Recensioni per
L'avrei seguito
di WandererS

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/12/15, ore 12:02

Ciao! Sono l'anon che su fb cercava l'angst!
Che dire, grazie per avermelo fornito a sufficienza... E mi mancano ancora due capitoli. Oh, i miei poveri feels.
Allora, ammetto di non essere in questo fandom e ammetto di conoscere la storia in maniera superficiale ma... Che ci vuoi fare, la fic mi ha presa comunque!
Ho sentito una stretta allo stomaco quando Grantaire ha trovato il corpo di Enjolras, il che è decisamente positivo.
Poi lo hai fatto reagire in una maniera così umana che è quasi impossibile non sentire il magone che sale prepotentemente.
Quindi nulla, grazie ancora e a presto!

Recensore Junior
20/08/15, ore 16:59
Cap. 3:

Ciao! No, non sono fuggita. Scusa se finisco di commentare solo adesso, mi mancavano gli ultimi due capitoli. Nel penultimo temevo quasi che volessi fare prendere a Grantaire una decisione alla Javert! Ma alla fine non è riuscito a uccidersi immediatamente, si è ucciso lentamente.
Perché è morto, o ho capito male? ;A; O è morto o sta morendo e si dice che gli è possibile riparare a quello che non ha fatto proprio ora? ;A; Quando mi sono accorta che quello che stava guardando non era Enjolras ma una prostituta, ci sono rimasta malissimo, spero sarai contenta. X'D
Nel tuo modo di descriverlo imbruttito ci ho visto un po' del simbolismo che vedo nella sua descrizione originale in canon, dove Grantaire la bruttezza di Grantaire è accompagnata dalla "bruttezza" (perdonami, oggi il mio lessico è limitato), e mi ha fatto pensare che è naturale che assuma un aspetto anche peggiore ora che ha perso l'unica cosa che lo rendeva qualcuno.
Questa fic è molto triste e mi ha spezzato il cuore. Ma ti giuro che te lo dico come complimento!

Recensore Veterano
13/02/15, ore 08:37
Cap. 3:

Io ti uccido.
Sono molto seria, non credere. Anche se in parte in effetti è colpa mia: sapevo come sarebbe finita, perché non poteva essere altrimenti, quindi avrei dovuto scusarmi con te e dirti che non potevo arrivare alla fine. Ma io sono stupida, che vuoi farci?
Come per i capitoli precedenti, la malinconia e il rimpianto sembrano voler balzare fuori dalla storia. Usi una terminologia - o meglio, una disposizione delle parole nel testo - molto poetica: sembra che tu non abbia lasciato nulla al caso, è tutto perfetto. I paragoni sono ben dosati, le descrizioni sono perfette e molto vivide, sembra quasi di essere lì! E Grantaire?
Oddio, te lo giuro, avevo la netta tentazione, il desiderio di entrare nella storia e supplicarlo di non cercare la morte, perché non lo sopporterei. Eppure mi rendo conto che non avrebbe potuto essere diverso! È quel genere di trama che, da brava masochista quale sono, amo alla follia, un po' come i film di Del Toro o i libri del mio amato Neil Gaiman.
Insomma bravissima, io l'ho adorata. L'ho già spostata nelle preferite!
Ti chiedo scusa per il ritardo ma tra efp che funziona male e gli esami sono ingolfatissima xD
Brava, brava, brava!
WhiteWitch

Recensore Veterano
03/02/15, ore 11:53
Cap. 2:

Mi sento malissimo, un po' io ti odio. Solo un po'.
SENTI NON SI PUO'. Ok, devo contenere l'entusiasmo, ma sono nella fase della negazione e mi sto ripetendo che no, non è accaduto realmente. Che R ha tirato le cuoia insieme agli altri, anzi meglio, che sono ancora tutti vivi e che se parto per Parigi domani li trovo. IO LO SO CHE E' COSI', NON NEGARE.
Tornando seria, voglio dirti questo: il capitolo non è lungo, ma ti assicuro che in poche righe sei riuscita a farmi commuovere un po'. La frase finale, "gli occhi del giovane erano spalancati e fissi", che rimanda all'immagine della fissità degli occhi spenti di Enjolras ormai morto, è qualcosa di davvero poetico. E' come se R stesse cercando di rivederlo, anche solo per un po', attraverso l'oblio dell'alcol. Magarri è solo un mio viaggio mentale, quindi correggimi se dico castronerie, ma l'ho trovato disarmante. E' triste, così profondamente e dolorosamente triste che per un attimo mi sono sentita io stessa una piccola Grantaire, senza il suo Enjolras accanto.
La parte centrale, di R che vede negli occhi vuoti di Enjolras l'accusa più grave, è stata una batosta incredibile. "Non sei stato capace di morire per me", non "non sei venuto a combattere". E' molto diverso, sono le parole di R stesso che si riversano nel ricordo di Enjolras, mescolandosi al modo in cui lo considerava. Dio, mi fai commuovere davvero. Inserisco la storia tra le preferite, merita tutta la mia più viva attenzione.
Spero aggiornerai presto, sono davvero colpita.
WhiteWitch

Recensore Veterano
03/02/15, ore 11:45

Ciao! Scusa il ritardo, sono qui a recensire.
Ci sono rimasta molto male, sai? Mi aspettavo che R riuscisse a salvarlo oppure che morissero insieme, come capita sempre, ma sapere che Enjolras è morto e lui è ancora vivo, in grado di intendere e di volere e di soffrire amaramente mi strazia l'anima.
Sono un po' triste, lo devo ammettere, anche perché posso solamente immaginare il travaglio interiore nel quale sta versando R al momento. Il fatto di sapere di essere arrivati tardi è un sentimento che conosco, anche se per fortuna non mi è mai capitato di provarlo in un frangente così grave.
Il tutto mi pone davanti ad un interrogativo: e adesso? Mi spiego meglio, nel romanzo muoiono tutti e certo, io mi sento morire dentro ogni volta che lo leggo, però almeno c'è una conclusione, anche se amara, bene o male anche se R muore non ha sulle spalle il peso della dipartita della persona amata e tra l'altro sono insieme fino all'ultimo istante, quindi anche se strappalacrime è comunque, tra virgolette, "giusto così". Ma R che sopravvive non è giusto! Santo cielo, è peggio del peggio, è intollerabile, adesso mi domando cosa ne sarà di lui che, diciamolo, è rimasto solo! Oltre ad Enjolras sono morti tutti, santa pace, COSA SUCCEDE ORA???
Che ansia e che fatica mi fai fare, donna.
WhiteWitch

Recensore Junior
30/01/15, ore 01:14

Oddio
Oddio
Oddio
Bella masochista, che sono, a trovare così interessanti questi what-if e poi a disperarmi nella lettura.
Complimenti, mi hai dato più di un pugno nello stomaco. :'D
Lo scenario dove Grantaire si sveglia troppo tardi l'ho visto tratrato solo in una fanart, prima d'ora. L'idea è bella da esplorare, ma diamine se non è triste. Quando leggi, ti accorgi che manca proprio il chiudersi dell'arco narrativo di Grantaire, non solo perché non muore, ma perché non lo fa a quel modo, non riesce a dimostrare di saper credere.
Amo il senso di confusione che permea tutta la storia perché mi sembra quasi meta. Da un lato c'è il Grantaire personaggio che è confuso per la sbornia e perché improvvisamente si ritrova tutti gli amici e il suo amato morti, dall'altro sembra che Grantaire dica anche "e adesso il mio personaggio che senso ha?". Il senso di inutilità finale, inutilità che gli viene pure rinfacciata, mi cominica ancora di più questa cosa. Grantaire che si trascina senza più uno scopo...
Sì, insomma, questa fic è stata doppiamente triste. Complimenti. Mi piace anche molto la tua prosa e come hai reso il modo di parlare di Grantaire.