Recensioni per
MAY ROCK N' ROLL SAVE YOUR LIFE
di Julietds
Cioè, tanto ormai è inutile che io faccia finta di stare preparandomi per studiare, è da tutto il pomeriggio che lo faccio e non ho ancora aperto libro, qvindi (faccio la latina e uso la v al posto della u) tanto vale commentare questo capitoletto (che non realtà non è corto per niente) tanto carino, divertente e soprattutto tanto Franken. Più Franken di così si muore perché il rapporto di quei due deve necessariamente somigliare a quello fra due bambini di cinque anni, dati i soggetti coinvolti, che poi, per carità, è questo il loro bello! Quindi via di allusioni, offese, spinte, pugni, rotolamenti in mezzo alla strada come maiali in mezzo al fango (eh?) o lottatori di sumo (oddio me li sono appena immaginati in veste di lottatori di sumo, con i capelli tirati tutti su e quella specie di perizoma addosso...), e scherzetti di cattivo gusto tipo quello delle gomme da masticare, al che io mi chiedo. Ma come diavolo è riuscito Frank a infilargliele nelle mutande senza che lui se ne accorgesse?? O.o Cioè, siamo negli anni '70 e Steve è il classico rocker che si veste con vestiti stra attillati, non è un rapper che porta maglie e pantaloni di dieci taglie più grandi! O Steven sta perdendo sensibilità in quelle parti (no, poveretto) o pensava che Frank ci stesse provando con lui quindi non aveva detto niente per quello! |
"Ma in fondo, se il tuo nome è Frank Motolov il tuo desiderio più recondito sarà sempre quello di provocare." Uhuhuh (non so per cosa stia quest'esclamazione... prendila come una risata da cactus) iniziamo bene questo capitolo! Sappi che nella scena iniziale in cui Joe e Frank si parlano/confrontano ero lì per lì per andare a farmi dei pop corn e godermi la scenetta per benino. Joe che da gli schiaffi a Frank, povero cucciolo, me lo ha fatto sembrare un mafioso in piena regola, di quelli con la pancia, le collane e gli anelli d'oro, magari pure sudati. |
Uhuhuh finalmente le fans non accolgono più Steve con coltelli vari e sorrisi da sadiche ma con peluche (anche se forse Steve avrebbe preferito a questo punto i coltelli...sarebbero stati più rock n' roll come cosa) quindi il piccolo grande uomo della saponetta potrà dormire sogni tranquilli. Quando hai scritto che un uomo ha lanciato loro una bottiglia di Whiskey mi sono immaginata mentre becca uno dei nostri eroi in testa, magari Frank o Robert (che in quel caso avrebbe sfoggiato le sue doti da macellaio per l'occasione). |
Rieccomi! L'idea del padrone del locale marcissimo e incompetente mi è piaciuta troppo, purtroppo ci sono davvero persone così in giro e ci vuole uno come Frank per sfruttare la situazione. Poi nel caso del gruppo di questa storia la presa in giro si trasforma in bellezza, perché le canzoni sono buone e valgono la pena di essere sentite ben più di quel gruppo di sessantenni o di quella cover band di bassa lega che però suona quello che tutti vogliono sentire. Carino l'avvicendarsi delle bugie, che in parte penalizzano e in parte aiutano, ma trovo emblematico che tu stia costruendo per Frank la mentalità di una persona che si sente superiore agli altri e che in un certo senso lo è, tanto da pensare (magari anche a proposito) di continuare da solo. |
Tu..non puoi farmi questo!!! Una finisce di leggere un capitolo e si trova una foto degli Zeppelin a tradimento!! Sono una di quelle che non si abituerà mai a Jimmy Page, credo per il resto dei miei giorniXD ci sono troppo legata da anni e resterà sempre il mio chitarrista rock preferito. Che dire del capitolo...realistico! Leggendo le biografie dei Motley Crue salta all'occhio questa cosa del sembrare donne, sapevi che Dude looks like a Lady è dedicata a Vince Neil?XDXD adesso ogni volta che la sento rido dall'inizio alla fine. |
