Ecco quando mi arrabbio: quando trovo storie come questa, che sono scritte correttamente, ma che hanno poche recensioni, mentre, nelle sezioni degli One Direction o di Justin Bieber, ci sono storie basate sulla ragazzina stupida che incontra il mito di turno e, poi, se lo scopa come non ci fosse un domani che hanno cinquanta recensioni a capitolo. Qui mi arrabbio, perché un talento così giovanile dovrebbe essere incoraggiato, invece la nostra società li butta via, preferendo le storie irrealistiche e senza senso.
Anyway, andando oltre lo sfogo, devo dire che la storia, darling, è scritta in maniera impeccabile; personalmente non sono un grande fan delle virgole prima delle "e" perché svolgono la stessa funzione logica, ma de gustibus, poi, certe volte, aiutano a rendere l'atmosfera ancora più angst - e tu sei una delle regine dell'angst; ve la giocate tu e una mia altra amica, Aching Heart.
La paura è un argomento interessante da trattare: è un qualcosa che non scompare mai, che continua a tormentarci in ogni momento della vita, che entra sotto le nostre vesti e ci corrode, fino a portarci all'esasperazione; ci sono paure che non ci permettono di vivere, altre che si riescono a sorpassare. La cosa più interessante della paura è che non esiste una paura oggettiva: se io ho paura del buio e anche tu ne soffri, non è detto che io riesca a sconfiggerla - ecco, andiamo oltre il fatto che io non sarei mai in grado di battere una fobia del genere, per il semplice fatto che mi vergognerei anche semplicemente a parlarne con la mia psicologa; ma, poi, anch'io voglio lo psicologo uomo, non è giusto che tu possa averlo e io no! Poi, se è un figo, sono ancora più geloso; voglio dire: è provato al 99% che tutti gli psicologi uomini sono gay - e che tu non ci riesca; è una cosa che dipende dal passato, dal vissuto, dalle caratteristiche di una persona e, perché no, anche dalle entità che la circondano: ovviamente una persona che si ritrova a fronteggiare qualcosa da sola, come il caro Alessandro, avrà più difficoltà di una che è circondata da diecimila amici; è anche vero, però, che una persona con tante conoscenze, troppo spesso, rischia di nascondere le sue fobie per evitare di essere giudicato - e una cosa che ho imparato è che nascondere ciò che si prova porta solo a dei problemi ego-distonici, che, troppo spesso, rendono le cose anche più difficili.
La cosa che, però, mi fa adorare questa storia è la narrazione: è scritta come se fosse un testo introspettivo e io adoro i testi introspettivi; d'altro canto ho appena scoperto - e non prendermi in giro per questo - che esiste una sezione dedicata ai racconti di questo genere su EFP, quindi ^^.
Alessandro è un uomo complesso, un uomo che deve nascondere il proprio passato, forse perché non è ancora in grado di fronteggiarlo o, forse, perché è incerto sulla correttezza degli eventi che l'hanno caratterizzato; è un uomo che, però, trova la forza di andare avanti, senza ferirsi, senza farsi del male - ed essa è una delle caratteristiche che più ammiro, l'essere in grado di non cedere di fronte a nulla, di perseverare, di trovare la speranza nelle più piccole cose, di vivere di rendita sui più piccoli dettagli.
È una storia che mi intriga tanto e, dopo aver letto le tue poesie, la tua one-shot sulla morte e i primi quattro capitoli, credo che tu non possa deludermi. Mi piacerebbe trovare il tempo di recensire anche tutto il resto che hai scritto; lo metto in coda alle cose da fare per Natale!
Sei brava, un'ottima scrittrice e io sono contento che esistano dei coetanei miei che abbiano un cervello... Troppo spesso l'adolescenza è una fase della vita caratterizzata da un'elevata superficialità, una fase caratterizzata dal non completo sviluppo dei lobi frontali, che permettono la distinzione tra bene e male, tra giusto e sbagliato, perciò trovare autrici come te mi fa sorridere. Ehi, voglio dire: non sono l'unico depresso a quindici anni, lol!
Ti adoro, lo sai!
Un abbraccio,
Lorenzo |