Recensioni per
Happy new orange year
di ninety nine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
18/03/15, ore 15:53



Lessi questa storia per lo stato recensioni, ma devo dire che lasciarti un commento del genere per uno stato recensioni mi sembrava molto fuoriposto e cattivo, quindi decisi di non lanciare la cosiddetta bomba. Così questa mia recensione ho deciso di lasciarla per conto mio. Il problema è che ciò che hai scritto mi ha lasciato un terribile senso di dejavu perché credevo di averlo già letto in precedenza, ma poi mi accorsi che tutti quei piccoli dettagli sembravano estratti da “how to catch a cometa” di Kary91. Ma non è stato questo a mettermi in allerta quanto la OS che hai scritto su Mr e Mrs Hawthorne in cui la caratterizzazione  di Ian ricorda molto quella di Joel, personaggio che ho imparato a conoscere di Kary91. Non prendere il mio come un attacco – sul serio – ma ci sono troppe somiglianze per essere lasciate al caso.
Innanzitutto, la piccola Posy che chiama i suoi fratelli principi. Questo non sarebbe strano, ma considerando che la storia è stata pubblicata poco dopo “hai mai baciato un principe?” (della sopracitata Kary91) mi ha fatto storcere il naso. Qui ho da farti un piccolo appunto, non inerente a ciò che sto dicendo in questo commento, perché una bambina di 4/5 anni non si comporterebbe mai così. Posy è peperina, sì, spigliata, ma per come è stata resa sembrerebbe una bambina di due/tre anni più grande. È facile che una bambina si auto-nomini principessa, ma la faccenda dei fratelli/principi mi puzza un po’.
E le somiglianze non si fermano qui, perché altrimenti non mi sarei neppure permessa di farti notare ciò. La scena della famiglia Hawthorne e quella Everdeen che si riuniscono per celebrare qualcosa non è stata usata in altre storie, se non in quelle di Kary, sebbene il legame tra Gale e KitKat viene fatto notare nel libro. Non viene detto nulla sul capodanno, però. <.< Anche in “how to catch a comet” ho notato una parte in cui Gale va a sfogarsi sulla neve e Katniss lo ferma, per paura che qualcuno lo senta. Sulla caratterizzazione degli Hawthorne non ho quasi niente da dire; Posy viene resa in questo modo un po’ dappertutto, Rory ha da sempre una cotta per Primrose e Vick, beh, Vick è troppo una copia sputata di quello di Kary. Il fatto è che in altre storie ho visto trattare lo stesso personaggio in modi molto diversi e, sommando questo alle altre somiglianze che ho riscontrato, mi è salito nazismo, fascismo e anche un minimo di colesterolo. Poi, anche se non è presente in questa storia, vorrei parlarti anche di Ian Hawthorne, perché ho letto anche “grigio contro grigio” con la stessa sensazione. Il primo fatto che mi saltò all’occhio fu che questa storia è comparsa poco dopo quella dell’autrice sopracitata (in Hazel Proposal viene trattato il rapporto tra i coniugi Hawthorne)e tu nelle note hai detto che «l’idea ti era venuta per caso» quando ne “Il ribelle”, che credo tu abbia recensito perché ricordo il tuo commento quando lasciai il mio, Joel è IDENTICO a Ian. Stesso atteggiamento un po’ scanzonato e ribelle, stesa Hazelle coraggiosa e forte a modo suo e soprattutto Ian che si mette spesso nei guai con la giustizia, proprio come Joel. Vorrei anche soffermarmi sulle somiglianze tra lui e Gale che vengono fatte notare al lettore nelle tue storie, perché non è scritto da nessuna parte di Hunger Games che lui era «il figlio di suo padre» e che questo dettaglio esca fuori solo dopo «Il ribelle» mi puzza ancora di più di ciò che ti ho detto in precedenza.

Commentando la storia in sé e lo stile, invece, non ho molto da dire tranne qualche appunto qua e là. Mi pare che ci siano troppi punti esclamativi nei discorsi diretti, in particolare quando parlano Gale e Katniss. Anche la scena è descritta bene, il racconto scorre veloce. L’unica cosa che mi ha fatto mettere la bandierina rossa a questa recensione sono state le somiglianze alle storie di Kary91, che conosco e apprezzo, perché è ovvio che ti sia ispirata a lei. Quello che mi sono cheta alla fine, infatti, è stato: «e i crediti?»
Termino questo commento con il dirti che la storia è carina, è il pensiero di ispirarti agli altri senza ammettere di averlo fatto, che è totalmente errato.

jiminy
(Recensione modificata il 18/03/2015 - 03:55 pm)
(Recensione modificata il 18/03/2015 - 04:21 pm)