Recensioni per
Believe in something
di skinplease

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/07/15, ore 11:59

Esce un nuovo capitolo ed io non commento, mi schiaffeggio da sola.... Ragazza questo capitolo mi ha inchiodata allo schermo ed il mondo intorno a me e' sparito all'improvviso....io boh... Hai un potere unico nello scrivere e raccontare storie che il mio palazzo mentale ha una stanza senza confini solo per questo....qui mi sono messa nei panni di Sherlock e tutte le sensazioni le ho provate tutte. Mary deve essere soppressa ma chissa' perche' mi immaginavo che qualcosa non quadrasse, Johnnnnn ti prego fallo andare da Sherlock "Devonoaveretantibambiniiii". Ooooppsss ho letto dopo che mi avevi scritto, sorryyyy ok devo aspettarmi qualcosa di bello, nok risulti noiosa o scontata e tutte le volte che recensisci ballo ed urlo di gioia
(Recensione modificata il 04/07/2015 - 12:10 pm)
(Recensione modificata il 04/07/2015 - 12:11 pm)

Recensore Junior
26/05/15, ore 18:29
Cap. 6:

Oddio questo capitolo è veramente intenso! Mi è piaciuta molto la scena tra Sherlock e Mycroft perché hai fatto capire che a parte il loro solito battibeccare Mycroft in fondo vuole bene al suo fratellino è solo che,come hai detto te,loro non riescono a comunicare,il loro solo modo è il "punzecchiarsi" a Vicenza...:( e poi nell'ultima parte Sherlock mi faceva una tristezza micidiale! Povero,non ci è abituato lui hai sentimenti poi figurati quelli brutti! Peggio ancora! :'( comunque il capitolo mi è piaciuto molto,molto lungo (meglio così! Io li adoro :D) e molta,molta intensità! Sei veramente brava ;-) (te lo dico sempre ma va beh,ahahah!!!) Aspetto con ansia il prossimo capitolo! In cui spero ci sia l'incontro tra John e Sherlock 😍 ti prego aggiorna presto! :-* :-* :-*
Tanti bacioni,
Giada ♡

Recensore Master
26/05/15, ore 15:10
Cap. 6:

Che mazzata. No davvero, mi aspettavo che la situazione andasse peggiorando, non poteva fare altro in effetti, ma non mi aspettavo questo confronto tra Sherlock e Mycroft che, seppur stupendo, è tosto da digerire. Il dialogo tra i fratelli Holmes è stato gestito in modo straordinario. Sembra costruito come la scena di un film, fatto di campi e contro-campi e di minimi dettagli da cogliere, per non farsi sfuggire nulla. Il modo di comunicare che hanno è molto veritiero, l'ho trovato in tutto e per tutto simile a ciò che vediamo nella serie ovvero la loro incapacità di esprimersi come farebbero delle persone "normali", persone che non sono così troppo chiuse come invece si ritrovano ad essere loro. Quindi si stuzzicano e provocano... e ciò che ho amato è che la loro natura raramente viene fuori. Per molto tempo, durante lo scontro verbale, sono semplicemente Mycroft e Sherlock e solo in ultimo sono alpha e omega. E credo sia il motivo principale per cui sto amando tantissimo la tua storia.

Al solito è Mycroft colui che mi colpisce di più. Credo che sia diviso tra due sentimenti opposti e contrastanti, prima di tutto è preoccupato per Sherlock perché teme che andrà a finire male. E i tentativi di sottoporgli qualcuno sono più che altro dei gesti estremi, dei modi per tenerlo il più possibile al sicuro e perché non gli accada qualcosa di troppo brutto, anche fisicamente parlando. Al solito, Mycroft tende a mettere delle pezze e a gestire la situazione optando per il male minore. Non vuole di certo che Sherlock finisca a fare figli per il governo e credo anche che soffra all'idea che un alpha qualsiasi gli proibisca di lavorare (perché lo considera comunque un talento sprecato), quindi sì, è preoccupato, ma allo stesso tempo sono sicura che in buona parte lo invidi. Sherlock ha un'indipendenza mentale dal proprio status di omega, di cui credo che Mycroft sia geloso. Ovvio che è uno sconsiderato e che sbaglia a fregarsene di tutto e di tutti, a non badare agli altri o al risultato del proprio andarsene in giro da solo e con tutti quei feromoni, ma Sherlock possiede comunque un modo di fare estremamente libertino e indipendente. E da uno che al novanta percento è innamorato di un altro alpha... insomma... io credo che sia molto combattuto, ma che su tutto prevalga l'istinto di proteggerlo (anche se a suo modo, ovviamente). E che, insomma, sul finale si sia infuriato davvero. Sherlock ha sbagliato ad andare con John, ma io credo che Mycroft non incolpi più di tanto suo fratello, Sherlock è indubbiamente sconvolto dalla sua nuova situazione, dagli ormoni e dagli odori... a dimostrarlo c'è il fatto che non si ricordi nemmeno cos'ha fatto con John e che abbia dei dubbi riguardo il caso e Mary. No, io credo che più di tutto, Mycroft stia odiando John. Lui più di Sherlock ha sbagliato. E ancora non capisco come sia stato possibile.

