell'incomunicabilità...Ma, purtroppo,
("...quando rientro, non devi più essere qui e noi non ci vedremo mai più. Questo... questo è un addio...") ci risiamo: il detective ed il suo medico si perdono nuovamente. Capitolo molto avvincente e ricco di emozioni.