In effetti hai ragione, questo Robert è inquietante di brutto...adesso me lo immagino come una specie di maestro di arti marziali che passa il tempo a guardati male e aspettare che tu te la prenda per gonfiarti di botteXD |
E' mezzanotte passata e invece di dormire sono qui a leggere la tua storia...mi ricorda un po' il tempo in cui avrei fatto l'impossibile per incontrare i musicisti dei miei sogni e dopo un paio di scottature mi sono resa conto che non sono mai quello che noi fan pensiamo...noi vediamo il personaggio, pensiamo di conoscerlo e in realtà c'è un mondo dietro il palco, le luci, le interviste...il mondo dietro la maschera, come dici tu. Credo che ci si senta molto soli ad arrivare a non distinguere più la nostra vera vita dallo spettacolo. Hai visto Still Crazy? Questo capitolo mi ha fatto pensare alla protagonista e il chitarrista da giovani...eh, amo il rock'n'rollXD |
Che formidabile inizio! E sapere poi che hai preso spunto da Almost Famous e da Russel...insomma c'è già abbastanza da rendermi curiosissima e impaziente di leggere i prossimi capitoli! |
Oggi sono un sacco produttiva, scrivo messaggi, rispondo a recensioni, finisco di scrivere capitoli (naturalmente in tutto questo lo studio è escluso), mi metto lo smalto e faccio anche un salto qui, evviva a me! |
Già dal titolo mi immaginavo Robert versione maccellaio che affila i suoi coltellacci da cucina con il grembiule bianco sporco di sangue (ah ormai, quello del macellaio è diventato un trend, non ci possiamo più fare niente) ma purtroppo in questo capitolo si comporta da persona normale. forse è stato meglio così perché già Steve era messo maluccio fra gli antidolorifici che gli avranno dato all'ospedale, il buco nella gamba e quello che si è preso nel bagno (mi sono immaginata lui nel bagno, legato alla porta, che cerca di farsi di qualcosa... un classico momento alla Steve insomma) quindi almeno ci doveva essere uno fra loro due che si comportasse in modo più o meno normale e non chiamasse le persone Signor Parkinson! |
So che in realtà volevi far dire a Jeff "questo matrimonio non s'ha da fare, Frank, è inutile che ci provi". Tralasciando questa mia chicca iniziale, ti dico che ci sono troppe cose da dire su questo capitolo e io sono troppo pigra e con troppo poco tempo a disposizione per prendere appunti, inoltre la mia memoria fa schifo quindi proverò a fare del mio meglio ma non ti prometto niente. Tanto so che mi vuoi bene comunque :P Dunque dunque, iniziamo dal dire che dopo questo capitolo ti chiedo in ginocchio di uccidere Jennifer, magari lo fai fare a Robert che si improvvisa quel macellaio che alla fine non è mai diventato, povero piccolo, non è riuscito a realizzare il suo sogno (spero che quel suggerimento di Steve sull'andare a fare i macellai fosse un riferimento alle nostre conversazioni altrimenti comincerò a pensare che ho qualche problema e vedo riferimenti ovunque a cose che non esistono). Tornando a Jennifer, quella donna è troppo odiosa, come può pensare che stabilendo una tabella di marcia del genere riuscirà ad iniettare l'ispirazione a un paio di rockstar con un membro ormai morto (RIP Whiskey), un tour interrotto, mille problemi personali e la stampa che ci mette del suo? Poi come osa fare cose del genere al mio adorato Frankie? Cosa crede di essere, alla Ice Bucket Challenge? No perché sarebbe un tantino prematura come cosa.
