Recensioni per
Parigi non perdona
di Relie Diadamat

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/06/15, ore 18:57

rispondo allo scambio di recensioni che ho chiesto e a cui hai risposto poche ore fa.
dico solo "wow".
questa storia è incredibile. è scritta con maestria e semplicità, eppure è stata in grado di coinvolgermi a livelli altissimi, poi mi è piaciuta tantissimo l'alternanza tra presente e passato.
inoltre nel momento in cui Thomas taglia i capelli ad Alex: in tutta quella scena mi sembrava di essere effettivamente nella stanza e di riuscirli a vedere.
sei davvero bravissima, dico sul serio.
Spero di riuscire, un giorno, a raggiungere un livello almeno paragonabile al tuo.
complimenti ancora!
Nicola

Recensore Veterano
23/06/15, ore 23:19

Ciao Relie! :) Devo dire che ho apprezzato tantissimo questa lettura... Innanzi tutto, parlando dell’ambientazione, io amo quel periodo storico nel quale inizia la tua storia, appena dopo il secondo conflitto mondiale, e già appena ho letto la data, mi sono entusiasmata.
Quindi, cara, partivi avvantaggiata!
Poi, i nomi che ho letto mi sono piaciuti molto: musicali, calibrati, verosimili… quasi ‘gustosi’ sul palato, se mi concedi il termine.
Ci sono molti aspetti di cui vorrei parlare e spero di non annoiarti con questa recensione, soprattutto perché inizierò dalle cose che mi sono piaciute meno: ho notato quasi un’ossessione per i colori di occhi e capelli, una ripetizione di questi dettagli quasi oppressiva, e secondo me potresti provare a ridurre le associazioni delle iridi alle persone! A parte questo, c’è qualche errore sparso qui e lì di terminologia (spiazzale invece di piazzale, asserì invece di assentì, i primi che mi vengono in mente), cose di poco conto che con una lettura veloce si possono sistemare facilmente.
Ciò che ho amato, invece, non sarà così facile da descrivere perché risiede in molti aspetti della tua storia!Primo fra tutti, il tema che tratti è talmente scottante che ci vuole un bel coraggio a prenderlo in considerazione. Eppure, parli del nazismo, dei campi di concentramento, delle situazioni orribili che si presentarono in quel periodo con una delicatezza ed un realismo sconcertanti, ci si sente catapultati nelle foto che ornano i libri di storia che tutti ci siamo trovati a leggere nel corso degli anni scolastici, e in alcuni momenti, si riesce quasi a sentire fuori dalla finestra il fragore delle bombe o il ritmico battere dei piedi dei nazisti in marcia. Perfino lo stile, in alcuni punti, sembrava quasi più antico, dal sapore un po’ retrò, come se venisse addirittura da quegli anni. Due altre cose che ho amato sono i due concetti di amore e di servitù: partendo dal primo, il tuo amore così non convenzionale mi ha davvero colpito. E’ facile parlare di una storia d’amore, ma quello che muove la protagonista è un sentimento del tutto diverso, è l’amore familiare, l’amore per un’amica, e ne approfitto per farti un applauso: ormai si vive quasi nel terrore di usare questo termine per riferirsi ad un rapporto di amicizia, ma tu non hai tentennato. La frase che più ho apprezzato è stata “Si stava vendendo ad un nazista,(...) e lo stava facendo per amore.”, dove appunto, l’amore che intendi non è affatto quello tra due fidanzati.
Il secondo concetto è ancora più complesso, ed è quello dell’obbedienza riottosa con la quale Alexandra si piega ma non si spezza. Ho apprezzato particolarmente l’espressione “divise, tessute di vergogna ed ignoranza”, pungente e meravigliosa.
Quando più credevo di essermi fatta un'idea precisa di Thomas, poi, hai cambiato le carte in tavola presentandocelo come un personaggio completamente diverso. Nell'happy ending, purtroppo, non ci si poteva sperare sin dall'inizio, ma quel senso di inquietudine dato dal non aver ricevuto nemmeno una spiegazione, della sparizione di Thomas e Ruth, ha reso il tutto ancora più drammatico. Perfino il finale, pervaso dalla gioia di una nuova vita, non riesce a dissipare quella tristezza malinconica che il resto della storia ha suscitato in me!
Insomma, concludo facendoti i miei più sentiti complimenti. A presto!
- Silverphoenix

