Recensioni per
Noi Andremo Avanti - Racconti di una Pace da Tempo Perduta
di Ser Balzo

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/10/14, ore 14:39
Cap. 2:

VALUTAZIONE DEL CONTEST: "THIS IS WAR"



SESTO CLASSIFICATO




 


SERGENTE MAGGIORE

 

Ser Balzo


 


Fango

 

“Non avrebbe dovuto, ma l’aveva fatto.

Perché non voleva. Perché non poteva. Perché laggiù, in mezzo al buio, per la prima volta da quando era iniziata la guerra, lui non aveva avuto paura.”

 


 

Grammatica e Sintassi: 12,5/15

 

Come puoi vedere dal punteggio come Grammatica non sei andato male.

Ho trovato comunque qualche errore: i più li ho considerati errori di distrazione oppure di battitura, sono quegli errori che nemmeno alla millesima rilettura si notano (credimi, ne so qualcosa! >.<); c’era anche qualche errore che riguardava i verbi e un paio che, secondo me, erano un po’ più gravi nel complesso. Non mi dilungherò più di tanto perché te li ho riportati tutti qui sotto, così che tu possa correggerli.

Un minuscolo errore che ho riscontrato di frequente è stato il mettere la “d” a vocali di congiunzione come la “a” o la “e” quando queste non precedevano parole che iniziavano con la stessa vocale (l’unica eccezione alla regola riguarda la “e” quando precede il soggetto “io”, in quel caso la “d” è necessaria). È un errore molto comune che, però io, nella mia immensa pignoleria, guardo terribilmente! >.<

A parte questo, non credo di aver molto altro da dirti: la punteggiatura andava bene, tranne forse in un paio di dialoghi, ma ho lasciato correre, visto che, alla fin fine, suonavano bene comunque. ;)

Troverai le correzioni integrali sulla discussione del Contest.

 

Stile e Lessico: 9/10

 

Lasciami dire che hai uno Stile di scrittura a dir poco fantastico e un Lessico che definirlo appropriato sarebbe dire poco!

Non descrivi molto (una cosa che un po’ mi è dispiaciuta) ma, nonostante questo, riesci a far immedesimare il lettore nella storia, forse proprio per questo linguaggio, per così dire, terra a terra, così secco e spartano, eppure così adatto alla situazione, così in linea con la storia scritta e con il Genere Guerra. Rispecchia molto per il protagonista della vicenda, ma di questo parleremo poi.

Come già detto, anche il Lessico era adeguato: si “abbassa” in qualche modo allo scurrile e schietto modo di fare e di parlare dei campi militari che ci vengono presentati in molti film di guerra.

Veramente, sono rimasta sbalordita dalla capacità con cui mi hai fatto immedesimare ed emozionare.

Complimenti vivissimi!

 

Ma adesso, dopo le lodi, è il momento del “ok, va bene, ma…” … perché, come hai potuto notare, il punteggio non è pieno, ma ti spiego subito il perché: in primis ho trovato difficile distinguere i pensieri del Sergente Maggiore Wooley dal resto del testo, forse è un problema mio, ma non c’era nemmeno una frase in corsivo e questo mi ha per qualche attimo rallentato la lettura, ma è il meno.

Ammetto che hai usato qualche forma grammaticale lievemente sbagliata (o meglio, più tipica dell’italiano parlato che di quello scritto), come “soldatessa” che non è proprio correttissimo, ma visto l’ambiente, direi che ci stava e quindi ti perdono anche questo.

In compenso, non ti riesco a perdonare tanto le ripetizioni sparse un po’ ovunque nel testo, in particolare in questa frase: “Il suo corpo era coperto da un lungo mantello, il suo volto da una maschera d’acciaio e la sua testa da una lunga tuba.” dove ripeti tante, troppe volte “suo” annoiando un po’ il lettore.

Non che sia una cosa grave, sia chiaro, però, prova con una rilettura veloce del testo per eliminare un po’ queste ripetizioni, fidati di me che ne gioverebbe molto.

Per il resto, non posso non farti di nuovo i complimenti per il magnifico lavoro svolto.

 

Caratterizzazione del Soldato: 17/20

 

Ruolo: Carrista (4/5)

 

Il Ruolo del Sergente Maggiore è stato più volte ripreso all’interno del racconto, paragonandolo anche a quello di un pilota di T.O.M.M.Y. specificando soprattutto quello che li distingueva: il primo molto più rumoroso a dispetto del secondo.

