Recensioni per
Il ragazzo dalle Ali di Cristallo.
di Rei_

Questa storia ha ottenuto 201 recensioni.
Positive : 197
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
02/12/16, ore 19:16
Cap. 3:

Non saprei davvero come esprimermi a riguardo, ma questo capitolo non mi è piaciuto molto, il perché va’ in qualche modo ricercato in un fattore che mi ha spinta a premere la bandierina bianca: le azioni dei personaggi. A parte Thomas e un po’ Nicolò, mi è sembrato come se gli altri protagonisti abbiano cambiato faccia: Michele si presenta sin dall’inizio della storia come una persona composta ed educata (tipo uno “scolaretto”, come lo definisce Nico), tuttavia si permette di fare certe battute al collega Sabino, che è più anziano di lui. Ho trovato un po’ fastidioso il fatto che, tra tutti i parlamentari, l’unico in grado a sostenere una conversazione con lui sia proprio Michele, che è un novellino. A rigor di logica, proprio perché è nuovo, non dovrebbe nemmeno azzardarsi a fare certe cose, perché non è rispettoso, specie se non hai una certa confidenza (o almeno io farei così, se poi vuoi mostrarci un tratto spavaldo e impulsivo di Michele è un’altra storia, che potrei anche capire dopo l’episodio dell’intervista giornalistica). Scusami, ma un comportamento così me lo sarei aspettato più da un Thomas o un Nicolò in vena di battute, non da Michele. Un’altra cosa che mi ha un po’ stranita, per cui ti chiedo un chiarimento, dato che di politica sono una frana, è: com’è possibile che Michele, che ha studiato scienze politiche ed è un gran attivista, non sappia ancora da quale parte schierarsi? In genere non si dovrebbero avere le idee chiare sin da ragazzi? Tu hai scritto una bellissima parte dove raccontavi di come si sia innamorato della prima volta del campo politico, mostrandoci alcuni flashback che trovo davvero molto belli e nostalgici, tuttavia non capisco come non si sia potuto decidere; insomma, a me, che sono ignorante, da come l’impressione di uno che sogna un utopia ma che non sa nemmeno da dove partire, dato che, a parer mio, lo scegliere il proprio posto dovrebbe essere la prima cosa. Per quanto riguarda Nicolò invece vorrei dirti che, il suo carattere è particolare, tuttavia non riesco proprio a concepire la sua “onnipotenza” nei suoi discorsi: mi è sembrato strano che Thomas non avesse saputo rispondere, o si trovasse in difficoltà, in quel dibattito con Nicolò; tu stessa hai detto che i Talk Show sono il suo campo e che alla gente pare molto convincente (capisco che le persone abbiano i propri alti e bassi, però mi è sembrato strano che uno che è abituato da anni alle telecamere faccia un flop gigantesco a causa di uno che potrebbe persino avere meno esperienza di lui in campo, data la sua giovane età). Inoltre Nico pare avere anche la meglio persino sul suo capogruppo, che addirittura non riesce a trovare le parole per rispondergli, nonostante fosse nel torto. Nico è sicuramente un bravo oratore, non c’è che dire, ma non penso sia in grado di ipnotizzare la gente (almeno lo spero ahahaha), prima o poi dovrà pur essere contraddetto da qualcuno, no? Detto ciò, non prendere quel che ho detto come una critica cattiva, perché è solo una mia opinione in merito e potresti anche prenderla e ignorarla (dato che questa storia ormai è completa e la mia umile opinione non potrebbe nemmeno aiutarti). Ho solo voluto dirti queste cose perché sono una persona che ama moltissimo immergermi nella mentalità dei personaggi (come ti ho già detto nelle scorse recensioni), dunque queste piccole incongruenze mi hanno un po’ scossa. Bene, dopo averti fatto tutto questo bel polpettone, passiamo agli aspetti più “positivi”: i flashback, come ho già detto prima, sono stati davvero molto belli, specie quello della manifestazione (che adoro, perché mi ricordano le manifestazioni a cui partecipavo al liceo), ma anche la parte in cui Michele riporta alla luce il suo trauma, che mi ha colpita molto: quel suo modo di reagire alle minacce di Nico è davvero molto realistico e, per come è stato descritto, in qualche modo è riuscito ad avere il suo bell’effetto. Anche la parte della grigliata è stata carina, vi ho ritrovato un’aria molto più piacevole e calorosa, rispetto a quella fredda e seria di Montecitorio. In altre parole: è questa la quotidianità che ci voleva! Sono anche contenta che l’argomento politico sia diminuito in questo capitolo, perché adesso hai dato più spazio ai personaggi. Per quanto riguarda lo stile, mi fa piacere il cambio di registro man mano che l’attenzione si va spostando da un personaggio all’altro, dando appunti l’idea di POV di cui ti ho parlato sempre nella scorsa recensione, anche se detta da una terza persona sembra un po’ strano. Spero di ritrovare altre atmosfere così anche nei prossimi capitoli!

