Recensioni per
Notre Vie
di flatwhat

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/10/14, ore 02:30

"Primo, il rispetto che Javert aveva cominciato a provare per Jean Valjean gli impediva, per quanto il vecchio galeotto fosse comunque capace di innervosirlo, di castigarlo ulteriormente con la piaga di Grantaire.
Secondo, era a Grantaire che doveva la vita. Nel bene o nel male che ciò comportava."

All'inizio ero indecisa se inserire o meno questa citazione nel commento; voglio dire, non è che sto seguendo questa (bella) storia solo per Javert e Grantaire! Ma ho amato terribilmente queste due righe.
E l'intero capitolo! Mi dispiace che sia stato faticoso da scrivere. Visto che i personaggi sono numerosi, alla fine si hanno solo sprazzi di azioni e ricordi l'uno e dell'altro; quindi, anche se la storia ti sembra eccessivamente introspettiva (e non lo è), comunque il panorama cambia spesso e non si ha il tempo di ritrovarsi annoiati dall'una o dall'altra descrizione, se è questo ciò che ti preoccupa.
Ma io non capirei mai un ipotetico annoiato qualcuno. E' incredibile come tu riesca a rendere i personaggi e le situazioni in modo così puntuale e realistico. :D Devo ripeterti che è un piacere leggerti?
Sono contenta che Enjolras faccia i suoi primi - piccoli - passi verso un avvicinamento a Valjean, e che lo faccia in modo schietto. Courferyac avrà un bel daffare con Fantine. Come ti ho già detto, è fantastico che tu abbia messo qui l'opportunità per i personaggi di crescere. Non è affatto facile far passare così tanti personaggi attraverso un lavoro interiore, ma è una vera fortuna per un lettore incappare in una storia in cui l'autore decidere d'intraprendere l'impresa.
La rabbia di Javert è indubitabilmente IC e mi ha fatto in qualche modo ridere.
In bocca al lupo con il prossimo capitolo! *_* Non vedo l'ora di leggerlo.

Recensore Veterano
17/10/14, ore 15:49

Questa storia si preannuncia (e già è) incredibilmente interessante! Amo tutte le tue fanfiction su I Miserabili, nessuna esclusa, quindi è con spirito pieno di fiducia che mi sono affiancata a questi due capitoli. Anche perché so che riesci a rendere benissimo e a dare un idea a tutto tondo dei personaggi di cui tratti. Anche se sinceramente sono ancora un po' inquietata alle coppie future che si preannunciano, la fiducia che ripongo in te non è stata affatto smentita, e sappi che ho adorato in questi capitoli le parti di Fantine, Courferyac e Grantaire. 
Suppongo che sia davvero difficile rendere bene Fantine in un contesto in cui lei sarebbe già dovuta essere morta da molti anni, ma l'ho amata moltissimo. Il dettaglio di lei che evita di fare un sorriso con la bocca aperta per paura di mostrare i denti mancanti è bellissimo. Così come il fatto che Courferyac le ricordi il padre di Cosette e questo la atterrisca. C'è qualcosa d'intimamente innocente in Fantine, anche dopo tutto quel che ha passato, e credo che questa versione che hai dato a Fantine si adatti meravigliosamente al canone.
Insomma, io ti adoro per come scrivi, e persino per tutto l'angst che metti dentro a ogni storia (specie se all'interno è trattato Valjean, a quanto ho visto), perché non è mai angst gratuito, nonsense o esagerato: giustamente i rapporti che i personaggi hanno con gli altri e con se stessi non sono mai a rose e fiori, e tu invece d'inserire fluff a caso tratti questi problemi, facendo crescere i personaggi. In generale in ogni tua storia che ho letto è sempre tutto molto realistico. E mi piace.
Anche il modo in cui tutti questi personaggi sono sfuggiti alla morte regge con tranquillità.
Sono curiosa di vedere interagire Grantaire e Javert. Li avevo trovati un'accoppiata piuttosto interessante in una fanfiction smut che tu scrissi tempo fa (la foursome ExR e Javert/Valjean) e sono due dei miei personaggi preferiti, quindi. *inserire faccina contenta*
In generale non vedo l'ora di leggerne e saperne di più!
Piccolissima nota: all'inizio del capitolo hai scritto "Enjolras sembrava ancora provare dolore, ma se non altro stamattina aveva parlato di più di ieri". E' un parere puramente soggettivo, ma credo che ci starebbe meglio "ma se non altro quella mattina aveva parlato più del giorno prima", visto che comunque si sta parlando al passato. E' una cosa che ho notato perché è un errore che io faccio continuamente, visto che l'istinto di passare al presente è molto forte.
Insomma, sei incredibilmente brava e io sono contenta di avere la possibilità di leggerti. Tra l'altro abbiamo la stessa età ma tu sei più brava a scrivere di me, accidenti. Ti odio ;)
Un abbraccio