Recensore Junior
21/06/15, ore 16:50

Ciao, Relie!
Perdonami se ho recensito soltanto adesso, purtroppo sono in periodo di maturità e ho dovuto organizzarmi diversamente dal previsto. Ti dico, però, che questa OS mi ha colpito nel profondo. Lo giuro, non scherzo. Prima di leggerla, questo pomeriggio, avevo ripetuto Freud e quindi ho potuto gustare questa storia in modo ancor più appassionante. Mi ha colpito il cuore perché me l'hanno colpito questa ragazza e il dottor Pruvost. Mi ha colpito Alexandra, con i suoi occhi d'ambra, i suoi boccoli biondi e i suoi ricordi spaventosi e tremendi da portare alla luce e che, nonostante tutto, con tanto coraggio, è riuscita a rievocare. E poi il dottor Pruvost, una persona meravigliosa e professionale che mi ricorda tanto la mia analista, persona a cui sono molto legata, che ha saputo scavare con delicatezza nella mente martoriata di Alex, ha saputo ridare la vita a Ruth eThomas. È meravigliosa, questa OS, perché rappresenta la vita di tante persone uccise nell'anima. Perché ricordare è quanto di più doloroso esista al mondo, ma è la chiave per non perdere pezzi di sé lungo la strada. Grazie per avermi regalato questa storia. Grazie di tutto.
Complimenti!
Sofja
(Recensione modificata il 21/06/2015 - 04:51 pm)
(Recensione modificata il 21/06/2015 - 04:53 pm)

Recensore Master
16/06/15, ore 00:08

Ciao, sono qui per lo scambio e devo dire che ho amato questa storia dall'inizio alla fine.
Mi è davvero piaciuto lo stile ed il modo in cui tutti i tasselli si sono incrociati alla perfezione e i vari flashback, sogni e ricordi hanno dato vita ad una storia incredibile, offrendo davvero molto spunti di riflessione sia per quanto riguarda la guerra che per il grande studio della psicologia che c'è dietro.
Sì, perchè dietro questa one shot c'è stato tantissimo lavoro e tantissima passione, creando un'opere unica che offre uno squarcio davvero intenso - e anche meno superficiale- del nostro passato.
Ci hai mostrato un soldato forte, uno dei pochi che nonostante tutto, nonostante le parole di Hitler, nonostante i soprusi ha mantenuto intatta la sua anima, una persona vera, senza scadere nel riduttivo "i tedeschi hanno fatto il male"
E qui sei stata davvero molto brava ed originale, senza scadere nel banale, in particolare con il lavoro fatto con Alexandra, un personaggio davvero eccelso e dalla forte personalità e che ha trovato la forza di reagire dopo anni.
Una donna molto vera e che davvero può rappresentare il ritratto di una donna che ha vissuto gli orrori di quella guerra.
La frase "siamo tutti malati" mi ha raggelato il sangue ed io, amante della psicologia, non posso che essere più d'accordo perchè è un concetto fortemente ricollegabile ai giorni nostri.
Bravissima!

Recensore Master
11/06/15, ore 13:37

Partiamo dal fatto che ho amato con tutto il mio cuore questa storia, sia perché ambientata in un periodo storico che adoro, sia perché amo tutto ciò che tratti un qualcosa di intenso, inaspettato e allo stesso tempo terribile e infine luminoso.
Se la signorina Alexandra Morel mi ha lasciato un sorriso spezzato per ciò che ha dovuto fare e ciò che ha dovuto sopportare, al contrario Thomas non mi manca ma forse perché lo associo direttamente al fattore del "nazismo".
Non so quello che si prova pertanto non ti dirò che posso capire i protagonisti ma posso soltanto affermare quanto abbia odiato quella guerra verso persone come ebrei che non hanno fatto nulla e quindi odiare Thomas con tutto il cuore.
Le uniche opzioni riguardo la scomparsa di Thomas e Ruth sono state tre: la prima, potevano essere morti entrambi poiché lei un'ebrea, lui un tedesco nazista alla sua ricerca e quindi porta alla seconda, l'avrà anche trovata ma alla fine l'ha uccisa.
La terza impossibile e cioè che nel scappare e rifugiarsi e quindi aspettare che la guerra sia finita, si siano innamorati. Ma è un'idea che spero non si rivelerà possibile dato che Thomas aveva confessato il suo amore profondo per Alexandra e Ruth poi è un'ebrea, la sua amica.
La quarta, invece, Thomas è riuscito a trovarla ma era già morta o magari è scappata via, pertanto non potendo tornare indietro se n'è andato e si è rifatto una vita a mali estremi rimedi.
Hai detto che vi sarà un seguito, ad ogni modo se non lo leggerò, sono comunque rimasta estasiata da questa storia e dal suo finale.

