Giudizio per il contest "Le notti bianche di San Pietroburgo"
La mietitrice di San Pietroburgo - fefe.7
86/100
Aspetto formale 26/30
Correttezza grammaticale e ortografica: 10/10
Sintassi e punteggiatura: 9/10
Stile e lessico: 7/10
Storia scritta indubbiamente bene con una buona competenza grammaticale e ortografica e con uno stile semplice e ben dosato. Quelli che ti farò quindi sono una serie di appunti/consigli di cose che penso potresti migliorare per rendere il tuo modo di scrivere più fluido e maturo. Prima di tutto credo che aggettivi troppo: non è niente di eccessivo, ma sono del parere che più si taglia meglio è, dove è possibile mettere una parola invece di due conviene farlo, perché lo scrivere bene, sempre a mio personalissimo parere, è dire tanto con poco. Al tuo posto ridurrei anche gli avverbi, a volte eccessivi e inutili: si riesce a cogliere quel che vuoi dire anche senza utilizzarli così spesso. Ho visto che tendi a ripetere la parola “qualche” (l’ho notato perché anch’io lo faccio e da un po’ di tempo sto cercando di contenermi) e che usi gli aggettivi possessivi “proprio/propria” invece di “suo/sua”, ecco, è preferibile usare il possessivo “suo/sua” quando scrivi in terza persona singolare, soprattutto se il punto di vista è esterno come nella tua storia in cui il narratore è un’altra persona.
C’è qualche virgola mancante, ma niente di grave, per il resto la sintassi è perfetta, le frasi sono costruite bene e non ci sono errori. Hai un buono stile, semplice e scorrevole, quel che definirei un buon trampolino per arrivare ad uno stile più personale; l’ho trovato ancora un po’ acerbo e poco intenso, poco esplorante l’emotività dei personaggi se non con frasi che sanno un pochino (poco, eh!) di “già letto”, però per esempio sei stata brava nelle scene d’azione e anche nel tratteggiare i tuoi personaggi con poche, ma incisive parole, mostrandoli più che raccontandoli – questa è una capacità che apprezzo sempre.
Aspetto contenutistico 27/30
Narrazione e coerenza interna: 10/10
Originalità: 7/10
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Punteggio alto anche qui per l’equilibrio che sei riuscita a dare alla tua storia, portandola ad una conclusione legata a doppio filo con l’inizio. Mi ha dato una sensazione di “completezza”, che è sempre un buon indizio quando si legge. Si vede che sapevi dove volevi arrivare e, nonostante la non originalissima trovata dei due amanti di clan nemici, lo hai fatto con disinvoltura e senza banalità – rischio in cui si poteva facilmente cadere.
Ti confesso che, per personalissimo gusto personale, avrei preferito che uno dei due amanti fosse un doppiogiochista, questo te lo dico non come valutazione, è un commento da lettore che si è interessato alla storia. Per esempio mentre leggevo mi chiedevo se alla fine Vera o Liev si sarebbero rivelati molto più cinici, avendo sedotto l’altro per uccidere il figlio del capoclan nemico – puntavo su Vera. Invece si è rivelata una relazione d’amore vera con tutti i crismi. Beh, non è stata comunque banale, quindi non sono stata delusa – la mia vena sadica sì xD
Sui personaggi come dicevo sono abbastanza delineati, mi è piaciuto il tuo mostrarli, raccontandoli attraverso gesti e sensazioni, soprattutto grazie ai dialoghi. La vera protagonista è Vera, in fondo, colei che la Mietitrice della morte segue scoprendo la vita. L’epilogo credo sia il pezzo più bello perché hai espresso tanto con poco, anche se magari sarebbe stato più efficace alludere senza chiosare con una considerazione così netta. Mi è piaciuto il gesto di voltarsi di Vera verso il proprio cadavere e poi voltarsi verso la morte: è stato pieno di significato.
Uso San Pietroburgo storia 15/20
La città traspare abbastanza, non ti sei limitata solo a riferimenti geografici, ma a tratti l’hai descritta, una città nevosa, ostile, ma anche accogliente. Con questa voce faccio il confronto di altre storie, quindi ho scelto il voto in base ad altre in cui invece è stata più “protagonista”.
Aderenza alla sezione scelta 10/10
Rientra perfettamente nel genere Soprannaturale. Ti dirò: è stato un piacere leggere qualcosa su dei lupi mannari visto che era da tanto che non mi capitava – poi i lupi ben si sposano con la Russia.
Gradimento personale 8/10
La storia mi è piaciuta, come ti dicevo la mia vena cinica avrebbe preferito una soluzione meno romantica alla fine, ma ci stava, poi l’hai confezionata bene, sia con l’ambientazione che coi personaggi, che si rivelano e interagiscono senza grandi forzature. L’unico appunto che mi sento di fare è cercare di essere più allusiva invece che dire “questo significa questo”, ma è una preferenza personale che dipende dallo stile che si adotta e da quel che si vuole comunicare. Ti faccio i complimenti per averla elaborata, è stato un piacere leggerla. |