Recensore Master
05/03/16, ore 23:53

Ciao!
Di solito mi concentro sulla visione globale e poi sul capitolo in sé per sé, perciò spero che non ti dispiaccia avere una mia impressione esterna.
Innanzitutto devo dire che il titolo mi ha colpita. Non è breve – di solito prediligo quelli concisi, non quelli composti – ma comunque d’impatto. Sarà anche che mi ha riportato alla mente un vecchio manga (Ali di cristallo), chissà. Insomma: mi ha catturata subito. E questo è un punto a tuo favore, sì.
Per quanto riguarda l’introduzione, però, ho da farti alcuni appunti: i trattini che contornano la scritta attenzione sono fuori regolamento, se non vado errando, e stesso dicasi per lo spazio vuoto che intercorre tra la trama e l’estratto. Ti consiglierei di rivederla, perché sarebbe un peccato lasciarla così fuori format, ecco. Un altro mio appunto – che si lega anche al corpo del testo del primo capitolo – ha a che vedere con la punteggiatura e l’uso delle frasi.
Provo a farti un esempio con un estratto della trama e a spiegarti nel dettaglio ciò che, almeno secondo me, non quadra.
(CIT) “Michele, 27 anni, è appena entrato in un mondo a lui ancora sconosciuto: palazzo Montecitorio.
Lui, giovane insicuro, nasconde un lato fragile causato da un passato buio che vuole dimenticare. A differenza di Nicolò, che invece non ha mai perso nella sua vita e anche nel mondo politico a breve acquisterà una crescente leadership causata dal suo forte carisma naturale.”
È brutto vedere un numero vero e proprio in una narrazione, sarebbe meglio se lo rendessi esteso. Ripetere il soggetto (Michele/lui) nella stessa frase è scorretto, potresti semplicemente lasciare che sia sottinteso. Stesso dicasi per la seconda frase, hai scritto di nuovo lui. Ha un effetto ridondante. La frase sul suo passato è parecchio corposa. Mettere la virgola prima del che ha un effetto “inciso” che manca di una virgola finale e che quindi non è reso come “inciso”, perciò avresti dovuto metterla dopo.
Volendo potresti anche scrivere così:
“Michele ha ventisette anni ed è appena entrato in un mondo completamente nuovo: palazzo Montecitorio. È ancora giovane, insicuro, in fuga da un passato che vorrebbe dimenticare. A differenza sua, Nicolò è dotato di un forte carisma naturale e una leadership crescente.”
Un altro esempio posso trovarlo anche all’inizio del capitolo, però.
(CIT) “Era tutto buio.
Buie erano quelle quattro pareti che ora sembravano troppo vicine.
Buia era l'aria che cercava a fatica di far entrare nei polmoni.”
Sembra che tu abbia voluto introdurre un’anafora (buio/buie/buia). Tuttavia stai scrivendo in prosa e nel porre così le frasi perdi di musicalità. Si appesantisce la lettura, purtroppo. Hai anche fatto un errore un po’ strano (ma comunque abbastanza comune): erano/ora – dal passato di erano al presente di ora. Non esiste una cosa simile, davvero. O usi il passato e sostituisci quell’ora con in quel momento, oppure scrivi al presente e lasci la parola ora. In sunto: fai attenzione al tempo in cui narri e non dare mai cenni del presente se non nei dialoghi – che, differentemente, non sono legati dal flusso narrativo.
Avresti potuto scrivere così: “Era tutto buio, dalle pareti che sembravano troppo vicine all’aria che cercava di entrargli nei polmoni”.
Nel capitolo ci sono molti errori di distrazione, cosa che non mi aspettavo. Quando ho letto nell’introduzione che si trattava di una storia revisionata, infatti, mi aspettavo meno intoppi – sarei ipocrita nel dire il contrario. Nell’insieme, purtroppo, rendono la lettura molto faticosa.
Attenzione ai tre puntini di sospensione: non ce ne vogliono due, ma tre.
In questa frase (CIT) “Non sapeva quanto tempo era passato da quando era li dentro” hai ripetuto due volte era, ma avresti potuto sostituire questa parola (nel secondo caso) con si trovava. Tra l’altro hai dimenticato l’accento su . Anche nella frase seguente c’è la ripetizione della parola fino e di nuovo l’errore del passato in contrapposizione con ora.
In questa frase (CIT) “strisciando la mano contro la porta” c’è un piccolo problema: la parola strisciando. Dal momento che l’oggetto è la mano, magari avresti potuto dire facendo strusciare. Avrebbe suonato di più, lo ammetto.
Poco più sotto dici che si sentivano delle risate e che si trattava di voci di bambini, ma la risata è una cosa e la voce è un’altra. A tal proposito mi ricollego all’onomatopea della risata stessa e ti dico che non c’è bisogno di ripeterlo in senso figurato: lo hai detto, lo hai scritto, perciò a che serve scrivere “Ahahahahah!”?
In questa frase (CIT) In mezzo a quel buio totale le pareti dello sgabuzzino sembravano più vicine tra lorohai mancato la virgola dopo la parola totale.
Insomma, immagino che siano errori di distrazione… Ma ammetto che rendono difficoltosa la lettura. E potrei continuare per tutto il testo, davvero, ma diventerebbe una cosa antipatica – se già così non lo è stata (cosa che, purtroppo, temo).
Ti consiglierei di affidarti a una beta per il lavoro di revisione, perché magari alcuni errori sfuggono all’occhio dell’autore – io lo so per prima, fidati: sono dislessica, lol.
Meglio passare alla trama!
Allora, sotto questo punto di vista posso dirti che ho trovato molto carina l’idea del flashback sull’infanzia di Michele: un focus lontano che poi si sposta al presente e alla sua nuova vita in procinto di diventare qualcosa di estremamente diverso. Certo è che le sue insicurezze ci sono ancora, si evincono dai tentennamenti. A fare da padrone della scena, comunque, è Thomas – una sorta di grillo parlante, se vogliamo. È interessante il modo in cui introduci l’ambiente politico – o fanta-politico, se teniamo conto delle tue note – attraverso una sorta di viaggio. Per questo facevo riferimento a Thomas, poco fa: lui è uno di quei personaggi che permette al lettore di entrare nella storia al posto di Michele per scorgere tutto ciò che lo circonda. Ottima scelta, davvero.
In conclusione: la storia mi piace, ma deve essere rivista e betata meglio, perciò non mi sembra corretto lasciarti una bandierina verde dopo tante critiche. Opto per una recensione neutra, perché tutto sommato mi hai incuriosita e mi hai fatto immedesimare nel protagonista – non vorrei che pensassi a una qualche sorta di presa in giro se ti lasciassi una positiva così su due piedi.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
12/01/16, ore 22:08

