Recensioni per
MAY ROCK N' ROLL SAVE YOUR LIFE
di Julietds

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/12/14, ore 16:14

Ormai nelle pausette dallo studio/cercare di riprendere la sufficiente lucidità mentale per tornare a studiare dopo il vino bevuto a pranzo, vengo qui, dai miei sempre più incasinati BP, sì ok sono tuoi ma te li prendo in prestito.
Comunque, sta diventando una sofferenza sempre maggiore leggere questi capitoli, avrei bisogno di camomilla in endovena per non cominciare a disperarmi. Non solo mandi in malora una delle mie coppie preferite, non solo semini zizzania nel gruppo ma li fai anche litigare così? No, non puoi volermi così male! Cioè, lo sai quanto io sono sensibile riguardo a questi argomenti e sai che farò immediatamente dei parallelismi con i Guns e con l'inizio della disfatta. Quanto è brutto quel momento in cui tutti cominciano a darsi addosso, quando volano le famose parole "senza me non sareste arrivati da nessuna parte", quando soprattutto intervengono gli avvocati che, facendo il loro mestiere, allontanano però sempre di più gli uni dagli altri? Avevi già parlato di un momento in cui avevano avuto bisogno di avvocati, in uno dei primi capitoli, e anche allora ti avevo detto quanto non mi piacesse leggere di momenti così nella storia di una band. Purtroppo però queste cose capitano, più spesso di quanto ci piaccia pensare. Non me ne voglia Franklin ma devo dare ragione a Bethan questa volta, non si può sottovalutare l'aspetto anche burocratico collegato a una band, soprattutto quando questa diventa sempre più importante, e penso che davvero se lui non si fosse assunto questa responsabilità forse non sarebbero dove sono. Poi però non so, questa è la mia impressione, forse anche Bethan se la crede un po' troppo ormai. Sebbene forse avessero davvero bisogno di una pausa gli uni dagli altri, a parte la coppia della saponetta naturalmente, questi distacchi mi spaventano sempre un po' perché, soprattutto se le persone coinvolte sono un po' testarde e un p' infantili, un periodo del genere non è che serve tanto a raffreddare gli animi e ragionare con lucidità bensì serve ad incrementare le recriminazioni e il distacco con gli altri membri della band, distacco già favorito dalla stessa presenza degli avvocati peraltro. 
Spazio domandina: perché Bethan li porta in tribunale? 
Chiusa domandina e ritorno al capitolo.
Che bello che finalmente il tuo Lester faccia una breve, che però non passa per niente inosservata, comparsa in questa storia. Ho amato molto il modo in cui l'hai costruito, quello in cui l'hai fatto parlare, anche se mi ha spaventata un po' penso fosse veramente così, acido e disilluso al massimo ma allo stesso tempo anche dotato di quella sincerità che fa male tanto è cruda e vera, infatti non appena se ne va Frank e Steve non è che si fanno una risata.
Adesso purtroppo devo concludere, ho già perso troppo tempo, scusa la brevità ma dopo aver letto il capitolo non potevo non lasciare scritto qualcosa. 
Mangia più dolci che questo leopardesimo non ti sta facendo bene! Se sono già messi così male adesso come diavolo faranno ad arrivare fino al '91? Ho paura.
Un bacione e tanti pandori con le ali che volano (?),
Breath
 

Recensore Junior
13/12/14, ore 14:50

Buon pomeriggio ma cherie!
Eccomi qui, la mia pausetta dallo studio la dedico a te e a May Rock :)
Prima di tutto, penso che Lev/"Galeotto" sia il mio nuovo personaggio preferito, lo amo, ti giuro, quel russo-marocchino che storpia i nomi più di me. Freenko e Rupert? Sappi che non dovevi farlo perché d'ora in poi li chiamerò sempre così, e Steven lo chiamerò Sven... perché sì!
Comunque, questo camionista pazzo che gira con bottiglie di whiskey e dispensa consigli di stampo sentimentale e si incanta nelle sue riflessioni rischiando di fare più incidenti di Freenko e Sven messi insieme -e ce ne vuole eh!- è stato come una manna dal cielo perché ha detto a Frank esattamente quello che, volente o nolente, in pieno possesso delle sua capacità intellettive o meno, doveva sentirsi dire e forse quello che Steve non gli avrebbe mai detto perché troppo preso dal suo, chiamiamolo ruolo, di migliore amico che supporta un amico in difficoltà con metodi che poi finiscono con loro collassati in mezzo a una strada. 
Piccola parentesi, ho una domanda: il pezzo iniziale, scritto tutto usando il presente, era intenzionale? Perché ho notato che dopo quella prima scena sei tornata al passato :)
Torno però al capitolo, a quella chiacchierata tra Robert e Frank. Mi accorgo che Frank sta subendo una specie di evoluzione dal personaggio fondamentalmente comico dei primi capitoli a una sorta di vero e proprio antieroe e, per quanto alcune cose del suo carattere non mi vadano molto giù, questo penso che sia solo un punto a favore di questa storia. Noi amiamo il Franko, non potremmo non farlo ma lui, come qualsiasi altro personaggio verosimile, ha un mucchio di difetti, forse anche più di una persona normale dato che, si sa, la fama e l'avere sempre tutti ai propri piedi può trasformare il carattere di una persona, qui mi viene in mente Axl Rose in particolare ma penso che sia un discorso che può essere fatto per numerose altre persone. Comunque, ti ho fatto tutto questo discorso per quella scena, quel dialogo in cui Frank, come dice Robert, cerca di far quadrare tutto, dice di poter passare sopra a quel doppio tradimento. Questa cosa mi ha spaventata tantissimo, l'apatia, il non sentire niente, mi spaventa tantissimo, sia che sia riferita a Frank che a qualcun altro. Mi è tornata in mente una scena di American Horror Story in cui una tipa, morta e poi fatta risorgere, dice che non prova più niente, che è vuota dentro, e prova a fare di tutto per tornare a sentire una qualsiasi cosa. Cosa c'è di più spaventoso di quel vuoto? Forse davvero poche cose e per quanto questa apatia eviti una scazzottata con i fiocchi, d'altra parte penso che Frank si sia in qualche modo chiuso nella sua corazza e spera che, tenendosi lontano da una conversazione chiarificatrice, può evitare di affrontare un dolore come quello del capitolo scorso, una cosa insostenibile.
Penso che quello scoppio di emozione alla vista di Jen sia in realtà un forzare se stesso di provare qualcosa nella confusione dei suoi sentimenti e di quella situazione. Non so, non penso di aver inquadrato perfettamente il Frank di questo capitolo, la mia telepatia non funziona più, aiutami!
Comunque penso che Jen abbia fatto bene, non sono molto fiduciosa riguardo alla loro relazione, non più, non quando leggo di un Frank così apatico riguardo a situazioni così pesanti, forse è ancora troppo confuso e, per quanto io ami l'idea dell'amore nel rock, penso che Jen si meriti di meglio a questo punto, chissà, forse Robert potrebbe essere in grado di darle quello di cui ha bisogno. Ebbene sì, hai infranto un sogno di questa ragazza, io, ancora così idealista. Franko lo amo comunque, sappilo, ma di nuovo questo capitolo mi ha lasciato un sacco di amarezza addosso.
Spero che in un modo o nell'altro le cose migliorino per tutti ma, visto che so che è un periodo leopardiano, non ne sono poi molto fiduciosa.
Breath