La quasi rivalità da questi due piloti di macchine diverse mi è piaciuta ed è stato bello vedere spesso Russell sul suo carro armato benché non fosse lui in persona a guidarlo.

Hai fatto un bel lavoro, bravo.

 

Nazionalità: Americana (3/5)

 

Con mio enorme rammarico mi ritrovo a non poterti dare più di tanto in questo punto: per prima cosa perché non citi espressamente la Nazionalità del Sergente Maggiore, c’è qualche vago accenno all’odio americani/inglesi, ma la Nazionalità non viene mai esplicitamente rivelata. Ho il nome Russell Wooley che mi fa intuire una nazionalità americana, ma potrebbe essere anche inglese.

Inoltre, non ho trovato presenza alcuna di modi di dire americani, piatti tipici o quant’altro che me lo farebbe identificare senza ombra di dubbio come tale.

La strafottenza e il linguaggio utilizzato mi ricordano molti film su militari americani, ma questo non basta.

 

Caratterizzazione vera e propria (10/10)

 

Ti posso dire che non solo hai caratterizzato benissimo Russell, ma in poche righe mi hai fatto apprezzare anche tutti gli altri soldati.

Il Sergente Maggiore in particolar modo è stato presentato come un personaggio pieno di sentimenti e, perché no, di piccole contraddizioni: è un soldato forte, che ama scherzare con i suoi sottoposti e che, comunque, non applica troppo il suo grado di Sottoufficiale sui soldati. È un uomo forte, con degli ideali che crede giusti, benché i dubbi lo assalgano spesso, specialmente al suo secondo incontro con Mary.

Mi piace come personaggio e mi affascina da un lato: avrei voluto sapere ancora di più di lui e, in particolar modo, avrei sperato in una morte più onorevole; mi si è spezzato il cuore all’idea che sia passato a miglior vita, anche se mi auguro che abbia trovato la pace che tanto cercava.

Sì, lo ribadisco, mi è piaciuto proprio tanto, tanto, tanto!

 

Passando agli altri soldati, come ho detto all’inizio, in poche righe sei riuscito a caratterizzarli tutti: dando loro qualcosa di unico e facilmente identificabile, forse mancava qualcosa solo a Sorkin, apparso così poche volte che non sono riuscita a identificarlo bene nel suo insieme.

Ti dirò che l’unica che non mi ha fatto troppo impazzire è stata Mary Williams (tra l’altro, il nome l’hai preso da Tekken o cosa? :P) … non so, non mi ha trasmesso molto: l’ho trovata leggermente piatta, forse per la storia che ha raccontato in lacrime quella sera a Russell, credo che mi abbia fatto sfumare un po’ il mito della soldatessa di ferro. Nonostante tutto, anche se ho storto un po’ il naso al fatto che il mio caro Russell si sia in qualche modo innamorato di lei, l’hai caratterizzata bene.

Mi sono entrati tutti un po’ nel cuore, soprattutto il Tenente Randall con il suo umorismo spettacolare e il Capitano Keitel (sì, ho una passione sconfinata per i tedeschi! XD) … e ci sono rimasta troppo male quando hai deciso di eliminarli! >.<

Come hai potuto? Prima mi fai quasi affezionare e poi me li ammazzi così?

Io pretendo un “What If?” di questa storia in cui nessuno muore, capito… LO PRETENDO!!! è_____é

 

Attinenza al Genere Guerra: 9,5/10

 

Dire che la guerra si sente a pelle: avverto con chiarezza l’ansia che avvolge i soldati, la frustrazione per un conflitto che dura da troppi anni smorzare l’umore degli uomini e a renderli più acidi, come il Capitano Keitel (ma quanto lo amo quest’uomo? *Q*) nei confronti del Sergente Artigliere Williams.

L’aria di guerra si respira durante tutta la storia e non è una cosa facile trasmettermi così tanto senza descrivere scene di guerra, morte e sbudellamenti vari.

I momenti statici di dialogo e di cospirazione s’intervallano bene a quelli più d’azione e ti posso dire che ho apprezzato molto questa tua scelta.