Ottima, complimenti.
Au revoir

Recensore Veterano
07/06/15, ore 20:12

La storia è una sorta di tragedia romantica dove quest'eroina dal forzato accento tedesco perderà tutto per poi risorgere dalle sue stesse ceneri.
Ci viene introdotta nel momento peggiore della sua esistenza filtrata da una psicoanalisi che la "costringe a ricordare". Il tema del ricordo, quindi dell'accettazione stessa di un passato così terribile, è il fulcro di tutto. Il percorso psicologico che essa compie grazie all'aiuto del suo analista che farà da anello di collegamento con il presente, la spinge a svelarci la tragedia della guerra, la disperazione di una doppia perdita.
La caratterizzazione dei personaggi non è mai banale. Il soldato tedesco non è per forza il nemico ma, addirittura diviene una sorta di salvatore. Se da principio lo si odia, alla fine non si può far altro che amarlo. Nell'immagine di Thomas è possibile scorgere tutte le contraddizioni della guerra stessa, una guerra fatta di persone e non di fazioni doverosamente contrapposte. Se è vero che Thomas rappresenta ciò, allora Ruth potrebbe simboleggiare di contrasto, tutta la brutalità di cui l'umanità stessa andava a macchiarsi.
Il tuo appare misurato quasi accennato. L'intero racconto sembra essere proprio un ricordo di quelli così impressi nella mente da risultare palpabili.
Le descrizioni non si dilungano più del dovuto lasciando posto alle cose essenziali, a momenti irrinunciabili.
La storia è molto toccante nella sue mille sfaccettature: lascia l'amaro in bocca per via di drammi irrisolti ma inneggia ad una avvenuta rinascita.
Lo scintillante sogno americano si contrappone ad una Parigi coperta dalla neve, ma la neve si sa, a primavera potrà sciogliersi e regalare ancora una volta, la promessa di un mondo a colori tanto sognato dalla nostra protagonista.
Complimenti davvero per questa piccola perla.
Alla prossima,
LuxLuxis.

Recensore Junior
03/06/15, ore 19:57

sono sinceramente ammaliata ed estasiata dalla tua capacità di linguaggio! *_*
La storia è molto lunga, ma per me sinceramente non è altro che un pregio, soprattutto quando la fanfiction - come nel tuo caso - è così elegante e ben curata.
Manco a dirsi, lo stile è scorrevolissimo e non ho trovato neanche un errore o una virgola fuori posto.
La storia è ammaliante, straziante, cattura il lettore e non lo molla fino all'ultima parola. Mi viene da dire che hai un dono più raro di quanto si pensi - il dono della scrittura. Di sicuro è un dono che su un sito di fanfiction dovrei trovare più spesso, invece se veramente una fra poche.
Ti terrò senz'altro d'occhio, nella speranza che scriverai qualche altra storia originale. Complimenti vivissimi, dire che ho adorato la tua fanfiction è dire poco.