Recensore Junior
10/12/14, ore 22:27

La mia musa capricciosa è da un po' che se ne sta in giro a fare altro e non mi assiste più, bastarda. Fatto sta che, non avendo altro da fare (cosa? Hai pensato che dovrei studiare? Non farmi venire l'ansia con i pensieri che io penso che tu potresti pensare... l'ho già detto che sto male ma lo ridico) quindi mi sono fiondata qui per cercare di assottigliare il confine che mi separa dall'essere in pari, la speranza è l'ultima a morire e prima o poi ce la farò. Vai così!
Comunque, la smetto con le idiozie e passo a questo fatidico capitolo. Finalmente torniamo nei panni di Steve, che un po' mi era mancato, e finalmente ci dici come Frank ha preso questo tradimento. E' brutto quando diamo per scontate certe persone e poi, quando queste ci fanno capire che no, non sono a nostra disposizione quando vogliamo noi senza nulla in cambio, la tristezza che ci accompagna, il senso di estraniamento penso si possa paragonare solo a una caduta nel vuoto. E Frank cade, cade nei burroni in cui è più facile cadere: la droga, l'alcool e l'autodistruzione. Ma per fortuna c'è Steve, il non tanto fidato Steve che accorre in suo aiuto, che gli sta vicino senza chiedere niente, come un vero amico dovrebbe fare in certi momenti in cui il dolore è troppo grande per riuscire ad essere articolato in parole, quando si avrebbe bisogno solo di qualcuno che ci abbracci e sia lì, in silenzio. Eppure anche Steve è umano, anche lui ha i suoi demoni e i suoi burroni che lo allontanano dal vero se stesso. Ora, non penso che tu abbia potuto esprimere lo stato in cui si trova meglio di come hai fatto. Non si rende neanche conto di quello che fa, della differenza fra ciò che è nella sua mente e ciò che succede nella realtà. Forse il suo era solo un tentativo di abbattere quella corazza di preoccupante apatia di Frank e l'ha fatto in un modo illogico che solo l'effetto delle droghe potrebbero provocare.
"Ho paura.
Ho paura di me stesso.
Ho paura di quello che vuoi farti, Frank.
Ho paura di come ci siamo ridotti ridendo e scherzando e del fatto che non siamo nemmeno a metà della nostra vita.
Qualcosa sta cambiando, Frank.
Inizio a non riuscire a dormire la notte…
Cos'è successo? Cos'è cambiato da poco fa, quando scherzavamo spensierati come ragazzini?
"
Anche qui a momenti mi veniva la pelle d'oca perché in un paio di brevi frasi hai raccontato quello che neanche la recensione o il capitolo più lungo potrebbero fare, hai parlato di quel straziante stato in cui non riconosci neanche più la persona che sei diventato e ti spaventi, quel momento in cui capisci quanto in fondo sei arrivato e, quasi stupito, guardi a quel passato relativamente così vicino eppure anche così lontano e ti chiedi come sia possibile che tu sia arrivato a quel punto. Da brivido.
"Questo ragazzo non ha più nulla.
E milioni di altri ragazzi vorrebbero essere al suo posto.

Dovevo citare anche questa frase, non potevo non farlo. Di nuovo hai aperto la porta a una riflessione che non penso sia poi così scontata. Al giorno d'oggi le celebrity in generale ci vengono dipinte come persone la cui vita è perfetta, che hanno tutto e sono felici, ci vengono dipinte come le persone che dovremmo tutti noi aspirare ad essere. Niente di più sbagliato, la fama, i soldi, il soddisfacimento di ogni vizio e capriccio non portano la felicità, per contro, penso che in qualche modo svuotino l'uomo, o meglio, lo svuotano della vera felicità potenziale riempiendolo di false illusioni di felicità materiale e ingannevole. Frank probabilmente è idolatrato da molti ma si trova in un buco nero di disperazione e tutte le cose che gli altri gli invidiano non lo aiutano, al massimo lo spingono ancora più giù.
Passo a quel dialogo fra le coperte così intimo, anche se non prevede chissà che attività, in cui Steve, incredulo, scopre che quel Robert che lui pensava così inoffensivo, abbia in realtà ferito in maniera così profonda il suo migliore amico. D'altra parte però, penso che Steve abbia in qualche modo non solo fornito una spalla su cui piangere a Frank ma gli abbia anche dato un nuovo punto di vista sulla faccenda ricordandogli che neanche lui è un santarellino e si sa che un cambio di prospettiva a volte può fare la differenza.
Ora concludo, questo capitolo mi ha stesa ed ha alimentato ulteriormente il mio leoparghesimo, evviva!
Alla prossima Leoparda Due <3
 

Recensore Junior
09/12/14, ore 21:55

Eccomi anche qui! Dopo l'ultimo capitolo ero troppo curiosa e non ho resistito. In realtà non hai parlato, non in questo capitolo, di quello che succede dopo, il che è la cosa che maggiormente mi interessava e spaventava ma, sorpresa delle sorprese, scrivi uno di quei capitoli assurdi (in senso buono naturalmente) che vanno avanti e indietro nella storia, nella storia dei Black Panther e in quella di Bethan, Frank e Robert prima dei Black Panther, prima di Steve, prima di tutto insomma. E il tutto per bocca di Robert! Wow! Mi piacciono questi cambi di prospettiva, sono a dir poco interessanti. Comunque, stavo dicendo che, nonostante non fosse quello che mi aspettavo, questo capitolo così Bethanesco (mi sa che comincerò a usare regolarmente questo termine) è stato ben accetto.
Quindi facciamo tutti un salto nel passato, andiammo a trovare quei tre al liceo, vediamo Franklin attraverso gli occhi di Robert e lo scopriamo (non l'avrei mai detto) il classico ragazzino sottosviluppato, con gli occhiali spessi e l'aparecchio, il classico sfigato insomma (anche se è un termine che odio profondamente in questo caso è quello giusto da usare, Frank non me ne voglia). E' stato divertente fare questo tuffo nel passato, anche se Frank mi ha fatto un po' pena penso che il processo di trasformazione per il quale Rob ha premuto così tanto sia un po' come un rito di passaggio nell'adolescenza. Così come il sesso che, di nuovo sono rimasta di stucco, a quanto scopro Frank non prendeva così alla leggera, o meglio, almeno per quanto riguarda la prima volta. Poi però naturalmente anche lui diventa come praticamente la totalità dei ragazzi e non si accontenta, con i risultati che tutti conosciamo.
Ora, la scena in cui Frank è chiuso nel bagno tutto disperato e Rob e Bethan vanno in suo soccorso non solo mi ha strappato un sorriso ma mi ha anche intenerita, già da allora facevano squadra, per dirla con le parole di Bethan, se uno di loro aveva un problema, tutti loro lo avevano. Sto cercando di immaginarmi Frank che cerca di scappare da questa fantomatica ragazza con la gamba fratturata, proprio una cosa alla Frank insomma. Nonè che magari ha sbattuto la testa nella caduta? No perché spiegherebbe molte cose!
Comunque, leggendo il pezzo finale ero lì, di nuovo tristissima, che pensavo che non era possibile che io avessi frainteso tutto e che avessi scambiato una semplice vendetta per dei sentimenti. Non era possibile che Robert fosse andato a letto con Jen solo per quello! E invece l'ultima riga mi ha salvato, perché se no davvero significava che non avevo capito proprio niente. Che dire di questo Robert macellaio/pezzo di manzo? Non pensavo fosse capace di serbare quel tipo di rancore per così tanto tempo per una cosa da ragazzini ma in fondo penso che tutti loro siano ancora dei ragazzini, chi più chi meno e, beh, quasi quasi gli sta bene a Robby. Vuoi vendicarti in quest maniera? E allora ti becchi i sentimenti per Jen! 
Ok, magari puà sembrare che io stia odiando i tuoi personaggi, credimi, non è così, è solo che non ne fanno una giusta e mi fan venire voglia di mettermi le mani nei capelli, ma in fondo voglio loro bene!
Chissà cosa succederà d'ora in poi!? Potrei semplicemnte andare al capitolo successivo ma per questa sera non posso, spero di non farmi rivedere quando entrambe avremo i capelli bianchi.
Ciao ciao <3

