Amalia *-*
COMPLIMENTI!
Hai finalmente capito cosa intendevo! Adesso la storia è organicamente più corretta e si legge che è una meraviglia: le descrizioni immedesimano il lettore nella storia ed è una cosa favolosa.
"Al limpido cielo – non una sola nuvola aveva il coraggio di guardare quel che avveniva sotto i suoi occhi - venivano rivolti fazzoletti bianchi, dove lacrime di gioia o forse di mascherata preoccupazione, erano appena state asciugate. "
Questo pezzo mi è piaciuto molto. E' la prima volta che leggo di un'autrice che, invece di rendere il Sole 'codardo' nel farsi vedere, qui sono le nuvole a non assistere a quella giornata che, come tutti sappiamo, avrebbe rivoluzionato l'Italia intera: grazie per l'originalità anche in questo campo!
Nella risposta della recensione precedente mi hai detto "sono solo una pazza che si diletta nello scrivere", beh sappi che la tua pazzia è tremendamente geniale e ben accetta! Sei brava e altro che pazza, secondo me con maggior costanza potresti dare davvero OTTIMI risultati. Sì, questo te lo dice una ragazza che va ancora al liceo, ma credimi, non sono solita elogiare persone a caso: critico perfino autori affermati, quindi...
La parte che più mi è piaciuta in assoluto è stata questa:
"Uno dei soldati incrociò lo sguardo di Clarissa e lo mantenne per alcuni secondi. Seppur non tra i più alti di statura, era fiero nei suoi lineamenti e tutt’altro che sgradevole, ma qualsiasi bellezza potesse esprimere risultava completamente mascherata ai suoi occhi. Lo guardava e non vedeva altro che lo sguardo di suo padre, lo sguardo degli uomini che gridavano il nome del loro comandante, lo sguardo di quei giovani ragazzi che vedeva indossare divise nere e sentirsi superiori al mondo. Non c’era spazio per la bellezza in sguardi come quelli.
Si concentrò altrove. Alzò gli occhi verso il cielo e si accorse della totale assenza di nuvole."
Per un attimo mi è tornata alla mente una mia storia e questo mi ha fatto sorridere - anche perché l'hai letta tu stessa xD - e devo dire che è stato un verso che ho apprezzato moltissimo.
*-*
Denise... quanta tristezza nel ripensare al suo destino... continuo a rimanere della mia idea: lei e Clarissa mi ricordano troppo Giulietta e la sua balia! (Sì, sono malata, lo so.)
Il suo rimarrà sempre, per tutta la durata della storia, uno dei personaggi che, a mio parere ti sono meglio riusciti e che adoro particolarmente: quel riprendere Clarissa in modo che somiglia - al giorno d'oggi - ad un richiamo più materno che da semplice 'badante'.
Il loro legame si legge anche quando, effettivamente, tra loro non ci sono confronti diretti.
Il padre di Clarissa: finalmente lo conosciamo!
A dire il vero mi aspettavo di più nell'ultima scena; sarò io troppo melodrammatica, ma uno schiaffo me lo immaginavo xD Sarebbe stato ancora più in linea col fascismo.
Ho adorato anche il piccolo riferimento alla carriera mai iniziata della madre di Clarissa: molti dimenticano il pensiero maschilista dell'epoca ed è stato davvero bello che tu, invece, l'abbia ricordato.
Questo capitolo mi è piaciuto molto, davvero.
Non mi resta altro che attendere il prossimo capitolo.
Alla prossima! |