Recensore Master
19/05/15, ore 23:00

Ciao, sono qui per lo scambio ^^
Fammi iniziare col dire che è scritta meravigliosamente.
Mi piace l'introduzione con lo psicoanalista e la prima domanda sorta spontaneamente dopo poche righe è stata "che diavolo è successo a questa donna?".
Interessante l'affermazione del "siamo tutti malati al mondo". Soprattutto, veritiera.
Sai, il momento in cui la protagonista entra nelle SS seppur sotto ricatto (...) mi ha ricordato molto il passaggio all'età adulta, quando la vita diventa un carico pesante di obblighi e doveri.
Mi dispiace solamente che non viene raccontato il perché del cambio di Thomas. Si intuiva qualcosa all'inizio, probabilmente la sua era solo facciata...?
E niente, trovo la storia molto crudele ma splendida. A questa ragazza è stato strappato via tutto da un'odio profondamente radicato in tutta Europa, ragioni assurde che andavano avanti dalla fine dell'800.
Ed io che sono innamorata persa della Germania e dell'Austria in tutto e per tutto (lingua compresa), non potevo non leggermi una storia che ogni volta mi ricorda quanto orrore sia nato da quei posti magnifici.
Ma non voglio divagare :) Questo è un tema a cui tengo molto anch'io.
Complimenti, la metto tra le preferite ^^
Buona serata

- A.

Recensore Veterano
18/05/15, ore 22:22

Sarò sincera, ho impiegato un bel po' a leggerla ed ero molto tentata dal mollare per poi riprenderla domani a causa della lunghezza della fanfiction.
Penso che -come mi sembra di aver letto in altre recensioni di questa one shot- guadagnerebbe valore se fosse ristrutturata come una long o semplicemente spezzata in due parti. Con questo non intendo dire che non mi sia piaciuta, anzi, tutto il contrario. Nonostante il periodo storico inerente alle due guerre mondiali non sia tra i miei preferiti ritengo che tutto ciò che hai scritto sia apprezzabile.
I personaggi presenti sono caratterizzati molto bene, ad eccezione di Ruth che vive per lo più nei ricordi sempre nitidi di Alexandra, Thomas e la stessa sedicenne parigina sono dotati di mille sfumature che non fanno altro che rendere il tutto realistico. Inoltre hai uno stile che definirei ricco. Ricco di descrizioni ben amalgamate con le narrazioni e con termini più sofisticati.
Cos'altro dire? L'unica nota negativa sta nella lunghezza; per il resto trovo che anche la trama sia fantastica.
Alla prossima!

Recensore Master
18/05/15, ore 19:31

Ciao^^
scusa il ritardo, ma come ti dicevo ieri sono superpiena di cose da fare. Allora, premetto che la storia che mi hai proposto non rientra propriamente nei miei gusti, anche se questo no ha influenzato il mio giudizio. In generale è scritta bene, ma ho fatto fatica ad arrivare alla fine. Sia chiaro, non è brutta ( anzi) e tu ti sei riuscita a destreggiare molto bene con l'argomento e (soprattutto) nello sfondo che hai scelto ( non sai che schifezze girano sulla Seconda Guerra Mondiale), però, a mio avviso, hai uno stile un po' ampolloso che, in alcuni punti ( esempio le descrizioni sia di luoghi che di sensazioni) va più che bene, però a lungo andare stanca. Forse, se avessi scritto un capitolo un po' meno lungo, lo stile avrebbe solo elogiato il testo, sottolineando ulteriormente la tua padronanza della lingua ( non ho praticamente trovato errori e su un testo così lungo è tanto), però così com'è risulta di difficile lettura. Perchè non provi a riscriverla rendendola una long? Secondo me ha tutte le potenzialità per diventarlo, però a te la scelta.
Invece, devo farti i miei complimenti per aver delineato dei personaggi assolutamente reali di cui avrei voluto sapere di più: Alexandra è meravigliosa, un personaggio poliedrico, sfaccettato, umano nella sua forza e nella sua debolezza. Ho apprezzato molto il rapporto che si crea tra lei e Thomas che va via via migliorando fino a quando lui non si offre di andare a cercare Ruth. Devo dire che lì, in quel momento, mi è apparso sotto una luce diversa e... non lo so, credo di essermene innamorata anche io XD Ammetto che la sua indole ambigua mi abbia impedito di farmi un'idea precisa del personaggio fin dall'inizio ( il mio cervellino continuava a trascrivere giudizi diversi), però alla fine mi è entrato sottopelle. L'unica cosa che vorrei farti notare, però, è il sua repentino cambiamento di comportamento che mi ha lasciata leggermente interdetta. Insomma... prima non tratta Alexandra propriamente bene e poi, quasi all'improvviso, si offre di andare a cercare la sua migliore amica. Lo so che i sentimenti a volte fanno fare azioni avventate, però, secondo me, avresti dovuto fornire più informazioni o dilatare il tempo per darci gli strumenti necessari per capire fino in fondo chi fosse davvero. Bè, comunque mi è piaciuto. Per il resto... se me lo chiedessero, probabilmente questa storia la consiglierei XD Un bacione
Hime