Recensore Junior
09/12/14, ore 21:17
Cap. 31:

Sogni o sei desta? Pizzicati pure quanto vuoi che tanto è vero, finalmente sono tornata anche qui, dai miei amati Franken! Yuppi yey!
Cerco di resistere alla tentazione di passare  subito all'ultima parte del capitolo e a delirare come mio solito in preda alla disperazione e provo a commentare con ordine. Dunque, vedo che hai di nuovo fatto una piccola immersione nella testa di Frank, questa volta fortunatamente in una situazione più normale e casalinga che non comprende cinesi che lo rincorrono. Ma visto che stiamo parlando di Frank (mi era mancato) l'assurdo deve per forza metterci lo zampino. Solo lui poteva desiderare di sposarsi a Steesland (oddio non mi ricordo se si chiama veramente così, facciamo finta di sì) dove lui e Steve avevano trascorso quei momenti così amorevoli in compagnia dello zio Rum (per una volta non si tratta di zio Jack) e solo lui poteva pensare che l'avrebbe fatta franca con la psicologia inversa, con Jen poi! Hahah povero ingenuo, gli stanno bene i pinguini e il gelo. No dai, gli voglio bene, e se non faceva un matrimonio del genere non era lui. A parte il fatto che amo le scene in cui lui e Jen sono insieme... se non fosse che tu sei crudele e... no, basta, vado con ordine.
Dunque, dicevo che li amo insieme e infatti, come per ribadire il concetto nel caso in cui non fosse già abbastanza chiaro, faccio riferimento a quel bellissimo dialogo tra loro riguardo al nome del bambino. Pausa d'effetto.
Franken?
Sul serio?? Hahahahah non ok questo è troppo, questo è shipping allo stato puro! Questo è doccia e saponetta che balla la samba. E posso solo immaginare il tono e la faccia con cui l'ha proposto (a parte il fatto che ormai Frank me lo vedo come il chitarrista del gruppo d'apertura di Slash di cui vergognosamente non mi ricordo il nome).
E poi cambi completamente scenario e punto di vista ed ecco Jennifer, finalmente anche la donna di ghiaccio che è riuscita ad incatenare Frank (più o meno) ci racconta un paio di cose. Dell'allontanamento di suo marito da lei e da quella gravidanza che non penso lui abbia capito appieno e che, dopo l'eccitazione iniziale, non lo incuriosisce più, di nuovo attirato da nuove cose. E' risaputo che è lui il bambino della situazione e devi sapere che già allora era un po' dispiaciuta ma ancora abbastanza serena... prima che tu mi dessi quella mazzata finale. Ma in realtà me l'hai preparata per bene, con le parole così disilluse, arrese e per certi versi amare di Jen riguardo alla vita coniugale. Un po' l'hai capito come sono e penso che tu abbia immaginato quanto tristezza mi abbia messo addosso leggere che Frank non è riuscito a farsi bastare Jen e lei che pensa che è ok. Come può pensarlo? Non è ok! Frank sarebbe dovuto essere quello che le avrebbe restituito la fiducia negli uomini (anche se ha sbagliato soggetto) nella mia visione molto ingenua e piena di unicorni rosa. Non mi piace leggere queste cose. Cioè, non fraintendermi, la tua storia rimane bella, forse ancora di più per il fatto che non concedi neanche una scappatoia dalla realtà, ma io ormai avevo dato per scontato che Frank e Jen sarebbero stati La Coppia, fuori di testa e continuamente in lite ma comunque uniti.E invece Frank si chiude in camera con fans e Jen pensa a Robert. Piccola parentesi: ma io non lo sapevo che Robby fosse tutto sto pezzo di manzo! Come me lo sono perso? Mi sento disorientata al massimo, help! Chiusa parentesi. 
Dunque, Robert non sembra che se la voglia solo portare a letto, ho letto dei sentimenti più profondi nei suoi gesti, nel suo modo di guardarla e nel modo in cui Jen descrive il loro incontro. Non sembra solo ginnastica da letto quella ed è forse questa la cosa che mi spaventa di più.
Ma tu, non contenta di tutte queste brutte cose e di avermi fatta soffrire a sufficienza mi dai anche la mazzata finale, l'ingresso di Frank, il suo sguardo spento che, in lui, forse è un indice ancora maggiore di quanto l'abbia fatto soffrire questa cosa. Anche se, non posso non dirlo, non può pretendere di fare le corna a sua moglie e di sentirsi tradito a sua volta quando anche lei gliele fa.
Dopo questa conclusione bacchettona nei confronti di Frank, me ne vado con la mia amarezza e spero che nei prossimi capitoli me la farai dimenticare.
Tu mi fai stare male, sappilo, ma ti frankeno (?) lo stesso.
Breath
 

Recensore Junior
23/11/14, ore 14:33

Oh, una volta ricominciato non mi fermo più! Aiuto! No dai, è che ci tengo a rimettermi in pari quindi non osare pubblicare finché non lo faccio! Scherzo dai <3
Passo a commentare questo capitoletto così hippie. Mi fa piacere che Frank tenga la cintura di castità, sai che ci tengo che le cose tra lui e Jen funzionino, anche se ho il sospetto che Jen gliela abbia incollata addosso a forza. L'importante però è che lui sia nella sua atmosfera frankosa e sia felice di scorrazzare per l'Europa (oh, naturalmente quando hai parlato di tour in Europa, di Italia e di belle ragazze europee a cosa ho pensato? Tanto so che lo sai! Quanto vorrei che Slash avesse un po' la mentalità di Steve riguardo alle ragazze europee... basta, adesso mi riprendo) con i suoi amichetti del cuore con i quali può fare i bagnetti e far finalmente vedere a tutto il mondo che lui veramente è rimasto fermo all'età di 5 anni, cucciolo <3
Mi hai fatta sorridere con quelle scene così spensierate ma poi, davvero, ti giuro, mi hai dato una mazzata assurda con quelle ultime frasi, con le parole che Paul canta. Sarà che sono matta e ipersensibile dopo il concerto ma mi è venuta la pelle d'oca e gli occhi lucidi. Quanto è vero, purtroppo alcuni momenti sono destinati a non ripetersi mai, a rimanere isolati per quanto belli e preziosi, ed a perdersi nella folle corsa che questa vita è, che davvero fugge troppo veloce per i nostri ritmi. quanto darei per poter essere in grado di fermare certi momenti. Penso che la vera tragicità della vita, dell'esistenza stessa dell'essere umano sia questa: vivere essendo coscienti della propria mortalità, del fatto che il tempo che abbiamo a disposizione è tristemente troppo breve.
Con questa me ne vado, sappi che il solo fatto che tu sia passata dal farmi ridere intenerita a farmi venire i brividi e la depressione nel giro di un solo capitolo neanche troppo lungo per me è già una dimostrazione sufficiente della validità di questa storia e del tuo modo di scrivere. I piccoli errori grammaticali li facciamo tutti, anche io, ma mica tutti sono capaci di creare momenti che coinvolgono così tanto.
Breath