Per non parlare di Mary e del modo in cui è stata ritrovata. Qualcosa mi fa pensare che la bambina non fosse di John e che fosse stata rapita dal suo Alpha (Moriarty) per poter avere la sua eredità genetica e che una volta partorito, Mary sia stata fatta fuori, il che è comunque un gesto atipico. Com'è comunque possibile tutto questo? Ma la domanda che mi faccio è se riusciranno a fare in tempo... il tempo sta scadendo...

Alla prossima (e amo questa storia).
Koa

Nuovo recensore
26/05/15, ore 11:23
Cap. 6:

Aaaaaaaaaa!! Adoro il modo i cui hai sviluppato il rapporto tra Mycroft e Sherlock. È un continuo odio/amore. Il litigio come unico modo di dimostrare l'affetto reciproco. Ma poi la scena del "grazie" di Sherlock è stata così dolce <3 Sono curiosissima di scoprire come stanno le cose e capire finalmente l'intreccio del caso. Ora che anche John sembrava aver capito tutto invece si ritorna quasi al punto di partenza! Attendo con ansia il prossimo capitolo e il momento in cui Sherlock e John si rincontreranno. Ci saranno scintille, me lo sento! Complimentoni per la storia..mi sta tenendo sulle spine ed è un piacere leggerla! :)

Recensore Junior
15/05/15, ore 20:40

John rimase paralizzato poi, andrò di fronte alla porta e la sfondò trovando Sherlock che stava facendo la doccia, si avvicinò spogliandosi e... CENSURA... (Coronarie e ovaie BOOOOMMMMMMM.....)Non troveranno più Mary e la bambina verrà riportata sana e salva tra le braccia di suo padre, Sherlock rimase incinto e vissero tutti felici e contenti. QUESTO E' IL FINALEEEEE........ Scherzo ovviamente ma lo spererei davvero, sudo ancora sette camicie ed ho caldo mamma miaaaa.

Recensore Master
15/05/15, ore 16:38

Questo potrebbe essere visto come un capitolo drammatico, specie per certe frasi di Sherlock, ma io l'ho visto come un capitolo di liberazione. Nella prima parte, John mi fa quasi pena. Indubbiamente non si capisce più, gli stanno venendo meno quelle che sono le sue basi ovvero il sapere quali sono le priorità: Mary e bambina, prima e amici poi. Il suo mondo è rovesciato e lui è più sconvolto dal fatto che Sherlock sia un omega (e che sia fuori da solo, di notte) piuttosto che dal fatto che hanno rapito sua moglie. Lo capisco, sul serio, comprendo il suo non riuscire a trovare l'inizio della matassa di sentimenti che in questo momento prova e che paiono indirizzarsi tutti verso Sherlock. Per me, e l'ho già accennato, non può essere legato a Mary o non proverebbe questo per Sherlock, o non lo avrebbe difeso da Lestrade in quella maniera. E credo che la sparizione di Mary improvvisa (così come l'indizio legato al fatto che una donna ha comprato una pistola serba) sia un fatto importante e che sia legato anche a quanto accaduto nell'ufficio di Mycroft, al Diogenes club. Come ho detto sono solo teorie, ma per il momento è la sola spiegazione che mi riesco a dare... e poi ho questo tarlo dal capitolo uno, quando John stava a Baker Street invece che a casa. Insomma, Greg ha ragione e c'è qualcosa che non va. Ma se c'è una cosa in cui non credo, è che le leggi della natura non si possano sovvertire in questo modo. Un legame è un legame, non ci puoi andare contro solo perché hai scoperto che il tuo migliore amico è un omega, libero e in calore. Qualquadra non cosa, insomma!!! XD Per questo nella prima parte mi ha fatto un po' pena, è sconvolto e non sa neanche da che cosa. E qui mi è piaciuto Greg, che è bravissimo a tirargli fuori le parole fino a farlo giungere alla verità: tutto ciò di cui sembra importargli è Sherlock, tanto che quando lo scopre fuori, di notte e da solo, va fuori di testa e scappa via da casa di Lestrade.

