Recensioni per
Il ragazzo dalle Ali di Cristallo.
di Rei_
Non saprei davvero come esprimermi a riguardo, ma questo capitolo non mi è piaciuto molto, il perché va’ in qualche modo ricercato in un fattore che mi ha spinta a premere la bandierina bianca: le azioni dei personaggi. A parte Thomas e un po’ Nicolò, mi è sembrato come se gli altri protagonisti abbiano cambiato faccia: Michele si presenta sin dall’inizio della storia come una persona composta ed educata (tipo uno “scolaretto”, come lo definisce Nico), tuttavia si permette di fare certe battute al collega Sabino, che è più anziano di lui. Ho trovato un po’ fastidioso il fatto che, tra tutti i parlamentari, l’unico in grado a sostenere una conversazione con lui sia proprio Michele, che è un novellino. A rigor di logica, proprio perché è nuovo, non dovrebbe nemmeno azzardarsi a fare certe cose, perché non è rispettoso, specie se non hai una certa confidenza (o almeno io farei così, se poi vuoi mostrarci un tratto spavaldo e impulsivo di Michele è un’altra storia, che potrei anche capire dopo l’episodio dell’intervista giornalistica). Scusami, ma un comportamento così me lo sarei aspettato più da un Thomas o un Nicolò in vena di battute, non da Michele. Un’altra cosa che mi ha un po’ stranita, per cui ti chiedo un chiarimento, dato che di politica sono una frana, è: com’è possibile che Michele, che ha studiato scienze politiche ed è un gran attivista, non sappia ancora da quale parte schierarsi? In genere non si dovrebbero avere le idee chiare sin da ragazzi? Tu hai scritto una bellissima parte dove raccontavi di come si sia innamorato della prima volta del campo politico, mostrandoci alcuni flashback che trovo davvero molto belli e nostalgici, tuttavia non capisco come non si sia potuto decidere; insomma, a me, che sono ignorante, da come l’impressione di uno che sogna un utopia ma che non sa nemmeno da dove partire, dato che, a parer mio, lo scegliere il proprio posto dovrebbe essere la prima cosa. Per quanto riguarda Nicolò invece vorrei dirti che, il suo carattere è particolare, tuttavia non riesco proprio a concepire la sua “onnipotenza” nei suoi discorsi: mi è sembrato strano che Thomas non avesse saputo rispondere, o si trovasse in difficoltà, in quel dibattito con Nicolò; tu stessa hai detto che i Talk Show sono il suo campo e che alla gente pare molto convincente (capisco che le persone abbiano i propri alti e bassi, però mi è sembrato strano che uno che è abituato da anni alle telecamere faccia un flop gigantesco a causa di uno che potrebbe persino avere meno esperienza di lui in campo, data la sua giovane età). Inoltre Nico pare avere anche la meglio persino sul suo capogruppo, che addirittura non riesce a trovare le parole per rispondergli, nonostante fosse nel torto. Nico è sicuramente un bravo oratore, non c’è che dire, ma non penso sia in grado di ipnotizzare la gente (almeno lo spero ahahaha), prima o poi dovrà pur essere contraddetto da qualcuno, no? Detto ciò, non prendere quel che ho detto come una critica cattiva, perché è solo una mia opinione in merito e potresti anche prenderla e ignorarla (dato che questa storia ormai è completa e la mia umile opinione non potrebbe nemmeno aiutarti). Ho solo voluto dirti queste cose perché sono una persona che ama moltissimo immergermi nella mentalità dei personaggi (come ti ho già detto nelle scorse recensioni), dunque queste piccole incongruenze mi hanno un po’ scossa. Bene, dopo averti fatto tutto questo bel polpettone, passiamo agli aspetti più “positivi”: i flashback, come ho già detto prima, sono stati davvero molto belli, specie quello della manifestazione (che adoro, perché mi ricordano le manifestazioni a cui partecipavo al liceo), ma anche la parte in cui Michele riporta alla luce il suo trauma, che mi ha colpita molto: quel suo modo di reagire alle minacce di Nico è davvero molto realistico e, per come è stato descritto, in qualche modo è riuscito ad avere il suo bell’effetto. Anche la parte della grigliata è stata carina, vi ho ritrovato un’aria molto più piacevole e calorosa, rispetto a quella fredda e seria di Montecitorio. In altre parole: è questa la quotidianità che ci voleva! Sono anche contenta che l’argomento politico sia diminuito in questo capitolo, perché adesso hai dato più spazio ai personaggi. Per quanto riguarda lo stile, mi fa piacere il cambio di registro man mano che l’attenzione si va spostando da un personaggio all’altro, dando appunti l’idea di POV di cui ti ho parlato sempre nella scorsa recensione, anche se detta da una terza persona sembra un po’ strano. Spero di ritrovare altre atmosfere così anche nei prossimi capitoli! |
Ciao! |
Ciao ^^ |
Ciao |