Recensioni per
Parigi non perdona
di Relie Diadamat
Recensione premio del contest "Flash contest: in meno di 500 parole [Drabble & Flashfic] indetto da Aledic e giudicato da missredlights sul forum di EFP |
Ciao! Sono qui per lo "Scambio a catena" de Il Giardino di Efp. Ho scelto di recensire questa storia per puro caso, perché non ho potuto resistere al leggerne una di genere storico, ma non mi sarei mai aspettata che potesse essere così bella e che potesse regalarmi emozioni tanto forti! È scritta con grande maestria e cura anche dei minimi dettagli; sei riuscita a farmi letteralmente entrare nella mente e nella terribile esperienza vissuta da Alexandra. Le scene con Ruth e nel campo di concentramento mi hanno davvero spezzato il cuore e trasmesso tutto il dolore che la protagonista deve aver patito. I personaggi sono descritti in modo impeccabile, in particolare Alexandra e Thomas. Mi ha affascinata soprattutto quest'ultimo: all'inizio provo quasi simpatia per lui al suo primo incontro con la ragazza, poi odio per il modo in cui questa viene trattata e delle azioni che la costringe a commettere, sebbene necessarie per fingersi una vera nazista, e infine di nuovo simpatia, quando le promette che avrebbe cercato Ruth, contravvenendo ad ogni ideale a cui era stato indottrinato sin da giovane. E non posso non provare grande compassione per Alexandra, soprattutto alla fine del racconto, quando si ritrova sola a Parigi, la città che l'aveva cresciuta per poi allontanarla dai suoi affetti, Ruth e Thomas. Personaggi, quindi, molto realistici e ben riusciti. Mi è piaciuta, inoltre, l'intera struttura della storia e il continuo passaggio da presente e passato, per cui vengono rivelati spezzoni della vita di Alexandra tra una seduta e l'altra dallo psicanalista. |
Allora, eccomi qua. |
Apro questa recensione facendoti gli auguri per il tuo compleanno-4/9/2016. |
Ciao, sono in super ritardo per lo scambio di recensioni, e sono davvero mortificata, i miei inizi sul giardino non sono stati dei migliori lo ammetto, questa distratta cronica cercherà di darsi una regolata, promesso! Questa OS mi è piaciuta moltissimo, l'idea è stata molto originale, raccontare la Shoah dal punto di vista di una persona che non è stata deportata, ma che ha visto la sua migliore amica trascinata via come una bestia da macello verso la morte da bestie senza cuore. Le stesse bestie che hanno portato via ad Alex la sua giovinezza spensierata. Non ho trovato errori ortografici o grammaticali, ma ti segnalo alcune espressioni che potrebbero essere riviste: -"labbra malferme", lo sostituirei con "labbra tremolanti; -"iridi ceruli", refuso da sostituire con "iridi cerulee"; -"cavallo fatto di ceramica", lo cambierei con "in ceramica". Nella OS ho colto numerosi riferimenti ad opere letterarie e film che trattano dello stesso periodo. L'Alexandra del 1938 mi ha ricordato come si presenta Liesel di "Storia di una ladra di libri", entrambe condividono lo stesso caratterino deciso e la passione per la lettura. La scena della forzata rasatura di Alex è quasi identica a quella di Maria in "Per chi suona la campana" di Hemingway. La scelta della protagonista di emigrare in America mi ha fatto commuovere, perché ho rivisto Sarah Starzinsky di "La chiave di Sarah" varcare l'Atlantico nella speranza di lasciare dietro i suoi demoni, operazione che Alex riuscirà a portare a termine con successo. La relazione di Alexandra e Thomas è quella che destabilizza di più, si attraggono nonostante siano nemici e nonostante il tedesco tratti la giovane in pratica come una prigioniera. Io penso che si siano "innamorati" perché in qualche modo entrambi avevano bisogno di un qualcuno a cui affidarsi. Dolcissimo e tenero il legame tra Alexandra e Ruth, due metà che si compensano perfettamente... un legame che "forse" è vagamente saffico? Mi spiego, nel corso del racconto Alex mostra una possessività nei confronti dell'"amica", per esempio "la sua Ruth". Nonché una grande reticenza a parlarne, quasi come se volesse tenere anche il ricordo dell'amica tutto per sé, mentre mi è parso di capire che non abbia problemi a esporre allo psicanalista riguardo a Thomas. La scelta di chiamara i suoi figli come le due persone più importanti della sua vita l'ho vista carica di un valore fortemente simbolico: il superamento dell'odio verso il nazismo, dell'odio verso l'ebreo, verso il diverso.Nella speranza di poter costruire un mondo nuovo e una nuova vita. Bellissimo racconto e magnifica introspezione dei personaggi, ti seguirò con affetto nelle tue prossime storie. Baci, Sopherl |
