Recensioni per
Come d'autunno le foglie
di _A m a l i a_

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/06/15, ore 15:57
Cap. 14:

Ciao:) Certo, che il padre sia stato condannato a morte rimane un colpo anche se Clarissa non aveva un buon rapporto con suo padre, Ma sapere che Cesare era sposato con un'altra donna è un colpo al cuore, Non posso crederci, =-O E poi se Cesare era sposato perché non dire nulla a lei. Spero non sia vero . Ciao e alla prossima:)

Recensore Junior
02/06/15, ore 17:10
Cap. 13:

Ciao:) Che bello Cesare e Clarissa si sposano, ma sarà anche con il matrimonio che lei sarà costretta a rischiare. Il sogno di lei si è finalmente coronato quello di sposare il suo amore e rimanere legata ad esso fino all'eternità. Bel capitolo, alla prossima Ciao :)

Recensore Master
31/05/15, ore 14:56
Cap. 13:

Che cosa posso dire ora di questo meraviglioso e romanticissimo capitolo? Accanto al ricordo delle persone morte e dell'orrore in cui sono sprofondati i sopravvissuti di questo periodo oscuro, c'è una piccola luce di speranza: l'amore. L'amore tra Clarissa e Cesare, celebrato dal matrimonio (bello il fatto che sia stato un matrimonio ebraico!); e anche se è stato celebrato nel segreto di un sottoscala e legalmente non è valido, non credo che questo sia importante per i due innamorati. Sei riuscita a rendere perfettamente la sensazione di serenità, anche solo momentanea, che sta pervadendo Clarissa e Cesare, come se stessero vivendo un sogno in mezzo ad un incubo orribile.
Il finale che hai scritto poi credo che sia la dichiarazione d'amore più bella che possa esistere :)
Ancora complimenti!:)
A pesto!
Elisa

Recensore Master
31/05/15, ore 14:48
Cap. 12:

Cara Amalia ... hai scritto un capitolo davvero da pelle d'oca!
Non saprei da che parte cominciare per recensire, sinceramente!
Comincio con il farti i complimenti per l'accuratezza e allo stesso tempo la semplicità con cui descrivi ogni scena nei minimi particolari, senza mai appesantire nulla.
La scena iniziale della rabbia e del rifiuto di Clarissa nei confronti dell'ipocrisia della sua famiglia è stata molto forte e perfetta. Poi l'incontro con Davide è stato toccante, soprattutto considerando il modo violento e ingiusto in cui si è concluso; la cosa che mi ha commossa di più è stato il fatto che l'ultimo pensiero di questo ragazzo, che nella sua ordinarietà ha cercato di contribuire alla costruzione di un'Italia più giusta, sia stato rivolto alla madre.
Adoro il tuo modo di creare dei piccoli quadretti di avvenimenti che, uniti, danno la visione storica d'insieme; credo ce sia proprio per questo motivo che la tua storia mi piace così tanto e non mi annoia mai :)
Davvero tanti complimenti! :)
Ora schizzo a leggere il capitolo successivo :)
Elisa

Recensore Master
23/05/15, ore 10:23
Cap. 12:

Amalia *-*
Mi dispiace davvero tanto per il ritardo e per non essere riuscita a recensire lo scorso capitolo, ma comprendimi, è l'ultima settimana di scuola *-*
Allora, non so davvero da dove iniziare a farti i miei complimenti; dal primo capitolo di questa storia, il tuo stile è maturato molto, adesso abbiamo più descrizioni, più introspezioni, bassissimi errori di distrazione. Insomma, grammaticalmente e stilisticamente, la tua storia è INTOCCABILE.
Andare a scavare in fondo al rapporto di Cesare e Clarissa è qualcosa di straziante: per quanto io sia convinta che il nostro Cesare sia ancora vivo, saperli separati, dopo aver combattuto una guerra L'UNO AL FIANCO DELL'ALTRA, è davvero straziante.
Il personaggio di Clarissa - per quanto io l'adori nel dopoguerra - inizia a maturare, seppur ancora incosciente e mezza pazza: è un personaggio di sani principi, caparbia e abbastanza intelligente, forse troppo giovane per comprendere le preoccupazioni di Cesare.
Cesare *-*
Un partigiano ad hoc! La sua gelosia, il suo amore per Clarissa, il suo altruismo... Insomma, ogni singola cosa che scrivi su Cesare è incontestabile!
Il fatto che lui abbia detto "Non voglio più vedere questa guancia baciata da qualcun altro", è stata davvero qualcosa di dolce e realistico: sai interpretare bene il personaggio in base alla sua età, rendendolo credibile e VERO.
Questo capitolo poi... Un'altra coltellata: Davide e Clarissa si conoscono dai tempi del liceo, se ho ben capito, e ancora non adulti sono stati catapultati nella violenza crudele del mondo. Con la guerra, anche i più piccoli hanno dovuto subire sulle loro spalle il peso degli sbagli degli adulti. Davide, giovane e con ancora una vita davanti, l'ha pagata, ma non ha avuto paura: sapeva che i suoi principi l'avrebbero portato a quel momento, ma è sempre atroce dire addio.
Mi si è spezzato il cuore, sappilo.
Davvero, sei stata molto brava.
I miei più sinceri complimenti!
Alla prossima! :)

Recensore Junior
22/05/15, ore 19:12
Cap. 12:

Ciao:) Quante persone, aimè, sono morte in quel periodo... Clarissa mi sbalordisce sempre di più ,ha un padre fascista ma non si da le arie, non é fascista e non l 'ha detto subito ai fascisti per salvarsi, anzi è contraria a tutto. Bel capitolo, Ciao e alla prossima:)

Recensore Master
17/05/15, ore 15:16
Cap. 11:

Mamma mia che capitolo bellissimo! Lo so che lo dico di tutti i capitoli di questa storia, ma non posso farci niente, li amo tutti, dal primo all'ultimo :)
In questa parte esce davvero allo scoperto il vero Cesare, ovvero l'uomo fatto di carne, sentimenti e passioni incontrollabili, non solo l'uomo con dei sacri ideali e con una missione da compiere per la vita. E tu sei sempre molto brava ad amalgamare alla perfezione questi due aspetti, che convivono pacificamente nella stessa persona. Anche per quanto riguarda Clarissa, sei molto brava nel rendere il suo carattere ancora un po' ingenuo forse, ma molto intelligente, idealista, coraggioso e fiero; diciamo che è la donna (non la ragazzina) perfetta per aiutare Cesare a sostenere il peso della propria missione e a condividere con lui ogni aspetto di ciò che il futuro riserverà loro.
Molto commoventi anche le parti di questo capitolo in cui fai "parlare" gli altri personaggi, sia adulti che bambini; sei delicata e coinvolgente nello stesso tempo, non cadi mai nel banale e nella retorica, brava! :)
Alla prossima! :)
Elisa

Recensore Junior
16/05/15, ore 16:55
Cap. 11:

Ciao:D
Bel capitolo ,
Clarissa non vuole rinunciare a Cesare e lui capisce di amarla e finalmente le dirà il suo segreto consapevole di trascinarla verso la fine.
Ma l'amore che lei prova per lui è tale da rischiare anche la vita ,e loro sono pronti a rischiare insieme .
La situazione di Cesare è incerta  ,forse capisco perchè hai voluto mettere la poesia di Ungaretti sia come titolo che come inizio 
Perchè la loro situazione incerta è appesa a un filo e se quel filo verrà spezzato cadranno .
Alla prossima Ciao:D

Recensore Veterano
16/05/15, ore 11:29
Cap. 11:

Ciao, cara!
Sono proprio contenta, anzi, felice di aver letto questo capitolo!
Scrivi veramente con una tale delicatezza e ricercatezza, che mi lasci senza parole ogni volta!
Io amo il personaggio di Cesare! Lo stai caratterizzando in maniera divina! Scorza dura e apparentemente impenetrabile all'esterno, ma dolce, premuroso ed innamorato nel suo profondo ( che poi non è tanto così profondo!).
L'ultima parte l’ho trovata bellissima, questo desiderio crescente che unisce Cesare e Clarissa che, loro malgrado, devono rimanere separati e non farsi vedere troppo in giro.
Mi è molto piaciuto e intristito il dialogo tra Cesare e i rifugiati: la situazione è sempre più complicata, tutti loro la stanno però affrontando con grande coraggio, determinazione, forza d'animo e coerenza.
La vita nella Milano di allora è difficile da vivere e ad abituarcisi ...
La freschezza e la furbizia di Clarissa torneranno utili a Cesare, vero?
Bene, ancora tanti complimenti anche per questo bellissimo capitolo!
A presto!

Recensore Veterano
02/05/15, ore 12:16
Cap. 10:

Ciao di nuovo!
Quanti misteri si celano ancora dietro la sparizione di Cesare, quanti dubbi sulla sua sorte e sul tempo passato nel campo di Bolzano.
Beppe ha confessato parte dei suoi ricordi a Clarissa, la bambina - donna che ha aiutato il coraggioso Cesare a resistere durante il periodo della prigionia, internato a lavorare per la propria sopravvivenza e per quella dei prigionieri, jugoslavi ed ebrei, che nemmeno si potevano guardare in faccia per timore di essere puniti dagli aguzzini.
Il maestro buono è scappato nel bosco, di più Clarissa non è riuscita a sapere da Beppe, quest'uomo all'apparenza un pó matto, vessato dai ricordi di quei mesi trascorsi nell'orrore e nella paura.
L'avvocato Lorenzo mi ispira un pó più di fiducia, ma ancora non so se fidarmi completamente di lui e delle sue parole.
Che carogna il padre di Clarissa, un uomo veramente abbietto e spregevole fino all'ultimo.
Sapeva della relazione tra Cesare e la figlia oppure no??
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
A presto!
E ... Cesare, torna presto, sano e salvo!

Recensore Veterano
02/05/15, ore 11:56
Cap. 9:

Ciao!
Scusa l'immenso ritardo con cui leggo questo meraviglioso capitolo, ma sono fuori città e fuori casa a causa dell'università, quindi ho pochissimo tempo da dedicare agli "affaracci" miei.
Dunque ... che meraviglia! Sono rimasta affascinata dalle parole che hai usato, dal ritmo, dallo stile, dalla narrazione, dai personaggi, da tutto insomma!
Hai la fortuna di avere una mano leggera, delicata, piena di grazia e di bravura, veramente una dote rara!
Bravissima!
Cesare trabocca d'amore per Clarita e, ancora una volta, lui le ha salvato la vita.
Alla fine, però, ha capitolato anche lui, anche se il senso del dovere e della solidarietà verso gli altri compagni ritornerà presto a prevalere.
Ecco che ritroviamo il signor Moscato, altro uomo giusto e coraggioso.
Ottimo, non ho altro da aggiungere, bellissima anche la metafora della montagna dei buoni propositi di Clarissa che si sgretola come terra tra le mani!
Proseguo con il prossimo capitolo,
A presto!

Recensore Master
01/05/15, ore 00:15
Cap. 10:

Ciao Amalia,
ho letto questo capitolo davvero con gli occhi incollati allo schermo del pc.
Bellissimo davvero, qui c'erano le giuste descrizioni che mi hanno davvero fatta viaggiare con la mente.
Questo è forse uno dei capitoli che ti sono riusciti meglio: le atrocità commesse nei campi di concentramento, proprio come dici tu, rimangono atrocità sia che siano di origine tedesca che italiana.
Ho immaginato, insieme a Clarissa, il dolore e la disperazione che si prova nel non sapere la vera sorte di Cesare, l'unico uomo che lei abbia mai amato; aver paura della verità, perché potrebbe ferirla, ma al tempo stesso smaniare per sapere, perché Clarissa ne aveva la certezza anche se a volte barcollava, Clarissa sa che Cesare è ancora vivo.
E, sinceramente, mi sento di associarmi.
Lorenzo, ancora una volta, non me la conta giusta.
E' un personaggio che non riesco ad inquadrare nella sua interezza: mi sembra che nascondi qualcosa... prima dava Cesare per morto sicuro, ora prova ad avere dei dubbi...
Il colpo da maestri però, è stato senz'altro la poesia che, ammetto, ignoravo.
Stupenda davvero, sembrava scritta appunto da Cesare.
Cesare, il nostro Cesare che non è morto nei campi perché lui doveva vivere, anzi sopravvivere. Perché Cesare non sopravviveva per lui, ma per Clarissa.
E per lei, ne sono certissima, è rimasto vivo.
Come ti ho già detto in precedenza, io AMO il personaggio di Clarissa nel dopoguerra: la trovo molto più donna, più matura, ma sempre grintosa e sì, a volte anche un po' incosciente.
Davvero, un bellissimo personaggio.
Noto, con gran piacere ed ancora una volta, che tu non solo scrivi bene e giostri una situazione difficile da trattare, ma soprattutto sei informata ed anche bene. Come ripeto spesso, dell'Italia fascista si sa e si legge ben poco, quindi è un bene che tu abbia puntato su questo versante così originale.
Ti segnalo solo un errore random, ovviamente dovuto alla distrazione:
-«O forse sapeva semplicemente che era un antifascista e come aggravante gli bastava per rinchiuderlo alla Ettore Muti. Quella caserma era un ammasso di parigiani e di disertori.»
penso tu volessi scrivere "Partigiani".
Per il resto, tutto PERFETTO.
I miei più vivi complimenti, bravissima!
Alla prossima! *-*

Recensore Master
30/04/15, ore 16:10
Cap. 10:

Ciao! :) accidenti che capitolo! Bello, intenso, sentito dall'inizio alla fine!
Hai usato uno stile ricercato ma fluidissimo; io poi sono una fan degli accostamenti "particolari" delle parole (ad esempio sguardo e avvinghiato mi é piaciuto moltissimo, ma ne ho letti tanti altri in questi capitolo che ho adorato).
Molto toccante la parte in cui Clarissa segue il reportage degli eventi datole da Lorenzo (continuerò a dire che come personaggio anche lui mi ispira, non so perché). Ma ancora più bella e oserei dire perfetta é la parte in cui Clarissa va da Beppe: credo che tu sia stata sublime nel descrivere la persona di Beppe, il suo carattere, le sue fragilità, la sua solitudine, i ricordi spezzati, confusi e confusionari di quello che ha vissuto nel campo di concentramento, in cui era impossibile mantenersi lucidi e umano. Hai reso molto bene e vivido il suo racconto, anche se confuso. E poi Cesare ... Ne hai costruito davvero un personaggio estremamente coraggioso e affascinante. Ed é ancora più doloroso non sapere che fine abbia fatto. Clarissa é ormai una donna (bellissima la frase che hai usato per descrivere il fatto che lei sta trovando il coraggio per non essere più una ragazzina e diventare una donna; secondo me ci sta riuscendo e anche bene) e, come tale, capace di farsi carico della sofferenza di avere perduto (per ora, spero) la persona amata, e ancor di più perché la colpa di ciò é del padre!
Scusa la lunghezza di questa recensione, é che la tua storia mi piace davvero troppo! :)
Complimentissimi, a presto! :)
Elisa
P.s: Sono curiosissima riguardo alla spiegazione (quella che ancora tu hai detto di non potermi dare)del "p.s" che ti ho scritto per l'altro capitolo :)

Recensore Master
26/04/15, ore 11:00
Cap. 9:

Ciao Amalia,
scusami per l'immane ritardo, ma questi sono giorni neri come la pece...
ANYWAY, parliamo della storia v.v
Ti dirò la verità, mi piace davvero molto la piega che sta prendendo, in questo capitolo poi si vedono alcuni lati dei protagonisti (Clarissa e Cesare), che prima non erano mai saliti a galla: Clarissa è incosciente, impulsiva e sentimentale; nei primi capitoli - considerando anche gli sbalzi temporali - avevamo una Clarissa ribelle sì, ma pur sempre razionale, qui invece viene investita dall'amore che la rende cieca. Questo lato, ovviamente, verrà maturato da Clarissa stessa nel dopoguerra (ti dico solo che quella Clarissa, l'adoro da morire!)
Cesare invece l'abbiamo sempre visto come un tipo calmo, razionale, anche misterioso; in questo capitolo il partigiano si mostra irruento per l'incoscienza della sua Clarissa, sua perché - come già sospettavo v.v - ne è innamorato e, proprio per questo motivo, vuole tenerla lontano da sé: Clarissa rischierebbe molto stando al suo fianco, ma, come ella stessa afferma, rischia la vita ogni santo giorno, tanto vale la pena di rischiarla al suo fianco, no?

"«Dio, Clarissa.» gli sfuggì un sorriso nervoso. «Hai quasi perso la vita per rivedere me. Non ti basta per capire che devi starmi lontana il più possibile?»

Clarissa scosse la testa. «Siamo in guerra, posso perdere la vita ogni secondo» disse solamente, sperando capisse quello che nemmeno lei capiva."
Ho semplicemente AMATO questa parte. Davvero, non potevi scrivere battute migliori! Brava *-*

Mi è piaciuto molto come hai descritto l'esplosione delle bombe, il terriccio che cadeva sulle teste di Clarissa e dei partigiani... è stato davvero un salto nel passato particolarmente gradito dalla sottoscritta.

Per quanto riguarda gli errori, ne ho trovato uno solamente:
"«Oddio..» Notò una fasciatura sulla gamba destra. Dal precario panno bianco con cui le era stata legata la ferita, traspariva del sangue."
Quando scrivo su whatsapp o in qualsiasi tipo di chat, sono solita anch'io scrivere "Oddio", ma è grammaticalmente sbagliato; ahimè, l'ho saputo beccandomi due linee rosse sul tema -.- Bisognerebbe scrivere "Oh Dio."
Sì, lo so: Oddio è decisamente più bello da scrivere v.v

Ad ogni modo, questo è stato l'unico errore che ho riscontrato, dunque i miei complimenti!
Le ultime frasi mi sono piaciute da morire! *-*
"Fu quello il giorno in cui la vita di Clarissa cambiò. Lo stesso in cui molti dei compagni di Cesare morirono, per mano di bande fasciste. Lo stesso in cui Clarissa conobbe Dante Moscato e la sua famiglia, quando ancora abitavano nella loro residenza e di loro, Cesare, non poteva dirle nulla.

Lo stesso in cui, nella notte buia, una giovane donna spegneva la luce della sua stanza e dalla finestra, cercava lo sguardo dell’uomo che amava."
Brava, brava, brava!
In fondo io che Cesare non è morto, ne sono sicurissima. Sono molto curiosa di leggere come procedono le cose 'nel presente', spero riprenderai presto anche quella fascia temporale!
Scusa per la recensione chilometrica, adesso giuro che ti lascio, aspettando con ansia il prossimo capitolo.
Alla prossima!

Recensore Junior
24/04/15, ore 14:16
Cap. 9:

Ciao :) ho letto il capitolo e l'ho trovato bello, povera Clarissa così determinata, audace, innamorata di uomo con gia un passato alle spalle e minacciato. Ammiro Clarissa, non è la donna fantoccio della società di quei tempi ma una donna che è pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole sfidando il pericolo per il proprio amore. Ciao e non vedo l'ora di leggere il prossimo . P.S.:bella la poesia di Ungaretti al primo capitolo, il titolo della storia mi piace molto.