Benché questo, un bel flashback di Russell che ricorda un attimo di guerra vissuto da lui in prima persona, magari quello che più l’ha segnato, che gli ha fatto provare maggiormente paura, sarebbe stato estremamente gradito dalla sottoscritta che ama morbosamente i momenti di Guerra violenta.

 

Uso della Citazione: 4,5/5

 

“Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi” Dal Film: Il Gladiatore

 

La Citazione è presente all’interno della storia: sia direttamente che indirettamente.

Tra i soldati c’è cameratismo: vivono sotto le armi, combattono, muoiono e sputano sangue insieme e questo crea una sorta di legame. E per questo, molti danno per scontato che il nemico, il giorno in cui dovrà prendersi la loro vita lo farà faccia a faccia, dando loro la possibilità di difendersi.

Ed è terribile accorgersi che non è per niente così, proprio come se n’è accorto Ronnie quando stava per morire. L’idea di far balzare in testa a lui la Citazione è stata davvero molto buona e originale, complimenti per la scelta.

Non ti ho assegnato punteggio pieno perché, benché ho avvertito la Citazione e la stessa è stata appunto pronunciata da uno dei soldati, non sempre sono riuscita a identificarla.

 

Sviluppo dell’Introduzione: 9,5/10

 

“In realtà il tuo Soldato lavora per l’esercito nemico.”

 

Se non avessi saputo io stessa la traccia non avrei mai sospettato di Russell e degli altri, davvero: avrei creduto piuttosto che fosse il Sergente Williams a fare il doppio gioco con tutti quei ritardi, problemi vari ai suoi bipodi e per il suo carattere scontroso e sfuggente.

E invece… BAM! Colpo di scena!

Anche se conoscevo la traccia, la verità mi ha colpito con violenza inaudita: il clima di sospetto e incertezza era palpabile anche se, solo all’ultimo, i veri traditori si sono fatti avanti, ed erano forse quelli che meno ci si aspettava.

Complimenti, hai sviluppato benone l’Introduzione fornita, l’hai intessuta egregiamente all’interno della trama e hai confuso con maestria le acqua. Un bel lavoro.

L’unica che ti ha impedito di arrivare al punteggio pieno è stata questa: Russell e gli altri non lavoravano effettivamente per l’esercito nemico, si sono venduti al “cattivo” (passami il termine) per ottenere qualcosa, la libertà cui tanto aspiravano e che, comunque, non è arrivata, non nel modo che volevano loro.

La pignoleria può indubbiamente portarmi via, però non lo considero un vero e proprio “lavorare per il nemico” è stato piuttosto un “affittarsi al nemico”, non so se riesco a spiegarmi bene con questi termini…

Ma essendo una sottigliezza, un piccolo dettaglio che probabilmente qualcun altro avrebbe interpretato in altro modo, ti ho tolto solo quel mezzo punticino, sperando che non vi sia un ammutinamento anche nei miei confronti.

 

Rispetto del Tema: 5/5

 

Ma… vogliamo scherzare?!

Hai rispettato pienamente il Tema: mi hai parlato di soldati e di guerra in modo così coinvolgente che mi sembrava di essere lì con loro a mangiare quello schifo di gavetta oppure a sudare dentro il carro armato quando fa caldo.

Diavolo!

Era davvero perfetto!

 

Ambientazione: 3/5

 

Ambientazioni… mmm… .

Come ho detto anche per lo Stile: sì, mi hai fatto immedesimare nei soldati tanto che mi sembrava di essere seduta accanto a loro, ma no, non ti sei soffermato più di tanto sulle ambientazioni. Hai dato qualche bellissima pennellata al paesaggio che li circondava, ma nulla di più dettagliato: ho immaginato qualche scorcio, ma non tutto l’insieme.

So perfettamente che dei soldati che rischiano come loro non si sarebbero messi lì a guardare il panorama, però, un paio di righe in più non avrebbero guastato, ecco… u_u

 

Originalità: 9/10

 

La traccia di per sé non era troppo originale, ma sei riuscito a intesserci in mezzo: una storia d’amore, un velato sentore di tradimento spostato su altri personaggio che non fossero i principali, il tutto condito da un clima di guerra che mi ha fatto impazzire!

Di nuovo hai svolto un lavoro più che ottimo.