Recensore Junior
22/11/14, ore 18:45

Ed eccomi qui anche oggi, whoo, però non ti ci abituare che già domani non so se avrò il tempo di lasciarti qualcosa. Cooomunque, ero a letto a "studiare" quando mi sono detta, massì, proviamo a leggere un capitoletto della Juls...non l'avessi mai fatto! Nel giro di due minuti mi stavo rotolando nel letto nella mia migliore interpretazione della bambina de L'esorcista cercando di contenere le risate! Pensa che con questi capitolo tu ti sia sul serio superata in quanto a idiozia e adorabilità del Franken ed in quanto a idiozia di Frank... o dovrei dire di ringo Frankk hahaha ma come fai a uscirtene con certe cose? Ma partiamo con ordine dai (tra l'altro ho le falangi doloranti perché oggi ho scritto, ho risposto a qualcosa come sette recensioni e, beh sì dai ho studiato mezz'oretta ma quella non conta come riposo :D).
Sono stata sollevata di leggere che Jen non demorde e non la fa passare liscia a Frank, nonostante le spiegazioni molto illuminanti che mi hai dato nella risposta all'ultima recensione non mi andava molto a genio questa Jen che permette al suo uomo (se lei è la sua donna... rido ancora eh per Frank che la chiama così) di essere così libertino. Quindi brava Jen, fallo soffrire, che poi quel matto impazzisce e si mette in testa di volerti pure sposare! Che dolce però! Alla fine ci tiene e, anche se non metterei la mano sul fuoco per quanto riguarada la sua sanità mentale, mi sembra abbastanza serio, già il fatto che dice che non ha mezza voglia di divorziare un po' lo fa capire.. o magari no ma a me piace pensarlo. 
Passiamo ora all'Odissea del viaggio in macchina di quei due, più che altro odissea per Steve che si deve sorbire un Frank più esagitato del solito, ai posti squallidissimi che solo loro trovano in cui mangiare anche se fra un po' cominciano a cagare oro (ooops -alla Slash- linguaggio volgare, sorry) ed ai loro dialoghi stupendi, era da un po' che non scrivevi uno dei loro momenti. Io li adoro basta. Il pezzo sulle ragazze mi ha fatta morire, la classica conversazione fra maschi e la conclusione su Greta? Ne vogliamo parlare? Sto ancora ridendo. "Steve, Greta è mia sorella". Li amo!
E poi ci hai riservato una sorpresina bellissima e più che giusta, hai fatto di nuovo salto nella testa di quello spostato di Frank decidendo di raccontarci questo momento dal suo punto di vista. Non ti dico che stavo morendo al pensiero di lui che gira di qua e di là come un cane troppo agitato, che ruba delle forbici per tagliarsi i capelli (noooo) facendomi sorgere spontanea la domanda: in quale universo parallelo Frank pensa di ispirare più fiducia con i capelli tagliati a caschetto???
Ma passiamo al sequestro del completo del povero omino cinese che rimarrà traumatizzato a vita, non so perché quando penso a lui mi viene in mente Chao di Una Notte Da Leoni. Ma però (non ha senso in italiano ma facciamo finta di niente) passo infine a quella stupenda dichiarazione che è dolce, sincera ed allo stesso tempo incredibilmente alla Frank, chiunque si sarebbe sciolto... nonostante l'abbigliamento e il taglio di capelli del soggetto!
Questo capitolo è caduto a fagiolo nella giornata di oggi, mi è piaciuto un sacco!
Tisana e torta di mele della mia mamma (che più buona della sua non ne fanno),
Breath

Recensore Junior
21/11/14, ore 19:42

Mi dicono che una recensione al giorno toglie il medico di torno... forse non si parlava di recensioni ma, beh fa lo stesso, sto cercando di rimediare alla mia bruttissima assenza quindi eccomi qui anche oggi.
Mi sa che dovrò essere breve però quindi non aspettarti chissà che.
Inizio da una citazione che mi ha fatta morire o meglio, sogghignare come la peggior maniaca di questo pianeta: " eravamo eccitati come delle groupies che hanno una notte a disposizione con il loro chitarrista preferito" ehm... sono io o qui ci sono alcuni riferimenti nascosti a pazze fuori di testa follemente innamorate di chitarristi? Just wondering :D
Comunque, passiamo a cose più serie e al rapporto fra Jen e Frank sul quale ti soffermi in questo capitoletto. Frank tutto triste perché non riesce a soddisfare la Sua Donna (hahah ancora rido per il dialogo del capitolo scorso) mi fa una tenerezza pazzesca però d'altro canto anche lui è un essere umano, mica un robot. Qui però sorge la mia perplessità, Frank mi sembrava molto preso da Jen, lei da lui, allora perché sto qua mi va a letto con altre e Jen non dice niente? Non mi sembra una cosa da lei, non se le importa qualcosa di lui. Ma forse sono io che come al solito ho una visione troppo idealizzata di quel mondo e quindi penso che sia possibile anche l'amore. Ma in realtà ci credo sul serio sai? Sono ancora ignorante in materia ma e che cazzo, mi vengono subito in mente Joe Perry e consorte che stanno insieme da qualcosa come un secolo, stessa storia per Bono e signora (questa cosa la so solo perché l'ho letta sul Rolling Stone prima di abbandonarlo al concerto). Magari queste storie sono solo eccezioni che confermano la regola delle rockstar allergiche alla monogamia... come poi anche molti altri ragazzi normali ma sto divagando e la devo smettere. Comunque sul serio, sono curiosa di sapere il perché di questo loro comportamento. La scena in cui vengono fermati e Jen perde la testa da una parte è esilarante perché per una volta si ritrova lei ad essere la criminale ma dall'altra è triste perché anche io, insieme ai Black Panther, mi sono resa conto di quanto effettivamente quella donna abbia fatto e continui a fare per loro, a questo punto capisco il suo atteggiamento da generale nazista, avere sempre a che fare con bambini che non conoscono i limiti ma che al contempo valgono milioni non deve essere facile. E poi mi ha anche messo tristezza il suo discorso perché parla tanto di una donna sola che comunque in qualche modo è di nuovo stata abbandonata dal suo uomo e che come al solito può contare solo su se stessa. Momento di empatia nei suoi confronti.
Come vedi sono stata velocissima e non mi sono dilungata troppo, perdonami. Domani se riesco mi leggo anche il prossimo e se Dio mi assiste e Slash non mi distrae magari riuscirò a mettermi in pari.
Brava come al solito.
Fontane di cioccolato caldo con panna (?),
Breath 
(Recensione modificata il 21/11/2014 - 07:46 pm)

