Bentornata nel fandom, mia cara _Takkun_! :D
Probabilmente ti starai chiedendo chi diavolo sia questa povera pazza, che sembra parlare come se recensisse le tue storia da una vita, quando in realtà non l’hai mai fatto.
È vero, non ti ho mai lasciato una recensione, e mi maledico per questo.
Sì, mi maledico, perché molte delle tue storie mi hanno emozionato parecchio. Hai uno stile di scrittura pulito e, cosa più importante, scorrevole; inoltre, riesci sempre a trasmettere il sentimento e la cura che ci metti per una storia, cosa che non va assolutamente sottovalutata.
Fatta questa premessa, ora voglio parlare della storia in questione.
Partiamo dal fatto che l’ho trovata per puro caso, mentre andavo alla ricerca di One Shot sui tre fratelli. Mi sono stupita di trovarne di nuove, tra cui faceva capolino anche la tua.
Il titolo mi ha attirato subito, per non parlare dell’introduzione. Quando mi sono accorta che la storia era tua, ci mancava poco che cadessi all’indietro con tutta la sedia.
Non ti si vedeva nel fandom di One Piece da una vita, per cui mi sono detta che una rarità del genere non potevo assolutamente perdermela.
E poi, andiamo, ho subito pensato che la storia mi sarebbe piaciuta un casino: insomma, stiamo pur sempre dei tre fratelli, e poi l’avevi scritta tu! uu
Ovviamente, è stato così.
Santo cielo, questa storia trasuda fluff da tutti i pori! *^*
Giuro, sono rimasta con un sorriso ebete per tutta la serata, dopo averla letta.
Tanto per cominciare, ho amato i soprannomi che hai dato ad Ace e Sabo: mi sembrano azzeccatissimi per loro (non posso smettere di pensare che Sabo sarebbe una mammina perfetta!).
Lo spezzone con il nostro biondino è adorabile. Riesco proprio a immaginarmi un Sabo che incoraggia Rufy (che ha solo quattro anni… come si fa a non amarlo, dico io? <3) a salire sulla sella della bicicletta.
Inoltre, hai messo in mostra il suo lato protettivo nei confronti del minore, cosa che – abbiamo visto – è tipica di Sabo.
«Fratellone.» aprì finalmente bocca.
«Rufy, stai tranquillo, non succe-» ma si bloccò, terribilmente spaventato dall’espressione che il piccolo aveva dipinta in volto.
Perché il suo sorriso era così ampio?
Perché quegli occhietti vivaci brillavano della stessa luce di quando si ritrova una bistecca sul piatto?
Oh, no, fu il pensiero di Sabo.
«S-sì, R-Rufy…?»
Perché aveva paura di voler sapere la domanda che stava per porgergli?
Anzi, perché credeva di sapere che cosa gli stava per domandare?
«Lo rifacciamo?»
Il biondo si tirò una manata sul viso, sconvolto.
«Perché vuoi metterti in una situazione che mi farà venire più di un infarto, fratellino?»
Questa parte è esilarante e dolcissima allo stesso tempo, non potevo non inserirla :’3
Stavo lanciando cuori per la casa mentre la leggevo. Sì, lo so, ho seri problemi…
La scena con Ace mi è piaciuta tantissimo, forse più della precedente.
Non so perché, ma ho adorato particolarmente il fatto che, per una volta, Ace non facesse il duro con Rufy; anzi, sembra quasi che si rimproveri per questo.
Così Ace consola il suo fratellino, si preoccupa per sue ferite e gli dice che non fa niente se piange.
«Ho detto una bugia. Mi facevano male prima, però ora che ci hai soffiato mi è passato.» le spalle sobbalzavano a causa dei singhiozzi, e il suo sguardo rimaneva basso, non era abituato a guardare in faccia il maggiore quando si trovava in quello stato.
Ed Ace non poté fare a meno di odiarsi per questo.
Sentiva davvero il bisogno di prendersi a pugni in quel momento.
«Ehi, ehi.» gli prese la manina, avvicinandolo a lui. «Sta’ tranquillo, puoi piangere quanto vuoi.» gli fece appoggiare il viso contro il suo petto, lasciandolo sfogare.
Come poteva essere stato così idiota da dirgli di non piangere solo perché era qualcosa di poco mascolino?
Oh, una volta tornato a casa, una bella testata contro il muro non gliel’avrebbe levata nessuno.
Niente, c’è davvero bisogno di continuare dopo questa scena? *^*
E’ stata anche tenerissima la parte in cui Ace protegge Rufy, dicendogli che non si è fatto niente e che lui non deve sentirsi in colpa. E, per dimostrarglielo, lo fa giocare con la pelle dei suoi palmi sbucciati, fingendo che sia quella di uno zombie.
Magari se gli dico che ho affrontato un borseggiatore per aiutare una vecchietta, mi crede, pensò.
Okay, lo so, sto inserendo un sacco di citazioni in questa recensione, risultando poco esplicativa ed entusiasta, ma questa parte è stata davvero stupenda.
Rido ancora, dico sul serio! xD
In conclusione, non posso che farti i miei più sentiti complimenti, mia cara. Spero solo di rivederti presto nel fandom, mancano tanto le tue belle storie :)
Ah, prima che lo dimentichi, sei ufficialmente entrata nella lista delle mie autrici preferite: perché sì, non potevo rischiare di perdermi un’altra perla come questa uu
Per cui, mi auguro che recensirò altre tue storie in un futuro prossimo (e, soprattutto, non così in ritardo!)
Ancora complimenti,
_Lady di inchiostro_
P. S: posso farti una domanda, se non risulto troppo indiscreta? Mi piacerebbe sapere se continuerai la storia “Ciak! Buona la prima!”, perché è davvero fantastica! xD <3
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