Recensioni per
MAY ROCK N' ROLL SAVE YOUR LIFE
di Julietds

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/09/14, ore 13:06

Scusami eh però, io ti dico che Whiskey mi sta diventando tanto simpatico e caro e tu me lo fai morire?? Questa è crudeltà, sappilo!
No dai, a parte gli scherzi, mi è dispiaciuto tantissimo ma come al solito ho apprezzato il fatto che il tuo attenerti al verosimile abbia implicato anche il fatto di far morire qualcuno, non perché se muore qualcuno tutto diventa più reale ma perché le droghe provocano anche, e soprattutto, questo ed è bene ricordarselo (disse quella che scrive una long in cui viene nominta più volte la parola eroina dei nomi dei personaggi). 
Tralascindo il discorso droghe e morte e distruzione e apocalisse e lacrime per Whiskey, torno alle prime scene del capitolo e ricomincio ad essere allegra immaginandomi Steve che, mentre si sente dare del pazzo e altri appellativi non molto gentili, si immagina tutto terrorizzato la sua possibile vita in gabbia. Me lo immagino mentre si aggira con gli occhi spalancati e toccando sempre il muro con la schiena o cercando di prendere con le dita dei piedi la saponetta che gli è caduta nella doccia, povero cucciolo.
Alla fin fine l'estate di Steve, Robet e Bethan non me la vedo molto allegra, insomma, per un'ora in cui stanno bene per le mille cose che ci calano passano il resto della giornata a sboccare l'anima o cose del genere, anche se loro sicuramente non se ne rendono conto. Del tipo, quando ci sei dentro sei l'ultimo a saperlo.
D'altra parte però capisco che forse questo loro immergersi sempre di più nel mondo delle sostanze stupefacenti è sì dovuto al fatto che per loro è figo e si divertono ma, secondo me, anche per sfuggire a quella parte della loro realtà che ormai trovano soffocante. Come ad esempio i roadie completamente fuori di testa che darebbero milioni anche per della merda (della serie "merda d'artista" di Piero Manzoni) di quella che alla fine dei conti è una persona, niente di più. E qui non posso non ritirare fuori Slash e una cosa che ha detto sul fatto che alla fine, per quanto uno sia famoso o meno, quando va in bagno fa la stessa merda di tutti gli altri. Chiusa parentesi Slash e ne apro una sulle fan assassine e su Steve terrorizzato che scappa da loro... e rido troppo.
Prendo fiato e mi butto sul nuovo capitolo. Ma quanto hai pubblicato in questi giorni? Scherzo, sei stata brava :)