Recensore Junior

Prima di risponderti a quella stupenda recensione che tu mi hai lasciato, prima che il mondo reale mi rapisca di nuovo da EFP voglio lasciare giusto un paio di righe qui anche se non so con che faccia tosta mi rifaccio viva dopo questa assenza imperdonabile.
Che dire? Mi ero quasi domenticata (shame, big shame on me) quanto fossi brava a delineare un sacco di situazioni con un paio di righe e un paio di dialoghi. Dopo l'addio a Whiskey i nostri beniamini del rock devono tornare anche loro alla realtà e a cià che queste impone loro, personificata nella figura di Jen che neanche Frank riesce a scomporre più di tanto (quanto sono adorabili quei due insieme?). Come al solito anche tu non ti sei dimenticata della realtà, di come vanno le cose, del fatto che per la maggior parte delle persone la musica è solo uno show business il cui unico scopo è fare soldi, sempre più soldi, in barba a quello che si perde per strada. Jen comunque ha ragione, anche se i BP sono sulla cresta dell'onda in quel periodo lo sono più che altro per la loro reputazione, per le cazzate che combinano e tutti sanno che cose come questa non ti mantengono a lungo sulla bocca degli altri (a meno che uno non aspiri a diventare come Paris Hilton... non so come mi è uscita quest) mentre la musica lo fa. Se i ragazzi vedono l'aspetto, chiamiamolo romantico, del rock (o almeno in gran parte quell'aspetto), Jen è quella che ha il compito di riportarli alla cruda realtà. Faccio una mini parentesi per dirti che mi sono seriamente immaginata Frank e Steve che sniffano le pareti degli alberghi, muoio.
L'idea di Jen alla fine è quella giusta (ossignore, sto veramente riconoscendo che Jen ha un senso a questo mondo... come hai fatto?) e pure gradita ai ragazzi, in particolare a un certo cantante di nostra conoscenza che non vede l'ora di fregare una certa ragazza a un certo Robbi viva la Plantula for evah (?). Sono proprio curiosa di sapere come Jennifer ha convinto Judy a seguire i Black Panther e mollare gli Zeppelin, scommetto che in ballo ci sono cose da donne o segreti imbarazzanti.
Nella scena della festa hai descritto con perfetta immedesimazione in Steven (attenzione, prevedo futura simbiosi in arrivo) la classica festa che delle rockstar del loro calibro avrebbero potuto dare in quegli anni: ragazze, droga, alcool e cose che degenerano. Ecco, a proposito di cose che degenerano... ma Jen? Ha deciso che Frank non gli basta più o magari vuole essere l'artefice della definitiva formazione della coppia Franken? O forse si è solo lasciata andare, alla fine scommetto che anche Steven abbia il fascino tipico del musicista al quale nessuna donna può resistere (e qui mi sto trattenendo un sacco per non tirare di nuovo in ballo un certo musicista fascinoso, del tipo che sto cercando di non scrivere parole che iniziano con la S o poi non rispondo più di me). Il dialogo fra Jen e Steve mi fa pensare che ci sia veramente qualcosa fra quelle due di cui io non sono a conoscenza... o forse mi sto solo facendo un sacco di viaggi come al solito. Comunque Steve mi fa intenerita troppo quando ho letto che voleva che ci fosse anche Judy, ci teneva, nonostante il letto fosse già piuttosto affollato. Forse però è stato meglio così per far sì che l'incontro di quei due avvenga senza altre persone in mezzo...forse anche io ho una visione troppo romantica del rapporto fra Steven e Judy, come minimo tu nel prossimo capitolo me la fai morire!
Sorge spontanea la domanda... ma quindi alla fine Steve e Frank hanno consumato? No perché, dopo tutta quella tensione sessuale....
« Grazie al cazzo, è la mia donnaLa mia donna tiene testa a me, te e il resto del mondo mentre ci organizza concerti in posti da urlo, ci procura contratti e partecipa a un'orgia. Per questo è la mia donna. »
« La vera domanda è che ci trovi lei in te » ridacchiai.
« Spiritoso » rispose con una nota di sarcasmo nella voce mentre mi strappò la sua maglietta dalle mani. « E per inciso… la mia donna ha detto dove sarebbe andata mentre noi ci preparavamo al grande incontro? »
« Quante volte ancora ripeterai “la mia donna” in una sola frase dopo questa notte? »
« Una volta ancora, Steven caro. La mia donna »"

Ma quanto è adorabile Frank??? Sembra un bambino delle elementari che ha la sua prima ragazza... che poi magari è vero! Mi erano mancati dialoghi come questi, mi era mancato Franken, ma questo tu lo sai già. Ora, questa non è la mia recensione più acuta e più lunga ma purtroppo al momento non posso fare di meglio. Comunque sappi che, anche se non mi faccio viva molto spesso, questa storia non l'ho dimenticata, per niente, tu non perderti d'animo per la scarsità delle recensioni, quello che scrivi è bello, divertente e valido!
Tè e biscottini,
Breath
(Recensione modificata il 20/11/2014 - 08:54 pm)

Recensore Junior
07/11/14, ore 19:31

Guarda un po' chi si rifa viva? Ebbene no, non è un sogno, sappi che ho ottocentomila cose da recensire ma do la priorità a questa storia perché merita, ma questo tu lo sai e io lo so (ed è già abbastanza così... spero) e perché oggi, mentre leggevo questo capitolo in una delle mie infinite pausette dallo studio, mi sono ricordata di nuovo perché mi sono appassionata così tanto a questa storia scoperta per puro caso. Quel giorno il destino era al lavoro, lo so :D
Comunque, non ho preso appunti quindi non potrò essere precisa come altre volte ma proverò a riassumenre quello che mi è piaciuto di questo capitolo.
Prima di tutto perché finalmente hai dedicato un intero capitolo e il giusto spazio a quel grande che alla fine era Whiskey. Mi ricordo che la sua morte era stata un fulmine a ciel sereno e che non ti eri soffermata più di tanto sull'effetto che un'evento del genere aveva avuto sui Black Panther. Mi è piaciuto perché ci hai detto qualcosa in più di questo personaggio che si era caratterizzato fino ad adesso come quello che beveva sempre  e che ogni tanto se ne usciva con un paio di parole incredibilmente giuste ed azzeccate per la situazione in questione. Che trauma scoprire che aveva persino preso una laurea in legge! Non perché pensavo che fosse stupido ma perché queste cose sembrano un controsenso se associate alla classica figura della rockstar anche se questa è una cazzata perché molte rockstar si sono laureate (il mio caro Duff su tutti <3 ... tranquilla, non lo tradisco con Slash, Duff è solo quello cuccioloso e tanto alto) e come al solito tu non sei una da luoghi comuni, personaggi stereotipati e cose già viste e già fatte <3 
E poi mi è piaciuto quell'accenno alle cause per le quali Whiskey beveva sempre, mi ha anche messo molta amarezza perché alla fine tutti iniziavano a bere per divertirsi e poi spesso finivano per farlo solo per rimanere a galla. Ti riporto una frase che mi è piaciuta tantissimo "Certe persone si prendono come sono e basta. È come se per avessimo percorso la stessa strada per un periodo, casualmente, uno accanto all'altro e poi pian piano lui avesse iniziato ad accostarsi al muro e alla prima traversa fosse corso via." Quanto è vero! Succede così spesso di incontrare persone con le quali condividiamo un attimo di vita e che poi lasciamo andare serenamente, senza recriminazioni o dispiacere, consapevoli del fatto che il tempo insieme a loro è giunto al termine. Sono quelle separazioni dolciamare che non svaniscono mai dalla memoria, al pari di quelle più sofferte.
Mi è piaciuto il pelegrinaggio dei Black Panther verso la tomba del loro amico, non solo perché sono in Scozia e sono in mezzo ai boschi con un boscaiolo/taglialegna che non so perché mi immagino figo (che poi lui lì cade a pennello in questo mese, anche se tu hai pubblicato il capitolo ad ottobre, per il no shave november in cui vediamo girare per strada più barbuti con camicie da boscaiolo e risvoltino ai pantaloni... che poi me lo faccio anche io il risvoltino ma solo perché ho i pantaloni troppo lunghi e perché se metto i Dr. Martens si devono vedere... ok, sto divagando di nuovo, fermami!) ma perché finalmente si allontanano da tutto e in questo modo tornano alle radici di quello che erano prima di diventare così famosi, prima di stare sul palco con i Led Zeppelin. E' giusto prendersi del tempo, non importa quando, per stare lontano dal mondo ed elaborare un lutto.Ho interpretato quel mordersi il labbro di James come una persona che realizza che si è intromessa con troppa prepotenza, anche se aveva solo letto l'iscrizione sulla lapide, in un momento così personale... mi sono sbagliata? Se no, sappi che ho ammirato molto la delicatezza con la quale hai connotato quel momento.
Infine parlo di quell'ultimo momento che apre una riflessione sulla vita stessa, su quella vita che vivi non tanto per scelta ma per necessità, perché tutte le altre vite non ti si addicono, perché sai che non fanno per te. E non importa in cosa consisterà quella vita, se ti porterà su un palco davanti a migliaia di persone o in un giardino a coltivare il tuo piccolo orto, la cosa importante è individuare la vita che ti si addice e cercare di farla diventare realtà, e nel frattempo godersi la vita appieno anche dalle più piccole cose, quelle che così spesso diamo per scontate perché troppo presi dai tormenti che i nostri più grandi sogni risvegliano in noi. Il succo del discorso, secondo me, è che è quasi un dovere individuare la vita che pensiamo sarà degna di essere vissuta e cercare di viverla ma al tempo stesso non perdersi eccessivamente nel futuro dimenticandosi il presente, perché poi è da quello che si costruisce il futuro, non dimenticarsi le piccole gioie, i piccoli momenti condivisi con gli amici o magari in solitudine, che possiamo trarre dalla vita, perché non è che quella bastarda ne dispensi molti. Finita la mia solita riflessione delirante e molto appassionata (sai che quando comincio a parlare di queste cose mi infervoro) spero che avrai capito qualcosa e ... beh, basta, ho finito. Il prossimo non so proprio quando lo leggerò ma lo farò e lo recensirò perché lo merita, questa storia lo merita e tu lo meriti.
Tanti biscotti gnomosi,
Breath

