Recensioni per
La Muse du Soleil - La Musa del Re Sole
di Ecailles de Lune

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
03/07/15, ore 19:40

Buongiorno :P Mi è stato comunicato che serviva della stronzaggine da queste parti e sono venuto a recapitarne un po'. 

Sfortunatamente, non c'è moltissimo da odiare, il che è onestamente una novità. 
L'ambientazione della storia è originale per una storia di EFP, e per un racconto in generale, anche se come hai detto tu stessa riprende in qualche modo La Maschera di Ferro il che impedisce di attribuirti tutto il merito per la scelta, ma resta comunque una ventata di nuovo tra le storie d'amore classiche che pullulano il portale.
Si vede che hai svolto un lavoro di ricerca, ma il bello dei racconti storici è anche quello di sfoggiare un po' questa conoscenza, cosa che tu hai accuratamente evitato di fare. Se è stata una scelta voluta posso capirla, ma mi piacerebbe vedere anche qualcosa in più sotto quest'aspetto. Buttaci dentro termini francesi a caso, giusto per creare atmosfera, descrivi le stanze e le pareti, anche inventando se vuoi, ma dai un immagine dell'opulenza quasi rivoltante della corte francese e soprattutto, aspetto fondamentale a mio parere, della differenze rispetto alle nostre abitudini quotidiane, anche in qualcosa di scontato come l'igiene. 'Sta gente si lavava una volta all'anno. Capisco che pensare ad un re che odora di pesce rancido non favorisca l'aspetto romantico, ma questa era la Francia del tempo e mi piacerebbe vedere qualcosa anche rispetto a questi lati della storia. Bisogna sempre ricordare che i personaggi sono sì personalità e carattere, ma sono anche corpi e hanno una vita quotidiana che non è solo abbracci e baci, è anche vasi da notte, pranzi non esattamente salutari, corse estemporanee, peso dei vestiti e delle parrucche varie. 
Un'altro "problema", per modo di dire, che ho riscontrato è il fatto che, in alcune parti, la storia è un po' troppo scarna. Riesci a sputare fuori roba come "era riuscito a strapparle il cuore e a lasciarla chiusa in se stessa, con una scia di sangue che gocciolava dal buco nel torace, svuotata di ogni volere che non fosse averlo con sé, nella sua stanza, e non condividerlo con una sgualdrina di strada.
Condividerlo." dove il lettore percepisce non solo le sensazioni e le emozioni della regina, ma segue anche il suo stesso ragionamento, capisce che quel "Condividerlo" è un concetto che è la stessa Anne a partorire e il lettore se ne accorge, si accorge di essere entrato per un attimo nella mente di un personaggio, abbandonando la visuale esterna del narratore a favore di una più intima; e poi liquidi molto velocemente l'incontro tra una popolana e il Re, una figura praticamente divina. Avresti potuto ampliare un po' di più parti come quella, anche semplicemente descrivendo il respiro e il battito del cuore di Séraphine, tutte quelle cose che possono dare informazioni riguardo al fatto che il personaggio non si trova esattamente in una situazione di relax, anzi.
In sostanza, rileggi quello che hai già scritto e se pensi di poter dare nuove informazioni aggiungendo descrizioni di ambienti, di movenze, di espressioni, fallo. Non ha senso descrivere tutto e far diventare un racconto troppo ricco fino ad essere pomposo, ma anche troppa "avidità" non giova secondo me all'immersione del lettore.
C'è anche da dire che io preferisco le descrizioni ambientali/fisiche/delle situazioni rispetto a quelle emozionali, soprattutto se usano metafore troppo comuni, quindi questo potrebbe essere pi che altro un mio problema :| ( A proposito, l'amore bruciante lo conosciamo già ed è efficacissimo, ma se riesci cerca qualcosa di più tuo, una sensazione più personale da riversare nei personaggi. Aiuta a rendere il tutto più originale.).
Concludendo la questione delle descrizioni, devo però sottolineare che una parte del problema sta in EFP in sé, perché nella sua stessa struttura favorisce racconti brevi di qualche pagina al  massimo e ciò spinge gli autori ad affrettare la storia e a raccontare episodi, che normalmente richiederebbero pagine e pagine da soli, in giusto qualche riga perché la trama deve andare avanti. Ad esempio: l'intermezzo con la famiglia di Séraphine in un libro sarebbe stato lungo qualche pagina, ci sarebbe probabilmente stata una digressione sulla professione della madre, sulla situazione della famiglia in generale, sulla casa e magari sul vicinato, e qualche immagine riguardante l'infanzia della ragazza con i due fratelli. Tutte cose che, comprensibilmente, non avevano posto in questo racconto. Ed è un peccato, ma, ripeto, non è colpa tua. 
Per quanto riguarda la trama ho un appunto: sembra un po' troppo facile a volte. Nel senso che è troppo semplice che Séraphine se la cavi in quel modo con gli inservienti, capisco il colpo di genio del camino ma, per quanto fosse popolato il Louvre, almeno la servitù dovrebbe saper riconoscere un volto conosciuto da una completa sconosciuta e farsi un paio di domande sul se seguire le sue indicazioni o meno. 
Lo stesso concetto si applica al contrario alla Regina madre: è la regina madre, gelosa sì, ma come ha fatto a scoprire Séraphine? Dovrebbe avere ben altro di cui preoccuparsi. Gliel'han detto gli inservienti? Sembra troppo semplice. E anche la risoluzione dei vari conflitti: stiamo parlando delle tre persone più potenti di tutta la Francia (E il Re è probabilmente la meno influente delle tre) se ci fossero veramente questi conflitti interni non si risolverebbero così facilmente, spie e sotterfugi sarebbero all'ordine del giorno, magari non da parte di un giovane e inesperto Re, ma di sicuro da parte della Regina, per non parlare di Mazzarino che avrebbe fatto invidia a Varys in quanto ad astuzia. 
Un altro piccolo appunto riguarda questa frase: "Li osservò correre via, con un largo sorriso sulle labbra. Era in quei momenti che si ricordava perché si impegnava così tanto: per loro ne valeva la pena.", capisco l'intenzione, ma mi è parso di capire che a Séraphine questa situazione non dispiaccia, non si sta sforzando di essere l'amante di Mazzarino, anzi, sembra quasi esserne gelosa, quindi non mi spiego l'"impegnarsi". Non è una prostituta contro la propria volontà, è una ragazza affascinata da un uomo di potere, mi sembra che quell'osservazione quindi stoni un po'.

In generale comunque penso che la storia sia ben scritta, non stanca e non annoia, anche se non ha catturato violentemente la mia attenzione, ma questo è dovuto a gusti personali più che altro. L'ambientazione è interessante e può essere fonte di molti spunti così come possono esserlo i caratteri stessi dei personaggi intrappolati nei loro rispettivi doppi ruoli: Regina/amante, Re/figlio geloso, Popolana/Favorita ecc..., e per quanto io non sia un grande amatore delle "storie d'amore" classiche sono curioso di vedere come la farai evolvere. Keep up the good work :)
(Recensione modificata il 03/07/2015 - 07:42 pm)