Recensioni per
L'Adorabile
di Manto

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/01/16, ore 17:12
Cap. 3:

Eccomi a recensire questo penultimo capitolo!

E' forse il migliore che tu abbia scritto: per tutto il tempo, leggendo, c'era quella sensazione di epicità che trovo sempre nei tuoi scritti mitologici, ma qui era perfetta. Il tuo narrare dell'incontro tra Parthenope e Ligeia, il loro rapporto di sorellanza nel dolore e poi, in un crescendo, il perire dei mariani, la fuga dell'Argo e la sconfitta da parte di Odisseo è pieno di quel pathos che non sfocia mai nel ridicolo. Grazie alle frasi brevi ma auliche, riesci a richeggiare il feeling delle opere classiche senza risultare per nulla pesante.

Dal punto di vista della trama, ho già accennato di aver apprezzato il rapporto tra Parthenope e Ligeia; altra buona idea è l'incontro ravvicinato con Laerte, che passa al figlio, tramite i suoi racconti, il desiderio per Parthenope come una malattia. Pregnanti sono la descrizione delle prime vittime dei due "splendidi mostri" - fai ben capire l'ambivalenza di sentimenti e istinto di Parthenope al riguardo - e quella della venuta di Odisseo. Molte frasi, estremamente visuali, mi sono rimaste in testa ("Dio tra gi Dei") e così il dolore della protagonista nel non vedersi amata da Nessuno, la sua verginità sottrattale dal Mare (non perde mai occasione, quel Poseidone, eh).

Il mio capitolo preferito sino ad ora, complimenti.

Ti lascio con le mie solite noticine, sperando di fare cosa utile:

"La Dea che mi aveva reso tale" --> Sembra che tu voglia dire "la dea che ha reso dea anche me", posta in questo modo. Metterei: "che mi aveva dato queste sembianze"

"con le piume" --> La sineddoche qui è un po' azzardata: aggiungerei "delle ali", per creare un'immagine più chiara.

"incantammo Giasone, e gli Argonauti." --> C'è una virgola di troppo.

"Conoscevo" --> Meglio usare "sapevo", poiché "conoscere" non regge il "che".

Recensore Junior
06/01/16, ore 17:54
Cap. 3:

Questo capitolo, pur non sapendo ancora cosa mi riserva l'altro, merita una recensione tutta sua per la bravure e bellezza delle parole utilizzate: mai visti epiteti così perfetti, riferimenti così esatti alla mitologia e parole così lungamente studiate al punto che questo è un vero capitolo di poesia scritta in prosa.
Ho adorato la prima parte e un brivido mi ha percorso la schiena nel leggere di ciò che facevano le sirene: gherminavo con il loro canto le sventurate vittime per lasciarle morire ma successivamente mi sono innamorata delle parole di Parthenope e in un battibaleno mi sono ritrovata alla fine :D
Non so cosa consigliarti semplicemente perché è perfetto :D Lo adoro. Complimenti!

Recensore Master
31/08/15, ore 11:44
Cap. 3:

Lo so, sono in un ritardo a dir poco vergognoso. Ti chiedo scusa, ma ogni volta che mi siedo per proseguire nella lettura e lasciarti una nuova recensione, vengo interrotta o infastidita. Lo dico sempre che le Moire ce l'hanno con me (?).
Ad ogni modo, Iris, sono finalmente qui!
Sai che leggendo questo capitolo mi sono commossa? Dico davvero, anche perché non avrebbe senso mentire. Ho sentito tutti i sentimenti che, nel corso della lettura, ha provato la povera Parthenope: dalla gioia iniziale per aver trovato una compagna al macabro piacere che rapiva entrambe nell'attirare sventurati marinai fra i flutti del mare, dall'accettazione della propria sorte all'amore e al dolore per aver incontrato e perduto Odysseo, l'unico uomo a cui la fanciulla avrebbe donato tutto. Nonostante il loro fosse stato un incontro fugace, la scena descritta è talmente intensa che non si può assolutamente pensare che ciò sia avvenuto in modo "frettoloso". Anzi, sembra quasi che il loro incontro sia durato una vita e che si sia svolto a rallentatore...!!
Il tuo stile è meraviglioso. Le pause frequenti, i punti fermi, le frasi brevi non fanno altro che accrescere la sensazione che ciò che si sta leggendo non sia altro che un ricordo lontano e dimenticato, di quelli che si rimembrano forse solo nei sogni e nemmeno in modo ben distinto. Se dovessi definire la storia, direi che sembra un lungo e dolente sospiro... ed è una visione davvero affascinante!
Odysseo, fra tutti gli eroi e anche fra tutti gli dèi, è l'unico che non ha mai ceduto al suo lato "umano", quello dominato dall'istinto e dall'irrazionalità: in fondo, egli è l'uomo prudente e dai mille pensieri, che nessuna donna hai mai avuto davvero. Forse, nemmeno Penelope...!
Ti rinnovo i miei complimenti, Iris. Cercherò di recensire l'ultimo capitolo il prima possibile! :)

a presto!
Elly

Recensore Veterano
25/08/15, ore 22:39
Cap. 3:

E ora son quasi giunta al finale.
Devo dire che quasi mi dispiace, la storia mi ha presa sul serio XD.
Io di Ligeia conoscevo quella di Poe (e ora voglio davvero riprendere in mano i racconti del gran Maestro), quindi ecco che ancora una volta mi sorprendi con un altro personaggio che non conosco. Comincio veramente a desiderare un libro completo sulla mitologia greca. Sono davvero arrugginita.
Vedi, mi dai sempre ottimi spunti XD.
L'incontro fra le due l'ho trovato molto poetico, dolce.
Sorelle di sventura, che nelle loro disgrazie, hanno avuto la singolare fortuna di ritrovarsi per tirarsi su insieme.

Le due sfortunate, non provano pià dolore per ciò che fanno, ma lo sanno, vivono quella maledizione ogni giorno portando alla rovina chiunque provasse ad amarle.
La parentesi su Laerte mi è piaciuta tantissimo *_*, ed ecco quindi il ritorno del bello, quanto furbo, Ulisse.
È tutto struggente... struggente e meraviglioso.
Lei sa già tutto, e compie quello che è il suo destino. Lei gli appartiene, semplicemente, ma la maledizione della Dea non le permetterà mai di avere ciò che il suo cuore brama. È di una tristezza infinita, e al contempo, non puoi non rimanere affascinato.


Il tocco finale, è la poesia con cui hai concluso il capitolo. Sono senza fiato.
La tua Parthenope mi è entrata nel cuore.

Shera ♥