Recensore Junior
31/10/14, ore 20:33

Non ci credo! Io non ci credo, basta! Hai davvero scritto un capitolo dal punto di vista del mio adorato, piccolo e alquanto stupido Frank!!! Muoio dalla gioia (ultimamente muoio per ogni cosa, ho un cuoricino fragile io!).
"Semplicemente mi usa come cuscino.
Il grande Frank Motolov costretto a vivere a letto per essere schiavizzato come cuscino, non poi così male come fine per un chitarrista rock dal momento che sono abituato a vedere i miei amici morire per overdose o peggio, schiantarsi per aver tentato di guidare un aereo senza brevetto da strafatti."
Hahaha ma chi non userebbe Frank come cuscino, dico io! Lo sapevo che Jen era una dominatrice e in questo momento la amo (renditi conto che sono arrivata ad amarla) per il semplice fatto che sta schiavizzando Frank a letto.
Uhm, ma perché Frank si preoccupa di trovare la sua dolce metà (intendo Steve) vicino a lui? Non è che un minimo ci sperava? 
Però comunque mi è piaciuto molto questo risveglio, questo Frank che non perde mai il suo lato da pagliaccio e che poveretto è conteso da una parte da una donna che desidera tantissimo e dall'altra dall'alcool, fortuna che per questa volta l'ha scampata! Frank che pensa che prima o poi smetterà con tutti i suoi vizi mi fa sorridere perché sono le classiche cose che ci si dice per sentirsi un poò meno sporchi e colpevoli per ciò che si sta facendo. Ok Jen e tutto quello che vuoi, ma non penso che Frank smetterà mai, semplicemente non ha ancora raggiunto la maturità mentale per farlo...o non si è ancora fatto male sul serio.
Ma torno a quei due, che mi piacciono un sacco insieme: lei, la donna con le palle che gioca con lui come se fosse un giocattolo, anche se lui è quello che di solito è forte, il chitarrista di una famosa band (detto così sembra un  film di canale 5 ma in realtà è bellissimo). Sono davvero convinta che Jen sia forse l'unica che potrebbe stare accanto a Frank, anche se rischia di diventare la sua debolezza. Ma alla fine, è meglio essere deboli e vulnerabili piuttosto che passare la propria vita alla stregua di un blocco di ghiaccio che non prova niente. Capisco Steve e il suo essere disilluso ma allo stesso tempo penso che le persone che non rischiano, che decidono di non avere rapporti sentimentali per non soffrire, sono solo deboli e spaventate e mi spiace dirlo ma Steve lo è, ed è anche insicuro, timoroso di perdere il rapporto speciale che ha con Frank. Il problema è che lui non sa tutte queste cose e pensa che stia andando tutto bene. Per fortuna che c'è Judy a scuoterlo per bene e a dirgli le parole che non gli piacciono ma che arrivano dove devono arrivare e gli fanno capire ciò che prova realmente. Quella lì mi piace sempre di più e shippo lei e Steve sempre di più, al diavolo la Plantula, si deve fare da parte!
La scena nella sala prove, quella descrizione della musica che prende vita e riempie l'aria, beh... è sublime, perfetta, tanto che sono invidiosa perché avrei voluto saper scrivere io qualcosa del genere.
Scusami la recensione cortissima e confusionaria ma non ho preso appunti e il mio pc sta tipo collassando quindi voglio finire prima che mi cancelli di nuovo tutto. Comunque sei brava come sempre e prima o poi mi leggerò anche i capitoli seguenti.
Un bacione,
Breath