L'ultima parte invece è molto dura, le parole di Sherlock toccano profondamente e fanno commuovere. Il fatto che lui si senta rifiutato come persona e non come omega, è drammatico. Davvero. Lui soffre perché John ha visto Sherlock e non l'ha voluto, è questo che lo fa soffrire e che lo ha portato a lungo a mentirgli sulla sua natura. Capisco Sherlock, sul serio, ma lui per primo dovrebbe sapere com'è fatto John. Io son convinta che lui non abbia rifiutato Sherlock consciamente, semplicemente non ha visto. Non è riuscito a vedere l'essere umano dietro il beta insipido e disinteressato e a passare sopra il fatto che fosse un maschio. Perché John è fatto così e non vede, a meno che la verità non gliela si urli in faccia. Proprio come è accaduto ora. Per questo lo ritengo un capitolo positivo. Sherlock si libera del proprio peso e del proprio dolore e finalmente John capisce e l'idea che Sherlock si senta rifiutato come uomo, come persona e non come essere vivente di genere omega, lo svegliano del tutto. Tanto che passa sopra a tutto ed alla fine si ribella all'idea di negare quanto accaduto, di far finta di niente. Ormai John non può più. E qui non c'era neanche il calore di mezzo.

Ora mi domando come andranno avanti le cose. Per quanto Sherlock fuggirà?
Aspetto un aggiornamento, intanto ti rinnovo i miei complimenti. Ho letto questa storia solo perché l'hai scritta tu. Credimi, sono sincera nel dirlo, io per prima quando me lo dicono non ci credo mai e mi dico "figurati se è vero!". Ma il fatto è che ho letto tante omegaverse fino a che non mi sono arresa e mi sono detta che nessuna faceva per me, felice d'aver trovato questa.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
15/05/15, ore 16:15

Ehilà, eccomi di nuovo a recensirti quello che è forse uno dei capitoli più drammatici che ci hai dato fino ad ora. Ero preparata al fatto che potesse succedere qualcosa da un momento all'altro, ma non avrei mai pensato di trovarmi di fronte alla storia di Lestrade e di suo fratello.

Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto mi è piaciuto molto come hai fatto tornare in scena Gregory, il quale pareva decisamente provato da quanto successo nel capitolo precedente. Questo, posso dire, è il vero Lestrade. La natura c'è, ovviamente e non la si può negare, ma la personalità che uno ha, è prescindibile dalla categoria nella quale si rientra. Di fatto, Lestrade è un poliziotto, è severo e rigido sul lavoro, ma estremamente dolce e comprensivo in faccende private. Quello a cui abbiamo assistito nel capitolo precedente non erano che i suoi istinti che emergevano perché stimolati dagli odori di Sherlock, ma ho apprezzato tanto il fatto che tu ci abbia donato anche questo lato della sua personalità. Nasconde un grande dolore in sé, oltre alla paura che tutto quel che qui ha raccontato possa succedere di nuovo. Però non è così semplice. Non lo è affatto. Io credo che Greg tenga molto a Sherlock, che lo ammiri e rispetti, ma che il discorso che gli ha fatto nasca più che altro dalla volontà di non far soffrire Mycroft. (E lo trovo tanto vero, che addirittura lo ammette ad un certo punto). Oltre a questo, ho visto anche un po' di autocritica nel discorso che ha fatto. Perché è vero, c'è tutta la storia di suo fratello che negava sé stesso e le ovvie similitudini con Sherlock, ma c'è ben altro. C'è anche un alpha innamorato di un altro alpha che forse, e bada bene che dico: forse, più volte ha maledetto la propria di natura desiderando essere qualcos'altro. Questo è un concetto che, in storie del genere, non ho mai trovato associato agli alpha che di solito sono baldanzosi e fieri della propria natura. Solitamente sono gli omega a rinnegarsi. Qui invece, Greg ha una sorta di patimento, di sofferenza. Sta vicino a Mycroft nell'unico modo in cui riesce a farlo, perché sa che non potranno mai stare insieme. Naturalmente poi c'è la storia di suo fratello... Incastri magistralmente il tutto con i famosi ratti che fuggono in modi e tempi sbagliati. Individui che, tenuti d'occhio, si comportano in maniera imprevista e l'incombenza di Moriarty che pesa come un macigno. A questo proposito: il caso è affascinante e credibilissimo e mi ha ricordato (ma non so se c'entra) 007 "Missione Goldfinger". A tutto questo si è unito un ulteriore dettaglio, ora il timore di Moriarty non è più solo legato a quello che potrebbe fare a John, Mary, Mrs Hudson, ecc... ma è legato anche al fatto che è un alpha. Io credo che ora più che mai Sherlock abbia paura di lui, che tema di non poter fare altro se non sottostare a questa maledetta natura e che finisca col cedere a Jim. Cosa che potrebbe anche accadere, in effetti (specie se Sherlock verrà lasciato solo) e che spaventa me per prima.