Recensore Junior
17/09/14, ore 12:24

Ci sono, ci sono. Ho trentamila cose da fare (tra cui ascoltare a ripetizione World On Fire, quindi sappi che se la mia recensione non sarà molto omogenea è tutta colpa di Slash) ma prima di tutto dovevo leggere questi nuovi capitoli!
Le rockstar raramente se ne stanno buone e tranquille quando successo e solidi cominciano ad arrivare e i Black Panther non sono stati da meno. Hanno un talento innato per vestire i panni delle grandi rockstar quando invece sono ancora dei ragazzini che giocano ad imitare i loro idoli. Non so se tu l'hai vista così ma io sì, soprattutto nella scena in cui scendono dall'aereo,chi alla maniera di dei Rolling Stones, chi a quella dei Ramones o dei Beatles. Stranamente però io Steve me lo ero sempre immaginato con i capelli lunghi e senza baffi e invece scopro che è il contrario. Sono morta quando hai scritto che la gente cominciava a chiamarlo Frank... avverto una punta di gelosia e insicurezza o mi sto solo facendo mille viaggi?
La scena del golf cart è stata troppo bella. Mi immagino questi pazzi che girano per Tokyo a 30 km/h pensando di essere su una Ferrari, per poco Steve non ci lasciava le penne, o meglio, le braccia. Per fortuna che c'è Whiskey, del tipo che lui è fuori dal mondo 24 ore al giorno ma poi ogni tanto dice o fa una cosa che rende la sua presenza insostituibile. Grande Whiskey, mi sta simpatico già dal nome, all'inizio non mi piaceva così tanto il suo personaggio :)
Loro poveretti ci provano a scappare dalla polizia e sono anche convinti di essere fortissimi e velocissimi ma li prendono dopo 20 metri! Sto ancora ridendo, una classica scena che solo tu avresti potuto descrivere.
Per non parlare della "morte" di Frank. Povero cucciolo, già sarà quasi sempre in paranoia per via di tutte le cose che si cala, se poi legge una cosa del genere secondo me si fa venire ancora più paranoie e magari pensa di essere un fantasma. Jeff è il classico manager il cui unico Dio sono i soldi ma per fortuna i ragazzi se ne sono già resi conto e mi sembra che per il momento sanno come affrontarlo o meglio, fare di testa loro approfittando del fatto che sanno che lui parerà loro il culo finché continueranno a sfornare soldi. Come per la storia della piscina e delle "educatrici di serpenti" (ci credo che Jeff ha chiamato delle prostitute se Steve le ha chiamate così!). A parte questa cosa, ad essere sincera quella scena mi ha inquietata un po' perché hai descritto in maniera molto accurata e troppo verosimile il comportamento e le follie che una rockstar, piena di droga in corpo e che si è montato la testa, compie. Non so se anche per questo ti sei ispirata alla biografia di Ozzy o altro ma sappi che hai fatto un buon lavoro per quell'episodio e in generale per la descrizione delle varie follie che personaggi del genere compiono quando pensano che tutto il mondo sia ai loro piedi.
Concludo chiedendoti che canzone stavi ascoltando quando hai scritto il capitolo e sperando che la mia recensione non sia stata troppo confusionaria. Adesso corro a leggere anche gli altri capitoli, se trovo il tempo li recensisco anche ma non ti prometto niente perché hai già capito che non riesco a scrivere cose molto brevi.

Recensore Junior
07/09/14, ore 22:22

Non mi è bastata le risposta infinita alla tua recensione infinita (<3) quindi ho fatto un salto qui per vedere se avevi aggiornato e ci avevi riservato uno dei tuoi capitoli. E visto che hai aggiornato, e visto che è uno dei tuoi capitoli che mi piacciono così tanto... al diavolo i crampi alle falangi, devo recensire!
Forse dovevo prendere appunti anche io ma cercherò di cavarmela senza.
La scena iniziale è stata straziante a dir poco, io sono molto sensibile quando si parla di conflitti e tensioni all'interno di una band quindi capirai se mi hai stesa già dal pezzo in cui dici che arrivano al concerto separatamente (qualcuno mi dia un fazzoletto). E' come se andare a un concerto fosse come andare al lavoro: ci vai da solo per incontrare i tuoi colleghi non i tuoi amici. Ma per fortuna che ci pensa Frank a rompere il ghiaccio con i suoi modi (io SO che succederà qualcosa tra quei due, c'è troppo amore nell'aria) ricordando a Steven con la sua spontaneità la loro amicizia. Penso che Frank stia diventando il mio personaggio preferito! Adorabile cucciolo che vorrebbe cinque assoli a canzone...ah questi chitarristi solisti (sto scuotendo la testa con fare sapiente).
Ma prima di questa c'è la scena delle ragazze, me ne stavo dimenticando. Mi è piaciuta un sacco perché hai descritto il modo in cui alla fine, almeno una volta nella vita, le nostre amate rockstar si sono sentite. Sono convinta che sotto l'atteggiamento da duri, dietro gli occhiali da sole, proprio come Steven anche loro erano un po' spaventati dalle fan. Quando Steven dice che non sapeva se una fan sarebbe salita sul palco per dichiarargli il suo amore eterno per poi accoltellarlo mi è sembrato di vedere scorrere davanti ai miei occhi il video di Beautiful Dangerous di Slash insieme a Fergie (ti pare che non accennavo qualcosa su Slash o sui Guns? :D perdonami ma non riesco a trattenermi). La devozione nei confronti di qualcun altro spesso può tirare fuori il peggio delle persone, Steve aveva ragione ad esserne spaventato. E comunque, per rubare e riadattare una frase di Samantha di Sex and the City, se le ragazze cominciano ad amare in questo modo una band (o qualsiasi personaggio famoso) significa che la band sta avendo successo, che ce l'ha fatta ;)
Adoro i tuoi riferimenti a Almost Famous: la rivista Creem e Lester Bangs che taglia teste a tutti al pari della Regina di Cuori (o come cavolo si chiamava quella di Alice nel Paese delle Meraviglie) e il pezzo in cui il caro, dolce Carlos fa loro la fatidica domanda sul genere che suonano è stato fantastico, sono quasi morta dal ridere, ammettilo che stai cercando di attentare alla mia vita!
Effettivamente i critici musicali certe volte esagerano nel volere definire in modo così maniacale la musica. Io ogni volta mi perdo e non dico quasi mai che genere di musica ascolto (anche se in realtà ne ascolto un sacco) ma preferisco nominare direttamente le band che mi piacciono di più. Troppi generi e troppa confusione. Alla fine quando ascolto la musica mica mi importa se è hard rock o dream pop/grunge/ punk/non so cos'altro. Se mi piace bene, se no, amen, non è importante il genere. Quindi applaudo alla risposta di Whiskey sobrio, anche se è stato l'unico discorso sensato della sua vita.
Brava, brava! Spero di non avere fatto troppi errori causati dai crampi e adesso vado a fare rifornimento di fazzoletti o direttamente di un naso nuovo, visto che da brava sfigata mi sono pure raffreddata in questi giorni.
Alla prossima,
Breath
 