Recensore Junior
27/10/14, ore 16:07

Sto prendendo un grandissimo respiro per calmarmi e ritento di lasciare una recensione, sperando che la mia musa mi assista e che Efp e il pc non mi odino troppo. Incrociamo le dita! Non sarà bella come quella che ti avevo scritto ma cercherò di non lasciarti uno schifino!
Dvnque dvnque partiamo pure da questo capitoleto così belo sì sì (detto come una tizia russa cicciona con un'ascia sulle spalle mentre beve una bottiglia di vodka e si liscia i baffi).
La fuga d'amore di Frank e Steve (perché lo sappiamo tutti che in realtà sono scappati per quello... e per riunirsi con le loro saponette che ballano la samba) è stato un bell'inizio, sono rimasta sorpresa quando ho letto che Jennifer non se l'è presa più di tanto, una volta tanto quella non fa la nazista e non sclera. Anche se in un nano secondo la sua vera natura riemerge e li chiude tutti a chiave come poveri cuccioli di foca, usando come scusa il fatto di essere preoccupata per loro e per eventuali malattie sessualmente trasmissibili (ho riso troppo, ma troppo, quando ho letto del tentativo di evasione di Steve, condito con pantaloni strappati, lui lì non si smentisce mai, me lo immagino che si fa tutto piccolo piccolo sotto lo sguardo assassino di Jennifer) quando in realtà secondo me voleva solo mettere sotto chiave Frank e assicurarsi che facesse il bravo e virtuoso non-fidanzato. A proposito di tensioni sessuali nell'aria e pantaloni che si rompono per motivi collegati stavolta a queste (a proposito... è un po' che non tiro in ballo Slash nelle recensioni, povero, si sentirà trascurato, quindi... mi viene in mente lui e i suoi jeans che puntualmente si strappavano ad altezza del cavallo... e tutti sappiano che Slash non portava le mutande... :D) grazie a questo nuovo tira e molla tra Frank e Jenny, mi hai reso un po' più simpatica quest'ultima, sarà che amo leggere di momenti del genere nelle storie, ma mi è piaciuto leggerlo a proposito di loro due in particolare perché entrambi hanno un carattere molto forte e spesso si scontrano, provocano, stuzzicano rendendo le cose infinitamente interessanti!
Ma passiamo ora a Roberto Plantula (oddio, se sapessero tutte queste rockstar, vere o meno, morte o vive, che storpio così tanto i loro nomi penso che verrebbero tutti ad uccidermi e la cosa non mi dispiacerebbe più di tanto, non perché abbia tendenze suicide, ma perché così almeno li vedrei. Immaginati la scena: io che apro la porta di casa e mi vedo davanti Slash con un bazooka ma invece di correre a nascondermi gli salto addosso e me lo spupazzo tutto tutta felice e gioiosa!) e a quanto mi è piaciuto. Mi ricordo che mi avevi detto che non sapevi molto di lui a livello personale, neanche io a dire la verità, e che non sapevi se lo avevi descritto bene o no. Beh io non so se sei stata coerente con la sua persona ma so che mi è piaciuto tantissimo. Gli hai dato le sembianze della grande rockstar in presenza dei novellini ma poi non ti sei smentita e, con l'entrata in scena di Frank e della sua proverbiale idiozia/incapacità di mettere un filtro tra bocca e cervello, lo hai trasformato in una fangirl pazzamente innamorata di Frank come poi lo siamo tutte noi. Piccola nota per Steve, ok che hai fatto una figura di merda in passato e che sei davanti ad una delle leggende del rock, ma ricordati che alla fine, anche se vuole fare il figo e superiore, anche Robertuoluccio caro è una persona come tutti e forse apprezza la sincerità più del rispetto, soprattutto visto che sono in un modo in cui regna sovrana la falsità. E dopo essermi rivolta a un personaggio che non esiste ed aver dato un'altra volta prova del fatto che sono effettivamente disturbata mentalmente... passo a quella bellissima scena dell'incontro tra Steve e quella misteriosa e altrettanto figa (ma dai) che mi sembra l'incarnazione di Penny Lane e delle sue compari. Nonostante la tipa effettivamente non abbia tutte le rotelle a posto (disse quella..), essendo un bel personaggio proprio per quello, mi è piaciuta molto e mi è piaciuta la preghiera. Sono convinta che esista questo dio, altrimenti come te lo spieghi il fascino dei musicisti che permane anche quando ormai sono vecchietti che dovrebbero farci schifo?
Vedo un futuro per questi due, chissà che questa devota del rock non sia veramente la donna giusta per un devoto del rock (anche se ho la sensazione che la lascerai scappare come hai già fatto con altre donne in questa storia) e ne sono ancora più convinta dopo quell'occhiata prima dell'inizio del concerto, momento che tra l'altro trovo che tu abbia descritto benissimo, rendendo quasi materiale l'eccitazione e l'atmosfera impregnata di attesa che prelude l'inizio della magia.
Passo velocemente, le mie dita hanno bisogno di riposo, alla festa post concerto. Ma che bella è? Mi è piaciuta un sacco, di nuovo hai reso molto bene l'atmosfera che secondo me si respirava in feste come questa, per non parlare di tutte queste rockstar che spuntano come funghi (hai pure messo Duff *-* mi sono sciolta) e per non parlare di Jimmy Page che ci prova con Steve... stavo morendo dal ridere, penso che Steve ci sarebbe pure stato... per farsi perdonare la faccenda dei calzini!
Ho amato profondamente quelle ultime due scene. La prima con quel momento così intimo che due quasi sconosciuti come lo sono Steve e Judy condividono, se non fosse stato per Robby Due La Vendetta (l'Uno è quello macellaio che tu mandi in incognito come cuoco per minacciarmi con i suoi coltellacci) che si sta un po' troppo intromettendo tra quella che è la mia terza coppia preferita di questa storia. La seconda coppia è invece Frank-Jenny che finalmente cedono alle loro pulsioni mentre io esulto in pieno stile cheerleader e nel frattempo cerco di mangiarmi i pocorn mentre mi godo la scena. Chissà cosa succederò prossimamente tra questi due, sono proprio curiosa... e come qualsiasi persona normale dovrei andare a leggere il prossimo capitolo ma già ho perso troppo tempo prezioso e non posso proprio permettermelo... prima o poi lo farò, tu lo sai e mi perdoni per questi ritardi mostruosi vero? :)
Nel caso in cui te lo fossi chiesto... la prima coppia è Franken naturalmente... come hai fatto a non capirlo subito? Infatti penso che in realtà tu lo abbia giù capito.... sempre per quella faccenda della telepatia.
Adesso vado, sei stata bravissima, ti meriti tanti biscottini!
Tanto ammore diabetico,
Breath

Recensore Junior
16/10/14, ore 21:48

Eccomi anche qui, proverò a lasciare qualcosa di più decente ma non ti prometto niente, la tisana sta facendo effetto e i miei occhietti da vecchia si stanno chiudendo. 
Parto con ordine però, da quelle prime battute, segnate dallo sconcerto e dall'estraniamento di Steve, non più padrone di quel gioco, di nuovo spodestato da Frank che con quella sua ammissione che a me è parsa tronfia ed orgogliosa ha ammesso quella che dovrebbe essere una debolezza come se fosse stata una cosa di cui vantarsi, che lo rende forte... o semplicemente solo una cosa che sapeva che avrebbe in qualche modo ferito Steve.
Sto leggendo e intanto scrivendo appunti (ammira la mia forza di volontà!) e sono abbastanza scioccata dopo questa scena in cui Steve scopre che la dipendenza di Frank non è solo una cosa detta a parole ma è vera, reale e sebbene il suo istinto gli suggerisca di prenderlo a sberle, altri pensieri sostituiscono questi primi. E sono quei pensieri che mi hanno spiazzata per davvero. Capisco perfettamente la paura di Steve di morire lasciandosi alle spalle una vita banale e facilmente confondibile con tante altre, penso che sia la paura un po' di tutti, ma non pensavo davvero che Steve fosse fragile a tal punto da lasciarsi convincere da quei pensieri infidi che gli suggeriscono che l'eroina (stiamo parlando di quella vero?) sia la risposta alle sue paure e alle sue insicurezze. Diamine! Lui è il frontman di una band di successo! Ogni tanto una cosa come questa dovrebbe bastare a fare sentire abbastanza vivi, abbastanza importanti e abbastanza speciali. Ma sappiamo tutti che la maggior parte delle volte, quando i musicisti finalmente arrivavano al traguardo non se ne rendevano conto, non si prendevano un secondo per assaporare il momento e farsi bastare solo quello, solo la musica che avevano prodotto, che sarebbe rimasta la loro eredità per sempre, per fermarsi e ricordarsi la magia, senza andare in cerca di altra magia fasulla che conferisse loro un potere che in realtà era solo una debolezza che, più che rendere memorabili le loro vite, le avrebbe distrutte. Penso di essermi lasciata trasportare dalle mie riflessioni confuse e di aver fatto un casino ma spero che anche in questo caso la nostra telepatia ti venga in aiuto! :)
"« Sono terribile » gli sussurrai all'orecchio. « Ma tu di più. Sei l'unica cazzo di persona che fa per me, Frank Motolov »" Ok, a momenti piango, perché nonostante lo schifo che impregna queste scene di due ragazzi completamente in balia della droga, incapaci di difendersi e che finiscono per strada in condizioni a dir poco miserevoli (non mi ha fatto schifo la scena perché brutta o scritta male, è stato leggere di nuovo di cosa provoca la droga sulle persone, quello è lo schifo... scusa ma non penso che riuscirò ad abituarmi mai all'immagine di una persona in balia della droga, completamente fuori di sè, di quello che è, di se stesso), comunque loro due sono insieme, sebbene sia ben lontani dall'essere perfetti, possono essere imperfetti insieme, una cosa a dir poco emozionante.
Ma dopo quest'altra riflessione amara, forse un po' troppo amara per le intenzioni che avevi nel scriverla, passo a quelle scene conclusive, quelle della festa (che mi ha fatto venire in mente Almost Famous) in cui stranamente Frank e Steve sembrano davvero riacquistare quella serenità e quella complicità distruggendosi in pieno stile rock n' roll, un paradosso che è perfettamente coerente con loro due e quella in cui danno il benservito al dottor Jesus. Mi rimane ancora un po' di amarezza, ma perché questa sera sono particolarmente sensibile, ma allo stesso tempo questa conclusione mi ha alleggerito un po' e mi ha lasciata con un sorriso divertito sulle labbra. Effetto Franken, non c'è altro da dire.
Sono stata un sacco confusionaria, lo so, ma spero che tu abbia capito quello che volevo dire nel complesso... e spero di non avere scritto qualche cazzata.
Alla prossima <3
Breath

Recensore Junior
16/10/14, ore 21:17
Cap. 22:

Ok, questo ritardo è vergognoso ma ti avevo avvisata e finalmente questa sera ho trovato un po' di tempo per leggere e lasciare due righe (se, due righe, proprio). Iniziamo dalla canzone allora! In quanto "autrice" io stessa, capisco che, quando si decide di collegare una canzone a un capitolo si ha un perché grande e grosso e quindi ho cliccato subito... ma perché ho anche passato dei secondi a chiedermi di chi potesse essere? I Foo Fighters naturalmente! :) Furbettina, lo so che hai linkato quel video solo perché c'era Dave tutto bagnato a un certo punto. No dai scherzo, bella la canzone (pensa che la conoscevo pure io che sono un po' ignorante in materia Foo Fighters) e l'ho trovata coerente con il capitolo. Quel "who are you" urlato alla fine mi ha fatto immediatamente venire in mente Frank alla fine di questo capitolo. Lui che fin dall'inizio si è atteggiato come quello perfettamente a proprio agio e padrone della situazione, desideroso di stare al centro dell'attenzione, che le luci fossero puntate su di lui e che gli permettessero di guidare lui il gioco, di stabilire le regole, di essere quello forte prendendosi gioco di Steve. Fino a quel bacio però (awhh), quel bacio frettoloso che voleva essere l'emblema della freddezza e dell'indifferenza ma che era stato dato a occhi chiusi, un contatto che entrambi desideravano da molto ma che è stato sprecato così, da quella voglia di dimostrare che in realtà quei sentimenti così profondi che li legano sono solo di tipo fraterno, non di altro tipo. Lo so, sono saltata subito alla fine ma perché mi sono collegata direttamente alla canzone e perché alla fine quel momento è quello che mi ha colpita di più, finalmente ho visto Frank in qualche modo preso alla sprovvista e indifeso, una veste nella quale non sono abituata a vederlo.
Un'altro momento che mi ha colpita molto è stato il racconto di Steve su come ha conosciuto Joe perché di nuovo uno dei rapporti più importanti della sua vita (perché sono convinta che, se rimani in contatto con una persona per tutti quegli anni, il rapporto che si sviluppa non è da sottovalutare, anche se Steve non se la sente di considerare Joe suo amico... frase che mi ha davvero spiazzata) è nato da un desiderio di amicizia, per il quale Steve è stato disposto a fingersi chi non era, cosa successa poi, anche se in modo diverso, anche con Frank. Parlando di Frank invece, a dire la verità non avrei mai detto che da piccolo era quello un po' sfigatino che veniva buttato nei cassonetti e soprattutto non avrei mai pensato che Bethan avesse avuto una tale importanza nella sua vita, sono rimasta piacevolmente sorpresa!
Detto ciò, hai creato una sceneggiatura molto bella della terapia, con tutti i suoi protagonisti e le varie caratterizzazioni, come al solito anche la più piccola comparsa in questa storia trova il suo spazio e si fa ricordare :)
So che non è la mia migliore recensione, anzi è abbastanza triste e cortissima ma perdonami, sono un po' fusa.
Un abbraccio,
Breath
 

Recensore Junior
11/10/14, ore 09:20

Ce l'ho fatta! Sperando che il pc non mi si impalli di nuovo! Mi ricordo che quando ho letto questo capitolo mia sorella continuava a chiedermi perché stavo ridendo quindi capirai che effetto mi ha fatto... di nuovo... perché quando leggo questa storia non rido mai... per niente :D
Inizio dicendo che ho apprezzato molto l'inizio, quell'alternarsi della descrizione del dottor Gesù (e qui mi parte nella testa il ritornello di Doctor Feelgood) e del prepararsi di Steven! Brava! :)
Per non dire la frase: "Sembra uno scienziato pazzo e invece l'unica cosa con cui avrebbe giocato sarebbero stati cervelli di Frank e me. Anzi, Franklin e John. Noi di certo non conoscevamo quei due tizi." quante cose ci sarebbero da dire su questa frase che a suo modo denuncia quell'allontanamento di Steve e Frank da quelli che erano, dalla sostanza del loro essere nella quale magari non si sentivano a proprio agio, tanto da sentire la necessità di allontanarsi da essa con nuovi nomi e nuovi modi di essere, ma che comunque rimane lì, più debole, più sensibile e più indifesa, a ricordare loro quanto non siano delle rockstar/divinità indistruttibili ma fragili esseri umani, come tutti noi... e posso solo immaginare quanto questa cosa faccia loro paura.
Passando invece alla terapia, il pezzo della tensione sessuale me lo avevi già anticipato (e io l'avevo già intuito da prima, come sono fiera di me stessa) ma a dire il vero pensavo che entrambi sarebbero saltati su per aria dicendo che non era vero e cose del genere. Invece mi sembrano abbastanza calmi... finché Steven non dice quella cosa su Jennifer e Frank comincia a rincorrerlo per la stanza (povero Steven, mi ha fatto un po' pena, sembra quello più indifeso alla fine) sotto lo sguardo del dottore che sembra si stia divertendo un mondo a farsi distruggere lo studio da quei due ("mmm avevo proprio voglia di un cambio di look, adesso posso chiamare Beth e Robbi per farmelo arredare di nuovo come solo loro due sanno fare" disse dottor Feel...oops volevo dire Jesus). Alla fine il dottore consiglia loro di abbandonarsi alle loro emozioni, di qualunque natura esse siano, e so che quella era la parte più diplomatica di te che parlava... se ci fossi stata tu lì avresti detto loro: "e adesso scopate come ricci!"
Ora faccio un attimo la seria e, ricollegandomi con la riflessione iniziale, parto con una delle mie analisi: il pezzo in cui Steve cerca dentro di lui Steven Waters, che sembra che nell'ultimo periodo si sia perso, seppellendo però così, a mio parere, John. Ok, così sembra che Steve abbia seri problemi di personalità multipla ma spero che tu abbia capito il concetto. Steve sente come più debole quella sua parte che nell'ultimo periodo è emersa, quel John, e cerca di far riemergere Steve, il frontman forte e sicuro, sperando così di riacquistare il controllo della sua vita, dimenticandosi però, secondo me, che quella forza che lui crede che il frontman abbia in realtà è fragilissima, si basa più che altro su illusioni e su una percezione distorta di se stesso e soprattutto che non è facendo emergere Steven Waters che metterà a tacere i problemi che John gli dà, dovrebbe invece cercare di far coesistere ed armonizzare tra di loro quelle due parti. E' un discorso un po' confuso ma vado di fretta e spero che tu abbia capito!
Passo velocemente alla scena della battaglia, non la si può chiamare altrimenti, e ti dico che è stupenda, sul serio, non perché descrive scene di violenza ma perché hai veramente dato sfoggio della tua bravura! Anche io mi sono approcciata a una scena del genere scrivendo ma mi sono trovata abbastanza in difficoltà quando ho cercato di descrivere gesti, movimenti e azioni in un modo che potesse trasmettere l'intensità di un momento del genere. Ora, tu ci sei riuscita invece alla grande, sul serio, mi sembrava di essere lì e non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. Ho assistito alla rabbia irrazionale iniziale, carica di tutta la tensione (sessuale e non) presente tra di loro, al proseguimento come per inerzia, di quel gioco al quale ormai avevano entrambi preso gusto a giocare e poi al graduale scaricarsi della rabbia, mantenendomi però sempre sospesa sul filo dell'incertezza che alla fine avrebbero davvero dato sfogo all'attrazione che sono convinta provino l'uno per l'altro! E invece no. Cattiva! Era un momento perfetto... a parte le costole rotte.
Detto ciò, devo concludere qui perché ahimè, ho anche altre cose da fare, ma ti rinnovo i miei complimenti per questo capitolo così intenso ed allo stesso tempo divertente... chissà come evolveranno le cose ;)
Un bacione,
Breath