Ciao ^^
Mi duole lasciare una bandierina bianca, non è da me a dirla tutta, ma ci sono alcune cose che mi hanno lasciata un po' confusa, almeno nel primo capitolo. Poi magari leggendo tutto si sistema, ma al momento secondo me dovresti rivedere bene il capitolo.
Più che altro perché il primo è quasi il più importante: getti le basi su una storia ed è molto importante far capire con precisione al lettore di cosa stai parlando.
Ti elenco le mie perplessità per punti, così è tutto più chiaro ^^
- A che tempo è ambientato? Ero convinta fosse ai giorni nostri, poi ho letto Democristiani da qualche parte e idem per il Compagni. Certo, ad oggi ci sono ancora dei compagni convinti - vedi Bertinotti, che fino a poco tempo fa era ancora in prima fila - che si chiamano così, ma è anche il fatto della Nuova Carta Antifascista ad avermi lasciata perplessa. Forse è ambientata una ventina d'anni fa? Me lo sono domandata più che altro per il discorso dei Democristiani. Secondo me dovresti specificarlo, così chiarisci tutto da subito e via, anche perché - se ho ben capito - hai lavorato di fantasia, il che non aiuta a inquadrare bene il periodo storico.
- La Nuova Carta Antifascista cos'è? Secondo me dovresti spiegarlo meglio già al primo capitolo - non so se dopo viene fatto - perché uno se lo chiede. Inoltre sembrerebbe un'argomento interessante! è un peccato non approfondirlo! ^^
Anche perché la Costituzione prevede già dal 1952 sanzioni per chi promuove, esercita, esalti il fascismo, quindi questa carta a cosa serve? Personalmente ho immaginato che ci possa essere stato un colpo di Stato da parte di gruppi neo fascisti che abbiano aggirato la legge costituzionale in qualche modo, abbiano rovesciato la democrazia con un colpo di Stato e modificato la Costituzione. In questo modo ci sarebbe stato bisogno di una nuova legge più severa una volta ripreso il potere... perdonami l'accanimento, ma lavoro in Tribunale e mi piace la materia giuridica anche se non la studio, spesso mi chiedo quale sia la ratio delle leggi e leggendo questa cosa mi è venuta la curiosità ^^' Secondo me dovresti spiegare il background che ha dato vita alla Carta in questione, sarebbe molto bello e arricchirebbe la vicenda!
- Perché in piazza nelle proteste sarebbero scese solo le bandiere rosse? Trovo che si tratti di ideali molto anacronistici, ammesso che sia ambientata ai giorni nostri. L'ideale viene costruito in base a ciò di cui ha bisogno la società, parlare di fascisti e comunisti ora come ora è abbastanza fuori luogo. Anche per questo mi sarebbe piaciuto conoscere il background della situazione italiana e il periodo storico. Magari stai trattando gli anni '90 e non lo so, eh! Comunque sia ho pensato anche alle bandiere della CGIL, ti dirò! Sono un pochino confusa ^^'''''' 
Per il resto mi pare scritto bene, c'erano giusto questi punti che volevo farti notare, poi ovviamente ognuno fa come vuole, può darsi che delle cose non le abbia capite io.
Comunque apprezzo le storie impegnate, davvero. è lodevole che tu l'abbia scritta, si sente che hai passione per la politica ed è davvero lodevole. A migliorare tecnica e compagnia bella si fa sempre presto, ma i contenuti non te li ficca nessuno in testa. O ce li hai, o non ce li hai.
Buona serata! ^^