Ma adesso passiamo a cose più serie. Siamo, cioè sei (ho questa brutta abitudine del plurale alla Manzoni, visto che siamo in tema) a quel classico punto in cui una band ha raggiunto un grande successo, seguito da grandi problemi e una pausa. Tutti questi ingredienti portano a non sapere più esattamente come si fanno le cose, giusto per dirla in maniera molto spiccia, ovvero come esattamente fare per ritrovare l'entusiasmo e l'ispirazione dell'inzio, quando bastava una stanza puzzolente, un po' di alcool e magari si ritrovavano a scirivere dei pezzoni ispirandosi a una lampada o cose del genere. E questa cosa fa paura, così come fa paura abbattere le barriere che si sono nnalzate tra tutti loro e tornare ad essere compagni di band e amici, passando oltre quella supponenza di cui si era già parlato in cui l'individuo crede di potere di più, di essere migliore, della band messa insieme. E' stato tristissimo leggere di Steve che non si ricorda nemmeno di essere stato sul palco con i Deep Purple perché queste cose purtroppo sono successe nella realtà a un mucchio di persone che magari da ragazzini sognavano anche solo di incontrare i loro idoli e poi, quando riescono non solo ad incontrarle ma anche a suonare insieme a loro sullo stesso palco, non realizzano neanche di aver realizzato il loro sogno, troppo impegnati a pensare magari alla prossima dose. Come hai solito non hai tralasciato neanche un aspetto della vita di una rockstar e io ti voglio sposare per questo... e anche per adescare Slash, ma questo tu già lo sai ;)
Bene, penso di non essermi dimenticata troppe cose. Hai visto che sono riuscita a recensire in tempi decenti? E' che la curiosità è sempre troppo forte, non riesco a stare per troppo tempo lontana dalla Coppia Della Saponetta, dal Macellaio Serial Killer e dal... ehm... cavolo devi far fare qualcosa di stupido a Bethan così posso trovare un nome più appropriato anche per lui!
Breath
|
Oddio, sei mesi in ospedale sono belli lunghi. Se poi ci aggiungi l'astinenza da donne e droghe ( e Frank :D), diventano ancora più lunghi. Ma per fortuna che il nostro Steve è un tipo invettivo e trova il modo di passare il tempo. L'immagine dei pazienti che nascondono la bottiglia di Jack ai parenti è stata stupenda, te lo dico. E dopo quella, hai scritto una cosa che mi è piaciuta altrettanto, è una cosa di cui abbiamo già parlato mi sembra: anche se non è più su un palco, Steve è comunque felice e vive una vita rock n' roll a suo modo. E' un'idea questa, alla quale io tengo molto e la difendo sempre a spada tratta: vivere rock non implica per forza un palco e uno strumento, ci sono tanti altri fattori che rendono una vita definibile con quel termine a mio parere. E non mi dilungo troppo sennò scrivo un libro qui. |
Ce l'ho fatta! Ho finalmente trovato due secondi per lasciare due righe. La Domenica non ho mai voglia di fare niente quindi rimando tutto all'ultimo e poi mi ritrovo con ottocentomila cose da fare tutte in una volta. Ma non potevo non lasciare una mini recensione in tutta fretta (perdonami se non ti scriverò un romanzo) a questo capitolo che se la merita tutta, già dal titolo ( where did you sleep last night è una delle mie canzoni, anche se è una cover, preferita dei Nirvana). |
Ok, nelle altre recensioni non ho scritto niente sulla questione slash (Slash? Slash! ahaha che combinazione che Slash si chiami così... ok la smetto, promesso) fra Frank e Steve perché mi urgeva di più commentare altre cose ma con questo capitolo hai reso di massima priorità parlarne! Ti avevo detto che solitamente le cose slash non mi entusiasmano più di tanto (forse anche perché una delle poche cose di questo tipo che ho letto fino ad adesso sfociava un po' tanto nell'esplicito in maniera abbastanza volgare) ma devo dire che hai fatto un buon lavoro, anche se alla fine non hai fatto loro concludere. Hai reso questa cosa (per tutto il tempo mi è tornato in mente il video che mi hai linkato ahaha) giusta, non nel senso che trovo le cose slash sbagliate, assolutamente, ma nel senso che non è risultata per niente una forzatura ma piuttosto l'incontro di due amici, sbronzi, che si sentono soli e sentono di potersi appoggiare solo l'uno all'altro, magari provando anche cose nuove nel frattempo ;) |
"Pianse perché suo padre era morto, perché lui non era stato uno scout abbastanza bravo da saper sfregare due legnetti e farne uscire una scintilla per rendere orgoglioso il suo vecchio, pianse per tutto quello di cui non aveva il coraggio di parlare, per me anche, per mia madre, perché era felice di essere lì eppure era il ragazzo più triste del mondo, sebbene con una villa a Burbank e un sacco di groupies sempre alle calcagna. Pianse per tutto il tempo che non lo aveva fatto, pianse perché aveva lasciato le sue Les Paul da sole, pianse per tutti i momenti di down che le droghe gli avevano dato e che non poteva sfogare davanti a noialtri, pianse perché il rock n' roll non ti da tregua, perché anzi, ti dà un prezzo da pagare, in cui è compreso il nascondere le lacrime al pubblico." |