Recensore Junior
06/09/14, ore 15:34
Cap. 7:

Letto alla velocità della luce perché non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. Forse questo, dopo il primo capitolo, è l'unico in cui lasci un po' da parte il tono leggero e scherzoso (che io però amo, non fraintendere) per fare spazio a episodi più drammatici in qualche modo. Perché io penso che sia drammatico quando una band smette, beh di essere una band, una volta scesa dal palco. Forse è per via di Jeff che comunque è una persona estranea che in un modo o nell'altro si infila (per dirla molto brutalmente) negli affari della band o forse è per il fatto che, sempre grazie a Jeff, iniziano a fare soldi veri e a montarsi ancora di più la testa, diventanto così presuntuosi da credere di essere diventati più importanti da soli che come gruppo. Forse sono tutte queste cose e basta. Per fortuna/ sfortuna (qui è tutta una questione di punti di vista) il fatto che Jack li abbia citati in giudizio li pone davanti alla realtà dei fatti. A proposito di questo fatto, mi sono piaciute molto alcune frasi che hai scritto e le incollerò qui così capisci esattamente di cosa parlo : "Eravamo tutti convinti di essere ancora i Black Panther, ognuno di noi credeva di esserlo da solo, ma in effetti aveva ragione Jeff: solo insieme avremmo potuto esserlo. E quel momento fu un brusco risveglio come dato da un secchio di acqua gelida tirata addosso.Jack aveva chiamato in giudizio i Black Panther – o meglio, i Disease – non le singole persone come me, Bethan o Frank. Da soli non eravamo niente." Quanta verità c'è in queste parole! La fama e i soldi invece spesso portano a dimenticarlo. Qualcuno dovrebbe stampare queste frasi e distribuirle a tutte le band del mondo come monito ;)
Una cosa che mi ha lasciata spiazzata di questa storia in generale è che comunque il normale processo di una band vaccade nel giro di poco tempo comunque: in poco più di un anno i Black Panther hanno fatto quello che altri hanno fatto in cinque o dieci anni e mi viene da chiedermi se magari sembra a me perché comunque questo è un flashback o se è perché loro hanno una tendenza molto accentuata per l'autodistruzione (velato riferimento a Appetite For Destruction, non so se l'hai notato :D). Però alla fine comunque sono riusciti a mantenere in piedi la baracca no? E anche a scusarsi l'uno con l'altro... a modo loro... capiamoli, sono rockstar.
Povero Frank, tutto preso dalla sua arte e dai suoi assoli e viene buttato giù dal palco, mi fa tenerezza.
E con questa, penso di aver superato la mia recensione più lunga, goditela :)
Ah, se ti va e non hai niente di meglio da fare, fai un salto sulla mia pagina autrice, ieri ho pubblicato una one shot corta e abbastanza demenziale proprio sul nostro più grande amore che è il Rock :)
Un abbraccio,
Breath