La vicenda di George è drammatica ed è così simile a quella di Sherlock da fare quasi spavento. In particolare ho trovato azzeccata, quanto inquietante, la similitudine legata alla corsa. (Parafraso): "Lui correva ... amava correre". Mi è piaciuto l'accostamento, perché si può dire che anche Sherlock corra in un certo senso e fugga da sé stesso e dalla propria natura. Una natura che in questo capitolo più che in altri pesa come un macigno. Ho amato il discorso di Greg, era amaro e malinconico, piuttosto pieno di rimpianti e di sensi di colpa, ma anche speranzoso del fatto di non far fare la stessa fine ad un'altra persona cara. Io credo che no, non corra questo rischio ma ha fatto lo stesso bene a parlare con lui tanto sinceramente, in parte credo che dovesse essere convinto e per me ci è riuscito.

Alla fine ci lasci con un bel mistero e con il caso che si infittisce. Io, personalmente, son convinta che Mary sia scappata, che sia l'omega di Moriarty e che abbia inscenato il rapimento. Ecco, l'ho detto. XD Che magari non sarà nemmeno vero, ma il dubbio me lo hai fatto venire eccome.

Bien,
bel capitolo.
Vado a recensire l'ultimo.
Koa

Recensore Master
15/05/15, ore 14:08

Ok, recensisco questo poi gli ultimi due li faccio più tardi perché non ho più tempo. Ma dovevo per forza fermarmi anche al terzo perché è, fino ad ora, il mio preferito in assoluto. Innanzitutto abbiamo questo John, e sarà la mia natura perversa, ma in parte la sua nuova condizione mi ha divertita. Di certo intenerisce, vederlo in balia di ormoni di cui non si era preoccupato per decenni e che invece adesso tornano a tormentarlo, lo ha reso dolce ecco. Vedere il mondo con questi nuovi occhi, sentire odori soppressi e al tempo notare che il proprio corpo reagisce in modo istintivo (c'è a questo proposito, un passaggio in cui dici che ha porto le ghiandole istintivamente ad un alpha libero) dev'essere sconvolgente e allucinante per un uomo come Sherlock Holmes votato alla logica e al raziocinio. Sherlock non accetta sé stesso, non accetta che gli altri lo vedano come un "buco da scopare" (espressione forte, ma estremamente efficace), eppure è così. Per tutti coloro per cui adesso ha degli odori invitanti, sembra che non sia altro che qualcuno da prendere e da sbattere. Al tempo stesso c'è il governo che lo vede come una macchina per sfornare bambini. è molto difficile accettare tutto questo. Sherlock Holmes è un uomo che ha fatto della logica e della mente il proprio mestiere e il suo lavoro è la sua vita, sopprimere la propria natura omega è comunque una privazione, ma il sottostarci è frustrante. Delinei un grande personaggio insomma... Determinato e combattuto al tempo stesso. Mi è piaciuto molto.