- A.

Recensore Master
08/12/15, ore 19:29

Ciao
Eccomi qui per lo scambio recensioni! Scusa per il ritardo, ma  ho deciso di prendermi un po' di tempo per analizzare a fondo questa storia.
Ci ho messo un po', perché da Romana ho dovuto metabolizzare quello che ho letto.
Si presuppone che, da quanto hai scritto, la storia sia ambientata ai giorni nostri. È un elemento forviante Il fatto che si chiamano Compagni tra di loro ( o almeno quello più nostalgico lo fa) se poi parli di partito Democristiano, mi cruccia davvero.
Non so come tu abbia conosciuto Montecitorio, se lo hai visitato o visto tramite altre fonti, ma tutta quell'atmosfera mi sembra un pochino surreale.
La tua è veramente FAN fiction, perché ti posso garantire che le cose a Roma non funzionano così. Poi, quella descrizione sull'avanzare, politicamente, dell'età è qualcosa di molto infantile. Il concetto è molto più profondo e radicato, soprattutto per quanto riguarda certi partiti.
Thomas sembra appartenere a un partito davvero particolare, ma dubito che oggi si possano vestire con una "divisa" o comunque sia un'informe che li rappresenti, penso che si vestano tutti con un certo decoro e basta.  E anche Arturo sembra essere vestito in maniera troppo eccentrica per il ruolo che svolge e il posto in cui si trova.
Tutto è davvero confusionario, si capisce benissimo che è frutto della tua fantasia, che non c'è un minimo di ricerca accurata riguardo i dettagli e i luoghi. Forse, avresti fatto meglio a supportare la fantasia con delle ricerche, affinché tutto potesse sembrare concreto e realistico.
Se la fan fiction fosse ambientata in tempi passati, fammelo sapere, perché avrei altro da dire.
Per quanto mi riguarda credo che la tua sintassi sia un po' confusionaria e poco chiara e ingarbugliata.
Per queste ragioni mi sono vista costretta a lasciare una recensione negativa, perché ci sono cose che davvero non sono passabili. Sarà che sono di Roma e che, sapendo come vanno le cose, mi risulta difficile chiudere un occhio.
PS: Vorrei chiederti una cosa che non riguarda la tua storia, ma una tua affermazione scritta nel tuo profilo di EFP. Dici che ti occupi di politica che ti sei appassionata, potresti essere più chiara a riguardo? Di che ti occupi? Che pensiero hai? Sono curiosa davvero. Queste cose puoi scrivermele anche in privato se non ti va di scriverle pubblicamente.
Ti saluto.
Alla prossima!