Accidenti… ho liquidato questo punto con meno parole di quante avrei voluto, ma davvero non saprei che altro dire se non che mi è proprio piaciuto. Potrei fare qualche copia e incolla di alcuni pezzi salienti della storia, ma poi rischio che mi denunci per plagio e non vorrei! :P

Lasciami dire solo che sei stato proprio bravo! ^^

 

Gradimento Personale: 5/5

 

Ma… con tutto quello che ho detto prima io devo davvero commentare anche qui?

Io… ho AMATO questa storia: soprattutto per i suoi dialoghi e per i brevi interventi del Tenente Randall… quando mi piaceva quell’uomo! E quanto ho sofferto per lui… T^T

Lo ribadisco anche qui… io VOGLIO, no, anzi… io PRETENDO un seguito, un prequel, un dannato “What If?” in cui vivono tutti sereni e tutti si salvano… ti prego, almeno Russell, Randall e Keitel… ti imploro, mi sono piaciuti troppo per poter fare una fine così terribilmente orribile! >.<

 

Titolo: 1/2

 

Il Titolo… beh, questo, in effetti, non mi ha sortito un grande effetto.

Riprende un momento saliente della storia, l’impantanamento di un T.O.M.M.Y. che ha portato l’avvicinamento di Russell e Mary, però… non so, avrei trovato qualcosa di meglio oppure avrei aggiunto alla fine che Russell moriva tra il fango o qualcosa di simile, così da riallacciarsi meglio.

 

Bonus: 1/3

 

Grado Scelto: Sergente Maggiore.

Punti Bonus: 0

 

Il Grado Sergente Maggiore corrispondeva al Grado del tuo Soldato. (+1 Punto)


 

 

 


Totale: 86/100

 

[Vincitore del Premio Speciale: “Full Metal Jacket”]

Recensore Veterano
14/10/14, ore 14:37
Cap. 2:

Arieccomi. Ebbene, ti sei guadagnato a piè pari le mie persecuzioni, devo dirtelo con tutto il candore possibile; premetto che io per prima sono completamente negata con i racconti brevi, ed ho una raccolta in corso qui su EFP che... be'... diciamo che fa cagare è un lieve eufemismo. Ma tu non ti preoccupare proprio di incorrere in qualche 'errore' nello sviluppo dei personaggi: a me il racconto è piaciuto tantissimissimo ed il modo in cui hai articolato la vicenda in uno spazio così ristretto è assolutamente ammirevole. Mi è dispiaciuto per Mary *sob* e non dico che la fine di Wooley non era meritata ma quasi (da un certo punto di vista, certo, anche se non augurerei una fine del genere a nessuno - tranne forse, a quello stronzo di Vergessen). Forse mi avrebbe soddisfatto di più se fra loro ci fosse stato almeno un bacio *indole romanticosa* ma... così il finale fa ancora più male. D'altronde, 'la Guerra è Guerra', e immagino che, salvo la sfumatura steampunk/dieselpunk cose del genere accadessero praticamente all'ordine del giorno. Quindi un finale dolceamaro è quello che ci voleva, e ti faccio i miei complimenti nell'averlo così abilmente costruito *si prostra umilmente dinanzi a tale grandezza*.
Fra l'altro ho letto questo capitolo ascoltando 'Shatter Me' di Lindsey Stirling ft Lzzy Hale e - ma guarda uN POH - 'This is War' dei 30 second to Mars (che, fra parentesi, è una delle mie canzoni preferite). E ti giuro che l'accoppiata mi ha fatto salire le lacrime, roba che nemmeno guardando L'Attimo Fuggente.
Vabbeh, io sto - di nuovo - sproloquiando e tu ti starai annoiando, qvindi attendo con ansia il prossimo capitolo/racconto!

PS: non avanzo pretese, per carità, ma... in questa raccolta hai per caso programmato qualche racconto in cui la protagonista assoluta è una ragazza? Te lo chiedo per pura curiosità - e per puro spirito femminista, sorry ><" ritieniti in diritto di ignorare questa domanda.
Un bacio gigaenorme, spero a prestissimo!