Recensore Junior
11/05/15, ore 21:08

Buonasera! :D 
Devo dire che avrei preferito che questa oneshot fosse una long... secondo me avrebbe del potenziale e sarebbe una storia splendida. O almeno, io la seguirei molto volentieri. Non cambierei nulla nella versione long, lascerei anche la tecnica del flashback con lo psicoanalista. :3 Tutto questo per dirti che ho apprezzato molto come l'hai strutturata.
Passiamo ai personaggi! :D 
Alexandra è meravigliosa. E il suo rapporto con Ruth mi ha ricordato molto quello con la mia migliore amica... spero che non sia morta, anche se le speranze sono poche. E che Alexandra chiami i suoi bambini Thomas e Ruth... mi ha ucciso T^T Però sono anche felice che dopo la sua triste storia sia riuscita a rifarsi una vita lontano da Parigi con un uomo meraviglioso. :3 
E Thomas... l'ho amato da subito. Già li vedevo a fine guerra convolare a nozze. T^T Sarebbe stato così romantico! Ma obiettivamente siamo durante una guerra e un lieto fine sarebbe stata pura fantascienza. :D Però è un personaggio splendido, anche se a tratti abbastanza odioso e qui riconfermo i miei complimenti!
Insomma, complimenti, complimenti e complimenti! Anche per il modo in cui scrivi che non è banale ma neanche troppo ampolloso... direi perfetto! 
Un bacio,
Lullaby  

Recensore Junior
08/05/15, ore 01:37

Hai un fazzoletto? Ragazza mia, mi sono appena fatta una doccia di lacrime! Ho cominciato a leggere questa storia un'oretta fa (sì, son lenta xD), mezzanotte più o meno, ed ero assonnatissima. Mi chiedevo quanto avrei retto...beh, ora è l'una quasi e mezza e son più sveglia di prima! Non riuscivo a staccare gli occhi dalla storia! Cavoli, è stata letteralmente travolgente.
Sei riuscita a rendere tanto in così (relativamente) poco. Da una frase all'altra cambiavo emozioni, da una frase a un'altra mi ritrovavo ad amare e poi odiare Thomas. Riesci a trasmettere mille emozioni diverse con 3 parole. Fantastico!!! Hai un grande talento. Le descrizioni erano perfette, dettagliate ma non eccessivamente. Non annoiavano e dicevano tutto. Avevo le immagini vivide nella mia testa. I dialoghi semplici, qualche frase ad effetto detta ogni tanto. Riportavi l'essenziale e lasciavi spazio a tutto il resto, e l'ho apprezzato tantissimo perchè andavi dritta al succo.
E' una storia che coinvolge e, ripeto, travolge.
Poi, sicuramente complice è anche il fatto che sono molto affascinata da quel periodo storico, quindi il tema scelto era a tuo favore aahah
Con una storia del genere, secondo me, il rischio era di cadere nell'irreale. Purtroppo sappiamo tutti che aria girava, e al tempo bastava una parola storta che ti fucilavano, quindi temevo tu cadessi nel "il bene vince", quando qui di bene c'è ben poco. E invece sei riuscita a destreggiarti bene nella realtà del tempo. Non son sicura di essere riuscita a spiegarmi, a dire il vero (è l'una e sono ancora tutta scombussolata, capiscimi xD).
Inutile che puntualizzi che l'italiano è impeccabile. Mi piace molto anche il tuo lessico, ampio e sofisticato a tratti, ma con semplicità.
Complimenti davvero.
E' una storia bellissima!
Inutile dirti, inoltre, che ho sperato fino all'ultimo punto che da qualche parte (perfino nelle note dell'autrice) risbucassero Thomas e Ruth sani e salvi! Ahahah Poveretti T__T chissà che fine hanno fatto. Ammetto che sono curiosissima di sapere cosa gli è successo e come sono andate le cose a loro. Però, nonostante i miei capricci da lettrice, obbiettavimente credo che lasciare questo punto aperto sia perfetto così. Rende la cosa ancora più amara e vera. Molte persone al tempo sono sparite, senza lasciare traccia e lasciando mille interrogativi nella mente dei loro parenti e amici. E' un tocco di realismo che lascia un mattone sullo stomaco, com'è giusto che sia.
Ok, direi basta così.
Un saluto e a presto.