E poi c'è la scena che ho preferito. C'era da aspettarsi che vedere Sherlock e sentirlo in questo modo nuovo, provocasse reazioni inaspettate. Lestrade non se lo aspettava affatto ed è andato fuori di testa. E in quella scena ho adorato il voltare la testa da parte di Mycroft, il rendersi conto che non c'era nulla che potesse fare e il soffrirne da morire e poi John. Che lo tratta come "il suo omega" e che lo difende al punto da mettere le mani al collo di Greg e quasi ucciderlo. La reazione di John era puro istinto, è stata imprevedibile e tanto che sia Greg che Mycroft poi si sono resi conto che c'è qualcosa che non va.

E io più leggo e più mi convinco che con Mary, John non abbia alcun legame.
Al prossimo capitolo.
Koa

Recensore Master
15/05/15, ore 13:52

Ed eccomi al secondo capitolo. Inizio col dirti che il tuo Mycroft mi ha colpita in maniera particolare. Sono molto legata al suo personaggio, lo amo alla follia e difficilmente riesco a non storcere il naso quando vedo storie che parlano o che sono incentrate su di lui. Il più delle volte viene trattato in maniera infantile, troppo superficiale, troppo lineare in pensieri e ragionamenti. Ma questo mi ha colpita davvero. Innanzitutto, se un tempo facevo più caso al: tizio me lo vedo solo alpha o solo omega, da quando ho capito che dovevo smettere di leggere storie di questo genere perché non facevano per me, mi sono un po' disinteressata alla faccenda: per me PG è solo A o solo O. Pertanto anche se fosse stato omega non avrei avuto nulla da dirti in contrario perché, appunto, il modo in cui stai trattando i generi è molto particolare ed è talmente approfondita la questione introspettiva, tutto è così ben giustificato in azioni, pensieri e reazioni, che non avrei comunque nulla da obiettare. Mycroft è un personaggio estremamente sensibile e solo per quanto riguarda suo fratello. Voglio dire, sarebbe capace di calpestare la regina, ma su Sherlock non poserebbe nemmeno un dito e farebbe di tutto pur di tenerlo al sicuro. Qui, e ho adorato la cosa, abbiamo un Mycroft estremamente combattuto. Quasi arreso per certi versi. Ritengo che si colpevolizzi per non essere riuscito a fermare la legge, non ne è stato capace questa volta e per non essere riuscito a proteggerlo. Ma che allo stesso tempo si renda conto lui per primo, che una parte di sé nemmeno avrebbe voluto fermare il sistema. No, non sto dicendo che Mycroft voglia accoppiamenti forzati per suo fratello o cose del genere, solo che (molto più di quanto non faccia Sherlock) si rende conto che per quanto uno possa sfuggire alla propria natura, non si scappa e con essa ci si deve fare i conti (vedi: i Mystrade, di cui parlerò in seguito). Per questo credo che da una parte si colpevolizzi, ma che dall'altra sapesse che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Non c'è modo per lui di difendere Sherlock da una faccenda del genere e per quanto l'idea di essere impotente sia raggelante per un uomo con il suo potere e il suo, bah, alpha power (?), fa quello che ha fatto anni prima: confidare in John.

E qui veniamo alla seconda parte del capitolo. L'impressione che ho avuto durante la scena, chiamiamola a rating rosso, è che la "colpa" di quanto accaduto non fosse da affibbiare tanto alla natura o piuttosto al calore. In quel momento non erano Alpha e Omega che si cercavano, ma erano proprio John e Sherlock. Lo so che c'è una natura e un istinto molto forte a cui sottostare, è il nocciolo che delle omegaverse mi inquieta il fatto di non poter sfuggire a ciò che si è, ma qui entrambi hanno compiuto una scelta e per quanto consapevoli o meno dei propri sentimenti, l'impressione che ho avuto è che non ci sia natura che tenga in questo caso. John ha scelto Sherlock perché in fondo lo voleva e che se ne rendesse conto o meno, questo è un altro discorso. Il fatto che fosse in calore ha ovviamente contribuito, ma dare la colpa agli ormoni credo che sarebbe ingiusto.