Recensore Junior

Pisolino rimandato a dopo, è tempo di recensire :)
Questo capitolo prometteva bene già dal titolo, naturalmente i Black Panthers non potevano essere come una qualsiasi altra band e andare in giro con un tourbus, no, loro dovevano girare in un furgoncino hippie personalizzato. Mi immagino la scena: vedi arrivare questo furgoncino tutto carino e gioioso e poi ci vedi scendere un gruppo di rockettari/ metallari (ecco, a proposito, i Black Panther si attengono al rock anni '70 o viaggiano già in direzione dell'hard rock?) incazzati (perché farsi un viaggetto con un mezzo del genere a qualcosa come 40 km/h non penso stimoli molto il buonumore). Facevano la loro bella figura insomma.
Un' altra cosa che ho apprezzato molto è il fatto che Jack non si è fatto sentire subito, giusto per mettere i bastoni fra le ruote all'ascesa di questi qua eh? Sei un po' malefica!
Perchè i Black Panther sembrano avere tutti gli ingredienti per le classiche rockstar: un atteggiamento un po' del cazzo e la tendenza a bersi tutti i loro guadagni. Però poveretti anche loro, se delegano a Bethan il ruolo di avvocato di sicuro le cose non possono andare per il verso giusto. Ce lo vedrei di più Robert a fare il macellaio/serial killer che Bethan l'avvocato.
Infatti per fortuna arriva Jeff ... fortuna o sfortuna, qualcosa mi dice che lo scoprirò presto. E infatti vado a leggere il prossimo capitolo!
PS: non so se è una modifica recente oppure c'è sempre stato, ma ho finalmente notato lo Slash della descrizione iniziale! Lo sapevo io!

Recensore Junior
04/09/14, ore 17:48

Eccomi anche qui, ormai, se continuerai a scrivere così, io questa storia non la mollo più.
Che dire di questo capitolo? Finalmente i nostri ( in realtà sono tuoi ma ormai facciamo finta di niente) prodi guerrieri hanno trovato il modo, non proprio ortodosso, per farsi notare facendo sentire a un pubblico più favorevole quello di cui sono capaci in tema di canzoni originali (anche se praticamente inventate due secondi prima di salire sul palco) e mollando un po' la presa sulle cover che, per quanto siano belle, non portano un gruppo da nessuna parte. La cosa che forse mi è piaciuta di più di questo capitolo è che il modo in cui hanno sfondato, magari è una parola grossa visto che il proprietario del bar pensava che fossero un mucchio di sessantenni che suonavano blues, o comunque si sono fattoi notare, è stato assolutamente originale e fuori dal comune. Ce l'hanno fatta più per culo e per una serie di circostanze abbastanza alcoliche insomma. E questa è una cosa talmente strana e fuori di testa che potrebbe essere veramente accaduta nella realtà a una vera band! Altra cosa che non si trova spesso nelle FF che parlano di un gruppo emergente, è che non hai reso la loro vita facile, non hai descritto il solito gruppo, che alla fine è diventato molto famoso, che fin dall'inizio è stato apprezzato e ben voluto, anzi, e questa cosa, di nuovo, è coerente con la realtà dei fatti. Di nuovo faccio riferimento ai Guns (perché la loro storia è quella che conosco meglio) e, anche se adesso, si dice che siano stati una delle più grandi rock band degli ultimi decenni, all'inizio suonavano in locali di serie Z con neanche quattro gatti a sentirli.
Non so se sono intenzionali o meno questi dettagli così attinenti alla realtà ma sappi che io li apprezzo tantissimo!
Alla prossima :)
Breath