Recensore Veterano
12/09/14, ore 13:18
Cap. 2:

Come detto, è incredibile che tu non sia capace di finire nemmeno le one-shot! Ma in questo caso penso di esserne più che felice perché questo secondo racconto è davvero fantastico, meglio del primo, secondo me.
Come al solito hai messo un sacco di elementi fantasiosi ad arricchire il contesto della storia e devo dire che sei riuscito a trarne qualcosa di affascinante e d'impatto. È stato un peccato non vedere meglio in azione i T.O.M.M.Y. sono sicuro che sapessero fare cose più fighe che impantanarsi nel fango.
Come al solito sei riuscito a costruire i due protagonisti in maniera convincente e a dar loro spessore e vita. Sei davvero bravo, cazzo. Il loro modo di comportarsi, i loro dialoghi, i loro pensieri sono tutti ben amalgamati a formarne l'immagine complessiva, semmai la storia d'amore fra i due (e il relativo flashback) è stata presentata un po' di fretta, ma dopotutto in un capitolo solo non si poteva fare altrimenti e tutto sommato anche così non c'è da lamentarsi.
Il tradimento non me lo aspettavo e la scena dell'ammutinamento mi ha decisamente colpito! Ottimo, ottimo.
L'entrata in scena del cattivone con la tuba forse non mi ha pienamente soddisfatto: è un poco frettolosa e viene quasi da ridere a immaginarselo per come lo hai descritto. Poi non so, magari l'effetto voluto era quello, ma pensavo che avrei dovuto sentirmi intimorito, tipo XD
Il finale invece è davvero buono, vira abbastanza sul sentimentale, ma non troppo da far storcere il naso. Insomma, hai creato una storia piena di sfaccettature e di elementi originali e sei riuscito ad amalgamare il tutto senza lasciare niente fuori posto e tirandone fuori una storia davvero bella! Davvero complimenti, mi è piaciuta parecchio.
L'unico piccolo appunto che mi sentirei di farti è di rigirare un piccolo paragrafo, ossia quando Mary spara a Ronnie che prima ci presenti la scena di lei che lo insulta e se ne va e poi ci dici che lui è a terra rantolante. Nulla di sbagliato, ma io farei il contrario, mi sembra più naturale immaginarmi la scena con lui che cade a terra immediatamente dopo lo sparo, e il tuo invertire le cose mi pare forzi il flusso corretto delle immagini. Sto cercando di usare termini strani per convincerti a fare come dico io, ecco, anche se in fondo va bene così e il mio è più un suggerimento XD
Per il resto mi pare sia tutto ok. Ancora complimenti per il racconto, sono lieti di rivederti all'opera. Alla prossima!

Recensore Junior
10/09/14, ore 11:05
Cap. 2:

Una bella sorpresa in un deprimente giorno di pioggia: la one-shot sulla Grande Guerra alternativa è diventata una raccolta! Benissimo, sotto con la lettura! 

Direi che il secondo capitolo è assolutamente degno del primo, sia per personaggi che per descrizione dell'atmosfera fangosa e desolata- da terra di nessuno, per l'appunto - che regna un po' dappertutto. Ci ho messo un po' all'inizio per orientarmi tra i vari sergenti, tenenti, sottosuddetti, carristi, piloti di T.O.M.M.Y., ma una volta preso il via tutto scorre bene. A proposito dei T.O.M.M.Y., una curiosità: da dove viene la sigla? Forse l'hai scritto da qualche parte, ma non ricordo.

I due personaggi principali piacciono subito (il meditabondo è una sicurezza). Solidarietà di genere all'artigliere Williams, che non deve essere semplice avere un po' di benavere in mezzo a tutti questi machos, anche se in qualche momento verrebbe davvero voglia di prenderla a schiaffi (che hai fatto, indigestione di limoni?). Ma, come sempre, c'è dell'altro dietro, e il lungo flashback arriva puntuale e ben reso.

Ti dirò che quando il T.O.M.M.Y. è partito per i fatti suoi per un momento ho sperato in un'improvvisa umanizzazione finalizzata alla vendetta Ma tanto ci hanno pensato le Valchirie a sistemare i traditori. Geniali. Le Valchirie, intendo. Anche se a leggerne la descrizione lì per lì ho avuto un'orrida visione degli Immortali di 300 con un parruccone biondo. Chiedo venia.
Pensavo di avere visto troppi film stile Io Robot , ma poi il finale mi ha di nuovo piacevolmente sorpreso... Vedi un po' che queste macchine non sono poi così fredde e meccaniche, alla fine.

Abbiamo gradito, e un meritatoassai in bocca al lupo per il contest!!!