Ovviamente i due scappano da quello che è successo ed entrambi, Sherlock soprattutto, si ritrova addirittura a negarlo. Il che è, a mio avviso, tipico del suo personaggio e non tanto perché è votato al martirio, ma perché è sicuro che quello che vuole John sia una famiglia con una donna e dei figli. Ovvero con tutte quelle cose che Sherlock invece non vuole. A cui è "allergico", diciamo. Il problema è che, forse, quello che John desidera, nemmeno John lo sa. In futuro, Sherlock lo accuserà di averlo visto ma di non averlo scelto, io credo che questo descriva perfettamente il John che stai ritraendo e che più mi piace, ovvero un uomo che ha la verità davanti al naso, ma che non la vede. Che vive per anni con un omega e non se ne accorge. John non è mai riuscito a vedere Sherlock. Mai. Nemmeno nella serie. In 'Scandal in Belgravia' dice: uno come lui non prova sentimenti. E io mi sono domandata, in quegli attimi, con chi diavolo avesse vissuto per anni... insomma, John è cieco, da sempre. E tu hai sottolineato perfettamente questo lato del suo carattere.

Complimenti.
Koa

Recensore Master
15/05/15, ore 13:27

Ciao, allora ho impiegato un po' prima di decidermi a leggere questa omegaverse e il motivo è principalmente che è un genere che non mi piace e di cui non riesco ad accettarne la natura. Però. Sono stata per diversi giorni col dubbio e alla fine ho deciso di leggerla ugualmente e non ne sono rimasta per niente delusa. Specie per come hai deciso di trattare l'argomento. Non credo di poter leggere un'omegaverse senza un'introspezione accurata ed una buona dose di caratterizzazione dei personaggi e nonostante continuino a non "andarmi bene" certe cose di questo universo, quello che ho letto fino a qui mi è piaciuto.

Prima di tutto, rispetto ad altre tue storie come 'Unexpected, and beautiful' ho notato un netto miglioramento a livello stilistico e grammaticale nonostante, e lo dico molto contenta, la tua capacità narrativa non ne abbia perso in quanto a profondità espressiva. Anzi. Ho trovato lo stile molto ricco e personale e ti devo fare i complimenti perché è introspettivo e coinvolgente, non si trova tutti i giorni uno stile del genere.

Ma veniamo a questo primo capitolo (ti dico subito che l'ho già letta tutta ieri sera, ma che la recensirò un passetto dopo l'altro perché ho talmente tante cose da dirti che di sicuro mi sarebbe sfuggita qualche cosa). Mi è piaciuto molto come hai introdotto gli eventi ovvero mettendo in primo piano loro e non la loro natura. Hai semplicemente parlato di un caso, e più precisamente del ritorno di Moriarty, ovvero di quel che ci domandiamo tutti da tempo. è tornato veramente? è perché? In genere, nelle omegaverse, il lavoro di Sherlock si ritrova a fare da sottofondo, e in molte nemmeno c'è, a quello che è lo scopo principale: farli accoppiare. E no, il più delle volte detesto il come si affronta l'argomento. Ma qui mi ha fatto piacere trovare qualcosa di nuovo, già dalla prima frase e dall'associazione dei ratti da osservare, come fa uno scienziato che sperimenta qualcosa ed osserva il comportamento dei suoi topi. La storia inizia con un'ottima descrizione, in poche righe fai capire ogni cosa e senza perderti in particolari di descrizione visiva e di scena che risulterebbero inutili e ridondanti. Siamo dopo la terza serie, Sherlock è su un caso e Mary è incinta. Basterebbe questo, in effetti, a far capire tutto quanto. Perché sappiamo che è una Johnlock, questa e il che ci fa supporre che almeno uno dei due non sia propriamente contento di quello che sta succedendo. Sherlock non capisce come mai i suoi ratti non si muovano, non capisce cosa voglia Moriarty e tenta, inutilmente, di non dare a vedere che l'assenza di John gli pesi in modo eccessivo. Mi piace perché fino a quasi la fine del capitolo non hai parlato di generi. Non sembravano essere importanti, non parevano contare, cioè prima ci sono Sherlock, John che danno la caccia a Moriarty e poi c'è tutto il resto. Alpha, omega... l'inizio non mi pareva nemmeno quello di una omegaverse, dico davvero. Ovviamente poi le cose ad un certo punto cambiano e scopriamo che Sherlock ha nascosto la propria natura per decenni. E no che non va bene e ora ne deve pagare le conseguenze, ma di questo ne parlerò nei prossimi capitoli.

