Ciao. Poche righe ma di effetto direi. Bambini nel vento, liberi finalmente. Sogni spezzati, distrutti, dalle idee folli di un uomo seguito altri pazzi direi, perché non si possono considerare uomini. Comunque con poche righe hai trasmesso qualcosa di forte, ciò che non dobbiamo dimenticare mai, proprio quei bambini, innocenti che avevano una vita davanti, dei sogni, dei desideri proprio come noi oggi, solo che loro sono stati uccisi brutalmente, per dare una libertà a noi oggi; adesso abbiamo un passato da non ripetere più, e si spera di imparare da questo enorme errore e non rifarlo.

Leggi la risposta dell'autore

Buongiorno....
La tua storia ha avuto la capacità di commuovermi e di farmi arrabbiare, cosa che del resto ha fatto la canzone ogni volta che l'ho ascoltata. Come è possibile che l'uomo non si renda conto delle crudeltà che compie? Come può uccidere dei bambini? Delle persone che hanno sogni, speranze, che vogliono un fututo? Come è possibile? 
La tua storia è semplicemente stupenda. Pensare a questi bambini e a tutti gli altri, che da piccoli esseri umani sono diventati polvere nel vento...sei riuscita a descrivere in modo incredibile l'essenza stessa della Shoah. Almeno, ora, quei bambini sono liberi.
Noi, da parte nostra, non dobbiamo dimenticare.
Complimenti e a presto k_j

Leggi la risposta dell'autore

Come ho già avuto modo di dirti, questa storia mi ha messo addosso un'ansia terribile, forse perché la canzone stessa mi aveva traumatizzata da bambina...
Comunque, è suggestivo e quindi molto adatto all'occasione...

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Complimenti per questo tuo ricordo, e per la delicatezza e la veridicità bruciante delle parole usate: non si può far altro che commuoversi e rimanere ancora una volta di più spiazzati dai tremendi eventi della Shoah, che ha visto coinvolti tutti gli Ebrei, anche i bambini e i ragazzi come hai tristemente scritto.
Non dimentichiamoci di nessuno di loro, oggi, domani e per sempre, non solo in occasione di un giorno all'anno.
Ancora complimenti!
rossella0806

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Mi sono dovuta armare di tutto il mio coraggio per leggere questo racconto. Le tue parole mi ricordano la canzone dei Nomadi e ti confesso che ogni volta che l'ascolto, finisco sempre per piangere.
I bambini. Come si fa ad uccidere dei bambini? Come si fa a chiudere gli occhi e volgere il capo dall'altra parte? Tante vite spezzate, tanti sogni strappati che mai si realizzeranno, tanti bambini che avevano il sacrosanto diritto di vivere. Invece, sono morti per la follia degli uomini.

Ti faccio i miei complimenti, mi è piaciuta la sensibilità con cui hai ricordato queste vittime innocenti. Non bisogna dimenticare, ma soprattutto bisogna fare in modo che il ricordo non sia "vano": il giorno della Memoria serve per non commettere più gli stessi errori!

a presto,
Elly

Leggi la risposta dell'autore