Eccomi! :D
Ti avverto che questa recensione sarà molto più matta di quello che ti ho scritto in chat, perciò tieniti forte! xD
Non so se riuscirò nell'impresa di scrivere una recensione stavolta, ma non voglio farti restare a bocca asciutta con uno striminzito *bravissima* quando ho trovato millemila dettagli su cui lavorarmi un po'! u.u
Parto dal titolo di questo capitolo: come avrai sicuramente voluto, hai suscitato un impatto molto forte e diretto (d'altronde, quella frase è famosissima): hai sprigionato una miriade di immagini che poi hai accuratamente dettagliato nel capitolo.
Dalla calma dell'accampamento arrivammo alla frenesia dell'imminente battaglia. Da quella però, siamo arrivati a quella che è realmente la guerra e la morte.
Eowyn è stata "cullata" dalle leggende raccontate a Meduseld, quando era ancora al sicuro. Forse troppo, aggiungerei. Non aveva messo in calcolo moltissime cose (consapevolezze che tu hai distribuito man mano nei capitoli precedenti, e che ora le hai sbattuto in faccia, diciamo così, in un crescendo di tensione) di cui ovviamente non sapeva. Ecco perché Theodred, vedendola così desiderosa di gloria, la metteva costantemente in guardia.
Ho apprezzato molto come le parole del cugino affiorano durante lo scontro più importante, dove la vittoria per lei è così sicura da ghignare di fronte al volto stesso della morte.
Eowyn ha paura di immaginare cosa direbbe suo cugino se sapesse che la sua sete di onori l'avesse spinta a fare una cosa simile come disobbedire e partire verso una destinazione senza ritorno.
Una destinazione che prima appariva bellissima e lucente, ora è stata deturpata da creature guidate da un Maia malvagio (seeeee ahahahah!! ora anch'io parlo di Valar, Maiar e compagnia bella!! Satisfaction! ;D). Il contrasto fra l'immagine di campi verdi sormontati da una Città candida come la neve e quella oramai prossima a cadere in rovina, con quegli Orchi che con la loro violenza "macchiano" il paesaggio è un pugno allo stomaco; e come lascia senza fiato la Bianca Dama di Rohan, così la pone ad una prospettiva (una sola) che ha a lungo meditato: quella di lanciarsi in balia di quegli eventi che lei stessa ha preteso. O la va o la spacca. Uscire vittoriosa o morire ed essere ricoperta di gloria. Persino contro gli Olifanti: proprio perché l'ha voluto lei, è decisa ad andare fino in fondo, ad abbattere anche creature che in apparenza sembrano invincibili.
Bellissime le prime descrizioni di Merry di questo capitolo: quasi sommerso dalla paura, ma inferocito una volta sceso a combattere. In fin dei conti lo volevano entrambi, ma già nasce un altro dettagliato risultato: che la guerra lacera, anche e molto più della cavalcata dei giorni precedenti. Ed anche, con le parole di Theodred che le rimbombano in testa più tardi, che Eowyn non deve perdere di vista il proprio ruolo ed il proprio cuore, qualsiasi cosa faccia. E non lo fa appunto! :)
Ho notato che nella descrizioni dei suoi micidiali fendenti contro gli Orchi si sforza di ucciderli senza avere altro per la testa. E' la "necessità" della battaglia, ma è chiaro che c'è un piccolissimo barlume di quanto dirà Faramir successivamente, e cioè che si combatte solo per proteggere, per conservare, e non con il fine di distruggere gli altri per piacere (a proposito, l'hai letto quel documento comparativo che ti inviai per e-mail? :D).
Ma il clou.... ragazza mia, arriva ora! Che spettacolo! Ora che finisco mi vado a rivedere la scena! xD
Ha un significato che è tutto un dire: il Re Stregone rappresenta tutto ciò ch'è di pauroso, oscuro e inespugnabile, Sauron a parte. E' l'essere malefico che provoca incubi anche al più ardito degli uomini, e che anzi, essi non provano neanche ad uccidere.
I Nazgul sono molto pericolosi, ma ho sempre pensato che la loro figura minacciosa fosse parte integrante di quell'"intoccabilità". Le sue strida poi, sono così orrende ed acute che piegano sulle ginocchia chiunque.
Che sia una donna a metterlo fuori gioco, giovanissima per giunta, dimostra che un evento simile non era così scontato. Mi spiego: secondo le mie teorie personali, ciascuno è diverso. Una persona qualunque potrebbe riuscire laddove un'altra altrettanto comune potrebbe fallire. Il problema sorge quando si mettono in contrasto le persone in base ai generi o ad altri fattori. Eowyn è una donna, e di fronte ad un paio d'occhi può facilmente passare per la fanciulla da proteggere (Theoden parte da questa visione; anche Merry lo farà, seppur per poco, alimentato più dal desiderio di poter essere utile). Ora diventa lei la protettrice. :) Un ruolo capovolto proprio da chi dava quest'impressione di sé.
Oh! *fischia a Eomer ed indica Eowyn* Eeeeooomeeerr!! Vedi chi c'èèèè???!!! Ho trovato una più badass di teeee!!
C'è troppa confusione, sicuramente non mi sente! -.-'
Lo stupore del Nazgul è da attribuire sicuramente a questa "divisione".
Come può un essere mortale, per di più una donna, ucciderlo definitivamente? Chissà quanti uomini hanno fallito, molti magari neanche hanno osato avvicinarsi a lui.
Ti ho rotto letteralmente le scatole per leggere questo capitolo! Ed anche ora, con i miei sproloqui! xD
Già, anch'io preferisco la scena del dialogo fra Theoden ed Eowyn. La trovo, come già ti dissi stamane, più significativo. Anche perché hai ragione: la ff l'hai impostata in un certo modo, con i fili conduttori che si irrobustiscono quando si vanno a toccare quelli del rapporto fra nipoti e zio.
Ok va', se non stacco continuo! xD
Bellissimo! Non hai motivo di essere dubbiosa su questo capitolo! ;) <3 |