In tutto questo c'è un qualcosa che suona strano già dal primo capitolo, che stona e che ieri sera in fase di lettura mi dava da pensare nonostante sia ancora l'inizio. Perché John è lì? Con una moglie incinta al nono mese e il parto a poche settimane, si preoccupa ancora di andare da Sherlock. Come mai? Non ci troverei nulla di strano se si trattasse di un universo diciamo "normale" (anche se aborro questa parola), ma è un'omegaverse. L'istinto di John in questo momento preciso dovrebbe essere quello di proteggere la sua omega, questo più di tutto dovrebbe contare, specie considerando che è in procinto di partorire. E invece è da Sherlock. Ieri sera, mentre leggevo, mi dicevo che poteva non essere niente, ma sarà davvero così? Io credo che ci sia qualcosa di strano nel legame che John ha con Mary...

Ok, per il momento ti saluto, ti faccio i complimenti e, beh, ma tanto ci vediamo al secondo capitolo.
Koa

Recensore Junior
14/05/15, ore 22:29

C'è,devo dire che con sto capitolo n'è valsa l'attesa ;-) perché praticamente parla da se! È molto profondo! Mi è piaciuta tanto la scena dove John va fuori di testa nella casa di Greg (povero lui! :'D ) e lui manco si accorge che non nomina affatto Mary e gli serve Lestrade che glielo dice in faccia! E poi quando John dice che hanno ragione tutti e due (ma anche lui!) Perché tra loro una volta era diverso (anche se per me il fatto che Sherlock adesso è un omega....questa cosa ha fatto scattare quel qualcosa che tra loro c'era sempre stato! È solo servito come input :3 come cosa per andare oltre la loro "amicizia") e adesso c'è questo che ha aumentato la consapevolezza,questa chimica che era sempre li! Che in pratica tra loro c'è un noi! C'è un legame che è molto più forte e intenso di quello che ha John con Mary! Ma è sempre stato così! In pratica,ho adorato tantissimo questo capitolo! Non mi è piaciuta la solita freddezza con cui l'ha chiuso Sherlock ma alla fine credo che capirà pure lui che la "freddezza" con quello che creano loro due insieme non serve a niente u.u ti prego dimmi che aggiornerai presto perché non ce la faccio più! (Di già!) È che sta storia mi intriga sempre di più!!!!! ^^ dopo questa me ne vado! Ciauuuu!!! 😘 😘 bacioni! :-*
Giada♡

Recensore Veterano
07/05/15, ore 14:23

E cosi particola anche se adoro tutte le storie alpha/omega ma questa e fantastica.

Recensore Junior
05/05/15, ore 19:26

Oddio oddio oddio!!!! Ho paura! che cosa ha trovato Sherlock nel bagno di John e Mary? Che cosa ha dedotto?! Non ci sto capendo nienteeee!!!! (Ma sono così stupida?!) E perché Sherlock è così stupido da non voler portare John a Baker Street con lui????? Quanto lo odio quando fa così!!!!! *furiosa* niente a parte questo il capitolo ovviamente l'hai scritto molto bene :3 ci sentiamo alla prossima!!! :-* :-* :-* ciauuuuuuuuu!!!!!!
Un bacione,
Giada♡♡

Recensore Junior
05/05/15, ore 18:50

Che dire, io no sono di tante parole perché sono ancora chiusa nel mio Mind Palace a rivedere le scene che tu hai sapientemente scritto in questa bellissima FF, cavoli Sherlock che scappa così no, deve tornare da John, lo deve portare con sé accidenti, Sherlock datti una mossaaaaaa.

Recensore Junior
04/05/15, ore 20:00

C'è wow questo capitolo è veramente profondo!!! E scritto benissimo ovviamente u.u *sparge cuoricini * e per me sinceramente John ha fatto bene a mettere le mani addosso a Greg perché è stato bastardo dai! Dio Sherlock è un omega non un cane! *sguardo furioso* stavo ridacchiando come una pazza quando Mary a parlato perché.....se lo merita quella stronza! XD XD poi per il resto ho solo paura di Jim 0.0 mi fa paura perché ho una brutta sensazione e non vorrei che si avverasse 😨 speriamo! Che dire,questa storia mi incuriosisce sempre di più e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo 😍 ci si sente! Alla prossima! :-* :-*
Giada♡