Recensore Junior
04/09/14, ore 17:33

Ieri ero in uno stato a dir poco catatonico, incapace di intendere e volere, figuariamoci recensire. Ma ho fatto in tempo a leggere questo capitolo prima di crollare e te lo devo dire, ho riso dalla prima frase alla ultima! La mia povera pancia, le mie povere guance! Frank versione Vince Neil in vestaglia è stato troppo, ecco perché nel primo capitolo hai scritto che ti immagini Frank come uno dei Motley! La scena dell'abbordaggio poi è stata ancora più bella, tra l'altro penso che incidenti del genere fossero molto comuni in quei decenni ( almeno io so con certezza che è capitata una cose del genere ad Axl Rose). Ma la cosa che mi è piaciuta di più di questo capitolo, a parte il fatto che è estremamente divertente, è che man mano che i capitoli vanno avanti l'amicizia che lega quei pazzoidi diventa sempre più chiara e i loro personaggi più definiti, ormai mi ci sto affezionando. Anche perché sono veramente fuori di testa! A me non la racconti, cioè Steven non me la racconta giusta su quella notte nella camera dell'hotel... ;)
Vabbè concludo e vado a recensire anche l'altro capitolo!
Un abbraccio, 
Breath
PS: se non sei abituata alle recensioni lunghe, con me dovrai farlo perché se una storia mi prende non mi fermo più! E non ho ancora dato il meglio di me ;)

Recensore Junior
02/09/14, ore 18:07

Visto che minacci di mandare Robert devo recensire per forza! :S No scherzo, voglio lasciare una recensione anche a questo capitolo, primo perché, in quanto sottospecie di autrice a mia volta, capisco benissimo quanto faccia piacere ricevere recensioni e quanto comunque ci si rimanga un po' male quando queste non arrivano. Però ti lascio due righe soprattutto perché questo capitolo mi è piaciuto tanto, più degli altri due. I primi incontri e gli inzi di una band sono a mio parere caratterizzati da un'atmosfera speciale e mi è sembrato di respirare proprio un'aria di questo tipo leggendo il capitolo. Sono quei classici momenti che ti catapultano fuori dalla quotidianità ponendoti davanti a qualcosa di sconosciuto e potenzialmente promettente, nel senso che potrebbe cambiare la tua vita. Ma Steven era un ventenne all'epoca e, come hai scritto, non pensava che probabilmente avrebbe combinato qualcosa di grande ma solo qualcosa, giusto per fare insomma. Quella frase mi è piaciuta troppo. E mi è piaciuto anche tutto il resto, come hai contrapposto Steven a Bethan in primo luogo, approfittando dell'occasione per raccontarci qualcosa in più della sua infanzia non proprio idilliaca, e poi agli altri membri della band. Hai reso il loro primo incontro interessante e divertente, per niente banale, conferendo a ognuno una propria personalità e questo, a mio avviso, quando si scrive delle band, non è sempre così immediato. Spero che il flashback non finisca con questo capitolo perché ho un debole per i primi momenti delle band e questi primi momenti dei Black Panther sono troppo belli. Povero Paul McCartney :)
A presto,
Breath

Recensore Junior
01/09/14, ore 17:44

Buondì! Io solitamente mi aggiro solo per il fandom dei Guns n' Roses ma ho fatto una capatina qui più che altro per noia e ho notato subito nell'introduzione la frase di Almost Famous, film che anche io amo profondamente e che mi ha fatta innamorare ancora di più del rock n' roll.
Hai pubblicato solo due capitoli ma la storia mi sta già prendendo molto perché tratta di uno degli argomenti a mio parere più interessanti: i retroscena della vita di un paio di rockstar. I conflitti interni a una band che magari da fuori sembra molto unita, l'aspetto del management e , ahimè, dei soldi, e infine tutte quelle piccole complicazioni che un fan di un qualsiasi gruppo magari non si immagina ma che ci sono sempre. Trovo il tutto molto realistico e mi piace davvero il modo in cui scrivi, tutto qui.
Detto ciò, sono curiosa di leggere cosa ci riserverai nel prossimo capitolo :)
Breath

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