Ray.

ps. Non ho idea di che recensione sia venuta fuori ._. spero sia per lo meno dignitosa. Lo scoprirò domani dopo aver dormito...e con probabilità, dopo questa, mi ritroverò a sognare Thomas xDD

Recensore Master
03/05/15, ore 13:05

Ho pianto, ma tanto. Penso sia stato ingiusto da parte tua, renderci così partecipi da farci piangere per questa storia. Non so, me lo sentivo che il tedesco era buono, infondo. Aveva solo una scorza dura, una maschera da mantenere. Per questo piango, perchè quel povero ragazzo che non aveva nulla a che fare con la Germania nazista, è scomparso nella guerra. Non voglio parlare dei pianti per Ruth. Meglio non soffermarci su quello. Sono felice del lieto fine, per Alessandra.
Sei stata bravissima sul serio, non mi hai mai annoiato, nonostante la lunghezza. Mi hai fatto piangere, ho partecipato al dolore dei protagonisti. Hai raccontato della guerra che ho sentito addosso senza averla, per fortuna, vissuta.
Ed è vero, la guerra ha come vittime chi resta in vita, oltre alle anime strappate via.
Ho scelto davvero bene la storia da leggere, sei stata davvero brava, i miei più grandi complimenti♥

Recensore Veterano
02/05/15, ore 13:55

Ciao!
Eccomi alfine qui.
Finalmente riesco a leggerti, e a leggere anche una fanfiction originale ahah
Allora, devo dire che mi ha piuttosto colpito come fanfiction, per il dramma talmente devastante da essere in qualche modo reale e impensabile allo stesso tempo.
La seconda guerra mondiale è stata una continua e sanguinosa catastrofe, un massacro dopo l'altro, che ha lasciato su molti un segno indelebile. E tra questi c'è Alexandra. L'immagine degli occhi sanguinanti è davvero appropiata.
Non mi è piaciuto molto il rapporto che si è creato tra lei e questo Thomas, in quanto mi pareva principalmente basato sull'attrazione fisica. È migliorato un po' quando Thomas si è offerto di andare a cercare Ruth, tra l'altro senza fare più ritorno.
Che altro dire, non ci sono errori grammaticali e ti faccio i miei complimenti.
Baci e a presto,
Nox

Recensore Master
30/04/15, ore 21:02

Eccomi qui :)
Letta tutta d'un fiato e posso dire che mi ha dato un'impressione positiva, inoltre apprezzo sempre la dedizione che un autore/autrice da alle proprie storie; perchè sono convinta che contengano una parte di esso e ciò va rispettato in qualsiasi forma si presenti.
In particolar modo per il genere "storico" bisogna essere accurati e questo è il caso del tuo testo. Immagino il tuo impegno a scriverla non solo per dare spessore al personaggio di Alexandra o a quello di Thomas, ma proprio lo sfondo storico su cui si erge la storia.
Inoltre il periodo da te scelto è delicato per via di tutta la massa di informazioni e dettagli a cui bisogna prestare attenzione, anche perchè il tema della seconda guerra mondiale(e tutti i suoi eventi) sono da rispettare storicamente.
Il personaggio di Thomas è oscuro fino al momento in cui non promette ad Alexandra che rintraccerà Ruth o almeno ci avrebbe provato. Penso proprio che quello sia stato il momento in cui tutti i lettori l'abbiano visto sotto una luce diversa... però c'è stata anche un altro momento.
«Rimanevi comunque una donna.» --> Quella scena in sè mi è piaciuta... beh come tutto in realtà, però di questo ho gradito il rispetto di Thomas per una donna.
Ho apprezzato anche la tua delicatezza nella scena passionale in cui Alexandra si concede di sua spontanea volontà a Thomas che descrive come un nazista che di nazista possiede solo la divisa.
Hai fatto un ottimo lavoro ed è stato bello leggere della storia di Alexandra, quindi la metto tra le preferite.
Un bacione,
SereMorgan