Sono qui per il colpo andato a segno durante la battaglia navale! Inizio con il dire che sono davvero, davvero entusiasta di essere arrivata a leggere questa storia che, onestamente, era stata scelta un pò a caso. Ti faccio immensi complimenti, mi hai davvero toccato il cuore, con la profondità delle tue parole e l'immensità delle riflessioni che hai permesso con questa storia. La storia in sé è bellissima e ricca di significati. Splendido l'alternarsi degli anni , tra passato, presente e poi sull'epilogo. La storia è scritta benissimo, grammaticalmente ma soprattutto strutturalmente, in quanto si parte con un inizio lento dove vengono lasciati tanti indizi e poi il dialogo e la trama prendono il sopravvento. Nota di merito va anche alle descrizioni accurate, puntuali, precise e caratteristiche del luogo di cui stai parlando. Bella la scena al campo di concentramento e bellissimi i protagonisti di questa storia. Thomas meraviglioso, il bene silenzioso non è mai banale. Come avrai capito, sono entusiasta e felice di aver letto questa storia, ti rinnovo i miei complimenti più sinceri. Bravissima. |
Ciao! |
Ciao, eccomi qui! Premetto che questa non è esattamente il tipo di storia che avrei scelto, ma ho voluto provare. L'abitudine stufa ed ho fatto un'eccezione. L'ho scelta, perché aprendo il tuo profilo, mi sono subito precipitata a leggere le note dell'autore. E' una cosa che faccio sempre. Non credo sia giusto dare un giudizio, positivo o negativo che sia, senza aver letto di chi si ci trova davanti. |
Ho trovato solo ora questa storia Favolosa, fortuna che alle volte scavo tra le storie degli autori che seguo! |
La cosa che amo di più nei dialoghi sono i gesti dei personaggi. E ho visto i tuoi, ho provato ciò che provavano loro, mi sono immersa nei loro pensieri, nelle loro paure, nei loro desideri. |
Ciao! Eccomi per lo scambio. Ammetto, mi è piaciuta molto. Hai uno stile molto bello, aulico. Fai descrizioni davvero ben strutturate e drammatiche,sì, ma mai patetiche o banali e su questo ti faccio i miei complimenti. |
Questa storia è meravigliosa. Mi hai commossa. A parte il tuo modo di scrivere, che è sublime, ho adorato gli intrecci perfettamente riusciti di questo racconto. Oltre al tema di fondo - un tema che lascia sempre l'amaro in bocca perché ci ricorda quanto possiamo essere brutali e bestiali - che è davvero toccante, ho adorato anche il modo in cui hai deciso di raccontarlo, con una delicatezza che ha reso il tutto ancora più commovente e...perfetto. Odio i racconti sulla Shoah che sono carichi di tecniche di sterminio e tutte quelle orribili cose che appesantiscono il tutto e, a parer mio, non rendono giustizia a quello che è successo. Il tuo modo di raccontare, invece, non è stato troppo invasivo o troppo esagerato, al contrario hai fornito gli elementi giusti al momento giusto senza mai calcare troppo la mano, e il risultato è questo splendido capitolo che è...meraviglioso. |
Ciao! Eccomi finalmente pronto a recensire questa tua bellissima storia! |
Ciao Relie! |
Non riesco nemmeno a recensire perchè mi trovo immersa tra le lacrime. Giuro, che per poter scrivere, sono dovuta andare in bagna a sciaquarmi il viso per riprendermi.Che dire? Semplicemente fantastica, stupenda. Scritta veramente bene. Sin dal primo rigo, ho vissuto tutte le emozioni di Alex. Ho visto con i suoi occhi, sentito con le sue orecchie, assaggiato con la sua bocca e percepito con il suo corpo. Tutto in questa Os mi ha catturata. Quando si incontra qualcosa di così bello, non ci sono parole per esprimerlo perchè vorresti rimanere in silenzio ed assorbire il tutto. Questa os vale quando la lettura di un libro. C'è qualsiasi cosa si cerchi da una storia che ti rimanga dentro. L'amicizia con Ruth, l'amore con Thomas, ogni cosa si scalfisce nel tuo petto. Ha ragione quando dice che la morta colpisce anche chi rimane in vita, perchè si ci ritrova a fare i conti con il dolore ed il cambiamento che essa porta. Hai saputo gestire benissimo il passato ed il presente. Sul serio, potrei dire altre mille cose, ma l'unica che riesco a dire è BRAVA. |