Recensioni per
L'odore del sangue sulla neve
di Adeia Di Elferas
Ciao :) |
Scusa il ritardo, ma ieri non ho potuto fare niente perchè sono stato male per tutto il giorno e l'ho passato praticamente a letto. Ho scelto questa storia perchè è la prima con un titolo che m'ha ispirato, oltre ad essere la seconda di due originali e quindi non conoscendo particolarmente gli altri generi che hai pubblicato mi sono cimentato in questa. |
Wow. La tua storia è forte, toccante...davvero molto bella, complimenti! Sei riuscita a rendere in modo imcredibile l'atrmosfera di un campo, la paura dei prigionieri, il loro pensiero, uno solo: sopravvivere. Sopravvivere soltanto un altro giorno, per cercare di tornare ad avere libertà, a quel sabato di festa che ormai esiste solo nei ricordi che iniziano a svanire, sovrastati dal dolore del campo e dalla fatica del lavoro. La seconda scena che descrivi entra ancora più nel merito della questione e lascia l'amaro in bocca. Mi sembra di vederla quella ragazza, stesa nella neve con una pozza di sangue sotto la testa. E questa donna, che si fa forza e la porta via, soltanto perchè lei non deve fare la sua stessa fine e si concentra sull'odore del sangue che impregna la neve... è davvero molto forte come scena, ma la trovo perfetta per descrivere quei momenti. |
Ciao sono qui per lo scambio recensioni.. che dire? Uno scritto davvero potente e forte, la donna ormai è tesa solo a sopravvivere, non le importa quasi della donna morta, vuole solo far vedere che può essere ancora utile... |
Non ho parole B. Davvero... Mi sembra di essere tornata a Mauthausen. I nostri compagni che battono i denti e affondano nella neve alta, nella tormenta. Posso vedere questa ragazza nascondersi dietro una delle baracche e poi al campo di lavoro, dove c'è la statua commemorativa. Sembra tutto così plausibile, così possibile! Noi battevamo i denti dal freddo eppure eravamo super vestiti, immagino la ragazza e mi vengono i brividi per lei. |
In questa giornata mi sembrava giusto leggere una OS sulla Shoah. E... sono senza parole. Cosa si può dire d'altro? Cosa si può aggiungere a questa atrocità? Questa giovane donna costretta a negare la propria umanità per sopravvivere... Mi si è gelato il sangue nelle vene e ... E niente, non ci sono parole per descrivere tali atrocità. È un tema molto delicato, infatti io non ho scritto nulla del genere perché penso di non esserne ancora all'altezza. Faccio fatica ad immedesimarmi quando creo un personaggio del sesso opposto al mio, figuriamoci immaginare una storia con protagonista una donna o un uomo che ha vissuto queste brutalità. Complimenti per la maturità e la delicatezza con cui hai trattato questo argomento. |
Ciao:) Una storia triste, dolorosa dire. Vedere la protagonista lottare con così tanta forza, e allo stesso tempo illudersi in un certo senso. Usare quel metodo per sembrare meno pallida, fa quasi male a leggerlo, perché ti immagini una persona magra, che non mangia da chissà quanti giorni, non si lava, trema per il freddo, e vuole avere le guance rosee perché la sua vita potrebbe dipendere da quel dettaglio insignificante. Ma leggere queste righe, come anche in altre testimonianze, si capisce come le persone facessero di tutto per sopravvivere, qualsiasi cosa, perché in fondo l'istinto di sopravvivenza è più forte. E al di là di quello per molti c'era la voglia di vivere per poter dire al mondo quello che hanno vissuto, per non darla vinta ai nazisti, e nelle tue righe si capisce benissimo questo, sei riuscita a trasmettere sia la tristezza, il dolore della protagonista, che la sua forza. Complimenti. |
Ciao! |
Ciao! |
Ciao! Recensisco questa perché non potrei altrimenti... |