Buona domenica Feynman, mia adorata Feynman e scusami per il colossale ritardo.
Ti dico solo che alla fine della lettura mi sono commossa e ti devo, ancora una volta, i miei più vivi complimenti.
Ho iniziato a leggere questa storia perché il tuo modo di scrivere è magnetico, stupendo. Incolla il lettore allo schermo e non lo fa staccare finché non compare il bianco della pagina che annuncia la fine della storia.
Posso affermare che questo però - per quanto la storia in sè sia fantastica - è il capitolo che ho DAVVERO AMATO.
Alberto, il personaggio più stereotipato, è forse anche quello che ti è riuscito meglio. Alberto è il simbolo più genuino di tutta la tua fanfiction; il legame che quest'uomo ha con la figlia è commovente e stupendo, semplicemente realistico ed attuale.
Sei riuscita a calarti nella psicologia di questo personaggio con una facilità quasi impressionante, facendo credere per un attimo che tu fossi una madre single. Ovviamente, so che non è così... (vero?)
Ti riporto, solamente il pezzo che più ho gradito:
Quella, era stata una serata sbagliata sotto molti punti di vista. Dovrebbe chiamarli, Noemi e Massimo, ma sapeva che avrebbe disturbato.
Noemi e Massimo, quella sera, si staranno riscoprendo adolescenti fra le braccia di altri e cullati dai loro respiri che non sanno di innocenza e gioventù.
Alberto può dire di essere l’unico adulto, fra loro tre. Ma chi ha detto che è un complimento?
Si stiracchia, lamentandosi per il dolore alla schiena. Si alza dal divano, apre la porta della sua camera da letto e trova Giulia, con le coperte sul fondo del letto, che dorme beata.
Forse, si dice, avrà anche lui la sua possibilità di rivivere l’adolescenza, ma non è ancora arrivato il tempo: Giulia ha bisogno di lui, non di un sedicenne con l’acne che le dica di buttarsi nel fiume, per dimostrare di valere qualcosa.
Entra in camera, si sdraia accanto a sua figlia e le scosta una ciocca di capelli biondi, dal viso. Le augura, tra un respiro e l’altro, le migliori cose di questo mondo e le promette che, niente e nessuno, le farà il male che lui ha fatto agli altri.
Le promette che, per lei, sarà diverso.
Diverso e uguale.
Alberto ricorda e culla, la sua bambina, con le canzoni che Noemi suonava con la chitarra e che Massimo cantava.
Non ho davvero altro da aggiungere.
Sei fantastica.
Alla prossima :) |